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Autore: Stella_cometa_2000    06/09/2015    1 recensioni
La mia storia è concentrata su Kim e Jason ma ovviamente ci sono anche altri personaggi che li accompagneranno durante la loro storia. Io amo questa coppia e spero che vi faccia emozionare anche con i miei capitoli, preparatevi ad un amore accompagnato dall'interesse per la danza e del canto.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dylan
Sentii la sveglia suonare e mi alzai, guardai il calendario e vidi che oggi era sabato, molto velocemente mi vestii e poi inviai un messaggio a Brian in cui gli scrivevo di vederci tra venti minuti al parco. Scesi in cucina, feci colazione poi uscii di casa, mi incamminai sul marciapiede e i pensieri iniziarono a tormentarmi la mente.
Che cosa gli dirò? Non posso presentarmi lì e sparare ai quattro venti che Sam in realtà non voleva stare con lui.
Mi passai una mano tra i capelli, ero molto agitato, avevo paura della reazione di Brian, non sapevo se alla fine ci avrebbe aiutato.
Attraversai la strada e finalmente arrivai al parco, quando alzai lo sguardo lo vidi seduto su una panchina.
Avanzai con passo veloce e poco dopo mi ritrovai di fronte a Brian.
«Ei » dissi sedendomi accanto a lui.
« Dylan » rispose sorridendo « Perché hai voluto vedermi?  » presi un profondo respiro poi lo guardai dritto negli occhi, per un secondo notai in essi un velo di preoccupazione.
« Allora … c’è un problema con Sam » dissi appoggiandomi allo schienale, lui mi guardò costringendomi a continuare « Ecco lei è … stata minacciata, cioè l’hanno obbligata a stare con te» finii tutto di un fiato, guardai Brian, il suo sguardo era fisso nel vuoto, i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi, si passò una mano tra i capelli poi infine guardò me.
« Perché?! A me Sam piace veramente! Perché mi ha fatto questo? Poi chi l’avrebbe obbligata a stare con me?! Questa è solo una maledetta scusa! » gridò alzando le braccia al cielo.
« Calmati okay? Lei è stata obbligata seriamente! Un uomo le ha detto che se non stava con te avrebbe rovinato le nostre carriere » dissi cercando di rimanere calmo.
Brian mi fissò come se avessi la peste, si alzò e ad un tratto come un fulmine si mise a correre, io lo seguii e alla fine ci ritrovammo davanti la casa di Sam.
Lui si avvicinò alla porta e poi iniziò a bussare con dei pugni molto pesanti.
« Sam! Apri questa maledetta porta! Subito! » urlò, poco dopo sentii un rumore e dei capelli ramati spuntarono sulla soglia.
 « Voglio sapere cos’è questa storia! Spiegamelo! Subito!» gridò alzando sempre di più ilo tono della voce, io mi avvicinai e quando Sam mi vide fece un lieve sorriso.
« Non posso già è tanto che sapete questo, non so cosa accadrebbe se andassi oltre » sussurrò lei, le lacrime iniziarono a rigarle le guancie e dentro di me sentii l’istinto di asciugargliele e poi di baciarla.
 No! Adesso c’è Brian riprenditi!
« Voi non capite! Andatevene subito! » urlò chiudendo la porta, ma Brian la spinse e così si spalancò all’istante.
« Ora tu prendi la giacca e vieni via con noi capito? » le ordinò puntandole un dito contro.
« Ma io … » non riuscì a finire la frase.
« Ma niente vieni e basta » disse Brian, poi si voltò e si mise a sedere sul muricciolo affianco al piccolo cancello.
« Voleva dire per favore » sussurrai io avvicinandomi a lei.
« Si, come no »  detto ciò prese un cappotto e poi mi sorpassò chiudendosi la porta alle spalle. Iniziammo  a camminare, Sam fissava la strada con sguardo cupo e io e Brian fissavamo lei. Ad un certo punto sentimmo una voce stridula gridare di gioia, tutti e tre alzammo il capo e vedemmo Gi abbracciare un uomo sulla quarantina.
« Oddio … » sussurrò Sam portandosi una mano alla bocca.
« Aspetta è quello l’uomo che ti ha minaccia? » chiesi alzandole il mento con il pollice, lei annuii e io come una furia mi diressi verso Gi. Appena lei mi vide fece un enorme sorriso, aprì la bocca per parlare ma io la precedetti.
« So tutto Gi! So tutto! Come hai potuto? Minacciare di rovinare la nostra carriera solo per … cosa?! » gridai alzando le braccia la cielo, Gi rimase immobile, guardò il signore, poi lui si allontano evidentemente imbarazzato dalla situazione.
« M-mi dis-piace » sussurrò abbassando lo sguardo « Solo che … io sono sempre stata innamorata di te da ben sue anni! Volevo una occasione e ho fatto tutto questo, ma per amore lo giuro non l’ho fatto per cattiveria » disse tutto di un fiato.
« Non m’importa, ora tu disdici tutta questa cosa e ci lasci in pace chiaro?! Se non lo fai non ti perdonerò mai! Ti odierò per sempre! Capito? » urlai avvicinandomi a lei.
« Ok-ay, non vi darò più nessun fastidio lo prometto, però tu prometti una cosa me » disse lei con voce strozzata.
« Pure? Vuoi che io faccia un patto con te? Ti è dato di volta il cervello? » chiesi esterrefatto.
«  Allora preparatevi perché mio padre farà in modo che voi non veniate mai sponsorizzati da nessuno! »rispose lei voltandosi, io le afferrai il polso e la obbligai a guardarmi negli occhi.
« Va bene, cosa devo promettere » dissi schifato da quel suo inganno.
«  Mi devi promettere che non mi odierai, ti prego Dylan, io ti amo, seriamente, non posso sopportare che tu mi odi » rispose e alcune lacrime iniziarono a rigarle il viso.
Questa ragazza ha seriamente dei problemi, poteva chiedermi di tutto eppure solo questo.
« Okay lo prometto » appena lo dissi lei mi strinse in un fortissimo abbraccio, ma io rimasi fermo immobile.
« Grazie! Grazie! Grazie! » gridò poi si voltò e se ne andò via con quel signore, la guardai andarsene via, sbalordito.
Ho avuto le allucinazioni? No, ma sono sicuro che quella ha qualche problema, molto serio.
 Mi voltai verso Sam e Brian poi li raggiunsi, gli spiegai tutto l’accaduto e Sam sembrò sollevata e serena, i suoi occhi si illuminarono quando incrociarono i miei, io sorrisi e cercai di non baciarla, lo desideravo tanto, ma non sotto lo sguardo di Brian.
« Bene ora che è tutto risolto potremmo tornare amici? » chiese Sam voltandosi verso di lui.
« Io … ho bisogno di un po’ di tempo per riflettere, sai a me piaci veramente e .. non so scusa ora  me ne vado ciao » rispose e molto velocemente se ne andò, appena svoltò l’angolo Sam mi saltò letteralmente addosso e finimmo per terra.
Lei iniziò a ridere poi lo feci anche io.
Mi bloccai e la guardai, era così bella con i suoi lunghi capelli ramati e la frangetta che le copriva quasi gli occhi, mi avvicinai a lei e la baciai, per un attimo Sam sembrò sorpresa poi schiuse le sue labbra sulle mie.
Ci staccammo e poi  la fissai.
« Perché mi fissi in quel modo? » chiese arrossendo.
«Perché sei bellissima » risposi appoggiandole una mano sulla guancia, lei sorrise e poi si guardò in torno, ci accorgemmo di essere ancora sdraiati a terra, così ci alzammo e poi iniziammo a baciarci di nuovo.
 In quell’attimo capii che lei era quella giusta, che lei mi avrebbe fatto stare bene.
Sapevo che Sam non mi avrebbe mai deluso.


ECCO UN NUOVO CAPITOLO SPERO VI PIACCIA! BACI <3
   
 
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