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Autore: Sylvie91    07/09/2015    7 recensioni
Non si parla di una nano qualsiasi, ma del Nano... quel nano che ha aiutato il suo popolo in esilio dopo l'arrivo di un drago e che ha cercato di riconquistare la sua casa.
Non credo di essere da sola nel chiedersi: com'era Thorin prima di tutti questi avvenimenti?
Tenendo d'occhio il nostro pezzo di quercia e buona parte dei nani conosciuti e non, provo a narrarvi una sua ipotetica vita ad Erebor e soprattutto durante l'esilio! cercando comunque di creare un filo rosso tra questa storia ed un altra!
vi auguro una buona lettura (se vi va :D ) bisous bisous!
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Dwalin, Smaug, Thorin Scudodiquercia
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Il giorno della partenza è arrivato.
È una mattina di primavera, il sole per quanto pieno e brillante non riesce a donare ancora tutto il calore che sarà in grado di fare durante l’estate; i prati sono verdi con un po’ di rugiada a rendere i colori più brillanti.
Il vento soffia dolce anche se un ancora po’ freddo, muove le foglie novelle ed i fiori appena sbocciati; il cielo azzurro con poche nuvole bianche che sembrano dei morbidi cuscini.
Thorin è partito con Balin quasi un mese prima con la scusa di trovare dei parenti, anche se Dwalin sa che è andato nel Dunland a vedere le tombe di Frerin, Mandli… ma soprattutto di Beth; non sarebbe partito senza aver rivolto delle ultime preghiere nei confronti dei cari persi.
Dwalin sospira, secondo i piani lui dovrebbe essere il primo a presentarsi dallo hobbit, per tastare un po’ il terreno, poi non sa bene se arriverà suo fratello dipende se si stacca dal viaggio di Thorin o meno.
Carica sul pony le ultime cose, controllando per tipo la decima volta le sue armi, vorrebbe partire il prima possibile… magari evitando Dis; dato che trova difficile dirle addio.
Glili gli ha dato dell’idiota più di una volta per ciò, è da anni che lei sa oltre a Thorin, ma diversamente da lui… lei ha capito il tutto da sola; incoraggiandolo a buttarsi in qualche modo dicendogli che dopo così tanto tempo forse Dis ha voglia di amare qualcun altro.
Sbuffa seccato, deve pensare alla missione e solo alla missione. Dis deve rimanere fuori dei suoi pensieri finchè questa non sarà completata, poi ci penserà.
-Dwalin?- una voce ben conosciuta lo distrae, maledicendosi dato che è come se l’avesse chiamata col pensiero; si gira verso la nana che sembra diventata molto più magra da quando è venuta a sapere della partenza dei figli.
-Dis… ci vedremo presto.- la rassicura Dwalin, stringendole un po’ le braccia –E ci rivedremo ad Erebor, questa è la volta buona. E non ti preoccupare di Fili e Kili, se necessario li proteggerò con la mia stessa vita, come anche con Thorin.-
-No!- esclama Dis, lasciandolo un attimo stupito –Ti ringrazio, ma non voglio che tu rischi troppo… insomma stai attento… cioè so che farai il possibile per Thorin, Fili e Kili, ma cerca di non morire.- afferma più calma accarezzando la sua barba ispida.
Lui sorride teneramente –Credo che tutti noi cercheremo di non morire.- dice appoggiando la sua mano immensamente più grande su quella di Dis –Ritorneremo, principessa.-
Dis lo abbraccia, rincuorata dalle sue parole e sentendosi, tra le sue braccia, protetta dopo tanto tempo; Dwalin dal canto suo spererebbe quasi che il tempo si fermasse in questo preciso istante.
E ricordare per sempre le sensazioni del suo corpo così vicino al suo, un calore così nuovo per lui e così difficile da lasciar andare; il pensiero che forse non tornerà da lei ora sorge come possibile… ed il desiderio di non aver rimorsi è forte.
E proprio in quel momento che i pensieri di Dwalin si fanno più scuri delle dolci labbra si poggiano sulle sue, e questa volta non è l’allucinazione di Mandli… questa volta è lui e solo lui; quando lei si stacca appena arrossisce e fa per andarsene, ma viene immediatamente bloccata da lui che la ritira a sé per donarle un suo di bacio… sperando nel profondo di riuscire a trasmetterle qualcosa.
 
Thorin guarda il cammino davanti a sé per arrivare a casa Baggins; è da solo Balin per sicurezza è partito qualche giorno prima, mentre lui ha preferito rimanere ancora un po’ nel Dunland ad assaporare gli antichi ricordi.
Ha riaperto dopo troppi anni la sua casa, dove gli sono sopraggiunti solo dolci e teneri frammenti della sua storia con Beth; un soggiorno fatto di sospiri e di rimorsi… di ciò che poteva essere e che non sarà mai.
Rinnovando quella ragione in più che lo porta verso Erebor, era un suo desiderio venire con lui ed in un certo senso ci sarà anche lei, dopotutto tiene la sua collana che gli circonda il collo, con la piccola runa che a momenti gli tocca il cuore.
Cammina lentamente non avendo una gran fretta dato che deve arrivare nella sera, ed essendo pomeriggio inoltrato non avrà problemi a trovare quella casa Hobbit, con la runa scritta sulla porta; né è sicuro dato che si è fatto spiegare il percorso da Balin.
La strada che deve seguire è di una ghiaia gialla, un piccolo sentiero abbastanza largo perché due cavalli trottino affiancati; ha appena superato un ponte fatto di roccia, al di sotto scorreva un fiume placido e limpido.
Si guarda attorno notando un paesaggio effettivamente bello e pieno di pace, con quell’aria frizzante che piega il grano ed i girasoli che sembrano sempre di più in adorazione del sole primaverile; supera anche un vecchio casolare con adiacente un mulino, che gira lentamente accarezzando l’acqua.
Si trova a pensare che a Beth questo posto sarebbe piaciuto molto; che si sarebbe illuminata alla vista dei girasoli, che avrebbe sicuramente chiesto di andare a vivere in quel bel casolare: lontano da tutti, con solo loro due come protagonisti.
Perso in questi pensieri a momenti non si accorge di andare a sbattere contro un cavallo nero, guidato da una ragazza, che come il nano era un po’ immersa nei suoi pensieri… anche se un po’ più frivoli, tipo cercare un nome adatto per un cavallo.
-Ehi tu lassù! Stai attenta col tuo cavallo mi stavi per prendere in pieno!- esclama Thorin, fissando irato la ragazza dai strani capelli rossi, troppo scuri per essere naturali, molto simili al mogano e gli occhi verdi.
-Mi scusi, signor nano mi ero un attimo distratta, ma se mi è venuto addosso si vede che neanche lei guardava dove andava!- risponde la ragazza.
Thorin sorpreso dalla risposta e leggermente turbato, brontola qualcosa di poco carino nella sua lingua e continua il percorso; dando le spalle a quella strana ragazza sperando di non vederla mai più.
 
Bilbo Baggins, è un Hobbit come si deve: di sani principi, poco avvezzo alle avventure ed amante della sua casa; forse fin troppo amante della sua casa, naturalmente è anche rispettabilissimo nei canoni della Contea.
Non è stata una giornata semplice per lui, l’arrivo improvviso di uno stregone, accompagnato da una ragazzina che non conosce la parola “educazione”, lo ha profondamente turbato: quei due pazzi parlavano di un avventura.
Ha vissuto nel terrore per tutto il resto della giornata temendo di essere stato seguito anche al mercato, vedendo quel cappello a punta grigio praticamente ovunque; ma adesso è l’ora di cena e non ci sono stati imprevisti di sorta.
Sicuramente quel vecchio artificiere e la matta avranno cambiato idea, decidendo di trovare qualcun altro per la cosiddetta avventura.
Sì, deve essere proprio così pensa lo hobbit sollevato sedendosi a tavola con davanti un bel piatto di pesce fumante, appena tolto dal fuoco; e lui dovrebbe dormire all’addiaccio, affrontare chissà che cosa quando tutto quello che desidera è nelle sue quattro mura.
Il trillo del campanello fa saltare le sue buone intenzioni, ma da rispettabile hobbit va aprire alla porta trovandosi davanti un nano, grande e robusto, pelato in parte con dei strani tatuaggi sul capo e dal volto tutto tranne che raccomandabile.
-Dwalin, al vostro servizio.- s’inchina appena il nano.
Lo hobbit preso alla sprovvista si riallaccia meccanicamente la vestaglia mal chiusa e tremolante –Bilbo Baggins, al vostro.- ed a queste parole il guerriero entra –C-ci conosciamo?-chiede Bilbo.
Dwalin lo guarda un attimo prima di andare alla ricerca di cibo –No, da quale parte ragazzo? È quaggiù?-
-E’ quaggiù dove?- squittisce Bilbo.
-La cena.- risponde il nano lanciandogli il cappotto appena tolto –Lui aveva parlato di cibo. Tantissimo.- afferma continuando a cercare liberamente per la casa con un Bilbo piuttosto stralunato –Lui avete detto… lui chi?-
Dwalin non risponde avendo trovato finalmente la cena dello hobbit come antipasto, la mangia voracemente accennando un –Molto buono questo.- mentre il padrone di casa tenta di salvare il salvabile dalle sue grinfie.
-Io non aspettavo ospiti.- sussurra Bilbo con voce flebile a Dwalin, ma a contrastare questa affermazione è proprio il trillo del campanello, di cui Dwalin fa subito notare.
Bilbo pregando che non siano altri nani apre alla porta ed ovviamente ne rimane deluso, davanti a lui infatti ce n’è un altro dalla barba bianca e biforcuta, che gli sorride bonariamente –Balin, al vostro servizio.- fa anche lui con un inchino.
-Buonasera.- risponde apatico Bilbo, troppo sorpreso per dir altro.
-Sì, sì lo è anche se penso che dopo piova.- afferma entrando e senza smettere di sorridere –Sono in ritardo?- chiede.
-In ritardo per cosa?- chiede Bilbo, guardando a sua volta il nano che però si distrae per via dell’altro che cerca di rubargli i biscotti.
-Sera, fratello.- saluta Balin entrando in caso, mentre lo hobbit li guarda sempre più stralunato pensando che s’è un incubo presto la sveglia suonerà e non ci sarà alcun nano a casa Baggins, nemmeno l’ombra di un nano a casa Baggins.
-Per la mia barba, sei più basso e più largo rispetto all’ultima volta.-
-Largo, non più basso abbastanza intelligente per entrambi.- afferma facendo l’occhiolino, per poi salutare nuovamente il fratello con una forte testata, tanto da far sobbalzare lo hobbit –Scusate, scusate il fatto che non sono tanto sicuro che voi siate nella casa giusta…- fa notare timidamente, senza risultato.
I due fratelli infatti nel giro di davvero poco si sono stanziati nella dispensa analizzando ogni forma di cibo in essa contenuta, sotto sempre gli occhi increduli di Bilbo che non sa cosa fare disperato.
-Non è che non mi piacciono i visitatori. Mi piacciono i visitatori, ma vorrei conoscerli prima che vengano in visita.- squittisce Bilbo inutilmente, mentre la sua cara e piena dispensa viene depredata –Il fatto è che non conosco nessuno di voi, neanche la metà. Non voglio essere brusco, ma i-io dico le cose come s-stanno. Mi dispiace.- finisce ponendo le mani in avanti in maniera molto hobbitesca.
I due si girano in contemporanea avendo sentito solo la fine del discorso –Scuse accettate.- ribatte tranquillamente Balin per poi tornare a conversare con il fratello.
Un altro trillo.
Nani, ancora... no. Svegliati Bilbo è solo un incubo.
Pensa andando ad aprire alla porta e trovandosi davanti ben due nani sorridenti, che sembrano parecchio più giovani dei primi; il primo biondo e l’altro moro.
-Fili…- si presenta il primo -…e Kili.- conclude il secondo.
-Al vostro servizio.- s’inchinano insieme –Dovete essere il signor Boggins?- chiede Kili sorridendo.
-No, non potete entrare avete sbagliato casa.- afferma Bilbo cercando di chiudere la porta, ma venendo bloccato da Kili –Cosa è stata rimandata?-
-Nessuno ce l’ha detto.- interviene Fili.
-Non è stato rimandato niente.- afferma invece Bilbo ed alle sue parole Kili sorride entusiasta –Che sollievo!- esclama entrando.
Fili si guarda intorno per poi cominciare a togliersi le varie armi portate –Attento con queste le ho appena fatte affilare.- dice consegnandole a Bilbo.
-E’ bello questo posto.- si guarda in giro Kili curioso pulendosi gli scarponi su una cassapanca.
-E’ la cassapanca di mia madre, per favore potete evitare.- lo riprende Bilbo impegnato a caricarsi di tutte le armi di cui Fili si è munito per il viaggio.
-Fili, Kili venite dateci una mano.- interviene Dwalin chiamandoli.
-Spostiamolo nel corridoio, non ci staranno tutti gli altri.- afferma Balin, mentre i tre cominciano a sollevare il tavolo di famiglia.
-Tutti gli altri? Quanti ancora ce ne sono?- chiede Bilbo, non venendo minimamente calcolato, e proprio in quel momento trilla di nuovo il campanello –Oh no, in casa non c’è nessuno!- brontola abbandonando le armi di Fili per terra –Andate via, ad importunare qualcun altro! C-ci sono già fin troppi nani nella mia sala da pranzo, ora come ora! Se questo è uno scherzo idiota di un citrullo posso dire che è di pessimo gusto.- conclude Bilbo irato, come solo un hobbit sa esserlo, mentre apre la porta.
E vorrebbe tanto svegliarsi.
Non uno.
Non due.
Ma davvero troppi nani sono caduti nel suo ingresso uno sopra l’altro muovendosi cercando di liberarsi e dietro di loro può notare il grigio viandante con il suo sguardo azzurro ed un piccolo sorriso.
-Gandalf.- sospira Bilbo.
 
Nel giro di poco la sua dispensa viene completamente razziata, da cima a fondo mentre Bilbo cerca di bloccarli senza molti risultati; i nani sono dappertutto hanno invaso casa Baggins e si stanno preparando, non proprio tranquillamente, la tavola.
Ce n’è uno che si è preso ben tre forme di formaggio e le mangia senza il coltello adatto, questo è inaudito per il signor Baggins che spera che la tortura finisca presto e senza troppi danni per la sua abitazione.
Gandalf lo si trova in mezzo al corridoio a contare i nani prendendo in pieno il suo antico lampadario, accorgendosi che ne manca solo.
-E’ solo in ritardo, è andato a nord a trovare dei familiari, arriverà.- garantisce Dwalin finendo la birra; mentre Dori va incontro a Gandalf con un bicchierino ridicolmente piccolo per lui di vino rosso –Signor Gandalf, un bicchiere di vino rosso come richiesto.- afferma.
-Cin cin.- fa Gandalf, per poi spostarsi nel corridoio dove il tavolo imbandito di ogni bei di Dei ristora i dodici nani.
E si accavallano chiacchiere, ed imprecazioni con il masticare dei denti; Bilbo crede di non aver mai visto gente così tanto maleducata a tavola.
-Bombur, prendi!- esclama Bofur lanciandogli un uovo sodo, che il fratello prende al volo direttamente con la bocca, attirando gli schiamazzi di tutti gli altri; Bilbo guarda inerme il cibo saltare da una parte all’altra del tavolo senza fare alcunché, piangendo quasi alla vista della dispensa vuota… infinitamente vuota.
Brindisi selvaggi si succedono uno dopo l’altro, seguiti ovviamente da una gara di rutti che fa impallidire ancora di più il nostro hobbit, che cerca di contenere la rabbia respirando piano.
Ovviamente dopo la cena la tortura sembra lontana dal finire: c’è chi fuma in casa, chi usa il centrino per uno strofinaccio ed un altro che sembra sia troppo interessato alle sue porcellane.
-Mio caro Bilbo, quale diamine è il problema?- chiede Gandalf.
-Qual è il problema? Sono circondato da nani! Che cosa ci fanno qui?-
-Sono un allegra combriccola, una volta che ti abitui a loro…-
-Io non voglio abituarmi a loro! Guarda in che stato è la mia cucina, ci sono le impronte sui miei tappeti, hanno saccheggiato la mia dispensa e non ti dico come hanno ridotto il bagno!- afferma Bilbo arrabbiato seguito dalla stregone divertito –Hanno distrutto le tubature! Io mi chiedo cosa ci fanno in casa mia!- esclama infine.
-Chiedo scusa, mi dispiace interrompere.- interviene Ori con voce flebile –Ma cosa ci dovrei fare con questo?- chiede facendo mostra di un piatto.
-Ci penso io, dammi a me!- arriva in “soccorso” Fili che lancia il piatto lungo il corridoio sotto lo sguardo scioccato di Bilbo, ma questo fortunatamente viene preso dal fratello.
Il gioco in questione piace troppo ai nani, Fili continua a far volare le porcellane prese verso il  fratello che le lancia a sua volta, mentre il povero hobbit cerca di fermarli in qualche modo; senza risultati e quando si dirige verso il tavolo, dove i suoi “ospiti” hanno mangiato, li vede giocare con le posate.
-Smettetela, spunterete le lame!- esclama Bilbo.
-Avete sentito, ragazzi? Dice che spunteremo le lame.- ripete Bofur dando il via ad una canzone, accompagnata da un allegro flauto mentre le stoviglie continuano a volare per casa.
-Spuntar lame neanche poco,
romper bottiglie e tappi al fuoco,
scheggiar coppe con tutto il resto,
questo Bilbo lo detesta!
La tovaglia per mangiar,
sopra il letto le ossa lasciar,
in dispensa il latte versar,
vino ovunque può schizzar.
Le stoviglie nell'acqua e? poi,
nel mortaio le puoi pestar,
e se qualcuna? si salvò,
sempre in terra gettar si può...
Questo Bilbo lo detesta!-
Appena finita la canzoncina, Bilbo rimane sorpreso a vedere le sue stoviglie pulite e ben impilate… avendo ovviamente temuto il peggio per la sua porcellana; ed è proprio il suo volto ad attirare le risate di quelli che saranno i suoi futuri compagni, tuttavia tutti s’interrompono ad un forte bussare alla porta.
-E’ qui.- sussurra Gandalf.
 
Dall’altra parte della porta verde che deve ancora aprirsi, c’è Thorin si gira guardando la strada fatta e pensando alla strada ancora da compiere; come questo viaggio possa essere per lui una svolta, più che un dovere tramandato dal nonno.
Studia l’accurato giardino dello scassinatore, dalla finestra vede le luci calde e sente i suoni familiari dei nani; per la prima volta forse prova invidia nel vedere questa casa così bella e curata, mentre a lui gli è stata negata.
La porta si apre ed appena si gira vede un piccolo uomo dai capelli chiari, con una camicia bianca e dei pantaloni sorretti da delle bretelle… un immagine del tutto distante sia da un ladro che da un guerriero; entra.
-Gandalf, avevi detto che questo posto era facile da trovare. Ho smarrito la via due volte, non l’avrei mai trovata se non fosse per il segno sulla porta.- afferma Thorin togliendosi il cappotto blu.
-Segno? Non c’è alcun segno sulla porta l’ho fatta ridipingere due settimane fa.- interviene agitato Bilbo, cercando appunto di vedere la runa fatta da Gandalf.
-C’è un segno, l’ho fatto io.- interviene lo stregone –Bilbo, lasci che ti presenti il capo della nostra compagnia Th…-
-Eccomi, scusate il ritardo!- entra una furia rossa in tutta fretta andando ad inciampare sul tappeto, investendo proprio il nano che non doveva investire.
 
 
Dopo 180.155 parole, 327 pagine e quasi 5 mesi la storia è finita!
Cioè fa strano finire con una scena che viene usata in generale per iniziare xD aahahah… ma non importa! Come avete notato c’è un personaggio in più e lei è la protagonista della storia collegata a questa… se avete voglia e tempo mi farebbe piacere che la leggiate ;) anche se credo che prima o poi la modificherò… a parte che mi sono venute in testa cose da inserire, si vede che è una delle prime storie scritte xD non che qua io sia Hugo, sia chiaro ahahah
Comunque ho iniziato a scrivere questa storia per non pensare in verità, in un periodo piuttosto bruttino… devo dire che non è che non mi abbia fatto pensare, mi ha fatto elaborare ciò che provavo tanto che i momenti più tristi sono quasi un rivivere dei miei sentimenti.
Bando alla ciance!
Spero che la storia in questione vi sia piaciuta, nei suoi limiti… non so se potevo fare di più! Magari mi date qualche dritta voi ;) Tuttavia sono abbastanza orgogliosa di ciò che ho scritto… anche se ho sforato di più di 20 capitoli ahahah xD spero con tutto il cuore che sia riuscita a rimanere quasi sempre IC (sempre è impossibile in tutti questi capitoli xD) per i personaggi noti, e spero che i personaggi originali vi siano piaciuti!
Io a scrivere questa storia mi sono divertita molto (oddio in alcune parti proprio no, insomma nella battaglia di Moria ho trovato dannatamente difficile far morire i nanetti) e spero che vi siate divertiti pure voi!
Non so se scriverò altro, o almeno non presto... e non una long! Sono una persona che odia lasciare in sospeso le cose e mi ci butterei a pesce pur di finirla ahahahxD
Allora partiamo con i ringraziamenti!
Alle commentatrici! Leila91, Didi95, Bilbo97, Sara2010, FedeD, Beamerlo, AnnaCris :insomma grazie a tutte per avermi sopportato per così tanto tempo! Soprattutto grazie a Benni, Didi e Lucri che mi hanno sostenuta davvero sempre ed aiutato con piccoli suggerimenti, che mi hanno molte volte anche ispirato senza saperlo, che hanno avuto la pazienza di scrivere ogni santa volta un pensiero GRAZIE <3<3
Ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite:
1 - brillo119715
2 - didi_95
3 - EEstel
4 - Eldhwen
5 - Eriz
6 - Floffy_95
7 - leila91
8 - queen_under_mountain
9 - wickedgirl
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite:
1 - Bilbo97
2 - Eldhwen
3 - FedeD
4 - queen_under_mountain
5 - Syb81
E chi l’ha inserita tra le ricordate!
1 – Eldhwen
 
Ringrazio anche chi vorrà leggere in futuro la storia!
Insomma grazie a tutti di cuore! dimenticavo ho aggiunto sulla pagine dell'autore il "pulsantino" facebook, per chi vuole aggiungermi per chiacchierare, vaneggiare o roba simile. Per quanto riguarda il sequel della storia c'è un libro bianco o (senza Anais) mahal, save the queen!
Bisous
Sylvie
   
 
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