Titolo: Prisma
Personaggi: Kisshu 
Rating: Verde 
Genere: Malinconico  
Parole: 100  
 
 
 

Cuore nero, esacerbato da un amore impossibile.
Sguardo rovente, infiammato da una guerra che non ti appartiene.   
Non sei più lo stesso Kisshu che è partito da Calipso, sofferente ma con la faccia ridente, una finta aria scanzonata e un pugno di speranze. 

Sorriso distorto, dipinto su una maschera di cera.

Scaltro e meschino sul campo di battaglia, ironico e smaliziato col nemico, fragile e inerme di fronte ai battiti del tuo cuore ingiusto. 
Rimescoli le carte in tavola senza sosta, cambiando l'abito del giocoliere con quello della bestia o dell'eroe. 
Eterno bambino, cresciuto prematuramente, volubile prisma ammantato di tenebra e luce. 







Spazio dell'autrice 
Ovviamente Calipso, nel mio immaginario, è il nome del pianeta alieno. 
Dire che Kisshu sia bipolare mi sembra riduttivo. Personalmente lo adoro in ogni sua singola sfaccettatura, perciò spero di non aver fatto cilecca con questa drabble!
Ho l'impressione che lui abbia preso parte alla guerra più per riempire il vuoto della sua vita, che per reale desiderio di sterminare gli umani. Secondo me era alla ricerca di un capro espiatorio, di qualcuno su cui scaricare la colpa per le condizioni di vita pietose della sua gente. Come abbiamo visto nell'anime, non è un soldato fedele, a un certo punto, infatti, smette di seguire gli ordini di Profondo Blu e agisce in completa autonomia, disinteressandosi del suo sovrano. Ecco spiegata l'espressione "una guerra che non ti appartiene".

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