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Autore: Sha D Dragneel99    08/09/2015    1 recensioni
Katherine e Luke, due ragazzi amici di infanzia, vengono a conoscenza di un fatto alquanto bizzarro ... non capita tutti i giorni di scoprire l'esistenza di cugini lontani, abitanti in una lussuosa villa lontano da casa... E se i padroni di questa casa nascondessero un segreto? I due ragazzi si ritroveranno coinvolti fino al collo (notare il gioco di parole eh XD) in un'avventura che sicuramente cambierà per sempre le loro vite ^.^
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Capitolo 10
Il viaggio in  macchina sembrava non finire più.
Katherine e Luke erano seduti accanto a Raito e Kanato, ma durante il viaggio ne loro ne gli altri fratelli avevano aperto bocca.
-Ehm-.
Luke si schiarì la voce,attirando su di se sguardi indiscreti.
-Allora ... noi con chi siamo in classe?-.
-Voi due starete nella stessa classe di Raito e Shu-, disse Reiji senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo.
-Ah-.
Luke guardò i due ragazzi. Shu aveva gli occhi chiusi e stava ascoltando la musica, mentre Raito era occupato a lanciare frecciatine a Katherine.
-Ci divertiremo insieme, piccola Katy-, le sussurrò il ragazzo all'orecchio. Katherine rabbrividì, lanciando un'occhiata perplessa a Luke, che si limitò a scrollare le spalle.
Ayato mormorò qualcosa di incompresibile e si allungò di più sul sedile, fingendosi disinteressato.
Dopo un po', la macchina si fermò davanti a un'enorme edificio illuminato dall'interno, che doveva essere la scuola.
I ragazzi vennero fatti scendere, e una volta arrivati, si separarono per andare nelle rispettive classi.
Katherine e Luke andarono nella stessa classe di Raito e Shu. Una volta entrati, il ragazzo biondo si mise in uno degli ultimi posti, appoggiando lo schienale della sedia al muro, in modo da potersi allungare comodamente mentre ascoltava la musica.
Raito si sistemò in uno dei posti centrali, mentre Katherine e Luke si tennero in quelli iniziali.
-Ma ... come mai ci siamo solo noi?-, chiese il ragazzo vedendo la classe vuota.
-Ciò che dovremo fare è scritto lì-, disse svogliatamente Raito indicando la lavagna scritta. Katherine si avvicinò, e lesse qualcosa a proposito di chimica ... di un esperimento da fare con gli strumenti presenti nell'aula.
-Ah ... calcolare i grammi di solfuro di calcio ... in 5oo ml di soluzione ... okay ... Luke, prendi appunti per favore e mi fai i calcoli?-.
-Oookay, lascia fare a me-, disse Luke armandosi di foglio.
Katherine guardò Shu, ma vedendo che era assorto nella musica, preferì non disturbarlo. In quanto a Raito ... meglio lasciarlo stare intanto che faceva il bravo.
La ragazza si avvicinò al bancone e iniziò a preparare la soluzione, pesando accuratamente le sostante. Poi, con in mano una provetta, si accorse che le mancava una cosa.
-Ehm ... Raito, puoi passarmi il contenitore del solfuro di---.
Si voltò e vide il ragazzo a pochi centimentri da lei, che la guardava con un aria che non prometteva niente di buono.
- --- calcio ... -, concluse la ragazza sospirando.
Raito si abbassò per essere alla sua altezza.
-Perchè fare queste cose quando potrei spendere il mio tempo in modo migliore?-, chiese, sorridendo in modo sensuale.
-Che?-.
Senza darle il tempo di ribattera, la prese per i fianchi e la bloccò contro il bancone, avvicinandosi al suo collo.
-Noooo... !-.
Il ragazzo non diede segno di udirla, e iniziò  a leccarla, lentamente, in modo accurato.
-Dai ... smettila ... -.
-Allora ... vuoi che inizio dall'alto? Oppure dal basso?-, mormorò il ragazzo contro il suo collo.
-Ma cosa--??-.
-Dai, almeno in classe potete contenervi?-, chiese Luke scocciato, mentre scriveva su un foglio e faceva calcoli.
-Cosa c'entro io?? Luke, digli qualcosa!-, disse Katherine cercando di allontanare il ragazzo che nel frattempo stava scendendo con la lingua ...
-No, non c'ho tempo, devo fare i calcoli-.
-Ma che te frega dei calcoli!! Falli dopo!-.
-No-.
Katherine gemette un po', sconsolata, mentre Raito alzò la testa e le leccò la guancia.
-Ora però basta giocare, Katy... ti ho fatto aspettare troppo ... -.
Socchiuse la bocca, avvicinandosi al suo collo ...
-Raito, dacci un taglio-.
Il ragazzo si fermò quando sentì la voce calma e tranquilla di Shu.
-Non credo che Reiji sarà felice di sapere che fai questo durante le lezioni-.
-Sissignore-, disse Raito sospirando, per poi guardare Katherine. -Riprenderemo dopo, Katy-, disse, facendole l'occhiolino e lanciandole un barattolo con quello che le serviva.
Katherine tirò un sospiro di sollievo e guardò Shu, che però aveva gli occhi chiusi.
Sospirò silenziosamente, e tornò a fare il suo lavoro con le soluzioni ...
Dopo qualche minuto, Luke finì i suoi calcoli, e consegnò con aria epica, il foglio a Katherine, che dopo avergli lanciato una veloce occhiata, annuì con aria di sufficenza, e allegò il foglio al resto della relazione.
Luke stava tornando con aria soddisfatissima al suo posto, sentendosi un vero perito chimico (mancato), quando la porta si spalancò, e un tipo basso con i capelli scuri, si appoggiò allo stipite della porta. Era lo stesso con cui Luke si era scontrato qualche minuto prima, in corridoio. Il ragazzo aveva chiesto scusa, ma il tipo aveva risposto in malo modo, insultandolo. Però Luke lo ignorò, quella volta.
Si chiedeva cosa volesse adesso.
Quando Raito vide il ragazzo, fece una smorfia, e Luke pensò che anche tra quei due non ci fosse un buon rapporto.
-Oh, stronzetto-, disse in tono brusco, rivolgendosi a Luke.
-Parli con me?-.
-Sì proprio con te, idiota! Ma chi ti credi di essere per venirmi addosso in quel modo, eh?-.
-Ma cosa??-.
-Prima, in corridoio, deficente, pensavi che me ne fossi scordato?-.
-Ti ho chiesto scusa, mi pare-, disse Luke sulla difensiva.
-Ah sì? Bhe, le tue scuse non mi bastano-, disse il ragazzo entrando in classe e andando verso il banco di Luke,che cercò di ignorarlo.
-Scusa, te ne vai? Quì stiamo cercando di lavorare-, disse Katherine guardandolo
-Tu sta zitta-, sibilò il ragazzo.
Katherine sospirò, alzando le spalle con indifferenza e tornò a guardare i suoi fogli.
-E in quanto  te-, continuò il ragazzo appoggiando entrambe le mani al banco di Luke. -Non accetto che i novellini come te cerchino di fare i duri. Quì non sei tu che comanda, sono io, vedi di capirlo-.
-Senti ... io non ti ho fatto niente, ti ho anche chieso scusa, quindi fammi il piacere di andartene-.
Il ragazzo si mise a ridere, dando uno spintone al banco. Luke venne spedito in dietro, rischiando di cadere dalla sedia. Katherine fece per intervenire, ma Luke si alzò di scatto dalla sedia.
Raito guardava la scena con le sopracciglia inarcate, appoggiato di schiena alla cattedra, senza dire niente.
-Ohhh, ti sei arrabbiato?-, disse il ragazzo guardando Luke, che strinse i pugni. -Smamma, idiota, questa non è la scuola adatta a te-.
E poi successe qualcosa di inaspettato. Con  un gesto rapido, Luke colpì in pieno viso il ragazzo, facendogli sanguinare il naso.
Katherine spalancò gli occhi, mentre Raito si limitò a stamparsi in volto un sorrisetto divertito.
-Tu  ... brutto---.
Il ragazzo ringhiò, lanciando uno sguardo pieno di odio a Luke, che si stava preparando a mollare un altro pugno.
-Pensate di essere furbi? Bhe, vi sbagliate-, ringhiò ancora il ragazzo. -Siete solo degli stupidi...-.
E continuò a insultare Luke con parole volgari e altro, tanto che alla fine il ragazzo non riuscì più a trattenersi. Si fiondò verso il tipo, pronto a colpirlo di nuovo, ma venne trattenuto per la maglietta da Raito.
-Calmati piccoletto-, disse il ragazzo, poi si rivolse all'altro. -E tu sparisci-.
L'altro tipo uscì dalla stanza, richiudendosi violentemente la porta alle spalle. Katherine raggiunse i due ragazzi, mentre Luke, con uno strattone, si liberò dalla presa di Raito.
-Mollami, ca@#!-.
-Luke, calmati ... -, disse Katherine.
-No, non mi calmo, quel @#]!? ha rotto!-.
-Daccordo, ma solo perchè ti sono girati i cinque minuti non vuol dire che devi comportarti come un pazzo psicopatico-, disse Katherine alzando la voce.
Luke respirò profondamente, e cercò di calmarsi. Nel frattempo, Shu si era alzato, e stava andando verso la porta.
-E' suonata, andiamo-.
Raito diede una sberletta sulla testa di Luke, facendogli cenno di uscire senza far danni. Il ragazzo obbedì, e quando tutti furono fuori, non aprì bocca per tutto il viaggio
   
 
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