Appena in piedi fece un giro di perlustrazione per il covo: tutto era in silenzio, incredibilmente regnava la pace. Un sorriso compiaciuto si dipinse sul suo volto. Si era liberato di tutti, ce l’aveva fatta, le false informazioni sui Jinchuriki avevano avuto l’effetto desiderato: gli altri erano tutti fuori in missione, finalmente era solo con lui.
Si diresse velocemente in cucina, aveva molte cose da fare, tutto doveva essere perfetto visto che era il primo San Valentino che avrebbero trascorso soli, senza grida, parolacce, bestemmie, sangue, sacrifici umani, continue lamentele per gli sprechi, puzza di pesce, gente cieca che sbatteva accidentalmente in ogni spigolo e soprattutto senza quella colla di Tobi. Già, tutto quello era veramente poco artistico.
Giunto a destinazione cacciò un urlo. Konan, gelosissima della sua cucina, aveva messo ogni cosa sotto chiave, persino le stoviglie. “Ma che cavolo! Se la prendo giuro che…” . Non poteva lasciarsi abbattere da questo piccolo inconveniente, doveva far lavorare la sua vena creativa e trovare al più presto una soluzione. Ad un tratto l’illuminazione. Corse in camera sua e dal sotto il letto prese la sua scorta d’argilla. Si mise subito all’opera, non era una delle sue massime aspettative ma per far colpo sul suo Danna quello e altro.
Passò l’intera giornata a impastare e lavorare argilla e alla fine, ormai esausto, guardò compiaciuto il risultato: dalle posate alle pentole, dalle decorazioni alle stoviglie, tutto aveva veramente un non so che d’artistico. La cucina era una vera opera d’arte e anche la cena era ormai pronta.
Bussò alla porta della camera del compagno che, come in ogni suo giorno libero, in tutta la giornata non si era nemmeno degnato di uscire.
“Avanti Danna, la cena è pronta, uhn!”
Sasori aprì lentamente la porta e si trovò di fronte il sorriso del biondino.
“Sono una marionetta, te ne sei dimenticato? Io non mangio”
“Avanti, oggi è San Valentino, dai…E poi mi sono sbattuto tutto il giorno, me lo devi, uhn!”
Davanti agli occhi luccicanti del compagno non riuscì ad opporsi e lo seguì in cucina. Non riuscì a credere ai suoi occhi quando vide che quel pazzo aveva riempito l’intera stanza di fiori e cuoricini. Va bene quella sua bacata visione dell’arte ma quello era veramente troppo anche per lui.
“E questo cos’è?” Gli chiese prendendo uno dei milioni di cuoricini bianchi sparsi per la cucina.
“E’ arte Danna, che credevi? Che ti regalassi una nuova marionetta? Sono pure sempre un artista io, uhn!”
“E questa sarebbe arte? Te l’ho già detto un milione di volte, la vera bellezza dura per sempre, proprio come le mie marionette!”
“Come ti permetti!Dopo tutta la fatica che ho fatto!”
“Fatica sprecata! Come al solito!”
“Non osare criticare le mie creazioni, l’arte è la bellezza che dura un istante e poi svanisce in un esplosione! Uhn!”
“Non ne capisci niente, sei un caso perso in partenza”
“Allora è questo che pensi… Bene, ora te la faccio vedere io l’arte! Uhn!”
“Fermati Deidara!!!! No………”
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Un tremenda esplosione rase al suolo l’intero covo. Mentre il biondino veniva catapultato in aria insieme al compagno, un unico pensiero riecheggiava nella sua mente: questa volta aveva veramente esagerato con tutto quell’esplosivo….
Angolo
dell'autrice:
Assolutamente demenziale, perdonatemi…
Per favore commentate, anche solo per fermare questo scempio!
Assolutamente demenziale, perdonatemi…
Per favore commentate, anche solo per fermare questo scempio!