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Autore: Tony Stark    05/09/2015    2 recensioni
Solo tre anni sono passati da quand Chris Redfield è stato fermato, ma una società che sembra apparsa dal nulla lo risveglia dal suo sonno. La battaglia ricomincia...
[[Attenzione!! Per capire questo racconto dovrete aver già letto You are Infected 2: Il ritorno dell'Incubo]]
Genere: Angst, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Redfield, Claire Redfield, Nuovo Personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You are Infected Series'
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You are Infected 3: La fine di un Incubo

             Intermezzo: La Fine dei Tεκνα Δραγοντοσ
 

- Livello Underground 8, Alloggio personale del Drago, Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York
 
Chris sperava che la sua cara, dolce sorellina trovasse la base. Anche se ne dubitava fortemente… ma la speranza è l’ultima a morire, no?
 
-Luogo sconosciuto
 
Tonraq si preparò per raggiungere la base dei Figli del Drago mentre inviava a Racoon City, le coordinate della base… Nonché una leggera esplicazione per scoprirne l’ingresso senza venire intossicati dai fumi allucinogeni che il Capo dei Figli del Drago usava come difesa.
 
-Isola di Rockfort, Oceano Pacifico
 
Il conte Alfred Ashford preparò il fucile Marlin MR7, mentre si dirigeva alla zona di cargo.
 
Il corridoio che stava percorrendo era buio, umido e silenzioso salvo per il suono ritmico dei suoi passi. Forse non proprio, un leggero ticchettio rimbombava nel vuoto corridoio di cemento, il ticchettio causato da gocce d’acqua che cadevano ritmicamente dal basso soffitto saturo di umidità.
 
Il giovane Ashford era sicuro che avrebbe vendicato presto la sua cara e amata sorella… eliminando quel maledetto di Jonas.
-Racoon City
 
Delle coordinate e un file .RTF vennero inviati in un e-mail inviata a Claire Redfield.
 
Ella lesse sia le coordinate che il documento.
 
Andate alle coordinate che vi ho inviato e prestate la massima attenzione, accanto a voi, in basso, dovrebbe esserci una botola… Può sembrare una botola per la manutenzione elettrica, ma in realtà è l’ingresso della base dei Figli del Drago.
 
Sarà semplice arrivare, il tunnel davanti a voi sarà sempre dritto.
 
Buona fortuna
 
-Da un vostro amico e alleato
 
Claire non sapeva esattamente se fidarsi, ma quelle erano le uniche informazioni che aveva per provare a raggiungere Chris e salvarlo.
 
Forse questa era la volta buona, forse questa volta avrebbe potuto salvarlo.
 
- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York
 
Ricky e Jonas erano nei laboratori, perché Greg li aveva chiamati. Voleva informarli di qualcosa, qualcosa di spettacolarmente fantastico a parere del ricercatore.
 
Quando arrivarono nel laboratorio centrale vennero accolti da un Greg eccessivamente emozionato e che pareva aver passato, almeno, gli ultimi tre giorni senza dormire… a giudicare dalle occhiaie che segnavano i suoi occhi verdi lucidi.
 
<< Simmons, Lurklay, finalmente! >> Esclamò per un momento pareva essere irritato dal loro ritardo ma poi si lasciò scivolare via quell’emozione << Non importa. Su, su venite devo farvi vedere una cosa >> disse poi.
 
Dirigendosi nel punto più interno del laboratorio.
 
Quando lo raggiunsero lui mostrò loro una siringa contenente un liquido di un colore indefinibile.
 
<< Questo permetterà a chiunque di diventare come un Tyrant… per una mezz’ora, almeno. >> dichiarò, abbassando la voce ad un tono quasi inudibile prima di finire la frase.
 
<< E perché dovevamo essere noi a saperlo per primi? >> chiese Ricky
 
<< Perché! Perché… >> Greg si fermò un attimo, con uno sguardo perplesso. Prima di riprendere l’espressione che aveva qualche attimo prima << Perché questo siero è stato estratto dal virus Veronica mutato nel tuo sangue, Lurklay >> spiegò
 
<< Bene e io in tutto questo che centro? >> chiese, nuovamente, Ricky
 
<< Beh, ecco…Ehm sai che in laboratorio ho campioni di sangue e tessuti di ognuno di voi agenti, vero Simmons? >> domandò Greg
 
<< Sì, lo sapevo. Ma non capisco ancora cosa centri con me >> rispose Simmons in un modo piuttosto irritato. Jonas invece pareva aver capito dove Greg voleva andare a parare con quel fastidioso preambolo
 
<< Bene… Perché io ho creato questo siero anche grazie al tuo DNA, Simmons. Quindi, beh, funziona solo su di te… E beh vorrei testarlo. Quindi Simmon…Ehm, Ricky, vorrei chiederti se acconsenti a diventare la mia cavia? >> completò Greg perdendo una parte della sua determinazione mentre parlava.
 
<< Cosa?! Certo che no! Non voglio rischiare di morire! >> gridò Ricky
 
<< Prima che Ricky se ne vada correndo, quali sono gli effetti collaterali? >> chiese Jonas
 
<< In realtà non dovrebbero essercene, perché per integrare il DNA di Ricky nel siero ho dovuto isolare ed eliminare gran parte del potere virale del virus. Quindi, insomma, non dovrebbe fare nulla a parte non funzionare. >> Rispose il ricercatore
 
Jonas e Greg videro Ricky prendere un profondo respiro.
 
<< Va bene, l’importante è che non mi trasformi, che ne so, in un ratto con le ali. >> Esclamò poi, tutto d’un fiato prima di cambiare idea.
 
<< Stupendo! >> esclamò allegro Greg << Seguitemi >> disse, poi, portò i due in una stanza completamente vuota e bianca… Non che il laboratorio fosse di un colore diverso.
 
-Laboratorio di Birkin, ex-Fabbrica della Morte, Racoon City
 
William Birkin contemporaneamente a Greg aveva sintetizzato un nuovo siero partendo dal PG-67-A/W, questo siero invece di stabilizzare l’azione del virus, la rendeva instabile e spingeva il virus a distruggere il suo ospite.
 
E visto il Tyrant per cui l’aveva creato, ribattezzò il siero come PG-67-C/R. Lo aveva testato su alcuni campioni di Chris virus che aveva precedentemente iniettato in delle cavie e il risultato nel novantanove percento dei casi era risultato positivo, delle cavie infette non era rimasto nulla se non una pozza di sangue inerte e sana, il virus si autodistruggeva una volta eliminato l’ospite. Poiché si accaniva contro se stesso.
 
C’era un uno percento di possibilità, però, che rendeva l’essere infetto una super creatura inarrestabile e che aveva dovuto mandare all’inceneritore per potersene liberare. Poiché nulla funzionava contro di essa, e persino il fuoco caldissimo dell’inceneritore aveva dovuto essere usato due volte su quegli esseri per distruggerli definitivamente.
 
Se avevano fortuna, e Will sperava che ne avessero tanta, Chris sarebbe rientrato in quel novantanove percento risultato positivo con la distruzione totale dell’ospite e del virus.
 
-Uffici della G.A.A.B., R.P.D, Racoon City
 
La squadra della sub filiale Newyorkese era stata avvisata del loro arrivo nella città, per assicurarsi della distruzione dei Figli del Drago.
 
Claire sapeva che sarebbe stato difficile eliminare quei maledetti bioterroristi, ma la sola idea che Chris sarebbe potuto tornare ad essere suo fratello, quello che lei conosceva e non la creatura che era diventato, la rendeva mille volte più determinata.
 
- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York
 
<< Allora Ricky, come ti senti? >> chiese, evidentemente ansioso, il ricercatore
 
<< Come sempre, non sento niente di diverso >> rispose Ricky. Lì per lì il ricercatore sembrò come rattristito da quell’informazione.
 
<< Allora non funziona, beh è un vero peccato >> disse << Scusatemi per avervi distratto dai vostri compiti >> completò congedando entrambi con un cenno del capo.
 
I due tornarono al Hangar, per continuare ad impilare le casse che ancora lo invadevano… Come se qualche settimana prima non avessero fatto la stessa cosa.
 
-New York, pressi della Broadway
 
Tonraq era nei pressi dell’ingresso al quartier generale dei Figli del Drago.
 
Era calmo, le zampe da grillo che scendevano agilmente i pioli della scala di metallo. Presto avrebbe raggiunto la base e disabilitato i codici di sicurezza e l’intero sistema di videosorveglianza… Così la G.A.A.B. avrebbe avuto un accesso sicuro.
 
I suoi occhi azzurri scansionavano ogni singolo dettaglio delle bianche pareti del tunnel, finché vide ciò che cercava, un pannello removibile.
 
Se fosse stato normale avrebbe avuto bisogno di un cacciavite e di una piccola chiave inglese esagonale… ma ora non ne aveva più alcun bisogno. Gli artigli entrarono facilmente nell’incavatura permettendogli di afferrare la piastra metallica e strapparla via dalla parete.
 
Una fitta rete di cavi: verdi, gialli, rossi, grigi, neri e bianchi era stata scoperta, una volta rimossa la piastra, vi era, inoltre, la porta USB d’accesso per i “lavori di manutenzione” al sistema elettronico della base.
 
<< Allora diamo il via al hackeraggio >> mormorò allegro Tonraq.
 
***Creazione di una backdoor in corso***
 
Il giovane genio ghignò.
 
*** Accesso al sistema operativo 00973 riuscita***
 
Tonraq cominciò a digitare qualcosa sulla sua tastiera.
 
***Account: Blackagent
Password: Ag3n7b14ck
***
 
L’ingresso all’account fu la cosa più semplice che avesse mai fatto
 
*** Operazioni di sistema
Sistema di videosorveglianza: Disattivo
Protezioni di sistema: Disattivo
Sistema di riconoscimento: Inabilitato
Sistema di correzione d’emergenza: Inabilitato…***
 
Continuò a modificare alcuni dei sistemi e dei protocolli protettivi della struttura, prima di fermarsi. Disconnettersi e sparire così com’era arrivato.
 
Era stato semplice, molto… Ma tutto lo era sempre stato per lui che era un genio.
 
- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York
 
Nessuno si rese conto di ciò che Tonraq aveva fatto alla loro base, e ognuno di loro continuava a svolgere il suo solito ruolo.
 
Nei laboratori nel frattempo, Greg Mackenzie sedava i Tyrant di Chris per metterli nuovamente nelle loro capsule criogeniche… Lì dove sarebbero rimasti fino alla completa distruzione della G.A.A.B.
 
Le sei capsule si aprirono con un sibilo e uno sbuffo di vapore d’azoto, i Tyrant sedati ma non del tutto “addormentati” seguivano docilmente Greg, fino ad entrare volontariamente nelle capsule.
 
Dopo di che il ricercatore le chiuse e avviò tutti i sistemi necessari per mantenere le capsule totalmente autosufficienti così che non avessero bisogno di un continuo controllo da parte di un essere umano.
 
 Greg aveva il presentimento che qualcosa di terribile stava per accadere e non voleva che quei Tyrant morissero.
 
Dopo essersi occupato di ciò, decise di analizzare il campione di sangue dell’agente Simmons, per vedere se il siero fosse effettivamente entrato a contatto con le cellule di Ricky. O se fosse stato trattato dal sistema immunitario come una malattia e perciò eliminato.
 
Ma quello che vide in effetti lo lasciò perplesso, i corpuscoli che componevano il siero erano lì. Nel suo sangue, ma erano come inattivi.
 
Forse, forse avrebbero agito solo in caso di pericolo, come linea di difesa per il suo ospite.
 
Quel siero non era un arma ma uno scudo, qualcosa che avrebbe reso l’ospite una creatura inarrestabile fino a che la minaccia non fosse passata.
 
Fantastico” pensò il ricercatore.
 
-New York, pressi della Broadway
 
Claire e la squadra di agenti, che aveva sotto il suo comando, erano già entrati in quel tunnel bianco.
 
E quando la porta con il simbolo dei Figli del Drago si aprì, Claire ebbe la certezza che chiunque le avesse inviato quell’e-mail non avesse mentito.
 
Nessuno degli uomini dei Figli del Drago li accolse armato, cosa che fece presupporre alla Redfield che i Figli del Drago non si aspettassero alcun attacco, un ghigno terribilmente simile a quello di Chris deformò l’espressione calma di Claire.
 
- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York
 
Quando i figli del Drago si resero conto degli agenti della G.A.A.B. era troppo tardi per organizzarsi.
 
Victor recuperò il suo fidato fucile, il DarkDeath, un arma che non impugnava da anni dall’ultima missione che aveva compiuto per l’Umbrella.
 
La singola medaglia che tintinnava ritmica al suo passo di marcia, gli agenti quasi rabbrividirono non avevano mai visto quello sguardo freddo negli occhi di Victor, se non quando egli era infuriato.
 
In immediato li fece organizzare in una piccola squadra compatta, mentre faceva richiamare il Drago da Greg.
 
<< Arrendetevi e non vi verrà fatto alcun male >> esclamò Claire con un tono annoiato, non voleva che si arrendessero voleva che pagassero per aver usato Chris come se fosse la loro marionetta.
 
Come la Redfield aveva previsto né gli agenti, né l’uomo in giacca e cravatta abbassarono le armi. In questo caso avrebbero dovuto usare la forza per arrestarli.
 
Greg nel mentre avvisò il Drago, non prima di aver aperto tutte le gabbie delle B.O.W.
 
Quando Greg si trovò di fronte a lui, Chris lo eliminò con i suoi tentacoli, non voleva giocare con la preda voleva liberarsi dei suoi marionettisti.
 
Raggiunse l’ascensore in un attimo, la cabina era bloccata nei piani dei laboratori. Il Redfield decise, allora, di salire per la scaletta di manutenzione nella tromba dell’ascensore.
 
Non ci mise molto a raggiungere il piano degli scontri.
 
Lì, nel frattempo, uno degli agenti della G.A.A.B. stava minacciando Ricky, Jonas era impegnato con altri due agenti e non poteva aiutarlo.
 
D’improvviso Ricky si lanciò contro l’agente con una velocità cento volte superiore a quella di un comune essere umano. Afferrò l’agente per il collo e lo scaraventò contro la parete, con una forza tale da spezzargli in due la colonna vertebrale.
 
L’agente Simmons si concentrò poi sul secondo agente più vicino a lui.
 
Gli altri agenti dei Figli del Drago non sapevano che anche Simmons fosse un Tyrant ma d’altronde era solo un arma in più per loro.
 
Claire puntò la sua Silver Viper contro l’altro Tyrant quello con gli occhi castani, eppure non riusciva a sparargli… Era così umano, non come il T-Veronica Tyrant che di umano non aveva nulla.
 
Quel Tyrant poteva essere scambiato per un ragazzo normale e invece era solo un arma di quei pazzi.
 
Claire sapeva, però, che doveva almeno distrarlo, o Jordan sarebbe morto a causa di quel mostro, la rossa si fece forza e sparò contro la creatura che fin troppo distratta venne colpita al collo dal colpo.
 
Ricky spalancò gli occhi per il dolore lacerante e improvviso, prima di non riuscire più a respirare, perché il suo stesso sangue gli chiudeva la gola e cominciava a riempirgli i polmoni.
 
<< Ricky! >> gridò Jonas, allontanando con violenza la Redfield e avvicinandosi all’amico ferito.
 
Non gli importava degli agenti mentre stringeva il suo migliore amico, morente. Sussurrava qualcosa, cantilenando una vecchia canzoncina che sua madre gli cantava sempre:
 
Leaves from the vine, falling so slow.
Like fragile, tiny shells,
Drifting in the foam.
Little soldier boy, come marching home.
Brave soldier boy, comes marching home.

 
Quando Jonas, alzò gli occhi dal corpo di Ricky, i suoi occhi scintillavano di viola. Era così arrabbiato, così infuriato dal fatto che un maledetto agente della G.A.A.B. avesse ucciso il suo migliore amico.
 
Li avrebbe ammazzati tutti, con o senza il consenso di Victor… Quegli agentucoli gliel’avrebbero pagata!
-Jet
 
Alfred Ashford avrebbe presto raggiunto il quartier generale dei Figli del Drago e avrebbe vendicato Alexia eliminando quell’esperimento fallito.
 
- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York
 
Chris aveva raggiunto il luogo in cui si stava svolgendo il combattimento con calma, tanto che quando arrivò almeno otto agenti di Victor erano morti, gli altri dieci arrestati eppure Victor non si arrendeva.
 
Jonas il T-Veronica Tyrant era immobile sul pavimento bianco. Probabilmente la G.A.A.B. aveva scoperto che c’era una sostanza chimica capace di rallentare fino a fermare il virus T-Veronica.
 
Quando Victor avvistò Chris, cominciò a ghignare.
 
Bloccò Claire puntandole contro il suo fucile BlackDeath, e disse
 
<< Eccoti arrivato, Drago. Finalmente posso consegnarti la tua tanto odiata sorella >> sibilò cattivo l’agente di viaggi.
 
Chris avviò un interpretazione magistrale, prima ghignò come fosse felice di avere Claire alla sua mercé.
 
Poi la guardò negli occhi, in quegli occhi azzurri pieni di speranza eppure preoccupati (che lo disgustavano enormemente, per le emozioni che vi leggeva).
 
E la sua espressione mutò in quella di rabbia, mentre il virus si ritirava dai suoi occhi rossi ridonandogli il loro normale colore grigio-blu.
 
<< Lascia andare, mia sorella! Adesso! >> ordinò, con un tono che ricordò a Claire il suo amato fratello.
 
<< Cos…? >> cominciò Victor, ma non ebbe tempo di completare la frase che Chris gli si lanciò contro e liberando Claire, lo uccise strappandogli via la testa di netto.
 
Ghignò vedendo finalmente il suo marionettista morto e ai suoi piedi, ma prima di votarsi recuperò un’espressione umana, preoccupata
 
<< Claire, stai bene? >> chiese con un tono che non gli apparteneva più da molto tempo e che in realtà non gli era mai davvero appartenuto.
 
Lei non gli rispose, rimanendo a fissarlo. Prima di abbracciarlo,
 
<< Sei tornato, Chris >> disse a bassa voce, Chris le sorrise
 
<< Sì, Claire e ti prometto che quel mostro non tornerà mai più >> le disse con un tono rassicurante, mentre dentro di sé rideva malignamente dell’ingenuità della sua cara sorellina.
 
E dopo quel momento di riconciliazione, sciolsero l’abbraccio e poi loro la squadra e i dieci agenti arrestati lasciarono l’edificio.
 
- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York, Due ore più tardi
 
L’Ashford raggiunse il quartier generale dei Figli del Drago col fucile da caccia pronto per eliminare quel suo fratello bastardo.
 
Non si aspettava di vedere ciò che vide, le B.O.W. che avevano invaso la base.
 
C’erano creature di tutti i tipi e di tutte le dimensioni che camminavano, strisciavano o caracollavano per i corridoi. A quanto pare l’ingresso esterno era stato sigillato per questo nessuno a New York si era reso conto di niente.
 
Il primo essere che si frappose fra lui e i corridoi interni della base era uno zombie già in avanzato stato di putrefazione, all’Ashford bastò un solo colpo mirato alla testa e la creatura non-morta cadde al suo finalmente defunta.
 
Poi un Hunter Elite tentò di attaccarlo ma anch’esso venne ucciso in poco tempo.
 
Numerose altre creature si misero sul suo cammino, ma furono ostacoli solo per qualche secondo.
 
Poi incrociò un essere, che poteva essere definito solo come appunto essere. Non aveva una forma definita anche se poteva sembrare un umanoide, centinaia di tentacoli si contorcevano in quella figura che aveva un solo punto veramente solido e non composto da tentacoli di sorta e quello era il viso.
 
Un viso contornato da tentacoli neri e viscidi, solo alcune ciocche di capelli lo contornavano assieme a quei tentacoli. Le ciocche erano di un biondo così chiaro da sembrare bianco.
 
Aveva un solo occhio azzurro, chiarissimo e con una pupilla verticale che lo separava a metà. Mentre l’altra cavità oculare era vuota e dei tentacoli rossastri si agitavano al suo interno protendendosi verso l’esterno.
 
Quando l’essere avvistò Alfred, lanciò un grido simile ad un grido di sofferenza, e poi si lanciò verso l’Ashford.
 
I tentacoli neri e viscidi protesi verso il biondo che evitò la creatura e le sparò contro un colpo, il proiettile affondò nell’ammasso di tentacoli ma la creatura non sembrò esserne infastidita.
 
L’Ashford evitò più volte le cariche dell’essere e altrettante volte sparò contro di esso ma nulla sembrava ferirlo davvero, o provocargli il minimo fastidio.
 
Quando l’Ashford notò un bagliore color ambra proveniente da quel ammasso tentacolare, quello doveva essere il punto debole della creatura.
 
Concentrò tutti i colpi contro punto e la creatura crollò contro il pavimento mentre ribolliva e si disfaceva, in un oleosa pozza ribollente.
 
Alfred avanzò per la struttura e poi lo trovò, Jonas era immobile contro il pavimento. La pelle impallidita fino al punto di essere del tutto bianca, i vasi sanguigni s’intravedevano tinti di un viola troppo scuro per essere naturale.
 
Avevano usato il Chemical δ su di lui e nonostante la determinazione che aveva mosso i suoi passi, la sua sicurezza evaporò viste le condizioni di Jonas. Era il suo fratello bastardo ma era pur sempre un Ashford, l’ultimo Ashford dopo di lui.
 
I suoi occhi erano sbiaditi, quasi come se fossero biglie di vetro appannate.
 
Stava morendo lentamente, ma lui avrebbe potuto salvarlo, a Rockfort aveva l’antidoto a quella sostanza.
Ma non doveva farlo, doveva vendicare Alexia, ma non poteva, non poteva permettere che suo fratello morisse.
 
Lo sollevò senza alcun opposizione dal Tyrant indebolito,
 
<< Andrà tutto bene, fratellino mio >> sussurrò, quasi senza rendersene conto. << Andrà tutto bene >> ripeté.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Gli ultimi atti della storia scritta dal destino capriccioso si stavano per mettere in atto. Grazie a Tonraq i due Ashford si erano riuniti così come i Redfield solo che mentre per i primi era un qualcosa di reale per i gli altri era solo un inganno architettato dal folle Drago.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’Autore

 
Ciao a tutti ragazzi! Spero che anche questo capitolo vi piaccia
 
Piccola nota:
 
La canzoncina che Jonas ha cantilenato a Ricky è tratta dall’episodio “Tales of Ba Sing Se” di Avatar: The last Airbender, la canzone originale è “Leaves From the Vine” (e ammetto di averla conosciuta prima così e poi ho scoperto che era stata usata anche in Avatar.)
 
Piccolo avviso:
 
E’ stata creata anche una Wikia su YAI e spero che qualcuno di voi voglia passarci e contribuire al suo sviluppo. Grazie in anticipo :)
 
Ringrazio: Mattalara, grazie mille cara, e Vale.
 
Alla Prossima
 
-Anthony Edward Stark
 
 
   
 
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