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Autore: Yume Kourine    08/09/2015    1 recensioni
L'ultima delle creature notturne è l'Incubo.
Il più temuto, l'indesiderato essere che ci fa svegliare di soprassalto e ci fa tremare.
Dal testo:
[Vedi negli occhi la paura,
dietro le labbra un grido si nasconde
e il respiro si consuma in un gemito fioco;
circondati da ombre irraggiungibili
cadiamo nell'oblio,
il grande oceano di emozioni in cui tu nuoti.]
Genere: Generale, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Ballata dell'Incubo


Dimmi chi sei,

guerriero che ti confondi nella notte:

mi osservi da lontano

e pianifichi ogni mossa.

La Luna si inchina alla tua maestosità

e l'agitazione si fa tua serva.

Senza rancore, senza pietà

Tormenti noi, è questa la tua vita.

 

Mi cogli di sorpresa, mi stringi forte

ti diverti a giocare con me non è vero?

Costretto a tormentarci, ad essere odiato da molti,

eppure io credo che nel profondo di quella tua cenere nera

ci sia una una debole fiamma che arde e cerca di crescere.

Lo sento... Incubo,

è questo il tuo nome?

Ha un suono così tetro.

Solitamente lo si immagina della tetra tinta dell'oscurità,

io invece lo coloro di luce.

 

Vedi negli occhi la paura,

dietro le labbra un grido si nasconde

e il respiro si consuma in un gemito fioco;

circondati da ombre irraggiungibili

cadiamo nell'oblio,

il grande oceano di emozioni in cui tu nuoti.

è un divertimento per te spaventare le persone

e distorcere il loro mondo mentre sono immerse in sonni profondi?

Che strano modo di cibarsi della nostra coscienza quando

è fuori dal nostro controllo.

 

Credi di spaventarci, di farci affogare nel nero del tuo potere.

Ma io non ti temo.

Non sei malvagio, sei solo astuto

e affascinante:

risvegli le passioni, ci aiuti a comprendere

i nostri timori e i pensieri eclissati nel nostro inconscio.

 

I tuoi occhi neri mi hanno rapita

sin da bambina.

Allora però avevo paura,

perché ero ingenua e non in grado di affrontarti.

Ma in fondo sono sempre stata attratta da quel velo di mistero

che ti avvolge come il nero il cielo.

Le tue mani sono così forti che quando le stringo

credo di aver il potere necessario per distruggere ogni cosa.

Ma il tuo pallore e quel sorriso timido camuffato dietro al ghigno beffardo

mi spinge a farmi abbracciare, a sentirmi tua.

 

Perciò torna presto,

aiutami a capire i miei veri pensieri.

Senza di te probabilmente non ci conosceremmo a fondo.

Perciò grazie di cuore.

Quel freddo pungente che ti accompagna durante le tue passeggiate

mi crea una sensazione indescrivibile

che spero un giorno di poterla raccontare.

Fino ad allora, torna a trovarmi

anche se con paura, ti aspetterò

   
 
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