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Autore: Little_Lotte    06/09/2015    9 recensioni
"Credevo che essere un Cavaliere di Athena fosse la cosa più complicata di questo mondo, ma mi sbagliavo: essere una persona normale, probabilmente lo è ancora di più."
[ In tempo di pace, anche i Cavalieri di Athena hanno tutto il diritto di vivere una "vita normale".
Fra amori incompresi, segreti e bugie,partenze improvvise e intramontabili amicizie, saranno in grado di vivere come semplici ragazzini? ]
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ritorno a Casa'
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<< Allora, Shaina... Ti vuoi muovere? Guarda che ti lascio qui! >>

Aeroporto di Atene.

Mancavano pochissimi giorni alla tanto attesa festa di Capodanno a Villa Kido e per Kiki e Shaina era finalmente arrivato il momento di abbandonare la Grecia e partire alla volta del Giappone. Inutile dire che se l'entusiasmo di Kiki sembrava bastare per tutti e due, la riluttanza della giovane sacerdotessa era tanta da farle desiderare di non aver mai accettato quella proposta - e da farla persino scappare almeno un paio di volte, salvo poi essere rimessa nuovamente al proprio posto dalle “maniere forti” del suo giovane accompagnatore.

<< Shaina! Muoviti, così rischiamo di perdere il volo! >>

<< Sì, sì... Ho capito! >> Shaina sbuffò con tutto il fiato che aveva in corpo e s'incamminò verso la scaletta, fino a raggiungere il piccolo Kiki << Certo che sei veramente su di giri, Kiki! Ti conviene darci un taglio, altrimenti non credo che riuscirò a sopportarti per tutto il viaggio. >>

<< Uffa, Shaina... Ma come fai a non essere emozionata? >> domandò Kiki, mettendo su un bel broncio pronunciato << Io non vedo l'ora di essere a Nuova Luxor, non ci sono mai stato e sono curioso di vedere che aspetto ha! Sarà molto divertente esplorare luoghi sconosciuti. >>

Shaina fece una smorfia, mentre lei e Kiki mettevano finalmente piede dentro all'aereo e andavano alla ricerca dei rispettivi posti.

<< Io non credo che sia un posto così interessante. >> biascicò, cercando con lo sguardo il numero del suo sedile << La Grecia è certamente più bella e in ogni caso, io non sto andando a Nuova Luxor per fare la turista. >>

Kiki le sorrise malizioso.

<< Già, sappiamo entrambi per quale motivo stai andando lì. >> sentenziò, ricevendo in cambio - da parte di Shaina - un'occhiata truce da sotto la maschera << Scommetto che non stai nella pelle all'idea di rivedere Seiya, dico bene? >>

Shaina replicò una seconda smorfia.

<< Riparliamone quando saremo arrivati, Kiki. >> disse, raggiungendo infine i posti che erano stati loro assegnati << Oh, finalmente li abbiamo trovati. Ti avverto, piccoletto, il posto corridoio è mio: non azzardarti a sederti qui, se non vuoi farmi arrabbiare seriamente. >>

Kiki, in risposta, la guardò di traverso e le mostrò la lingua facendo una pernacchia.

<< Sei davvero antipatica, Shaina. >> protestò << Che altro devo aspettarmi ancora, che tu rimanga in silenzio per tutta la durata del viaggio? >>

Shaina alzò gli occhi al cielo e sospirò esasperata.

<< La mia idea iniziare era quella, ma immagino che tu non me lo permetterai. Dico bene? >>

Kiki rispose a quella domanda con un sorrisone.

<< Ecco, appunto. >> Shaina sospirò con rassegnazione << D'accordo, Kiki... Hai vinto tu. Fa pure di me ciò che vuoi, io non ti fermerò. >>

<< Sììì, evviva! >> esultò Kiki, mettendosi a sedere sul proprio sedile << Che bello, ho il posto vicino al finestrino: potrò guardare il cielo e le nuvole mentre voliamo. >>

Stavolta, di fronte a tanto entusiasmo, Shaina non poté trattenersi dal sorridere con dolcezza.

<< Sei veramente incorreggibile, Kiki. >> fu il suo ilare commento << Anche se devi ammettere che il tuo buon umore mi fa sentire molto meno a disagio di quanto credessi. >>

Kiki sorrise di rimando: << Certo, perché anche tu sei felice all'idea di rivedere Seiya e gli altri. Io queste cose le capisco, sai... Sono molto intuitivo. >>

Shaina soffocò una risata.

<< D'accordo, Signor Intuizione... Dimmi: Sai anche come andranno a finire le cose, una volta arrivati a Nuova Luxor? >>

Kiki fece spallucce.

<< Quello dipende da te e dal modo in cui ti rivolgerai a Seiya. >> disse, mentre le voci delle due hostess di servizio pronunciavano parole incomprensibili di fronte a loro << Per questo motivo è bene che tu stia molto attenta. >>

Shaina lo fissò con aria preoccupata.

<< Perché? >> domandò con voce puerile << Credi che ci sia qualcosa che non va nel mio atteggiamento? >>

<< Diciamo che non sei molto coerente. >> le rispose Kiki << Voglio dire... A volte sai essere molto dolce con lui, ma in certi momenti di comporti come se volessi prenderlo a schiaffi! >>

Shaina si fece completamente rossa in volto.

<< Beh, io... Io... E' che non so mai come comportarmi! >> farfugliò << Non sono disposta a mettere da parte ciò che sono per Seiya, e comunque non voglio che lui pensi a me solamente come ad una guerriera non meritevole di amore. So che è un concetto piuttosto complicato da comprendere, ma... >>

<< Oh, no... Io lo capisco. >> la interruppe Kiki << Tu vuoi che Seiya ti apprezzi come donna, ma non vuoi che questa tua femminilità ti rende troppo debole e vulnerabile. Trovo che sia comprensibile. >>

Shaina si morse il labbro inferiore ed annuì con fare contrito.

<< Sì... Credo di sì. >>

Kiki sospirò nuovamente.

<< Stai tranquilla, andrà tutto bene. >> le rispose gentilmente << Tu cerca solo di essere gentile e di mettere da parte il tuo lato più aggressivo, il resto verrà di conseguenza. >>

<< Se solo dici tu... >> Shaina non sembrava essere del tutto persuasa da quelle parole.

Kiki, tuttavia, non aveva nessuna intenzione di darsi per vinto.

<< Abbi fiducia, per una volta. >> le disse << Sono sicuro che andrà tutto benissimo, devi solo crederlo anche tu. >>

<< Sì, ma non è per niente semplice. >> rilanciò la ragazza, arrossendo vistosamente << L'idea di rivedere Seiya mi rende così nervosa. >>

<< Certo, perché ne sei innamorata! >>

Kiki scoppiò in una risata fragorosa, mentre le hostess informavano tutti i passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza in prossimità del decollo.

<< Non è divertente, Kiki! >> sbraitò la fanciulla, allacciandosi la cintura mentre il ragazzino continuava a ridere a crepapelle << Se continui in questo modo dovrò prenderti a sculacciate... Su, finiscila. >>

Quelle minacce non servirono minimamente a spaventare il piccolo Kiki, che continuò a ridere a crepapelle anche dopo essersi sistemato la cintura di sicurezza ed aver trovato la posizione più comoda per affrontare il viaggio. Shaina sospirò profondamente ed incrociò le braccia al petto, sprofondando nel sedile con fare spazientito e sconsolato.

Tu la fai tanto facile, Kiki, ma io sono a dir poco terrorizzata.” pensò fra sé e sé “ E se non riuscissi a mettere da parte il mio lato aggressivo? Se il mio orgoglio fosse più forte del sentimento che nutro nei confronti di Seiya?”

A quel punto Kiki, quasi avesse letto nel pensiero di Shaina, allungò una mano verso di lei e la strinse forte, in segno di conforto.

<< Sta tranquilla, Shaina. >> mormorò dolcemente << Comunque vada, io sarò sempre qui con te. >>

Shaina sorrise con riconoscenza e strinse maggiormente la mano di Kiki, mentre l'aereo decollava finalmente alla volta di Nuova Luxor.

*

In quello stesso momento, a migliaia di chilometri di distanza da Atene, qualcun altro si stava preparando a partire.

<< Allora, hai presto tutto? Ti ho messo degli abiti puliti nel borsone, del cibo nel caso tu avessi fame ed una borraccia piena d'acqua, non si sa mai. Non sono sicura di aver preparato abbastanza cose, quindi ti raccomanderei di razionare le vivande per non rischiare di ritrovarsi senza... >>

<< Anja, rilassati! >> esclamò Hyoga ridendo, mentre la donna si perdeva per l'ennesima volta in raccomandazioni per il viaggio << Non preoccuparti, riuscirò a cavarmela senza problemi. Del resto sono un Cavaliere di Athena, ricordi? >>

Anja arrossì leggermente.

<< Oh, sì... Giusto. >> farfugliò.

Hyoga rise nuovamente, per poi rivolgerle un lungo e sentito sguardo di adorazione e riconoscenza.

<< Non temere, posso sopportare un viaggio fino a Nuova Luxor. >> dichiarò << Ho affrontato situazioni ben peggiori, nella mia vita. >>

Anja gli sorrise di rimando.

<< Sì, è vero. >> rispose, per poi gettarsi senza alcun ritegno fra le braccia del ragazzo << Oh, Hyoga... Sono così orgogliosa di te! Sapevo che prima o poi avresti fatto la scelta giusta, ne ero sicura. >>

<< Vuoi dire che non ti mancherò nemmeno un po'? >> ridacchiò Hyoga in quell'abbraccio.

Anja si staccò velocemente da quella stretta.

<< No, sciocchino... Che diavolerie vai dicendo? Certo che mi mancherai! >> i suoi grandi occhi verdi iniziarono a riempirsi di lacrime, che la donna provvedette immediatamente ad asciugare << Tuttavia, sono molto felice di sapere che tornerai a casa e che hai deciso di mettere a posto le cose; come ho già detto, sono molto orgogliosa di te. >>

Hyoga sorrise fieramente.

<< Sì, beh... Per questo devo ringraziare Boris. >> rispose, voltandosi in direzione dell'uomo e rivolgendo anche a lui uno sguardo di riconoscenza << E' stato lui ad aprirmi gli occhi, mi ha aiutato a comprendere cose che da troppo tempo continuavano a sfuggirmi. >>

Boris gli sorrise di rimando.

<< Tu conoscevi già la retta via, Hyoga. >> disse << Avevi solo bisogno di una luce che la illuminasse nel buio. >>

<< Sì, beh... >> Hyoga tirò su col naso, anch'egli visibilmente commosso << Mi auguro solo che non sia troppo tardi. Spero di essere ancora in tempo per sistemare ogni cosa. >>

<< Ma certo che lo sei! >> esclamò prontamente Anja, sorridendogli con fare incoraggiante << Tesoro, tu sei così bello e buono... Nessuno potrebbe mai pensare di escluderti dalla sua vita! >>

Gli arruffò affettuosamente i capelli, facendolo ridacchiare.

<< Stai tranquillo, Hyoga, vedrai che andrà tutto bene. >> promise.

<< Sì, non hai nulla da temere. >> echeggiò Boris << Se ce l'ho fatta io, allora ci riuscirai anche tu. >>

I tre si raccolsero in un caloroso abbraccio, che venne però immediatamente interrotto da una vocina stizzita alle loro spalle.

<< Hey, hey, hey... E io?! >>

Hyoga, Anja e Boris si voltarono ridacchiando in direzione di Dimitri, che se ne stava in piedi a braccia conserte ed un'espressione profondamente imbronciata sul volto. Hyoga sorrise dolcemente, non potendo fare a meno di intenerirsi di fronte a tale scenario.

<< Su, vieni qui. >> il Cigno si chinò ed afferrò con forza il frugoletto, caricandoselo sulle spalle << Credevi forse che me ne sarei andato senza salutarti? Mi raccomando, Dimitri, fai il bravo e vedi di non cacciarti nei guai. >>

<< Uffa, non è giusto! >> rilanciò il bambino, con voce lacrimosa << Non abbiamo ancora finito di studiare le stelle! Non puoi andartene proprio adesso. >>

Hyoga si morse tristemente il labbro inferiore, mentre una strana e violenta sensazione di dolore andò ad opprimergli la gola ed il petto.

<< Ascolta, piccoletto... Lo so che ti dispiace. >> mormorò flebilmente, mettendo nuovamente a terra il bambino ed inginocchiandosi di fronte a lui per poterlo guardare direttamente negli occhi << Credimi, vorrei tanto restare qui con voi... E' solo che non posso. Non è questo il mio posto... Lo capisci? >>

Dimitri annuì mestamente.

<< Sì... Credo di sì. >> rispose.

Hyoga gli sorrise affettuosamente, passandogli una mano fra i capelli spettinati,

<< Sì, certo che capisci... Tu sei un ragazzo sveglio! >> esclamò << E voglio che tu sappia che sentirò molto la tua mancanza, mentre sarò via. >>

<< Anche tu mi mancherai, Hyoga! >> Dimitri si aggrappò con forza alla gamba del Cigno << Sarà tutto così triste senza di te. >>

<< Beh, magari un giorno potrei tornare a trovarvi. >> replicò allegramente Hyoga, dandogli un leggero buffetto sul naso << La Siberia è pur sempre il posto dove sono nato, sarei ben felice di tornare da queste parti. >>

Lo sguardo di Dimitri s'illuminò all'improvviso.

<< Dici davvero? >> domandò speranzoso.

<< Sì, certamente. >> confermò l'altro << E anche tu puoi venire a trovarmi in Giappone tutte le volte che vuoi. >>

<< Cosa? Dici sul serio?! >> Dimitri si staccò dalla gamba di Hyoga ed incominciò a saltellare con entusiasmo per tutta la stanza << Wow, sarebbe bellissimo! Hai sentito, mamma? Dici che possiamo andare? >>

Anja ridacchiò sommessamente, scuotendo il capo con fare divertito.

<< Beh... Perché no? >> rispose << Se ti comporterai come si deve... >>

<< Oh, sì... Sarò bravissimo! >> il piccoletto non stava più nella pelle << Allora devi andartene subito, Hyoga, così metterai tutte le cose al loro posto ed io potrò venire a trovarti. >>

Hyoga lo guardò a metà fra il divertito ed il perplesso: << Cos'è, adesso mi stai cacciando? >>

Tutti quanti scoppiarono in una risata fragorosa e poi, quando i loro sguardi si ritrovarono ancora una volta, capirono che era arrivato davvero il momento di dirsi addio.

<< Beh, allora... Grazie di tutto. >> Hyoga si rivolse in primo luogo a Boris << Grazie a te, Boris. Non sarei mai riuscito a trovare dentro di me la forza di reagire, se non fosse stato per te. Ti sarò debitore in eterno. >>

Boris sorrise ampiamente e poi lo abbracciò con vigore, dandogli qualche leggera ed affettuosa pacca sulla spalla.

<< Consideralo semplicemente un regalo da parte di un amico. >> disse << Mi raccomando, vedi di non rendere vane le mie parole. >>

<< Oh, no.. Prometto di non farlo! Puoi starne certo. >>

<< Su, adesso tocca a me! >> Dimitri entrò di prepotenza in quell'abbraccio, saldando baldanzosamente sulle spalle di Hyoga << Ciao, Hyoga... Ci vediamo prestissimissimo! >>

Hyoga rise: << Ciao, piccoletto! Mi raccomando, abbi cura di te. E se dovessi sentire la mia mancanza, alza la testa al cielo e cercami nelle stelle: io sarò sempre lì per te. >>

Dimitri annuì felicemente e scivolò giù dalle spalle di Hyoga, atterrando elegantemente a terra. Infine, Hyoga si voltò in direzione di Anja ed i suoi occhi si persero dentro a quelli della donna per diversi secondi.

<< Allora... Sì, dunque... Insomma, io... Oh, al diavolo! >> farfugliò impacciatamente << E' ancora più difficile di quanto pensassi. >>

Anja, a quel punto, non lasciò lui alcun secondo di tempo per aggiungere altro e lo tirò a sé con forza, intrappolandolo in un abbraccio talmente intenso da fargli quasi mancare il fiato.

<< Che il Signore ti benedica, Hyoga. >> mormorò la donna, con voce rotta dalle lacrime << Sei un dono del cielo, ragazzo mio, ed averti avuto nelle nostre vite anche solo per poco tempo è stata una vera gioia. Abbi cura di te e pensami, di tanto in tanto. Io prometto di farlo ogni singolo giorno, fino alla fine della mia vita. >>

<< Non potrei mai smettere di pensare a te, Anja. >> replicò Hyoga, anch'egli in lacrime << Sei stata come una seconda madre per me, un'altra Mama dopo che il destino crudele ha deciso di strapparmi la mia dalle braccia. Sei stata l'unica, in tutto questo tempo, in grado di farmi sentire veramente amato e protetto. Non ti dimenticherò mai, Anja... Mai. >>

Anja lo baciò dolcemente sulla fronte e poi, con estrema riluttanza, si decise finalmente a lasciarlo andare.

Nessuno dei presenti osò indugiare ulteriormente, ben consapevoli di quanto quel tergiversare avrebbe potuto rendere ancor più difficile e doloroso il momento della separazione. Così, infine, Hyoga si allontanò senza aggiungere altro e senza mai voltarsi, lasciandosi alle spalle un mondo pieno di ricordi e momenti felici, che certamente non avrebbe mai scordato di rivivere al momento opportuno.

Dinnanzi a sé, invece, vi era il futuro, un futuro roseo e pieno di speranza, che da troppo tempo ormai aspettava solamente di essere vissuto.

E Hyoga, finalmente, aveva trovato dentro di sé tutto il coraggio necessario per farlo nel migliore dei modi.

*

Gli ultimi giorni trascorsero con estrema rapidità ed ecco che, finalmente, arrivò il giorno della tanto attesa festa di Capodanno. La maggior parte dei Cavalieri (e ovviamente la stessa dea Athena) erano tutti molto eccitati all'idea di essere finalmente in procinto di festeggiare ma vi era uno di loro – inutile ribadire di chi si trattasse – che a sole due ore dell'inizio dell'evento sembrava essere letteralmente sul punto di farsi prendere da una crisi isterica.

<< Va bene, va bene... E' tutto pronto, ragazzi? Il cibo, le attrezzature per i fuochi, i giochi di società... >>

<< E' tutto apposto, Seiya. >> mormorò tranquillamente Shun, cercando di contenere il nervosismo dell'amico << Stai tranquillo, abbiamo tutto sotto controllo. >>

<< Avete già preparato la musica? >>

<< Sì, tutte le compilation nell'ordine da te stabilito. >>

<< Il cibo è al suo posto? >>

<< Sì, certamente. >>

<< Oh, e vi siete assicurati che... >>

<< Seiya, ti prego! >> intervenne a quel punto Shiryu, all'apice della sopportazione << Non ce la facciamo più, sono ore che impartisci ordini a destra e a manca! Ti abbiamo già detto che è tutto sotto controllo, adesso perché non provi a rilassarti per qualche minuto? >>

<< Sì, Shiryu ha ragione. >> fece eco Shun, posando gentilmente una mano sulla spalla di Seiya << Sei troppo nervoso e la festa inizierà solamente fra un paio d'ore. >>

<< Già, non è ancora arrivato il momento di lasciarsi prendere dal panico. >> aggiunse Ikki, osservando tutti gli altri con aria di sufficienza.

Seiya sospirò profondamente, con fare sconsolato.

<< Lo so, avete ragione. >> disse << Vi chiedo scusa, è solo che... Beh, sono così nervoso! Tengo molto a questa festa, non posso accettare l'idea che qualcosa vada storto. >>

Shun sospirò a sua volta.

<< Sì, questo lo capiamo. >> rispose << Tu però devi smetterla di agitarti, così peggiori solamente la situazione. Vedrai, andrà tutto benissimo. >>

<< E se non dovesse andar bene? >> insistette Seiya, facendosi nuovamente prendere dall'agitazione << Non voglio che capiti qualche disastro, io... Non voglio rovinare ogni cosa come al mio solito. >>

Shiryu, Shun ed Ikki lo fissarono curiosamente, quasi sorpresi da quella reazione.

<< Dunque è questo che ti spaventa, Seiya? >> domandò gentilmente << Temi di rovinare la festa? >>

<< Non sarebbe certo la prima volta! >> rilanciò il Cavaliere di Pegaso, in tono stizzito << Ammettetelo, quando mai non ho rovinato qualcosa di importante a causa del mio modo di fare? Non voglio che accada anche questa volta... Non riuscirei a perdonarmelo. >>

Shun lo guardò con aria contrita, non potendo fare a meno di sentirsi profondamente dispiaciuto per il suo amico.

<< Non lo farai, Seiya... Prometto che questa volta non rovinerai proprio niente. >> lo rassicurò << In primo luogo, perché hai lavorato duramente affinché questa festa fosse perfetta e tieni alla sua buona riuscita più di chiunque altro... >>

<< … Ed in secondo luogo, perché ci siamo noi qui ad impedirti di mandare tutto all'aria! >> concluse Shiryu, ridacchiando sommessamente << Non temere, amico mio, la sicurezza della festa non rischia in alcun modo di essere compromessa. >>

Seiya sorrise leggermente, guardando i suoi compagni con aria di riconoscenza.

<< Dite davvero? >>

<< Sì, assolutamente! >> esclamò Shiryu << Te l'ho già detto, puoi fidarti di noi. Non è vero, ragazzi? >>

Shun ed Ikki annuirono con fermezza e Seiya, a quel punto, poté finalmente tirare un profondo e rilassato sospiro di sollievo.

<< D'accordo, adesso mi sento molto meglio. >> dichiarò << Direi che possiamo andare a prepararci, vi voglio con indosso i vostri abiti entro trenta minuti. >>

<< A tal proposito, Seiya... >> azzardò Ikki << Sai, credo proprio che il mio si sia rovinato. Ho provato a risistemarlo, ma è stato inutile. Sai, temo proprio che dovrò... >>

<< Non inventarti balle, Ikki! Ti voglio qui tra mezzora con il tuo abito, proprio come tutti gli altri. >>

<< Uffa, lo sapevo! >>

I ragazzi scoppiarono a ridere e finalmente l'ansia e la preoccupazione svanirono di colpo, lasciando spazio a nient'altro che non fossero solamente allegria e divertimento.

<< Coraggio, ragazzi... Che la festa cominci! >>







N.d.A: Chiedo scusa per il ritardo!
Sono ormai gli ultimi capitoli e il tempo a disposizione per scrivere è sempre poco, quindi non riesco mai a rispettare la tabella di marcia... Almeno, non come vorrei.
In ogni caso, questo è un capitolo un po' di passaggio, e ormai siamo prossimi alla conclusione, perciò... Beh, chiedo scusa se sono stata troppo frettolosa (spero di no, in realtà) , spero di riuscire a scrivere e pubblicare gli ultimi capitoli per tempo... :)

Un bacione a tutti e buon inizio di settimana <3
  
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