Videogiochi > Final Fantasy - Dissidia
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Autore: DanieldervUniverse    09/09/2015    4 recensioni
La Dissidia è finita, i cicli conclusi, i tiranni sconfitti e i guerrieri tornati nei propri mondi.
Anche Guerriero, che s'avanza fiducioso nel nuovo mondo in cui è giunto alla fine di tutto, fino al palazzo della grande città di Cornelia...
(Risistemati i primi undici capitoli e i momenti OOC, aggiunta scaletta capitoli 34-35).
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti, Warrior of Light / Guerriero della Luce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dissidia - Kingdom of Light Fantasy'
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A\N: Come promesso, Squall vs Cloud. Sta diventando una moda qui in giro ma è meglio così.
DII\N: Eh, una moda. Magari te la potevi risparmiare questa, no?

A\N: Comunque, mentre noi due ci confrontiamo voi leggete in pace, sono sicuro che vi colpirà.


Mentre i suoni del combattimento risuonavano tutt'attorno, i due rimasero immobili con lo sguardo sguardo fisso sull'avversario.
L'arma stretta da ambedue le mani, puntata di fronte a sé.
Il respiro che pian piano si rilassava.
Il battito del cuore che rallentava.
Le ferite di Cloud che si rigeneravano.
Il sudore che scivolava lento sul volto di Squall.
Il mondo scivolò nel silenzio, mentre l'unica cosa che ancora esisteva erano loro due.
Freddi.
Immobili.
Scolpiti in quell'attimo.
Tutto scivolò nell'oblio.
Le schegge che attraversavano lo spazio tra i due scorrevano a rallentatore.
I suoni delle esplosioni giungevano attutiti.
Neanche le grida erano più recepibili.
L'unica cosa che importava era l'avversario che attendeva dall'altra parte del campo di battaglia.
Poi lo scatto.
Tutto esplose nell'istante in cui i piedi dei due si staccarono da terra, portandoli inevitabilmente a scontrarsi.
L'adrenalina prese il controllo ad una velocità spaventosa, e un energia sconosciuta si fece strada nei loro corpi.
Cloud tenne la Fusion Sword reclinata verso la sua destra, reggendo il pomolo con entrambe le mani, mentre Squall portò il Gunblade puntato verso terra.
Le scintille formarono una sottile scià, mentre i due corpi si avvicinavano sempre più.
Poi lo scontro.
D'improvviso la Fusion Sword compì un fendente obliquo dal basso, mentre il Gunblade ruotò attorno alla spalla del suo possessore, calando dall'alto.
I piedi dei due si piantarono saldamente a terra, mentre l'impatto delle due spade allontanava con un onda d'urto tutti i detriti nel raggio di tre metri.
I loro occhi si scontrarono con un intensità persino maggiore.
Quegli sguardi profondi, empi di battaglie e sofferenza, di occhi che si erano già incontrati.

Lanciò uno sguardo neutro al ragazzino biondo di fronte a lui.
Non sembrava granché.

Era imbarazzato.
L'aveva seguito assieme al suo compagno dai capelli bruni.
Non sembrava così forte, o nobile, se affiancato ai suoi compagni, specialmente a quello con la lunga katana e i capelli d'argento.
-Ehi, che vai a fare tutto da solo?- chiese il bruno, sorridendo -Ci è stato detto che ci sono parecchi nemici potenti la fuori. Se vai da solo avrai molte più possibilità di farti accoppare mentre non guardi.
-Zack, non parlargli così- era intervenuto il biondo, anche se in modo poco deciso.
-Oh andiamo, scommetto che non ti da fastidio se ci accodiamo, vero?- aveva replicato l'altro.
Il SeeD gli aveva dato le spalle e aveva ricominciato a camminare

Cloud spinse l'avversario indietro con forza, disimpegnando l'enorme spada, per poi calarla violentemente sul punto in cui si era trovato Squall fino a un attimo prima.
Il moro spiccò un balzo e compì un ampia rotazione in aria, riuscendo quasi a colpire il volto dell'avversario, il quale tuttavia scostò la testa appena in tempo.
Il SeeD gli atterrò alle spalle, troppo lontano per poterlo ferire con lama, quindi optò per allontanarsi ulteriormente.
Si dimostrò la strategia vincente, in quanto la Fusion Sword lo mancò per un pelo.
Mentre il SOLDIER sollevava di nuovo l'arma, l'avversario si volse rapidamente e sparò un Blizzard diretto al volto.
L'altro bloccò con la mano sinistra,che reggeva il pomolo.
Sebbene fosse congelata il biondo non si fece distrarre e con un colpo dell'altra mano spezzò la patina di ghiaccio, per poi afferrare la Fusion Sword con entrambe le mani e portarla di traverso sul corpo, riuscendo a bloccare l'assalto del moro.
Squall aveva approfittato della distrazione causata dal Blizzard per avvicinarsi all'avversario, eliminando il vantaggio della portata della gigantesca spada.
Quindi, per evitare che Cloud potesse riprendersi, gli volò dietro alle spalle per poi ferirlo alla schiena con un ampio fendente.
Per fortuna i danni furono minimi in quanto Cloud riuscì a sottrarsi parzialmente all'attacco con una capriola in avanti, per poi scattare in piedi e fendere l'aria con la Fusion Sword, deviando la traiettoria del Gunblade, e rallentando la corsa di Squall.
Quindi il SOLDIER abbatté verso l'avversario un fendente di ritorno, che colpì il suolo con un esplosione di schegge e detriti.
Il SeeD era saltato pochi istanti prima che la punta lo raggiungesse, schivando l'assalto e mirando diretto al corpo dell'avversario.
Il biondo riuscì a portare la lama di traverso sul petto, parando l'attacco per poi approfittare della posizione precaria del moro per spingerlo indietro.
Quindi usò una materia per scagliare un Thunder verso Squall, che rotolò sul fianco schivando la magia e rispondendo a sua volta con un altro Thunder, che si abbatté sulla Fusion Sword senza ferire Cloud.

Quel ragazzo con la cicatrice era davvero inquietante.
Lanciava sempre occhiate dure e fredde, senza lasciar trasparire niente se non un qualche tipo di rancore.

Non gli piaceva.
-Zack, perché lo stiamo seguendo?- mormorò all'amico.
-Perché lasciarlo andare da solo significherebbe lasciarlo morire, giusto?- aveva risposto Zack, sempre sorridendo, rivolgendo l'ultima domanda al ragazzo con la cicatrice.
Quello non si era neanche fermato.
-Oh andiamo, non fare così! Cosa pensi che diranno le ragazze di te? Specialmente quella con il vestito azzurro. Ti guardava piuttosto intensamente- insisté a stuzzicarlo Zack, con le mani sui fianchi.
-Comunque sia...- aveva replicato.
Quel tipo non gli piaceva proprio per niente.

Cloud balzò in aria, abbattendo la spada dove si era fermato Squall, che stavolta si spostò appena.
Quando l'arma impatto con suolo, il SeeD pensò di intrappolarla a terra con dei Blizzard, che apparentemente riuscirono nell'intento.
Ma il SOLDIER la staccò senza tanti preamboli con un gesto vagamente brusco.
In questo modo Squall trovò una breccia nella sua difesa e con un fendente colpì il fianco destro, rimasto scoperto.
Ma la rotazione lo portò troppo vicino all'avversario, che fulmineo gli afferrò il retro del colletto per poi colpirlo al petto con un ginocchiata.
Squall boccheggiò mentre Cloud lo lanciava indietro.
Impattò duramente con la schiena, e dovette ignorare il dolore per evitare un altro assalto volante.
Il SOLDIER si sollevò, lo sguardo freddo come il ghiaccio.
Stava per attaccare di nuovo e Squall non si sentì abbastanza in forze per rispondere, quindi congelò la parte di terreno su cui stava per poggiare i piedi, facendolo scivolare a terra.
Il braccio che reggeva la Fusion Sword venne trascinato lontano dal corpo grazie al peso della spada, e il SeeD non perse l'occasione.
Saltò sul petto dell'avversario, il piede destro bloccando il braccio sinistro, mentre con il Gunblade si apprestava a ferire la spalla del braccio che reggeva la spada, ma il biondo riuscì a reagire, liberando l'altro arto dal piede e quindi afferrando la gamba.
Squall si sentì scagliare lontano, riuscendo comunque a lasciare una ferita sulla spalla di Cloud, ma non era abbastanza profonda da essere determinante nello scontro.
Il SeeD si frenò con mani e piedi, mentre teneva gli occhi fissi sull'avversario che si rimetteva in piedi con qualche difficoltà, riportando l'arma di fronte a se, preparandosi ad attaccare di nuovo.
Squall si fermò a sua volta, meditando la mossa successiva.

-Zack, sei sicuro?
-Certo che si!- esclamò il tipo rumoroso

Possibile che avesse sempre da parlare?
-Questo coso non è niente di speciale, è solo...come si chiama?- il ragazzo si volse verso i tre guerrieri che avevano incrociato poco prima che la creatura sopraggiungesse.
-Sin- rispose quello che reggeva il bastone.
-Un gran bel pezzo di merda!- aggiunse uno dei suoi accompagnatori, mezzo nudo e con un aspetto poco raccomandabile.
-Jecht, modera i toni- intervenne il terzo membro, con il voluminoso abito rosso.
-Ecco, visto Cloud? Non è niente di speciale. E non aver paura, ci sono io, i tre signori e il nostro nuovo amico, vero?
Squall si sentì percorrere da un fremito, prima di rivolgersi a Zack direttamente -Io non sono vostro amico.

Cloud partì all'attacco, la Fusion Sword puntata verso terra, pendendo sulla destra.
Squall caricò a sua volta, con un piano specifico in mente.
Cloud compì un attacco obliquo, mirando a decapitare l'avversario, ma questi, scivolò sotto al fendente, colpendo la gamba destra del biondo, facendolo barcollare, per poi schizzare in aria e lasciargli una ampio taglio sul petto.
Quindi Squall fece per calare il Gunblade sul volto, ma Cloud lo bloccò afferrando il pomolo con la mano sinistra.
Il SeeD rispose lasciando andare l'arma mentre questa si congelava attorno all'arto del SOLDIER, per poi colpire con un calcio rotante il volto dell'avversario.
Lui vacillò, e l'altro fece per sferrare un altro attacco ma dovette schivare la Fusion Sword, poi ricevere violentemente sul volto il manico del suo Gunblade, cadendo a terra confuso.
Il biondo si prese un istante per schiarirsi le idee, prima di decidersi ad attaccare, ma il moro gli sparò un Thunder negli occhi, momentaneamente accecandolo.
Quindi il SeeD, cercò di agire il più velocemente possibile, assalendo il braccio destro, che reggeva ancora la spada.
Cloud si lasciò sfuggire un grido, prima di colpire Squall con un violento calcio, spedendolo ad atterrare malamente diversi metri più in là, ma così facendo portò tutto il peso sulla gamba ferita e si accasciò con un gemito.
Il SeeD cercò di rimettersi in piedi, tremando per il dolore.
Il colpo al volto lo aveva quasi messo al tappeto, e tutti gli attacchi fisici ricevuti fino a quel momento non mettevano la situazione a suo vantaggio.
Cloud sarebbe guarito.
Lui no.

-Zack sarebbe potuto morire!- esplose, urlando in faccia al ragazzo con la cicatrice.
-Calmati Cloud, non credere che io possa morire per così poco- replicò l'altro, nonostante Braska gli stesse ancora riattaccando il braccio.
-Hai una minima idea di quello che stavi facendo!?- insisté, incurante delle rassicurazioni dell'amico.
Il ragazzo con la cicatrice si rimise in piedi, controllando che la gamba lo reggesse.
Cloud non poté resistere più e l'afferro per il bavero -Lui ti ha salvato la vita! Che cosa ti da il diritto di comportarti in quel modo!?
-Il mondo non è ai tuoi piedi ragazzino- l'altro lo spinse via -Se ti importa tanto del tuo amico impara a proteggerlo da solo.
Quindi il ragazzo con la cicatrice si allontanò.
-Sai che non ha per niente torto?- intervenne l'uomo chiamato Jecht -Non sei stato molto utile in battaglia.
-Jecht!- intervenne Auron, ma l'altro gli rispose male -Che c'è signorino!? Sto solo dicendo la verità. Quel ragazzo non avrebbe potuto fare niente per aiutare il tuo amico, e non puoi pretendere che sia altrimenti. Guarda! Quella bestia ha ferito anche me, ma si sono tirato fuori da quella situazione da solo, perché c'erano altri a cui serviva il mio aiuto. Se vuoi aiutare quelli a cui tieni devi trovare la forza dentro di te, contare sugli altri non è un opzione!

Squall vide Cloud avviarsi incerto verso di lui, con la gamba malferma e la presa sulla spada meno forte.
“Ora o mai più”.
Ignorando il dolore il SeeD si alzò barcollante a sua volta, e caricò con tutto se stesso.
La lama della Fusion Sword gli strusciò sul fianco destro, senza riuscire a penetrare tanto profondamente nella carne, mentre con un un ultimo sforzo di volontà il moro piantava il Gunblade in orizzontale nella spalla sinistra del biondo, caricando un colpo.
Cloud lo colpì con una tremenda testata che lo mandò a cadere un metro più in là, ma il Gunblade fece comunque esplodere una detonazione che lo scagliò affianco al suo possessore, mentre il braccio del SOLDIER per poco non si staccava.
Con un impeto di rabbia improvviso Cloud spazzò l'ambiente on la Fusion Sword, colpendo Squall e scagliandolo qualche metro più là, senza lasciare troppe ferite pesanti, dato che la posizione, la forza e la presa sulla spada non erano più le stesse di prima.
Il SeeD fece un ulteriore sforzo e si alzò dolorante un ultima volta, il Gunblade stretto saldamente in mano, e partì all'attacco, con la lama puntata davanti a se, gridando con quanto fiato gli restava.
La Fusion Sword lo raggiunse al petto, mentre Cloud si sforzava al massimo per reggerla con entrambe le mani, ma Squall non rallentò finché l'impugnatura della sua arma non impattò con il petto del biondo.
Le fronti dei due vennero a contatto, cozzando con ancora più violenza delle lame all'inizio dello scontro.
Si scrutarono, dritti negli occhi.
La luce di forza ed energia non era svanita.
I loro corpi erano martoriati, morenti, eppure i loro sguardi erano ancora vivi e furenti.
Occhi determinati.

Si lasciò sfuggire un gemito frustrato.
L'immensa katana scintillava di fronte a lui, mentre il guerriero dai capelli d'argento sorrideva malvagio.

Era finita, era stato ferito, aveva perso.
Appena avesse tentato di rimettersi in piedi sarebbe morto, trafitto da quella spada invincibile.
Di colpo Sephiroth alzò lo sguardo e dovette pararsi dal discendente assalto di una spada a due mani mentre Zack lo spingeva indietro.
-Sei vivo!- esclamò il biondo, sbucando lì affianco con un mitragliatore in mano.
-Voi due...che ci fate qui?- replicò sentendo, una fitta improvvisa al fianco mentre cercava di alzarsi.
-Tu cosa ci fai qui! Hai intenzione di farti ammazzare!?- replicò l'altro, prima di sparare una raffica di colpi verso il SOLDIER leggendario.
-Quello che faccio non ti riguarda. Ora andatevene prima che possa uccidere anche voi- cercò ancora una volta di rimettersi in piedi ma fallì.
-E lasciarti morire? Cosa ci guadagneremo? Tu sei uno di noi, se continui a negarlo morirai inutilmente.
-Ma di cosa parli?- replicò, maledicendo la spada di Sephiroth.
-Quell'uomo si sbagliava: è vero, se vuoi proteggere i tuoi compagni devi trovare la forza per farlo, solo tu, ma se sei da solo allora quella forza non ha valore, perché non hai nessuno da difendere.
Zack piroettò in aria, per poi atterrare pesantemente a terra, e Cloud aprì il fuoco contro l'argenteo per proteggere il suo compagno.
-Combattere da soli in nome di qualche causa non ha valore. Proteggere gli altri standogli lontano è solo un altro modo per metterli in pericolo.
-Ben detto Cloud- aggiunse Zack, incrociando di nuovo la spada con Sephiroth.
Che idiozie andate blaterando?” pensò, cercando nuovamente di alzarsi senza successo.
-Quindi che farai? Resterai lì a lamentarti...- Cloud allungò la mano verso di lui -...o ti alzerai per combattere con noi.
Rimase in silenzio, fissando gli occhi del ragazzo di fronte a lui.
Perché, perché si ostinava tanto a volerlo proteggere?
Guardò la mano che gli offriva.
Con un impeto sconosciuto l'afferrò e si fece aiutare ad alzarsi, finalmente sconfiggendo il dolore.
Rimase a fissarlo ancora un po incerto.
Quel semplice gesto...che si fosse sbagliato fino a quel momento?
-Va bene, facciamo a modo vostro.

-Ehi- la voce di Cloud ruppe il silenzio.
Il mondo era ancora distante, le prese meno salde, e le gambe tremanti.
-Sai dirmi perché ogni volta che combattiamo finisce così?- finì il biondo.
-Vorrei tanto saperlo- rispose Squall, facendo colare un po di sangue dalla bocca.
Poi crollò sulle ginocchia, seguito a ruota dal compagno.
Il sangue gocciolò sul terreno, cominciando ad espandersi sempre più velocemente.
La Fusion Sword si piantò nel terreno, sostenendolo, mentre le forze lo abbandonavano.
La testa di Cloud gli cadde sulla spalla.
-Temo che per noi sia finita- disse a bassa voce il biondo.
-Almeno gli altri saranno al sicuro- replicò il moro.
-Mi dispiace- continuò l'altro, riuscendo ad alzare la mano destra quando bastava per metterla sulla spalla del compagno -Avrei dovuto essere più forte.
-No. Hai fatto quello che potevi- replicò Squall, usando entrambe le sue mani per alzargli il volto, in modo da poterlo scrutare negli occhi -Non avevo la forza sufficiente per fermarti.
Quindi le braccia cedettero e la testa di Cloud tornò a posarsi sul suo petto.
Ma il biondo trovò la forza di alzarla di nuovo, da solo.
-Sai una cosa Cloud?- chiese Squall a quel punto -Credo che tu e Zack siete stati i primi amici che io mi sia reso conto di avere.
L'altro scosse il capo.
Non era rimasto molto tempo.
-Dici che gli altri ce la faranno?- chiese incerto il SeeD.
-Se saranno uniti, si. Firion per quanto ne sappiamo è sopravvissuto. Abbi fede nel loro legame- rispose Cloud, mentre si sorreggeva con la mano sinistra, cercando di non accasciarsi sul fianco.
Squall, ormai troppo debole si lasciò scivolare lungo il filo della lama, fino a restare con il volto rivolto verso l'alto, e braccia abbandonate a terra.
Poco dopo anche Cloud si accasciò.
La lama del Gunblade non gli permise di cadere disteso, solo reclinato appena a destra.


A\N: E su queste note tragiche si conclude l'ennesimo (a sentire i due) duello tra Squall e Cloud, in parità.
DII\N: Io francamente sono abbastanza impressionato. Non si vede tutti i giorni un duello simile.
A\N: Già, dunque, conclusa questa leziosa diatriba prepariamoci per il prossimo capitolo, dove scopriamo se l'unione dei guerrieri gli è valsa la vittoria.

  
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