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Autore: skyeward    05/09/2015    0 recensioni
Dal testo :
"Alzó leggermente lo sguardo e per una frazione di secondo i nostri occhi si incrociarono. Ero ipnotizzata dal suo sguardo,immobile come una statua,mi rivolse un sorriso inquietante e proseguì il suo cammino."
||storia ideata e scritta da : sonylynch,marylynchr5,medafra (wattpad)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Emma Frobisher,pensavo di essere una ragazza come tante, ma mi sbagliavo.
Pensavo di essere felice,ma era tutta un'illusione...tutta la mia vita e' stata una menzogna,da quando sono nata mio padre mi ha sempre nascosto la verita',lui diceva sempre che era solamente preoccupato per me e che mi mentiva per proteggermi ed io come una stupida credevo alle sue parole...pero' credo che dovremmo partire dall'inizio...

//

Era una mattina di dicembre,quel giorno desideravo molto rilassarmi,ma per mia sfortuna il suono della sveglia si ripeté insistentemente nelle mie orecchie,era stressante,desideravo solo che quell'aggeggio infernale esplodesse!
Mi alzai controvoglia e la spensi,andai in bagno per rinfrescarmi un po' la faccia,l'acqua era congelata,tagliente. Sollevai lo sguardo e osservai la mia immagine riflessa nello specchio. Ero un disastro! I miei neri capelli corvini erano aggrovigliati come un roseto di spine,con quelle grandi occhiaie sotto gli occhi azzurri potevo essere facilmente scambiata per uno zombie,anzi,una psicopatica! E poi...le mie labbra screpolate e il trucco della scorsa serata tutto sbafato. Mi ricordai che quello sarebbe stato un giorno diverso dagli altri,la scuola aveva organizzato una riunione per decidere il tema del ballo che si sarebbe tenuto la settimana successiva,percio' mi affrettai a darmi una sistemata per rendermi presentabile,ma non volevo esagerare con il trucco perche' lo ammetto,ero una frana. Di solito mi aiutava sempre la mia amica Jessica,lei era l'esatto opposto di me: alta,bionda,sexy e con lucenti occhi verdi,che penetravano l'anima delle persone,difatti tutti cadevano ai suoi piedi.

Sentii uno strano rumore provenire dal mio stomaco,e capii che dovevo assolutamente fare colazione. Dopo essermi vestita,con dei semplici jeans e una maglietta,scesi al piano di sotto,dove mio padre mi aspettava con un piatto fumante di uova e bacon.

"Buongiorno papà" lo salutai velocemente,e lui con il suo solito sorriso stampato sulla faccia ricambio' con un :

"Buongiorno mia piccola principessina"

"Papà! Smettila di chiamarmi così,non sono piu' una bambina!" Risposi arrabbiata.

"Dai tesoro,lo so che hai 16 anni,ma per me sarai sempre la mia principessa"

Decisi di non controbattere per evitare inutili discussioni. Divorai velocemente la mia colazione,e subito dopo sentii il mio telefono squillare.
Risposi.

"Emmaaaaaaaaaaaaaaaaa! DOVE SEI FINITA?IL PULLMAN STA PER PARTIRE!" Strilló nel mio orecchio.

Mi girai per guardare l'orologio,e scappai di corsa a prendere lo zaino nella mia camera,scesi in fretta le scale e mi fiondai fuori casa.
Per fortuna il pullman era a pochi passi da casa mia e lo raggiunsi in tempo. Salii sul veicolo,sedendomi come al solito vicino a Jess e mi voltai verso il finestrino guardando la mia casa svanire man mano che il pullman si avvicinava sempre di piu' alla mia scuola,la Weed High School.

Scesi dal pullman,e insieme a Jess raggiunsi l'ingresso,ci dirigemmo verso i nostri armadietti per prendere le nostre cose.

"É possibile che ogni volta ti devo chiamare per farti ricordare che devi venire a scuola?" Mi rimproveró la mia amica. "Dovresti iniziare a diventare un po' piu' responsabile! Per non parlare della tua faccia,sembri appena uscita da The Walking Dead!"

"Stanotte non sono riuscita a dormire" alzai le spalle con sguardo indifferente "So di essere pietosa"

"Comunque,cambiamo argomento! L'hai visto il nuovo ragazzo?" Mi chiese

"Chi?" Domandai a mia volta

"Ma come chi?Quello seduto in fondo al pullman! Era stramaledettamente cari...." si bloccò di colpo fissando un punto preciso a bocca aperta.

Non capii cosa stava fissando,così decisi di voltarmi. Sentii la mandibola pesante come un macigno,non credevo ai miei stessi occhi. Stavo guardando un Dio greco? Oppure la versione aggiornata di Zac Efron?

Lui era alto,portava dei jeans a cavallo basso e una felpa nera come pece. Desideravo vedere il suo volto, coperto dal cappuccio della felpa. Camminava per il corridoio indifferente di fronte alle mille occhiate che aveva su di se',quando all'improvviso si bloccó proprio di fronte a me. I battiti del mio cuore aumentarono notevolmente,come se stesse per scoppiare. Alzó leggermente lo sguardo e per una frazione di secondo i nostri occhi si incrociarono. Ero ipnotizzata dal suo sguardo,immobile come una statua,mi rivolse un sorriso inquietante e proseguì il suo cammino.

Jessica mi guardó accigliata.
"Svegliati Alice nel paese delle meraviglie! Dobbiamo andare in classe" mi disse riscuotendomi dalle mie fantasie.
Era un'esperta quando si trattava di spezzare i rari momenti magici della mia vita.
Annuii e ci dirigemmo verso la classe.



 

   
 
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