Warning!:Prima di iniziare, vi dico che
questa ff è una AU, che Ed e Al non sono
fratelli né si sono mai incontrati. Winry, invece, è la sorella
di Al, e come il suo fratellino, non ha mai incontrato Edward. Cercherò
di attenermi ai caratteri dei personaggi il più possibile, ma potrete constatare con i vostri occhi quanto i caratteri delle
persone possano cambiare ritrovandosi coinvolti in circostanze sfortunate.
I personaggi di FullMetal
Alchemist non mi appartengono, e questa FF non ha
fine di lucro. I credits vanno ad
Hiromu Arakawa, ideatrice
del manga da cui nasce questa FF.
<< Sei troppo lento, Al, se
non corri più veloce non mi prenderai mai!
>> rise Winry, correndo con la testa rivolta al fratellino alle sue
spalle, che ansimava e incespicava nel tentativo di rispondere e raggiungerla.
<< A... aspet...aspettami, Sorellona! >>
ansimò Alphonse, cercando di riuscire a starle dietro nonostante il
piccolo ma significante dolore che sentiva al petto. Winry aumentò la
velocità fino araggiungere il salice piangente
che faceva sempre da meta delle loro corse. Posò la piccola mano contro
il tronco rugoso e, riprendendo fiato, attese che il fratellino la raggiungesse.
Alphonse arrivò al tronco e si lasciò letteralmente cadere
sull'erba corta, troppo stanco per restare in piedi.
Adesso lo sguardo di Winry lo guardava apprensivo: << Stai male, Al?
>>
****
La porta dell'ufficio del preside si
aprì con un leggerissimo sibilo, che le orecchie di Edward Elric, il
migliore studente dell'Alchemic Accademy,
colsero a malapena. A dir la verità, era
preoccupato: non era mai stato chiamato nell'ufficio del preside, e nonostante
fosse sicuro di non aver fatto niente di male, aveva paura che quell'incontro
avesse potuto segnargli la perfetta carriera scolastica. Lui, poi, che fra
tanti studenti probabilmente era l'unico che non aveva proprio mai visto il
preside... In una frazione di secondo, si ritrovò in un ufficio che era
molto più grande di quanto appariva
dall'esterno. Iniziò a sentire caldo, apparentemente senza motivo.
L'ufficio era vasto: ai muri erano affiancati numerosi scaffali pieni di libri
di tutti i generi e dimensioni; se non fosse stato così preoccupato,
probabilmente si sarebbe soffermato a guardarli. Alla fiine
dell'ufficio vi erano due scrivanie, una posta proprio davanti alla finestra, e
un altra messa di traverso a un metro di distanza
dalla prima. In quel momento, si udì lo scroscio delle rotelle di una
tipica sedia girevole da ufficio. Edward deglutì,
mentre degli occhi incredibilmente scuri - per non dire completamente neri - lo
fissavano. Nuovamente, si ritrovò a pensare che se fosse stato
appena poco meno in pena per il proprio destino, si sarebbe stupito della
giovane età del Preside. Sembrava appena uscito da un liceo, tanto era
giovane: aveva capelli neri e ribelli che sembravano non vedere un pettine da
molte settimane, occhi neri, vispi e attenti, che avevano la spiacevole
caratteristica di pietrificare la persona che avevano davanti con il solo
sguardo, una carnagione stranamente abbronzata per quel periodo prettamente
invernale e, per finire in bellezza, la camicia bianca sbottonata sotto il
mento e una cravatta allentata che penzolava pigramente verso
destra. L'uomo sembrò soppesarlo con lo sguardo per qualche
istante poi, lasciandosi
andare ad un sorriso che aveva un che di canzonatorio, rise: << E
così tu saresti Edward Elric, il motivo per cui
<< Fatto qualcosa? Tu?
Beh, io di certo non lo so. Quindi ti rigiro la
domanda: hai fatto qualcosa? >> lo sguardo di Roy lo
trapassò da parte a parte, e Edward iniziò a capire il motivo per
cui i suoi compagni che erano 'passati' da
quell'ufficio avevano detto che parlare con il preside ti faceva sentire come
un malvivente messo sotto torchio dallo sceriffo del posto. << No!
>> esclamò quindi, più sicuro, ma con troppa veemenza. Roy
sorrise ancora, tranquillo come se non fosse successo niente. << Il
motivo per cui sei stato chiamato qui sono le ripetute molestie sessuali che
avanzi nei confronti delle ragazze della tua classe. >>
Per poco Edward non svenne:<<
Che cosa?! >> urlò, sconvolto. Roy
lasciò la testa all'indietro scoppiando a ridere: sembrava che non si
fosse mai divertito tanto in vita sua. << Non è
affatto divertente... >> mugugnò Edward contrito, mentre il
'Preside' si asciugava le lacrime agli angoli degli occhi ancora prima di farle
cadere. Roy riacquistò compostezza in meno di un secondo, sorprendendo
il sedicenne.
<< Salto subito al dunque,
Edward, perchè purtroppo per me non ho
più altro tempo da perdere. Sei stato convocato qui per una ragione ben
precisa. >> Roy fece una pausa, fissando intensamente lo studente. Edward
cercò di sostenere lo sguardo, ma alla fine si rassegnò e lo
abbassò, non riuscendo a sopportare la tensione che quell'uomo gli
provocava anche con il solo sguardo. Questa volta, però, l'espressione
di Roy si fece seria per davvero: << Personalmente, ho giocato finora
perchè non credo che tu possa essere d'aiuto, ma
Riza Hawkeye, la tua professoressa di lettere nonché vice-preside, mi ha
consigliato di coinvolgere anche te. >>
Questo era troppo: ma quando
l'avrebbe finita di girarci intorno? Insomma, quanto ci metteva ad arrivare al vero
motivo per cui era stato convocato?
<< Come ben sai, quest'anno,
in via del tutto eccezionale, i soldi per la gita scolastica sono stati
raccolti ancora prima di decidere la meta. Ovviamente, questo solo per gli
studenti di quinto, che si suppone debbano meritarsi questo traguardo...
>> la voce di Roy si fece scettica, e Edward non poté fare a meno di annuire a quella frase, avendo ben presenti
gli standard massimi di studio degli studenti di quinto. << Ad ogni modo,
questi soldi sono scomparsi, il ché è un
bel problema visto che si tratterebbe di 150 euro a persona per una classe di
22 alunni... In totale dovrebbe essere... >> Roy fece una pausa per fare
il conto del totale misteriosamente scomparso, ma Edward, che vantava un 10
pienamente meritato in matematica, preferì alleggerirgli il compito:
<< 3300 euro. >> disse infatti, precedendo
il Preside e rispecchiandosi nei suoi occhi neri e sconcertati con un aria falsamente
innocente. Roy fece un teatrale applauso, sinceramente ammirato. << Beh,
sì. E, ovviamente, non contando le altre due sezioni.
>>
Edward attese che l'uomo
continuasse, ma, nuovamente, sembrava troppo shoccato per farlo. <<
Allora? >> chiese, impedendosi di rivolgersi a lui in
una maniera più cortese. Roy parve cadere dalle nuvole. <<
Oh, già, sì, ecco... Mmh.
I soldi della gita sono stati rubati. >> annunciò, inarcando le
sopracciglia ancora un po' pensieroso.
Edward iniziava ad
irritarsi, però. << Si può sapere che c'entro io con tutto
questo? >> chiese infatti, scontroso. Roy
sorrise: << Ho raccolto delle informazioni che fanno intuire che i soldi
siano stati rubati tra le 10.00 e le 10.15, Al momento del furto, si trovavano nel terzo cassetto della scrivania della tua
classe, Edward, e, viste le tue notevoli capacità intellettive, ho
deciso di affidare a te il compito di ritrovarli. >>
Adesso Edward era letteralmente
senza parole: ma stava scherzando, forse? << Per quale motivo dovrei fare
una cosa del genere? >> chiese, infatti, con tono quasi offeso.
Il sorriso di Roy Mustang si
trasformò, diventando un sorriso quasi da complice: <<
Perchè credo che se tu ritrovi quei soldi, il tuo voto in Educazione
Fisica potrebbe magicamente alzarsi. Sai, ho sentito che per vincere la borsa
di studio per andare a Xing ci sia bisogno del
massimo dei voti in tutte le materie....
>>
Sinceramente, Edward non si riteneva
un 'venduto'. No, sul serio. Lui aveva semplicemente
sfruttato una possibilità. Questo non voleva dire aver venduto l'anima
al diavolo;... anche se il Preside, Edward ne era
certo, doveva avere di sicuro qualche grado di parentela con quell'angelo
dannato...
Tuttavia, alle 3.20 del pomeriggio
si era fermato a scuola lasciando che gli studenti se ne andassero, così
da poter avere libero accesso a tutte le informazioni che gli servivano. La
prima cosa che fece, fu quella di controllare i curriculum di tutti gli
studenti della sua classe, quelli che fra 15 classi
comprese in 5 anni e 3 sezioni avevano avuto maggiore possibilità di
rubare quei soldi durante la ricreazione. Nessuno aveva precedenti come atti di
vandalismo o cose del genere. Dopo il dodicesimo curriculum si fermò,
annoiato, e quasi per caso fece scorrere lo sguardo sulla lista dei nomi dei
suoi compagni di classe. Ad
ogni nome scritto su carta la sua mente allegava l'immagine di un suo compagno
o di una sua compagna. Sgranò gli occhi all'improvviso, quando i suoi
occhi andarono a posarsi sull'unico nome che non conosceva: 'Winry
Rockbell'. Possibile che non si ricordasse di lei? Eppure
la sua memoria era pressoché infallibile...
Un lampo di consapevolezza
balenò nei suoi occhi dorati. Immediatamente, aprì il registro
alla pagina delle assenze e, se possibile, la sua espressione si fece ancora
più sorpresa: accanto al nome di Winry Rockbell
vi erano una sfilza infinita di 'assente', che
andavano dall'inizio della scuola, fino al giorno prima. Quello, stando a
quanto riportato sul registro, era stato ufficialmente il suo primo giorno di
scuola.
Nuovamente, la consapevolezza di
quello che aveva appena scoperto lo colpì all'improvviso: si dette dello
stupido, come aveva fatto a non guardare subito sul registro? La soluzione era
sempre stata lì...
Ok, calma. Non è detto che
sia stata questa... uhm, 'Winry Rockbell',
a rubare i soldi. Non devo lasciarmi prendere troppo la mano, infondo non la
conosco nemmeno, si
disse Edward, cercando di sedare l'emozione che aveva colto impreparato al
pensiero che se riusciva a riavere quei soldi il suo sogno si sarebbe
realizzato e avrebbe finalmente lasciato Amestris.
Con la mano tremante dall'emozione afferrò il curriculum di Winry Rockbell sperando inconsciamente di trovarvi scritto
'pluriomicida ricercata', ma restando fortemente deluso un solo secondo dopo.
Il curriculum era completamente vuoto, tranne che per i dati della ragazza -
nome, cognome, data di nascita, telefono su cui rintracciare i genitori e
indirizzo di casa - e una sfilza infinita di 'insufficenza
di informazioni' ad ogni voce, come a 'comportamento'
o a 'rendimento scolastico' e via dicendo.
Edward sbuffò, seccato:
possibile che non ci fosse nessuna informazione degna di nota su quella
ragazza? Eppure, lei era l'unica che avrebbe potuto prendere
i soldi... Nella sua classe, i suoi compagni avevano la pessima abitudine di
uscire dalla classe durante la ricreazione, per incontrare gli amici sparsi per
le altre classi o sezioni; ovviamente, per fortuna, questa volta la colpa
ricadeva solo e unicamente sul Professore che aveva lasciato i soldi
incustoditi in un cassetto della scrivania in una aula vuota. E, ovviamente,
non pochi soldi, come 20 o 50 euro, no... 3300 euro,
senza contare i soldi delle altre due classi quinte...
Che cosa doveva fare? Ora mai era
certo che il ladro si trovava all'interno della sua classe, ma conosceva
abbastanza bene i suoi compagni da poter dire che non erano stati loro...
Più che altro, aveva controllato i loro curriculum solo per poter tastare con mano la propria netta supremazia
scolastica su tutti... la sua indole presuntuosa e vanesia aveva preso il
sopravvento.
Però, non era quello il punto. Il punto
era che se non trovava il ladro avrebbe dovuto dire addio al suo voto in Ed.
Fisica, e se avesse dovuto dire addio al suo voto in Ed. Fisica, avrebbe dovuto
anche lasciar perdere i suoi piani di evasione da
quella Nazione vasta e babbiona che era Amestris...
La sua voglia di abbandonare per
sempre
In ogni caso, le probabilità
erano contro di lei. Winry Rockbell era stata l'unica
ad avere la possibiltà di entrare a scuola -
perchè non c'era dubbio che i soldi si trovassero nelle mani di uno
studente, recintata da spuntoni di ferro com'era
Ma sapeva il suo indirizzo. Forse, in
fondo, c'era un modo per alleggerirsi la coscienza e fare in modo di non
rimetterci la faccia.
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Ok, ok. E così apro la mia
prima long-fic in questa sezione. Sinceramente, non
mi aspettavo che avrei pubblicato sul serio stasera questo capitolo, anche
perchè, come avrete sicuramente notato, è incompleto. Ma mi sono sentita ispirata, vedendo su YouTube
un video accompagnato da una canzone che aveva come titolo il nome della FanFic, e così ho deciso di pubblicare il capitolo
così, incompleto e improvvisato. Perchè, ovviamente, l'idea
iniziale non era così. Ma è uscito così e così vi
tocca leggerlo, visto che ripasso raramente due volte sullo stesso capitoloo XD Mi spiace, ma sono
sincera XD
In questo primo capitolo Ed si
comporta un po' come Veronica Mars, personaggio che
personalmente adoro tantissimo. Per Roy Mustang mi
sono ispirata all'indole bastarda di Logan Ecchols,
perchè secondo me un po' si assomigliano^^
Questa, a differenza di come
può apparire, è una FanFic in cui
metterò il cuore - e ricordatevi queste parole in particolare,
perchè arriverà il momento in cui assumeranno tutt'altro
significato.
Come già detto sopra,
è una long-fic, ma soprattutto è molto
Long XD La coppia principale è
Purtroppo per voi, mi piacerebbe
ricevere un minimo di quattro commenti per questo capitolo, quindi, sforzate la vostra tastiera e motivatemi a
continuare a scrivere.