Scrivere solo per il gusto di scrivere.
Raccontare episodi, faccende, narrare storie e assaporare vite. Andare oltre, ma cos' è oltre?
Non descriveró baci, abbracci o giornate al mare, non cercherò di capire formule aritmetiche e non fantasticheró su mondi sconosciuti.
Parlerò di tutto, di tutto e di niente.
Come si parla per parlare, scriverò per scrivere.
Un monologo di pensieri ed incertezze.
Scagliare la pietra e pentirsene, nascondere la mano e poi farsi avanti.
Domande banali ma a cui nessuno è mai riuscito a rispondere. Chi siamo? Cosa proviamo? Perché lo proviamo? Quanto può essere assurdo e meravigliosamente bello l'essere umano? Un piccolo corpo che sente e vive.
L'amore. Essere amati o amare?
È inutile usare la ragione perché il corpo avrà sempre la meglio. Capirà se fingi.
Le labbra, le parole, euforia e paura.
Nascosti dietro certe affermazioni, omologati in una generazione che non ci appartiene. Essere pazzi in un mondo di folli.
Come uscirne? Ti abituerai e ti lascerai trasportare dal fiume. Che senso ha reagire? Siamo stati creati per essere distrutti.
Ma vivere solo per vivere ne vale la pena? Scacciamo via questa perenne pigrizia e mostriamoci al mondo. Si. No. Forse. Un continuo contraddirsi.
Alzarsi in piedi solo per mettersi più comodi.
C'è chi vede solo bianco e nero ma i colori sono più belli. Non prendere posizioni.
In fondo in questo testo non ho parlato di niente.
Ma è la vita, una piccola persona da sola non può cambiare il mondo.