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Autore: scrittrice in canna    09/09/2015    2 recensioni
Elsa è nuova in città e la giornata sembra non andare nel verso giusto, finché non incontra Liam Jones.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Elsa, Liam Jones
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia non le era mai dispiaciuta, era una scusa per restare sotto le coperte, ma quando doveva uscire era tutta un'altra storia. Non che il freddo le desse fastidio, al contrario l'aveva sempre potuto sopportare date le sue origini norvegesi, ma in una città del Maine piccola e indaffarata camminare sui marciapiedi bagnati coi tacchi era un incubo, magari se il colloquio di lavoro a cui era appena stata fosse andato bene Elsa non sarebbe così di cattivo umore. Odiava essere la nuova arrivata in America, il suo accento faceva subito capire che non era del posto e a Storybrooke gli abitanti avevano una mentalità parecchio chiusa, il lato positivo era che non doveva fare troppa strada per tornare al palazzo dove viveva.
Si sistemò la borse sulla spalla per l'ennesima volta, raddrizzò l'ombrello che teneva in mano in modo da non bagnarsi e riprese a camminare stando attenta a non cadere. Qualche metro più avanti un negozio che non aveva ancora visto durante la sua settimana in città catturò la sua attenzione e mentre si faceva distrarre dalla vetrina sentì qualcuno sbatterle contro, perse la presa sul manico dell'ombrello e cadde all'indietro, perdendo il poco equilibrio che aveva.
"Maledizione, mi dispiace, avrei dovuto..." il ragazzo s'interruppe per darle una mano a rimettersi in piedi, le prese l'ombrello e cercò di coprire entrambi, fu in quel momento che Elsa notò che era bagnato fradicio, i capelli ricci gli cadevano sulla fronte e la camicia che indossava era diventata quasi trasparente. Alzò gli occhi di scatto per paura di essere stata scoperta a guardarlo per scoprire che lui stava facendo la stessa cosa. Le porse la mano e si presentò: "Liam" le disse con un sorriso che quasi gli divideva il viso a metà. Era affascinante, su questo non c'erano dubbi.
"Elsa" rispose lei cercando di sembrare composta anche se sapeva di essere un disastro: il suo vestito era sicuramente bagnato e sporco per la caduta, la sua treccia rovinata dal vento e il trucco sbavato. Eppure lui continuava a guardarla come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto, Elsa arrossì e prese l'ombrello: "Grazie per avermi aiutato, dovrei andare. È stato un piacere, Liam."
Quando se ne andò, Liam entrò nel negozio e si passò una mano tra i capelli cercando di asciugarli, ancora sorridente.
"Qualcuno è di buon umore" chiamò suo fratello da dietro al bancone.
"Scusa se sono in ritardo, ma..."
"Hai visto una bella ragazza e ti sei distratto?" finì Killian per lui avvicnandosi, gli diede una pacca sulla spalla e prese la sua giacca.
"Tranquillo, il tuo segreto è al sicuro con me" lo rassicurò. Liam si tolse il cappotto e si girò verso suo fratello che stava andando via.
"Dove diavolo stai andando?" gli chiese cominciando a contare il soldi del registratore di cassa.
"A casa."
"Senza ombrello? Ti prenderai un raffreddore."
"Al contrario di te, ho qualcuno che non aspetta altro che riscaldarmi, fratello" rispose sistemandosi il colletto.
Liam rise e chiuse la cassa per sedersi allo sgabello e aspettare che arrivasse qualche cliente. "Salutami Emma" disse a Killian che gli fece l'occhiolino e corse via. Forse suo fratello aveva ragione, avere qualcuno che ti aspetta doveva essere davvero bello. Guardò fuori dalla finestra e sospirò chiedendosi se avrebbe mai rivisto la ragazza dell'ombrello.

Non appena il cielo si schiarì il piccolo negozio dei fratelli Jones cominciò a riempirsi, era un piccolo discount, ma anche l'unico in città, quindi i soldi erano assicurati.
Non aveva guardato gli ultimi clienti negli occhi, troppo occupato a smistare la fila che si faceva sempre più lunga, finché non sentì una voce familiare chiedere: "Quanto le devo?" Era lei. Si rimproverò per aver passato gli ultimi due secondi a guardarla senza parlare e scosse la testa. "Elsa! Come mai sei qui?" Idiota.
Lei prese una delle scatole di tonno che aveva comprato e la scosse davanti a suoi occhi: "Dopo una settimana che sono qui, il mio frigo aveva bisogno di essere rifornito. Lavoro qui?"
Liam annuì: "Io e mio fratello siamo i proprietari."
Elsa s'illuminò, finì di sistemare i suoi acquisiti e gli fece le congratulazioni, stava per dire qualcos'altro quando una voce urlò: "Ci vogliamo dare una mossa?!"
"Credo di dover...andare" borbottò lei sorridendogli di nuovo prima di prendere la busta di carta e girare i tacchi.

Elsa tornava ogni giorno al piccolo discount alla stessa ora per rivedere Liam, anche se non sapeva più cosa comprare o dove mettere il cibo era felice di vederlo e scambiare quattro chiacchiere con lui prima di andarsene, dicendosi sempre che quello sarebbe stato il giorno in cui gli avrebbe chiesto di uscire insieme, ma cambiando idea non appena entrava, un giorno lo vide parlare con una biondina che sembrava conoscerlo bene, li fissava da lontano col cuore a pezzi sentendosi una stupida per aver pensato che un ragazzo come Liam Jones potesse essere libero. Per mantenere la sua dignità prese una vaschetta di gelato al cioccolato - ottimo contro le delusioni d'amore - e andò alla cassa, quando appoggiò la vaschetta Liam si girò verso di lei e la salutò come sempre: "Elsa, ti presento Emma. Emma, Elsa." Strinse la mano della ragazza e cercò di sorridere senza sembrare troppo forzata, proprio quando Emma stava per aprire bocca un ragazzo coi capelli e scuri e gli occhi stranamente familiari le si avvicinò e l'abbracciò, Emma lasciò andare la mano di Elsa presa dalla sorpresa e cominciò a ridere. "E lui è mio fratello, Killian" disse Liam riferendosi al ragazzo appena arrivato, poi incrociò le mani sul petto e lo rimproverò: "Che non capisce quando la sua ragazza è impegnata a fare altro." Killian non sembrava dispiaciuto, prima di lasciar andare Emma le diede un bacio (Elsa era contentissima del nuovo sviluppo della situazione e rilasciò una cosa a metà tra una risata e un sospiro) e appoggiò i gomiti sul bancone: "Scusa fratellone." Il ragazzo guardò Elsa e poi Liam, alzò un sopracciglio e prese la mano di Emma conducendola fuori: "Noi dobbiamo andare, vero tesoro?"
Lei sembrava aver capito le intenzioni del suo fidanzato e gli resse il gioco: "Oh sì, abbiamo molto da fare. Ci vediamo a cena, Liam. È stato un piacere, Elsa." Qualche secondo dopo erano spariti e Liam ed Elsa era rimasti soli.
"Per un secondo ho pensato... non prendermi per idiota ma ho pensato che Emma fosse la tua ragazza." Liam sbarrò gli occhi, chiaramente stupito. "No, no. Assolutamente no. Voglio dire, è una brava ragazza, ma quei due sono pazzamente innamorati e lei non è il mio tipo" disse velocemente, se Elsa non fosse abituata al modo di parlare di Anna non avrebbe capito una parola.
"Bene, perché volevo chiederti di uscire. Con me. Qualche volta."
Liam sembrava colto di sorpresa ancora i più, mise il gelato in un sacchetto, si schiarì la voce e annuì: "Sarebbe un grande onore." Si grattò dietro la testa e le porse il sacco, Elsa prese il portafogli ma lui alzò una mano per bloccarla: "Te lo offro, meglio partire col piede giusto."

Usciti dal ristorante dopo il loro primo appuntamento cominciò a piovere ed entrambi si misero a correre per raggiungere un punto asciutto, una volta sotto una tettoia Liam le diede il loro primo bacio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Scrittrice in canna's corner

Soooooo this.

Shippo i Frozen Jewel già da un bel pezzo, non lo sa nessuno tranne la mia amica Laura che mi ha chiesto di scrivere una os (o meglio, gliel'ho proposto e lei ha accettato). Io adoro Liam Jones con tutte le mie forze, lo voglio rivedere il prima possibile e lo aggiungo nelle mie fanfiction ogni volta che posso, ecco com'è venuta fuori questa cosa. Ci ho dovuto mettere anche i cs altrimwnti non ero contenta, è più forte di me, mi dispiace davvero.

Ne approfitto per dirvi che mi trovate anche su wattpad (già... Non me ne parlate) aotto il nome di sheriffswaan, sbizzarris o il mio lato più bimbominkioso nei titoli e nelle copertine, ma vi prometto che i testi sono seri. Potreste trovare qualcosa di inedito uscire fuori durante la prossima settimana ;)

Vostra,

Scrittrice in Canna.

   
 
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