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Autore: James Potter II    05/09/2015    0 recensioni
Sono ormai passati ventidue anni da quando Harry, Ron ed Hermione uccisero Voldemort, il loro figli ora sono a scuola, con la fortuna di dover fare i conti, non con forze oscure, ma con normalissimi problemi adolescenziali, normali per un mago, ovvio...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Ehi Ted, fai di nuovo quella cosa dei capelli- disse Jason.
-Oh andiamo Jason, per le mutande di Merlino glie l'hai fatta fare almeno una trentina di volte- rise James.
-Non fa niente James, ma questa è l'ultima- e così dicendo, Ted si passo una mano nei capelli, che subito diventarono da biondi a blu. Ted infatti, era una metamorphomagus, ossia poteva cambiare parte del suo aspetto a suo piacimento.
James rise. James Sirius Potter, era il figlio primogenito di Harry Potter, che ventidue anni prima aveva ucciso Voldemort e portato il mondo magico in pace. James aveva quindici anni, era molto bello, alto e slanciato, muscoloso ma non robusto. Aveva  i capelli neri scompigliati, tipici dei Potter, ma gli occhi erano color nocciola, come la madre, Ginny.
Era molto popolare, il cercatore e capitano della scquadra di quidditch di grifondoro, e il più ribelle tra i Potter e i Weasley. 
Jason era il suo migliore amico, suo coetaneo, era bello sì, ma non quanto James, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri, era magro, alto, e faceva il portiere di grifondoro.
Ted invece era più muscoloso, dai capelli biondi e gli occhi marroni (di soliito) ma che cambiano a seconda dell’umore, come sua madre, Ninfadora Tonks. Non giocava a quidditch, ma era il prefetto di grifondoro insieme a Rose Weasley.
-Che forza Ted, non…- Jason venne interrotto da una voce familiare.
-Ehi “Capitano”, vedo che ti hanno fatto uscire dall’area VIP, per farti tornare a Hogwarts- Era Scorpius Malfoy, cercatore di serpeverde e figlio di Draco Malfoy.
-Bhe-  rispose James -e io vedo che tuo padre è stato tirato fuori da Azkaban, se ha potuto accompagnarti- In realtà Draco non era mai stato ad Azkaban, ma suo padre, Lucius, si trovava tuttora in quel postaccio a causa del suo passate (e presente se fosse per lui) da mangiamorte.
Albus arrivò. Albus Severus Potter, il fratello minore di James, era l’unico della famiglia ad aver ereditato gli occhi del padre, e soprattutto l’unico ad essere un serpeverde.
-James, almeno Scorpius non usa i Puffskein degli altri come bolide per allenarsi- disse.
-Ancora arrabbiato per Box, Al?- chiese James
-Ma guarda un po’, chi ti credi di essere per fare lo sbruffone con noi serpeverde, eh?- disse Scorpius con una smorfia.
-Ehm- rispose James -il figlio di colui che ha ucciso Lord Voldemort in persona- Scorpius sussultò, sebbene ormai il signore oscuro fosse morto da anni, il suo nome era ancora trattato con cautela, tanto le sue gesta erano state terribbili.
-Come fai a pronunciare il suo nome, sei solo un mezzosangue, filobabbano, figlio di…-
-Ehi!- Rose apparì dietro ai serpeverde all’improvviso -smettetela di litigare come dei neonati, non sopporto più i vostri battibecchi, e mettetevi la divisa, tra poco saremo a scuola.
Scorpius e James si scoccarono un’occhiataccia, ma poi i serpeverde se ne andarono, James chiuse le tende, e i tre indossarono le divise di grifondoro. Intanto la le torri di Hogwarts già si scorgevano all’orizzonte. 
   
 
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