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Autore: Clara_Oswin    08/09/2015    1 recensioni
AVVISO : La storia è il seguito di Another Ending
Dopo il matrimonio Arren e Ariel sono partiti alla volta dell'oceano Indiano per incontrare la famiglia dello sposo, l’avventura li perseguita e un perfido nemico ha in mente un piano che distruggerà la loro tranquillità, nasceranno improbabili alleanze, inimicizie e infine sboccerà nuovamente l'amore. La storia è collegata alle vicende del primo racconto.
SPOILER dal CAP 4
"Da quando quelle tre parole erano entrate nella sua vita quella mattina si era sentita morire. Non si sentiva pronta a diventare madre, c’erano ancora molte cose che voleva fare, un figlio non rientrava nelle sue priorità, era ancora troppo presto… si era cacciata in una situazione più grande di lei e questa volta non c’era via di scampo.
-“aspettiamo un bambino”- proferì infine aspettando una sua reazione. "
STORIA NUOVAMENTE ATTIVA
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ariel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8: Un tuffo nel passato

 

Ariel piangeva da sola nella sua stanza, le sue sorelle erano andate al primo concerto di Sebastian ma lei non aveva voluto saperne di uscire, aveva il cuore a pezzi, le era stato recentemente infranto da quello che era l’amore della sua vita, il ragazzo umano per cui aveva abbandonato la sua famiglia, il suo mare per restare al suo fianco. Ma Eric aveva scelto un’altra, la strega del mare che le aveva rubato la voce con l’inganno, che aveva preso il posto nel cuore del principe, posto che spettava a lei di diritto dal momento in cui l’aveva salvato dall’annegamento nuotando per tutta la notte sino alla riva della spiaggia.

Lui amava Ursula, e lei non poteva farci nulla.

I pensieri della sirena vagavano sino a quei ricordi lontani, quando ancora né Arren nè il suo bambino facevano parte della sua vita. Sembrava passata davvero un eternità e non solamente un anno, ma era stato l’anno più bello della sua vita da quando aveva incontrato davvero la persona giusta; le ci era voluto un po’ per capirlo, per accettare nuovamente di affidare il suo cuore ancora a pezzi nelle mani di un'altra persona, ma Arren non solo l’aveva accettata ma l’aveva aiutata a rimettere insieme tutti i frammenti del suo cuore, costruendo giorno dopo giorno un rapporto d’amore basato sulla fiducia e il rispetto.

Fiducia.

Lei aveva totalmente fiducia in Arren, ma al suo ritorno avrebbe comunque approfondito la questione che coinvolgeva lei e la sirena che l’accompagnava in quel viaggio in uno scomodo triangolo amoroso. Doveva davvero capire se Arren avesse sempre ignorato i sentimenti di Casside; lei dal canto suo non la vedeva come una minaccia anzi, soffriva per lei, sapeva come ci si sentiva e com’era doloroso non avere nessuno accanto su cui poter contare. Da quanto aveva visto Casside era una sirena scontrosa e con pochi amici, l’unico in realtà era proprio Cornelius, Core il fratello maggiore di Arren, innamorato segretamente di lei sin dall’infanzia. Avrebbe voluto fare qualcosa per entrambi ma non voleva apparire invadente o ficcanaso, avrebbe preferito fosse la sirena dai capelli corallo ad instaurare una conversazione rompendo il silenzio che ormai era diventato un terzo compagno della loro traversata, ma dato che così non fu, Ariel prese coraggio e parlò.

“sai… a quel tempo nessuno poteva capire cosa provassi realmente”. Il miglior modo per convincere qualcuno a fidarsi di te è esporsi parlando in prima persona degli avvenimenti meno piacevoli avvenuti sulla propria pelle, e lei aveva scelto proprio il ricordo più doloroso da rivivere.

“quando ripenso alcune volte, a ciò che feci per seguire l’amore della mia vita non vi trovo nulla di sbagliato, e sono pronta a giurarti che lo rifarei in qualunque momento.”

Casside non poteva sapere di cosa Ariel stesse parlando, dopotutto lei non la conosceva così bene nonostante la sirena pensasse che la sua avventura fosse diventata di dominio pubblico.

“di cosa stai parlando?”

“non devi essere imbarazzata per me… ho superato tutto ormai” si carezzò gentilmente la pancia che aveva iniziato a mostrarsi con il passare del tempo.

“Ma io non so davvero di cosa tu stia parlando…” disse imbarazzata quella di rimando.

Ariel rimase interdetta. “tu davvero non sai…?” ma lo sguardo interrogativo della sua compagna la scoraggiò dal terminare persino la domanda.

“credevo fosse uno dei motivi per cui tu mi odiavi così tanto” sorrise amaramente.

“hai realmente fatto qualcosa di così tanto grave?” chiese incuriosita l’altra.

La rossa annuì e Casside l’esortò a continuare una storia che per la prima volta dopo tanto tempo si ritrovava a raccontare.

“L’amavo, questo era tutto ciò che sapevo ma ero giovane, avevo solo sedici anni e non conoscevo ancora le sfide che la vita mi avrebbe messo davanti. Dopo un brutto litigio con mio padre il quale aveva scoperto l’oggetto della mia devozione, ero totalmente sconvolta e rimasi a piangere per delle ore, sola e delusa dagli amici di cui più mi fidavo, tradita proprio da loro.

Ero solita infrangere le regole e salire a riva, lì vidi per la prima volta lui, Eric; così bello e forte, stava celebrando il suo compleanno e non si accorse di me, una piccola sirenetta che inerpicata sulla fiancata della nave lo guardava suonare e danzare sulle sue due gambe.”

Casside di portò le mani alla bocca sconvolta; un umano. Ariel si era recata a riva e aveva incontrato un essere umano di cui si era innamorata, era la cosa più scandalosa e terribile che potesse mai sentire. Nessuno di loro si era mai avventurato sino in superficie, figuriamoci arrampicarsi su una nave e spiare i bipedi!

Ma Ariel continuò imperterrita nel suo racconto, il bello doveva ancora venire.

“Ci fu un violento temporale, e salvai proprio quel ragazzo dall’annegamento, nuotando per tutta la notte verso la riva. Lui si ricordava solo la mia voce melodiosa che intonava una melodia per risvegliarlo dolcemente, ed io contavo su quella per farlo innamorare di me e coronare il mio sogno proibito. Vivere da umana al suo fianco.

Le circostanze precedenti mi spinsero a recarmi da Ursula, la strega del mare, strinsi un patto con lei, la mia voce in cambio delle gambe umane, e la possibilità di restare umana se avessi strappato un bacio di vero amore al principe Eric.”

Se prima Casside appariva sconvolta adesso stava anche peggio, era completamente rapita dalla storia,

“ah, il tutto entro tre giorni!” si ricordò all’improvviso Ariel mettendosi a ridere subito dopo.

La sirena non riuscì a capire il motivo di tanta ilarità, e sempre più incuriosita dalla storia l’esortò a continuare “e dopo??? Cosa successe dopo??!”-

La sirena dalla voce narrante ritornò seria, aveva davvero catturato l’attenzione di Casside, ma tutto quell’entusiasmo era mal riposto, dopotutto lei adesso si trovava lì con lei tra le correnti per i mari del nord e non sulla terra ferma…

“non riuscii nella mia impresa, passai dei bellissimi tre giorni ma allo scadere del termine il principe non era innamorato di me, si era invaghito della strega del mare, che prendendo forma umana, con la mia voce l’aveva ammaliato sino a condurlo tra le sue spire.

Lei ebbe ciò che aveva sempre desiderato, sposò Eric ed ebbe il potere. Io ebbi ciò che meritavo, una punizione per essermi illusa così; il cuore in pezzi e la voglia di gettare tutto al vento e morire.”

“Questa storia non ha un lieto fine”- fece notare Casside mettendo il broncio.

“non ho ancora detto di aver terminato la storia…” fece un sorriso furbetto lei di rimando.

In quel brutto periodo della mia vita incontrai Arren e anche se non avevo ancora realizzato quanto quell’incontro casuale avrebbe cambiato la mia vita, poco alla volta, parlando con lui e confidando tutti i miei dubbi e le mie insicurezze, divenni più forte. Ne abbiamo passate veramente di tutti i colori prima di coronare il nostro amore… non ti nego che fu lui il primo ad innamorarsi, per me ci volle un po’ più di tempo.

Il resto già lo sai… ci siamo sposati e adesso viviamo felici e contenti.” – guardò davanti a sé e il suo sguardo si rabbuiò. “o quasi…”-

“Perché mi hai raccontato tutto questo? Non eri tenuta a farlo” le fece notare lei.

“no, non ero tenuta, e probabilmente ti ho annoiato”

“non che ci fosse di meglio da fare” rimase sulle sue l’altra.

“però credo che il punto centrale della questione sia nell’avere qualcuno accanto che possa aiutarti a passare questo brutto momento. So che mi odi e per te sono solo la strega che ti ha strappato via il tuo Principe. Ma non è così. Se tu dessi la possibilità a qualcuno di starti vicino…”

“non ti starai mica proponendo tu??” esclamò quasi indignata.

“se a te farebbe piacere potrei anche propormi ma… so che c’è già chi vuole raccogliere i pezzi del tuo cuore assieme a te ed aiutarti a passare questo brutto periodo.”

core” quelle parole uscirono dalle sue labbra come un sussurro. Cassy ci aveva litigato e non aveva più avuto contatti da quel giorno, possibile che fosse ancora disposto a starle accanto nonostante tutto? Ma in quello che aveva detto Ariel c’era molto di più, c’era un indizio che non poteva essere tralasciato; improvvisamente tutti i tasselli di quel puzzle s’incastrarono perfettamente. Tutto aveva un senso adesso.

core è innamorato di me…?” riuscì a dire dopo qualche minuto, ma la sua domanda era rivolta più a se stessa che ad Ariel, la risposta già la conosceva ma non aveva voluto vedere quella verità per molto tempo; si era comportata sempre da egoista.

Ariel non rispose, era sin troppo ovvio.

Casside si portò le mani per coprirsi il volto, era distrutta, non poteva immaginare che lui aveva sempre provato qualcosa per lei e mentre lei si lamentava dell’atteggiamento di Aris lui le aveva sempre taciuto i suoi veri sentimenti.

Amore e odio, spesso questi due sentimenti camminano insieme, nel suo cuore sentiva un turbinio d’emozioni ma poteva davvero chiamarlo amore? Non era sicura di quel che provava, aveva in testa ancora Aris, nonostante sapesse che lui amava un’altra sirena, che stava formando una famiglia con lei; Ariel le mise un braccio attorno alle spalle. Come poteva meritare una persona simile, come poteva Core amare una sirena con il cuore nero come il suo?

“l’amore coglie all’improvviso… non si sa mai come, si sa solo chi”

Quasi come leggesse nei suoi pensieri Ariel aveva preso a confortarla con parole tanto gentili che quasi si sentiva in colpa di averle tirato quel brutto scherzo quella volta in ospedale.

“quando tutto questo sarà finito,” iniziò lei “prometto che parlerò a Core di questa situazione… non mi piace lasciare le cose in sospeso”

“hai preso la giusta decisione” le diede un’amichevole pacca sulla spalla sorridendo.

“Ariel, posso farti una domanda indiscreta?”

Quella la guardò sorridente, “puoi chiedermi ciò che vuoi”

“quando hai capito di amare Arren?”

“questa è una domanda difficile” iniziò la rossa “quando si è dichiarato eravamo da poco diventati amici, avevo da poco ripreso la mia vita e mi senti terrorizzata all’idea di amare qualcuno così presto, non volevo perderlo, volevo averlo vicino ma non sapevo neanche io se stavo facendo la scelta giusta; alla fine credo di essere sempre stata innamorata di lui, solo che non ne ero consapevole. Quella notte passata in cella, quando mi ha chiesto di sposarmi, credo sia quello uno dei ricordi che preferisco” si perse nei suoi pensieri, il ricordo di quella notte la pervase completamente scaldandole il cuore.

una notte in cella?” Casside le lanciò un’occhiata maliziosa, Ariel avvampò di vergogna. “ops… ho detto anche troppo” e nell’istante in cui quest’affermazione le uscì di bocca si portò le mani alla pancia terrorizzata ed emozionata allo stesso tempo.

“cos’hai?” si avvicinò la sua compagna sorreggendola

“ho sentito il piccolo muoversi” esclamò esterrefatta. “Se Arren fosse qui…” le salirono le lacrime agli occhi immaginando quel momento magico con al suo fianco lui. Le avrebbe poggiato le sue mani sulla sua pancia con la speranza di sentire anche lui la vita che cresceva dentro di lei e che portava in sé l’essenza di entrambi.

“vedrai lo andremo a riprendere e lo tireremo per le orecchie a casa!”

Casside era determinata a riunire quei due, la storia raccontata da Ariel aveva smosso qualcosa in lei, tutti avevano diritto ad un lieto fine, compresa lei, e stavolta era agguerrita più che mai a procurarselo da sola.

“si, ci siamo quasi…”

 “tra poco ti potrò riabbracciare, e quando ti avrò nuovamente al mio fianco non ti lascerò andare più…”

Con ognuna i propri pensieri per la testa, riuscirono dopo qualche altro giorno a raggiungere i freddi mari del nord; ma le avversità erano appena incominciate, riportare indietro Arren non sarebbe stato così facile…

  
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