Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ellephedre    08/09/2015    11 recensioni
1. Minako al settimo giorno di vita del suo bambino.
2. Ami al secondo mese di vita del suo bambino.
3. Ami e Rei (prima della nascita). Una chiacchierata a quattro con Usagi e Makoto.
4. Minako al settimo mese di gravidanza. È un pochino giù, ma sa come consolarsi.
5. Usagi e Mamoru, al sesto mese di Chibiusa, a Natale.
6. Yuichiro e Rei (alla nascita di Iria).
....
18. Gen babysitter (con Adam, 1 anno, e Iria, 8 mesi)
19 - Profetessa (Iria, 7 mesi)
20 - Nato per essere padre (Iria, 2 mesi)
21 - Rei e l'istinto materno (7 mesi)
22 - Halloween (Adam, 1 mese - Rei incinta di otto mesi)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ami/Amy, Minako/Marta, Rei/Rea
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Maternità 10

Maternità/Paternità

 

Autore: ellephedre

 

Disclaimer: i personaggi di Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.

 


 

10 - Iria VS Adam (lei cinque mesi, lui otto)

     

 

Il giocattolo era rosso. Stava per terra, vicino. Era bello, brillante.

Lei voleva prenderlo!

Provò a gattonare. Non riusciva a muoversi bene da sola e urlò.

Sentì una carezza sul pannolino. Mamma. La mamma era vicina. Era brava e capì subito dove lei voleva essere messa.

«Hai visto? Tra non molto inizierà a spostarsi da sola.»

«Da un giorno all'altro, vedrai. Con quella gonna sarà così carina mentre si muove. Dove l'hai presa?»

«È stato Yu. Non fa che comprarle cose. L'altro giorno sono dovuta tornare indietro a cambiare una magliettina perché lui ne aveva presa una uguale.»

Le mamme ridevano.

Iria arrivò al giocattolo con la mano, toccandolo. Ah, era duro! E liscio, non era facile prenderli quando erano così. Ma le piacevano tanto, avevano un buon odore.

«Le interessa il camion dei pompieri.»

«Già. La madre di Yu le ha regalato qualche giocattolo vecchio stile... Sai, bambole, orsetti, sonagli... Sono molto belli e adatti alla sua età, ma non le interessano. Lei vuole cose di plastica.»

«I colori accesi attirano i bambini. Anche Adam è così, per questo gli ho preso quel camion.»

Il giocattolo non si lasciava abbracciare, pensò Iria. Era grosso e scivolava dalle mani. Ma lei ce l'avrebbe fatta!

Provò a mettere le dita sulle parti grigie e rotonde. Oh, si spostavano? Era quasi riuscita a sollevare tutto il giocattolo quando lo sentì cadere per terra. Qualcuno lo aveva spinto via.

Iria alzò gli occhi. Bambino azzurro.

«Adam.» La mamma di bambino azzurro lo accarezzava sulla testa. «Lascia giocare Iria-chan. Vuole solo guardare il tuo camion. Scusa, Rei, ancora non ha imparato a condividere.»

«Figurati. Iria non può vedere qualcuno che tocca qualcosa che crede suo. L'altra volta, per esempio...»

Bambino azzurro non ascoltava più la sua mamma, guardava fisso lei, sfidandola.

Lui era il suo nemico. Piangeva quando lo faceva lei, solo per avere l'attenzione dei grandi. Ma loro dovevano pensare a lei, lo facevano sempre - tranne quando c'era lui.

La volta che Iria lo aveva visto in braccio a papà non aveva creduto ai suoi occhi. Solo lei poteva stare lì in alto! Aveva pianto tantissimo.

E ora bambino azzurro non la lasciava giocare. Perché era così cattivo?

Iria si buttò sul giocattolo. Era suo, lo aveva visto prima lei!

Bambino azzurro la toccò su un braccio. Poi... poi la coprì con tutto il corpo!

Pesava! Così il petto le faceva male!

Iria urlò.

«Adam!»

Bambino azzurro venne tirato via, ma Iria pianse più forte. 

Era stato bruttissimo!

«Shh, va tutto bene.»

Si abbracciò al petto della mamma, che l'aveva presa.

Perché era successa una cosa così brutta?

«Adam, no!»

Iria si voltò. La mamma di bambino azzurro aveva usato una voce cattiva con lui.

«Non si fa!»

Iria nascose la faccia contro la sua mamma. Basta, voleva andare via. 

«Non mi sembra pentito.»

Perché la mamma era allegra?

«Non ha capito. Però non può fare così con gli altri bambini.»

Iria si sentì sollevare. La mamma si era messa in piedi.

«Si stanno annoiando. Usciamo, su. Li mettiamo nel passeggino, così almeno hanno qualcosa da guardare e si distraggono.»

«Hai ragione.»

Stavano andando via. La mamma aveva messo sulla spalla la sacca, quella che prendeva sempre quando uscivano. Che bello, tornavano a casa!

«Rei, puoi guardare Adam un attimo? Per uscire devo prima-»

«Certo, vai.»

Quando si inginocchiarono di nuovo sul tappeto, Iria urlò. Lei non voleva più vedere bambino azzurro!

«Ehi, calma. Adam non l'ha fatto apposta, vero? Hai preso il suo giocattolo.»

Iria scalciò. Voleva tornare a casa!

«Basta, su.» Una mano la accarezzò sulla schiena. «Non puoi fare così, Adam è tuo amico. Non gli piace sentirti piangere.»

I baci sulla guancia erano belli. Iria ne ricevette un altro e si sentì meno triste. 

Si voltò verso la mamma, ma lei non la stava guardando. Faceva qualcosa con la mano.

Perché giocava con bambino azzurro?!

Iria gridò.

«Okay, okay!» Tornarono in piedi e Iria si lasciò cullare. Gli abbracci di mamma erano solo per lei.

«È stanca?»

«Sì, stanotte non ha riposato bene. Durante la passeggiata si addormenterà.»

«Povera Iria-chan.»

La mamma di bambino azzurro la accarezzò sulla fronte. Era buona, come tutti i grandi.

«Sei distrutta anche tu, vero, Rei?»

Iria sentì che il petto della mamma si sollevava e lei faceva quel suono... Iria aprì la bocca nello stesso modo.

«Oh. Sta sbadigliando come te!»

La sua mamma rise. «Andiamo, prima che mi addormenti qui. Mi era venuta la tentazione...»

La mamma di bambino azzurro si mosse verso un passeggino. Era blu, bello. Stavano per uscire...

«Lasciami Iria uno di questi giorni. Un pomeriggio, anche solo per darti il tempo di dormire.»

«Sei troppo gentile, Ami. Ma in casa possono aiutarmi in tanti...»

«Non è la stessa cosa, no? Se sei lì e la senti piangere, non riesci a riposare.»

«... già.»

«Tu mi hai tenuto Adam. Voglio ricambiare.»

«Ma tuo figlio è un angelo. È così facile curarlo, non fa mai i capricci.»

Le voci delle mamme erano come canzoni...

«Adam sa con chi farli. Ma è vero, con gli estranei è tranquillo.»

«Iria non è una bambina semplice. »

«Ha il suo carattere. Io la trovo molto dolce. Vuole solo attenzione.»

«Se hai voglia di una sfida...»

La risatina della mamma di bambino azzurro la fece addormentare.

«Non preoccuparti, lasciamela quando vuoi. Vorrei che lei e Adam interagissero il più possibile. Farà bene a entrambi.»

«Hm... Va bene, uno di questi giorni sfrutterò la tua offerta. Ora usciamo. È una bella giornata.»

«Vieni, Adam. Andiamo nel passeggino.»

«Ehh!»

 

Uscivano, che bello! Col passeggino lui si muoveva da solo, senza stare in braccio a nessuno. Ormai era grande!

Oh, veniva anche la mamma dai capelli neri?

Con quella bambina.

... perché? 

Non aveva mai sentito nessuno urlare come lei.

«Mi osservi?» disse la mamma dai capelli neri, sorridendo.

Era una brava adulta, ma quella bambina... Quando veniva a trovarli non poteva lasciarla a casa?

Era fastidiosa. 

La mamma sorrideva. «Ha uno sguardo molto intenso, vero? Sembra che voglia dirti mille cose.»

«Wa-wa-waaa...» Non svegliarla, o si mette a piangere.

Invece di comprenderlo, le mamme si misero a ridere.

Rassegnato, Adam si lasciò allacciare nel passeggino.

Le cose che doveva sopportare...

«Non fare quel faccino. Stiamo per andare in strada, su!»

Oh, sì! Strada! Case, macchine, persone...Tanti colori e forme!

La mamma lo baciò sulla fronte. «Sei un bravo bambino.»

Sì, lui era sempre bravissimo!

Il passeggino si mosse, per portarlo verso nuove cose da esplorare.

Adam saltellò per la felicità.

 

 

FINE


NdA: Hehehehe. Ispirazione fulminante, ho dovuto seguirla.

Come forse avrete notato, per questo episodio ho preso spunto dal discorso che Ami faceva ad Alexander nel capitolo 7 di questa raccolta. Iria è un personaggio a cui avevo già dato voce in uno spoiler pubblicato solo nel gruppo Facebook. E' stato troppo divertente usare di nuovo il suo punto di vista :) Invece, questa è la prima volta che do vita ai pensieri di Adam.

Ho riso tanto nello scrivere questo pezzo, spero che per voi sia stato altrettanto bello leggerlo :)
 

Elle

 

P.S. Per chi non lo conosce, ecco il gruppo facebook dedicato alle mie storie: Sailor Moon, Verso l'alba e oltre...

 

   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ellephedre