Liam rivolge un
sorriso amaro alla polaroid stropicciata che stringe nella mano destra. L’unica
cosa che lo trattiene dallo strapparla e lanciarla via è che non ha nient’altro
–di materiale, ovviamente, perché i ricordi, che sono quelli più dolorosi, sono
proprio lì, nella sua mente, a non lasciargli pace- a rammentargli della
persona con cui ha condiviso quei momenti così speciali.
Ripercorre con il
polpastrello dell’indice sinistro la figura del ragazzo stretto a lui nella
foto in un abbraccio goffo e quasi gli sembra di percepire ancora la morbidezza
dei suoi capelli biondi tra le dita ed il profumo del suo shampoo fruttato. Gli
pare di rivederlo stringersi nell’accappatoio di spugna bianca –così fragile
che temeva potesse rompersi, se lo avesse stretto più forte- mentre esce dal
bagno di quella stanza di motel che li ha visti amarsi più e più volte e gli
rivolge quel sorriso capace di placare qualsiasi conflitto, quello stesso
sorriso che probabilmente gli ha fatto perdere la testa da svariato tempo,
ormai.
Liam sorride tra
sé e sé e si ripromette di fare tesoro di tutti i ricordi che ha deciso di
custodire nel proprio cuore, mentre nasconde la polaroid nel cassetto della
biancheria e si guarda attorno, facendo affondare il materasso del letto a due
piazze sotto il suo peso mentre si siede. Sembra che null’altro gli appartenga
più, se non quel rettangolo di carta fotografica un po’ spiegazzato.
Se c’è una cosa
che Niall gli ha insegnato, però, è che non si può venir meno alle proprie
responsabilità, quindi Liam si fa forza e si ripete che deve comportarsi da
adulto, come l’uomo che ha deciso di voler diventare e che glielo deve, tutto
sommato. Niall gli ha insegnato che niente è impossibile, perché se due persone
sono destinate alla fine niente può impedire loro di ritrovarsi. Liam un po’ ci
spera, che nel suo destino ci sia quel ragazzo cui ha dovuto dire addio.
«Lee, sei pronto?»
lo richiama Zayn, e volta di scatto la testa come se si fosse appena scottato.
Annuisce e,
incurante di essere poco presentabile, si alza, raggiungendo il fidanzato sulla
soglia della loro camera da letto. Gli scocca un bacio sulla guancia e gli sorride,
tutto labbra –ben diverso dai sorrisi che rivolgeva a Niall, comunque.
«Andiamo»
asserisce. Quando sono fuori dal loro appartamento, Zayn insiste perché si
stringano le mani e Liam, alla fine, acconsente, sebbene non ne sia entusiasta
e desideri essere altrove, possibilmente sul treno per Manchester su cui ha
visto salire l’uomo che ama.
Niall gli ha insegnato a vivere, sì, ma Liam si accorge di star morendo un po’.
Salve!
Questa è una flash buttata giù di getto, quindi chiedo scusa per gli errori e qualsiasi altra cosa indecente possa esserci in queste poche righe.
Spero non sia poi così male e che possa piacere almeno un po'. Insomma, spero di ricevere qualche riscontro per capirci un po'.
Grazie a chiunque sia arrivato anche solo fin qui, per aver letto ed aver speso del tempo a farlo.
Un bacio.