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Autore: Sha D Dragneel99    08/09/2015    1 recensioni
Katherine e Luke, due ragazzi amici di infanzia, vengono a conoscenza di un fatto alquanto bizzarro ... non capita tutti i giorni di scoprire l'esistenza di cugini lontani, abitanti in una lussuosa villa lontano da casa... E se i padroni di questa casa nascondessero un segreto? I due ragazzi si ritroveranno coinvolti fino al collo (notare il gioco di parole eh XD) in un'avventura che sicuramente cambierà per sempre le loro vite ^.^
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~~Capitolo 11
Quella sera, Katherine e Luke erano seduti in salotto, a parlare di quello che era successo a  scuola.
-Sul serio, mi sono girati i cinque minuti, e ... -.
-Gli hai mollato un cazzotto sul naso-, disse Katherine ridacchiando.
-Già ... non volevo ... cioè, non volevo fargli male, ma non so cosa mi sia preso-, disse Luke guardando in basso.
-Sai, anche i più tranquilli perdono il controllo, a volte ci vuole, stai tranquillo-, disse Katherine lanciandogli una caramella. Luke la guardò e se la mise in bocca, tutto contento.
-Uff ... io vado a fare un giro fuori-, disse Katherine alzandosi.
-Fuori? A quest'ora? Sei sicura?-, chiese Luke perplesso.
-Sì, ho bisogno di un po' d'aria ... c'è odore di chiuso quì dentro-.
-Non rientrare tardi-.
-Sì papà-.
-Ah-ah-.
Katherine ridacchiò tra se mentre lasciava il salotto e si dirigeva all'entrata. Passando per i corridoi, incrociò Subaro, che si limitò a lanciarle un'occhiata disinteressata per poi proseguire per la sua strada. E da una parte Katherine ringraziò il cielo che le cose fossero andate così.
Raggiunse la grande porta marrone che portava fuori, e ne aprì una parte. Uscì e la richiuse delicatamente alle sue spalle, per poi mettersi a camminare per lo spazioso giardino che decorava la villa.
Camminò un po' in tondo, per poi fermarsi accanto alla fontana posizionata nel centro del giardino. Si appoggiò alla sporgenza, guardando il suo riflesso nell'acqua limpida che scorreva. Una luna piena risplendeva sulla superficie, donando un'atmosfera misteriosa e allo stesso tempo bellissima.
Poi, oltre alla sua, un'altra figura iniziò a intravedersi sulla superficie, due occhi verdi in contrasto con l'azzurro dell'acqua.
Katherine si voltò di scatto, e vide Raito davanti a lei. La sua fepla grigio-azzurra quasi si confondeva nella notte, ma i suoi occhi brillavano nel buio.
-Ciao, mia piccola Katy-, disse lui sorridendo in un modo a dir poco adorabile (e Katherine stentò a credere che fosse possibile una cosa del genere, visto e considerato che soggetto aveva davanti).
-Ma tu sei come il prezzemolo ... -, mormorò Katherine leggermente spaventata.
-Oh, andiamo, mi stai dicendo che non sei felice di vedermi?-, chiese il ragazzo fintamente offesso.
-No, cioè ... io ... -.
Raito le si avvicinò di più, bloccandola contro il bordo della fontana.
Okay, pensò Katherine. Oookey.
La ragazza si schiarì la voce, cercando di allontanarsi, ma con lui che le bloccava ogni movimento era impossibile.
-Sai ... non so se è per la luna piena ... ma sai cos'avrei voglia di fare adesso?-.
E mentre parlava, si avvicinava sempre di più al collo di Katherine.
-Co-cosa stai facendo??-, chiese, spaventata.
-Sai quello che voglio fare ... se invece non lo sai ... bhe, posso fartelo vedere ... -.
-Uff ... -.
Il ragazzo iniziò a leccarla, e lei grugnì infastidita.
-Sul serio, non sono in vena oggi ... -.
-Che c'è, sei preoccupata per il tuo amico?-, domandò Raito contro il suo collo.
-Chi, Luke? No, ha solamente perso un attimo le staffe, tutto quì-.
-Mh-mh ... -.
Il ragazzo continuava imperterrito il suo lavoretto di lingua, nonostante le proteste della ragazza.
-Ma scusa, a te non preoccupa questo fatto?-, chiese Katherine.
-Mhm ... -.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, dopo essersi resa conto che di Luke a lui non gliene importava niente ... eppure sembrava stargli simpatico, l'aveva persino aiutato con la storia del morso ... bah .. chi lo capiva era bravo ...
-Etciù!-.
Lo starnuto improvviso di Katherine fece allontanare Raito di qualche millimetro.
-Avresti potuto metteri qualcosa prima di uscire ... -.
Per tutta risposta ricevette una linguaccia
-Prima non faceva così freddo- sentenziò, per poi aggiungere. -E comunque che te ne importa?
Il ragazzo scosse la testa, sfilandosi la felpa e porgendola alla ragazza.
-Tieni-
-No.-
-Mettila, Katy-, disse, dolcemente ma in modo convinto e la ragazza obbedì mugugnando qualche protesta.
-Perchè dovrei accettare l'aiuto di un insensibile?-
-Io non sono un’insensibile-, le sussurrò lui, poggiando la testa nell’incavo del suo collo.  -E' solo che mi scoccia stare qui a parlare del tuo amico, mentre posso impiegare il mio tempo in modo migliore-
-Oh, ma davvero?- gli chiese, mentre le mani scendevano lungo i fianchi della ragazza.
-Raito, tieni le mani a posto, cavolo!Siamo nel bel mezzo del giardino! Passa la gente!-.
-Oh, ma non mi interessa- disse lui, cominciando a sbottonarle l'uniforme.
-Raito!- urlò lei, cercando di non farsi sentire  -Ma sei impazzito? Provaci e ti tiro un ceffone!- lo minacciò.
-Non ne avresti il coraggio-
-E va bene, se mi violenti giuro che mi metto ad urlare!-
-Non te ne darò il tempo- replicò il rosso divertito.
-Ma che---diamine!-.
Katherine sentì la risatina divertita di lui contro il suo collo, però non voleva dargliela vinta. No, eh.
-Smeeetilaaa ... -, mormorò lei, ormai esasperata, ma vedendo che il ragazzo non l'ascoltava, decise di reagire. Lo allontanò con una spinta, e approfittò dell'attimo di distrazione per scappare in casa, anche se era consapevole che ...
-Dove credi di andare, Katy?-.
Katherine imprecò mentalmente, fermandosi di scatto. Tanto scappare non sarebbe servito a niente. Si voltò lentamente, e il ragazzo era già a pochi centimetri da lei, con un sorrisetto compiaciuto stampato sul volto.
-Sei adorabile quando scappi ... -, disse, bloccandola contro una parete. Katherine alzò gli occhi al cielo e sospirò, irritata.
-Che ti prende? Sei arrabbiata? Sfogati pure, sai? Non me la prendo ... -.
-Sei ... un .... -.
-Sì?-,le sussurrò lui soffiandole sul collo.
- ... antipatico-.
-E poi?-.
-...sei ... caaa-cattivo-, mormorò Katherine, a corto di idee.
-Sì, continua così, mi piace ...-, disse lui scostandole i capelli dal collo.
E a quel punto, ormai, la ragazza non potè fare più niente. Si limitò a chiudere gli occhi e a sopprimere un lamento quando sentì i canini affilati del ragazzo conficcarsi nel suo collo.
Questa volta indugiò di più del solito, e quando si staccò, un rivolo di sangue scuro scendeva dall'angolo della sua bocca.
Katherine respirò profondamente, deglutendo e storcendo leggermente il collo. Raito si leccò l'angolo delle labbra, e tornò ad avvicinarsi a Katherine, che adesso, va bene tutto, ma un'altro morso no ...
-B-basta ... -, disse, cercando di ritrarsi.
Raito le sorrise, rimettendole a posto i capelli, poi le sfilò delicatamente la sua felpa dalle spalle, e le sussurrò all'orecchio:
-Buona notte, mia piccola Katy-.
Katherine alzò lo sguardo, ma il ragazzo era sparito.
***
Luke si alzò dal divano, stiracchiandosi, e non potè fare a meno di ripensare a quello che era successo a scuola. La sua era stata veramente una reazione esagerata, non se la sarebbe mai aspettata. Eppure era successo. Senza rendersene conto, l'aveva fatto.
Il ragazzo sospirò, grattandosi la testa mentre si dirigeva verso la sua stanza. Stava per aprire la porta, quando sentì dei passi veloci. Si voltò e vide Yui camminare a passo spedito verso di lui, con aria preoccupata.
-Luke-, esclamò questa finendogli addosso.
-Ehi, ehi, Yui, calmati-, disse il ragazzo mettendole le mani sulle spalle. -Che ti prende?-.
-Katherine mi ha raccontato quello che è successo a scuola ... stai bene?-, chiese Yui preoccupata.
-Sì,sì, sto bene ... mi sono solo girati un po', tutto quì ... -, spiegò Luke scrollando le spalle.
-Oh ... capisco. Spero che le cose si rimettano a posto ... -.
-Certo, tranquilla, grazie per il pensiero-.
-Di nulla ... ciao allora-.
-Ciaoo-.
Luke la guardò allontanarsi, e poi diede un'occhiata all'ora. Le dieci. E lui non aveva sonno, quindi decise di andare a fare quattro passi per i corridoi, tanto il giorno dopo non avrebbero avuto scuola.
Iniziò a girovagare senza meta, perso nei suoi pensieri, quando arrivò sul punto di svoltare l'angolo. E quì, si ritrovò davanti qualcuno.
-AAAAH!-.
-AAAAH!-.
-AAAAAAAAAAAAAAH!-.
-Luke, piantala di strillare, sono io!-, urlò Katherine.
-Io strillo perchè strilli tu!-, urlò Luke.
-Allora piantiamola di strillare  prima che qualcuno ci senta!-, disse Katherine (urlando)
-Ooookeeey!!-. (urlando).
-Luke-.
-Sì?-.
-Basta-.
I due si guardarono, mettendosi a ridacchiare come scemi.
-Cosa ci fai ancora in giro?-, chiese Katherine.
-Ma niente, facevo quattro passi per prendere sonno ... tu invece? Com'è andata la tua passeggiata notturna?-, domandò Luke con un sorrisetto. Sorrisetto che sparì subito quando notò due segni rossi sul collo della ragazza.
-Ehm ... sai che hai un morso in bella vista sul collo, vero?-, chiese.
Katherine si portò una mano sulla ferita, ritirandola subito per il dolore.
-Lo so ... -.
-I ragazzi ti danno ancora fastidio? Cavolo, fai qualcosa, digli di smetterla. Vuoi che ci parlo io?-, chiese Luke.
-No, no, non importa, va bene così ... questo non è nulla in confronto a quello che avrà passato la povera Yui ... -.
-Ho capito,ma tu ... sul serio, gliene dico quattro-.
-No, non ho bisogno del tuo aiuto, me la cavo da sola-, disse Katherine coprendosi il collo con la maglietta.
-Sì, si vede-, commentò Luke lanciandole un'occhiata perplessa.
-Dico sul serio, me la cavo ... no problem-, disse Katherine, anche se non molto convinta.
-Se ... ma se hai bisogno di aiuto non esitare--.
-Sì, papà-, disse Katherine alzando gli occhi al cielo.
-Smettila di dirmi che sono tuo padre!-.
-Pff, ci mancherebbe ... -.
   
 
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