-Io sto sognando- mi dissi scuotendo la testa e sorridendo incredula.
-No non stai affatto sognando, io sono davvero qui davanti a te- disse Orlando cominciando ad avvicinarsi.
-Jade promemoria per te; andare al più presto da uno specialista, ma da uno bravo però, perché non è tanto normale che hai delle allucinazioni che sembrano così reali-
Orlando si chinò su di me e mi diede un affettuoso bacio sulla guancia, guancia che diventò poi irrimediabilmente di un rosso acceso.
-Allora, questo era reale o no?-
-Decisamente reale - gli dissi io fissandolo mentre un tumulto di emozioni si agitavano dentro di me; beh non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte il proprio idolo, o sbaglio?
Orlando mi sorrise ancora una volta, Dio come era bello, poi a prima vista sembrava un ragazzo molto dolce e per niente montato, probabilmente il successo non gli era andato alla testa, o almeno così pareva.
-Ti chiami Jade giusto?-
-Jade Morgan-
-Piacere di averti conosciuto Jade, sei una ragazza molto carina- mi disse Orlando porgendomi la mano.
-Il piacere è tutto mio- gli risposi sorridendo, forse mi stava ritornando un minimo di lucidità.
In quel momento però sentii un trillo insistente; era il suo cellulare…e che cavolo, proprio ora doveva squillare!
-Che scocciatura- sbuffò Orlando.
-Cosa c’è?-
-E’ il mio agente, devo proprio andare-
-Ah che peccato- dissi io visibilmente delusa, sarei rimasta molto ma molto volentieri a parlare ancora con lui…beh è anche vero però che con lui ci sarei rimasta molto ma molto volentieri anche tutta la vita.
-Posso fare una cosa?- gli chiesi con sguardo sbarazzino, mi era appena venuta in mente una brillante idea.
-Certo-
Non mi feci sfuggire l’opportunità e, alzandomi sulle punte, gli diedi un innocente bacio sulle labbra.
-E questo?- mi chiese Orlando sorpreso, evidentemente non se lo aspettava proprio, ma notai che era piacevolmente sorpreso, sembrava non se la fosse presa.
-Beh, dal momento che non ci vedremo più, almeno potrò conservare un ricordino di quando ti ho incontrato; ma non credere però che io baci chiunque mi capiti a tiro! Con te ho fatto solo una piccola eccezione- gli dissi un po’ imbarazzata…ma al diavolo l’imbarazzo ragazzi, avevo baciato Orlando Bloom! Certo, non era proprio quello il mio bacio ideale; ma sempre meglio di niente.
-Ciao piccolina, a presto- mi disse Orlando ancora sorridendomi e scompigliandomi affettuosamente i miei capelli castani prima di andare via.
Lo vidi allontanarsi e mi appoggiai allo stipite della porta…ma siamo sicuri che non stavo sognando?
-Era lui la sorpresa- mi disse Karla dopo che le avevo raccontato ciò che mi era successo.
-Cioè fammi capire Karla, tu lavorerai con Orlando Bloom?!?-
-Diciamo di sì, Orlando sarà il protagonista del nuovo film prodotto dalla Disney e mi hanno scelta come capo costumista…oh non è fantastico Jade?- mi disse lei abbracciandomi entusiasta.
-E’ fantastico davvero Karla-
-Il film sarà ambientato in un posto da sogno sai?-
-Dove?-
-I Caraibi, quale località migliore per girare un film sui pirati?-
-Cosa? E quindi Orlando interpreterà un pirata?-
-Non proprio un pirata, lui è il figlio di un pirata che…dai ora devo dirti tutta la storia! Sono esausta Jade, te la racconto un’altra volta ok?-
-Solo un’altra cosa, come mai Orlando è venuto qui da me?-
-Sai, gli avevo detto di avere una sorella che impazziva per lui, e perciò ha voluto conoscerti-
-Capisco-
-Ehi Jade, non gli avrai mica fatto vedere la tua camera spero-
-Dici che si sarebbe spaventato?- le dissi io sorridendo.
-Spaventato è dir poco, secondo me ti avrebbe scambiata come minimo per una maniaca!-
Ridemmo entrambe, eravamo di ottimo umore quella sera.
-E quindi immagino che dovrò rimanere sola qui a casa mentre tu ti godi il sole dei Caraibi giusto?- le chiesi io dopo un po’.
-Guarda Jade che io ai Caraibi ci vado per lavorare non per prendere il sole; e poi non avrai mica pensato di venire con me vero?-
-No, certo che no- dissi io piano, in realtà una speranza, seppure piccola, c’era; ma svanì in quel momento.
- Bene Jade io vado a letto ora, non ce la faccio più a reggermi in piedi, dormi bene- disse poi Karla andando nella sua stanza.
-Notte-
Avevo salutato Karla quella mattina, era il dodici di giugno ed era arrivato il momento della partenza; a breve sarebbero cominciate le riprese dei pirati dei Caraibi.
Stavo sistemando la mia camera quando sentii la vibrazione del mio cellulare:
-Chi parla?-
-Prepara le valige e scendi, fai in fretta-
-Chiunque tu sia non sono in vena di scherzi va bene?-
-Sono Orlando-
-Orlando chi, Orlando Bloom forse?- dissi io trattenendo una risata.
-Sì sono io, se non mi credi dai uno sguardo dalla finestra- mi disse la voce.
Io sbattei più volte le palpebre e ancora incredula spostai un po’ le tendine della finestra della mia camera: c’era Orlando che parlava al telefono appoggiato alla sua macchina.
-Mi credi ora?-
-Io non capisco, Kar…-
-Tu vieni con me ai Caraibi, non c’è niente da capire- mi disse Orlando, e lo vidi sorridere.
Io con Orlando Bloom ai Caraibi?!?