Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: __lesbianquinn    08/09/2015    0 recensioni
Dalla shot:
Era paziente, tanto, ma non su tutto e le persone che la circondavano sapevano benissimo quali erano gli argomenti da evitare [...] non tutti si impegnassero a mantenere quell'obbiettivo e, spesso, qualche serpe di sua conoscenza si divertiva a stuzzicarla, con la voglia di ferirla che illuminava i propri occhi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

S P A R A M I

 

Sparami adesso,
spara tutto quello che hai, ora.
Sparami addosso,
che dopo non mi fermi mai. Spara.

Sparami, ma non sbagliare,
che se tocca a me ti faccio male.
Spara, ora o mai più, sparami adesso.

Spara – Baby K

 

Il cielo, quel giorno, era pericolosamente grigio, come se, per primo, stesse cercando disperatamente di avvertire gli studenti di una tempesta che, presto, sarebbe avvenuta, ma nessuno ci faceva caso. Camminavano spensierati per i luoghi incantati che circondavano la loro scuola, chiacchierando fra di loro, ignari di quello che, fa un momento all'altro, sarebbe accaduto.
Hermione Granger era una ragazza studiosa, spesso silenziosa e sulle sue, una ragazza che studiava tutto e tutti, che prima di parlare ci pensava due volte, o forse anche di più. Era paziente, tanto, ma non su tutto e le persone che la circondavano sapevano benissimo quali erano gli argomenti da evitare, per fare in modo che continuasse ad essere la gentile e orgogliosa Grifondoro che avevano imparato ad apprezzare con gli anni. Peccato che non tutti si impegnassero a mantenere quell'obbiettivo e, spesso, qualche serpe di sua conoscenza si divertiva a stuzzicarla, con la voglia di ferirla che illuminava i propri occhi. Ed era quello che era appena accaduto.
Uno di fronte all'altra, i loro occhi si cercavano, si sfidavano, mentre le loro intenzioni erano, in modo evidente, differenti. Troppo.
Hermione strinse i pugni, respirando profondamente, sentendo le braccia tremare e l'adrenalina salire, mentre un pensiero nella sua testa iniziava a prendere comando delle sue azioni, per quanto lei cercasse in tutti i modi di trattenersi. I suoi occhi castani, brillanti d'orgoglio, scrutavano con attenzione il nemico, perché di quello si trattava, del ragazzo più viscido e disgustoso che lei avesse mai conosciuto, sia nel mondo babbano e sia in quello magico.
Il ragazzo, dal suo canto, sembrava molto più rilassato e, con le labbra incurvate in un sogghigno dispettoso e altezzoso, sosteneva il suo sguardo, carico di astio. Le braccia cadevano rilassate lungo i suoi fianchi, mentre il vento sfiorava i suoi capelli biondi, spostandoli di poco dalla fronte chiara. Se avesse dovuto essere sincero, almeno con se stesso, la giovane grifona che, in quel momento, gli stava di fronte non aveva mai tentato di innervosirlo, ma era sempre stato lui a stuzzicarla, a ridicolizzarla in ogni modo, soltanto per il disgusto che provava per le sue discendenze babbane. Nelle vene della ragazza scorreva sangue sporco e, solo per questo, lui l'avrebbe voluta vedere soffrire nei modi peggiori che ci potessero essere sulla faccia della Terra.
Tutto era iniziato per gioco, per il puro divertimento di vederla fremere dalla rabbia e di osservare, ancora una volta, quei suoi occhi diventare più chiari, lucidi per colpa delle lacrime che tratteneva, peccato che diventasse sempre più difficile, minuto dopo minuto. L'anno precedente si era spinto un po' troppo, ne era consapevole, anche se non dispiaciuto, perché era realmente difficile vedere quella ragazzina dai capelli crespi perdere le staffe in quel modo. Insomma...gli aveva dato un pugno e, anche provandoci in ogni modo, non sarebbe mai riuscito a dimenticarselo.
Un silenzio quasi assordante si destreggiava abilmente fra di loro, percorrendo quella breve distanza fra quei due ragazzi, quasi come se aspettasse che, da un momento all'altro, uno dei due potesse romperlo, parlando o anche solo andandosene via. Le labbra del ragazzo si distesero maggiormente, ampliando quel ghigno che, agli occhi della ragazza, aveva un retrogusto di cattiveria.
«Cosa c'è, Mezzosangue, il gatto ti ha mangiato la lingua?» La sua voce sprezzante di lui distolse entrambi dai loro pensieri. La giovane donna si irrigidì maggiormente e, lasciando persino perdere lo stupore dell'aver notato che Draco Malfoy potesse sapere un detto babbano, non riuscì più a trattenersi. Mille brividi di rabbia la percorsero e fu come se una scarica più forte, partita direttamente dal cervello, la facesse scattare.
Fu come un deja-vù, per entrambi, quando la mano di Hermione si scontrò violentemente con la guancia bianca del ragazzo, il quale sgranò gli occhi. Non pensava che potesse ripetersi l'accaduto, così come non credeva che un solo schiaffo potesse bruciare così tanto sulla sua pelle chiara, lasciandogli un evidente segno rosso. I loro occhi si incontrarono nuovamente, mentre le labbra di Draco si socchiudevano, lasciando libero un ringhio nervoso. «Me la pagherai», soffiò, per poi andarsene in fretta, furibondo. Almeno quella volta non si trovava nessuno spettatore indesiderato.
Il cielo, lentamente, schiarì e le nuvole sparirono, ormai la tempesta era passata e ciò che aveva lasciato era solo ringhi e tremiti. 

Distinti Saluti.

Buon pomeriggio a tutti. Non ho molto da dire, solo che questa è una one shot senza alcuna pretesa. L'ispirazione mi è venuta ascoltando la canzone "Sparami" di Baby K. Come tutte le mie storie, dedico questa a Dianna Russle, la mia amabile musa.
Spero davvero che vi possa piacere e vi invito, qualsiasi sia il vostro pensiero, a farmelo sapere con una piccola recensione. 

LesbianQuinn.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: __lesbianquinn