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Autore: Annie Black     06/02/2009    6 recensioni
[La storia è sospesa a tempo indeterminato]
Questo è successo perchè nonostante tutte le preghiere, tutte le offerte alla chiesa e tutte le buone intenzioni, l'uomo, in questa vita, è solo. [EdWin]
Questa FF è dedicata a Camilla, un amica appena conosciuta ma con cui ho davvero molto in comune <33
Genere: Romantico, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Warning

Warning!:Prima di iniziare, vi dico che questa ff è una AU, che Ed e Al non sono fratelli né si sono mai incontrati. Winry, invece, è la sorella di Al, e come il suo fratellino, non ha mai incontrato Edward. Cercherò di attenermi ai caratteri dei personaggi il più possibile, ma potrete constatare con i vostri occhi quanto i caratteri delle persone possano cambiare ritrovandosi coinvolti in circostanze sfortunate.

 

I personaggi di FullMetal Alchemist non mi appartengono, e questa FF non ha fine di lucro. I credits vanno ad Hiromu Arakawa, ideatrice del manga da cui nasce questa FF.

 

 

 

 

 

<< Sei troppo lento, Al, se non corri più veloce non mi prenderai mai! >> rise Winry, correndo con la testa rivolta al fratellino alle sue spalle, che ansimava e incespicava nel tentativo di rispondere e raggiungerla.

<< A... aspet...aspettami, Sorellona! >> ansimò Alphonse, cercando di riuscire a starle dietro nonostante il piccolo ma significante dolore che sentiva al petto. Winry aumentò la velocità fino araggiungere il salice piangente che faceva sempre da meta delle loro corse. Posò la piccola mano contro il tronco rugoso e, riprendendo fiato, attese che il fratellino la raggiungesse. Alphonse arrivò al tronco e si lasciò letteralmente cadere sull'erba corta, troppo stanco per restare in piedi. Adesso lo sguardo di Winry lo guardava apprensivo: << Stai male, Al? >>

 

****

 

La porta dell'ufficio del preside si aprì con un leggerissimo sibilo, che le orecchie di Edward Elric, il migliore studente dell'Alchemic Accademy, colsero a malapena. A dir la verità, era preoccupato: non era mai stato chiamato nell'ufficio del preside, e nonostante fosse sicuro di non aver fatto niente di male, aveva paura che quell'incontro avesse potuto segnargli la perfetta carriera scolastica. Lui, poi, che fra tanti studenti probabilmente era l'unico che non aveva proprio mai visto il preside... In una frazione di secondo, si ritrovò in un ufficio che era molto più grande di quanto appariva dall'esterno. Iniziò a sentire caldo, apparentemente senza motivo. L'ufficio era vasto: ai muri erano affiancati numerosi scaffali pieni di libri di tutti i generi e dimensioni; se non fosse stato così preoccupato, probabilmente si sarebbe soffermato a guardarli. Alla fiine dell'ufficio vi erano due scrivanie, una posta proprio davanti alla finestra, e un altra messa di traverso a un metro di distanza dalla prima. In quel momento, si udì lo scroscio delle rotelle di una tipica sedia girevole da ufficio. Edward deglutì, mentre degli occhi incredibilmente scuri - per non dire completamente neri - lo fissavano. Nuovamente, si ritrovò a pensare che se fosse stato appena poco meno in pena per il proprio destino, si sarebbe stupito della giovane età del Preside. Sembrava appena uscito da un liceo, tanto era giovane: aveva capelli neri e ribelli che sembravano non vedere un pettine da molte settimane, occhi neri, vispi e attenti, che avevano la spiacevole caratteristica di pietrificare la persona che avevano davanti con il solo sguardo, una carnagione stranamente abbronzata per quel periodo prettamente invernale e, per finire in bellezza, la camicia bianca sbottonata sotto il mento e una cravatta allentata che penzolava pigramente verso destra. L'uomo sembrò soppesarlo con lo sguardo per qualche istante poi,  lasciandosi andare ad un sorriso che aveva un che di canzonatorio, rise: << E così tu saresti Edward Elric, il motivo per cui la A2 [N.d.A. --->> modo carino e veloce di dire Alchemic Accademy] ha avuto il privilegio di partecipare alla gara di cervelloni per eccellenza. >> dichiarò il Preside, dando a Edward la strana impressione che lo stesse insultando. In genere, il termine 'Gara-di-Cervelloni-per-Eccellenza' era il modo in cui gli alunni con la media del 6 chiamavano il Contest Schools, ovvero la sfida attraverso la quale si cimentavano la maggior parte degli istituti superiori con alunni idonei - o sgobboni -  e che aveva per traguardo finale una Borsa di Studio che sarebbe bastata per far cessare la fame nel mondo. E Edward avrebbe avuto quella borsa di studio, ovviamente; era da quando aveva sei anni che progettava di arrivare al punto in cui si trovava in quel momento, con la fedina penale pulitissima e con il massimo dei voti in tutte le materie - eccetto Ed. Fisica, che proprio odiava e in cui al massimo e con molto dolore riusciva a strappare un 6. Era l'unico modo per abbandonare Amestris e poter finalmente andare a Xing, per studiare medicina... << Sono Roy Mustang. Oh, e lo dico perchè non hai l'aspetto di uno che scende spesso nel mondo dei comuni mortali... >> disse, alludendo all'aria spaesata e ancora spaventata che sembrava avere. << So chi siete. >> replicò Edward, tagliente, regolando il tono della voce in modo che non suonasse troppo diretto e maleducato. Roy parve soddisfatto: << Bene, ok, adesso basta con i preliminari. >> annunciò Roy, ricordando a Edward il bandito mascherato di un film western visto da bambino. << Ho... ho fatto qualcosa di male, per caso? >> chiese, a voce sorprendentemente roca. Roy parve un po' sorpreso da quelle parole.

<< Fatto qualcosa? Tu? Beh, io di certo non lo so. Quindi ti rigiro la domanda: hai fatto qualcosa? >> lo sguardo di Roy lo trapassò da parte a parte, e Edward iniziò a capire il motivo per cui i suoi compagni che erano 'passati' da quell'ufficio avevano detto che parlare con il preside ti faceva sentire come un malvivente messo sotto torchio dallo sceriffo del posto. << No! >> esclamò quindi, più sicuro, ma con troppa veemenza. Roy sorrise ancora, tranquillo come se non fosse successo niente. << Il motivo per cui sei stato chiamato qui sono le ripetute molestie sessuali che avanzi nei confronti delle ragazze della tua classe. >>

Per poco Edward non svenne:<< Che cosa?! >> urlò, sconvolto. Roy lasciò la testa all'indietro scoppiando a ridere: sembrava che non si fosse mai divertito tanto in vita sua. << Non è affatto divertente... >> mugugnò Edward contrito, mentre il 'Preside' si asciugava le lacrime agli angoli degli occhi ancora prima di farle cadere. Roy riacquistò compostezza in meno di un secondo, sorprendendo il sedicenne.

<< Salto subito al dunque, Edward, perchè purtroppo per me non ho più altro tempo da perdere. Sei stato convocato qui per una ragione ben precisa. >> Roy fece una pausa, fissando intensamente lo studente. Edward cercò di sostenere lo sguardo, ma alla fine si rassegnò e lo abbassò, non riuscendo a sopportare la tensione che quell'uomo gli provocava anche con il solo sguardo. Questa volta, però, l'espressione di Roy si fece seria per davvero: << Personalmente, ho giocato finora perchè non credo che tu possa essere d'aiuto, ma Riza Hawkeye, la tua professoressa di lettere nonché vice-preside, mi ha consigliato di coinvolgere anche te. >>

Questo era troppo: ma quando l'avrebbe finita di girarci intorno? Insomma, quanto ci metteva ad arrivare al vero motivo per cui era stato convocato?

<< Come ben sai, quest'anno, in via del tutto eccezionale, i soldi per la gita scolastica sono stati raccolti ancora prima di decidere la meta. Ovviamente, questo solo per gli studenti di quinto, che si suppone debbano meritarsi questo traguardo... >> la voce di Roy si fece scettica, e Edward non poté fare a meno di annuire a quella frase, avendo ben presenti gli standard massimi di studio degli studenti di quinto. << Ad ogni modo, questi soldi sono scomparsi, il ché è un bel problema visto che si tratterebbe di 150 euro a persona per una classe di 22 alunni... In totale dovrebbe essere... >> Roy fece una pausa per fare il conto del totale misteriosamente scomparso, ma Edward, che vantava un 10 pienamente meritato in matematica, preferì alleggerirgli il compito: << 3300 euro. >> disse infatti, precedendo il Preside e rispecchiandosi nei suoi occhi neri e sconcertati con un aria falsamente innocente. Roy fece un teatrale applauso, sinceramente ammirato. << Beh, sì. E, ovviamente, non contando le altre due sezioni. >>

Edward attese che l'uomo continuasse, ma, nuovamente, sembrava troppo shoccato per farlo. << Allora? >> chiese, impedendosi di rivolgersi a lui in una maniera più cortese. Roy parve cadere dalle nuvole. << Oh, già, sì, ecco... Mmh. I soldi della gita sono stati rubati. >> annunciò, inarcando le sopracciglia ancora un po' pensieroso.

Edward iniziava ad irritarsi, però. << Si può sapere che c'entro io con tutto questo? >> chiese infatti, scontroso. Roy sorrise: << Ho raccolto delle informazioni che fanno intuire che i soldi siano stati rubati tra le 10.00 e le 10.15, Al momento del furto, si trovavano nel terzo cassetto della scrivania della tua classe, Edward, e, viste le tue notevoli capacità intellettive, ho deciso di affidare a te il compito di ritrovarli. >>

Adesso Edward era letteralmente senza parole: ma stava scherzando, forse? << Per quale motivo dovrei fare una cosa del genere? >> chiese, infatti, con tono quasi offeso.

Il sorriso di Roy Mustang si trasformò, diventando un sorriso quasi da complice: << Perchè credo che se tu ritrovi quei soldi, il tuo voto in Educazione Fisica potrebbe magicamente alzarsi. Sai, ho sentito che per vincere la borsa di studio per andare a Xing ci sia bisogno del massimo dei voti in tutte le materie.... >>

 

Sinceramente, Edward non si riteneva un 'venduto'. No, sul serio. Lui aveva semplicemente sfruttato una possibilità. Questo non voleva dire aver venduto l'anima al diavolo;... anche se il Preside, Edward ne era certo, doveva avere di sicuro qualche grado di parentela con quell'angelo dannato...

Tuttavia, alle 3.20 del pomeriggio si era fermato a scuola lasciando che gli studenti se ne andassero, così da poter avere libero accesso a tutte le informazioni che gli servivano. La prima cosa che fece, fu quella di controllare i curriculum di tutti gli studenti della sua classe, quelli che fra 15 classi comprese in 5 anni e 3 sezioni avevano avuto maggiore possibilità di rubare quei soldi durante la ricreazione. Nessuno aveva precedenti come atti di vandalismo o cose del genere. Dopo il dodicesimo curriculum si fermò, annoiato, e quasi per caso fece scorrere lo sguardo sulla lista dei nomi dei suoi compagni di classe. Ad ogni nome scritto su carta la sua mente allegava l'immagine di un suo compagno o di una sua compagna. Sgranò gli occhi all'improvviso, quando i suoi occhi andarono a posarsi sull'unico nome che non conosceva: 'Winry Rockbell'. Possibile che non si ricordasse di lei? Eppure la sua memoria era pressoché infallibile...

Un lampo di consapevolezza balenò nei suoi occhi dorati. Immediatamente, aprì il registro alla pagina delle assenze e, se possibile, la sua espressione si fece ancora più sorpresa: accanto al nome di Winry Rockbell vi erano una sfilza infinita di 'assente', che andavano dall'inizio della scuola, fino al giorno prima. Quello, stando a quanto riportato sul registro, era stato ufficialmente il suo primo giorno di scuola.

Nuovamente, la consapevolezza di quello che aveva appena scoperto lo colpì all'improvviso: si dette dello stupido, come aveva fatto a non guardare subito sul registro? La soluzione era sempre stata lì...

Ok, calma. Non è detto che sia stata questa... uhm, 'Winry Rockbell', a rubare i soldi. Non devo lasciarmi prendere troppo la mano, infondo non la conosco nemmeno, si disse Edward, cercando di sedare l'emozione che aveva colto impreparato al pensiero che se riusciva a riavere quei soldi il suo sogno si sarebbe realizzato e avrebbe finalmente lasciato Amestris. Con la mano tremante dall'emozione afferrò il curriculum di Winry Rockbell sperando inconsciamente di trovarvi scritto 'pluriomicida ricercata', ma restando fortemente deluso un solo secondo dopo. Il curriculum era completamente vuoto, tranne che per i dati della ragazza - nome, cognome, data di nascita, telefono su cui rintracciare i genitori e indirizzo di casa - e una sfilza infinita di 'insufficenza di informazioni' ad ogni voce, come a 'comportamento' o a 'rendimento scolastico' e via dicendo.

Edward sbuffò, seccato: possibile che non ci fosse nessuna informazione degna di nota su quella ragazza? Eppure, lei era l'unica che avrebbe potuto prendere i soldi... Nella sua classe, i suoi compagni avevano la pessima abitudine di uscire dalla classe durante la ricreazione, per incontrare gli amici sparsi per le altre classi o sezioni; ovviamente, per fortuna, questa volta la colpa ricadeva solo e unicamente sul Professore che aveva lasciato i soldi incustoditi in un cassetto della scrivania in una aula vuota. E, ovviamente, non pochi soldi, come 20 o 50 euro, no... 3300 euro, senza contare i soldi delle altre due classi quinte...

Che cosa doveva fare? Ora mai era certo che il ladro si trovava all'interno della sua classe, ma conosceva abbastanza bene i suoi compagni da poter dire che non erano stati loro... Più che altro, aveva controllato i loro curriculum solo per poter tastare con mano la propria netta supremazia scolastica su tutti... la sua indole presuntuosa e vanesia aveva preso il sopravvento.

Però, non era quello il punto. Il punto era che se non trovava il ladro avrebbe dovuto dire addio al suo voto in Ed. Fisica, e se avesse dovuto dire addio al suo voto in Ed. Fisica, avrebbe dovuto anche lasciar perdere i suoi piani di evasione da quella Nazione vasta e babbiona che era Amestris...

La sua voglia di abbandonare per sempre la Nazione si mise a fare a pugno con la sua morale: incolpare una ragazza che non aveva mai visto in vita sua e che non gli aveva mai fatto nulla di male, oppure mandare a benedire il viaggio che progettava fin dall'infanzia? Cercò di smetterla di ragionare in quel modo, ma proprio non riusciva a non farlo. Si trattava di mettere se stesso di fronte  a qualcun’altro; lo facevano tutti, e tutti l'avevano fatto con lui. Ma allora perchè ci stava pensando così tanto? Perchè non agiva?!

In ogni caso, le probabilità erano contro di lei. Winry Rockbell era stata l'unica ad avere la possibiltà di entrare a scuola - perchè non c'era dubbio che i soldi si trovassero nelle mani di uno studente, recintata da spuntoni di ferro com'era la A2 -, restare da sola in classe, intascarsi i soldi e poi uscire dalla scuola indisturbata. Inoltre, non sapeva niente di utile su di lei.

Ma sapeva il suo indirizzo. Forse, in fondo, c'era un modo per alleggerirsi la coscienza e fare in modo di non rimetterci la faccia.

 

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Ok, ok. E così apro la mia prima long-fic in questa sezione. Sinceramente, non mi aspettavo che avrei pubblicato sul serio stasera questo capitolo, anche perchè, come avrete sicuramente notato, è incompleto. Ma mi sono sentita ispirata, vedendo su YouTube un video accompagnato da una canzone che aveva come titolo il nome della FanFic, e così ho deciso di pubblicare il capitolo così, incompleto e improvvisato. Perchè, ovviamente, l'idea iniziale non era così. Ma è uscito così e così vi tocca leggerlo, visto che ripasso raramente due volte sullo stesso capitoloo XD Mi spiace, ma sono sincera XD

In questo primo capitolo Ed si comporta un po' come Veronica Mars, personaggio che personalmente adoro tantissimo. Per Roy Mustang mi sono ispirata all'indole bastarda di Logan Ecchols, perchè secondo me un po' si assomigliano^^

Questa, a differenza di come può apparire, è una FanFic in cui metterò il cuore - e ricordatevi queste parole in particolare, perchè arriverà il momento in cui assumeranno tutt'altro significato.

Come già detto sopra, è una long-fic, ma soprattutto è molto Long XD La coppia principale è la EdWin, come visto dall'introduzione, e forse, - e dico forse - ci saranno delle coppie di sfondo, come il RoyAi - ma specifico il forse, visto che non ho mai scritto una RoyAi. Tenete ben presente anche il flash-back di inizio capitolo in cui sono presenti Al e Winry, perchè ha molto a che fare con le parole dette sopra ---->> 'in cui metterò il cuore'. Anche per questo fatto, dico subito che questa sarà una death-fic, per cui a un certo punto un personaggio tirerà le cuoia, bastardamente parlando. Ma non temete, in ogni caso è un avvenimento lontano e che accadrà al 52%. Come vedete, ci sono il 48% delle possibilità che questo non accada - ma ancora devo decidere seriamente, e soprattutto, devo decidere chi.

Purtroppo per voi, mi piacerebbe ricevere un minimo di quattro commenti per questo capitolo, quindi, sforzate la vostra tastiera e motivatemi a continuare a scrivere.

 

 

 

 

  
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