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Autore: The lady in Black    10/09/2015    4 recensioni
Stiles, Stiles, Stiles... All'inizio non credevi nei licantropi vero Stiles?
E ora il tuo migliore amico è un alpha.
Non credevi manco che ti potessi innamorare di me vero Stiles?
E ora invece sei accoccolato sul mio petto.
Non credi sia l'ora di essere meno diffidente Stiles?
-
Ma ti capisco sai?
È difficile resistermi.
Infondo, sono Peter Hale.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Peter Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima cosa che sento è il mal di testa, penso mi stia per scoppiare il cervello da quanto mi fa male.
Apro gli occhi e vedo tutto bianco, o mio dio sono finito in paradiso. Poi metto a fuoco intorno a me e vedo che sono in un'ospedale, molto probabilmente quello di Beacon Hills.
Emetto un mugolio di dolore per il mal di testa e subito una massa nera mi si fionda addosso.
 
"Ehi amico stai bene? Mi hai fatto preoccupare un casino! I medici non sanno cosa ha provocato lo svenimento. Di sicuro ha a che fare con il sovrannaturale, ma tu stai bene vero?" Mi urla quello che suppongo sia Scott stritolandomi in un abbraccio.
"Caro Scott non penso visto che Stiles è troppo stanco per essere logorroico qualcuno lo debba sostituire. Lascialo riposare ci penso io"
Guardo oltre la spalla del mio amico e vedo che la persona che ha parlato è nientemeno che Peter Hale, che si tappa le orecchie per l'urlo.
Mi guarda e ghigna "oh finalmente il bell'addormentato si è svegliato!" Dice allargando le braccia muscolose, fasciate da una maglietta di cotone nera.
Scott gli si avvicina e gli sussurra qualcosa, del tipo 'se lo tocchi t'ammazzo' o 'fallo stare male e t'ammazzo' insomma tutte frasi molto pacifiche.
Peter in risposta gli sorride maliziosamente, Scott per niente rassicurato mi guarda "Stiles torno presto stai tranquillo" dice preoccupato.
"Amico sto benissimo" 
E queste sono le parole che mi rimangio appena Peter mi porta uno specchio.
Ho delle occhiaie che arrivano minimo fino allo zigomo, la pelle e pallidissima e i miei nei risaltano ancora di più. I miei occhi sono più scuri del solito e sono contornati da capillari rossi.
Mollo lo specchio con un urlo molto poco virile e guardo Peter "cosa mi sta succedendo!" Gli urlo in preda ad un attacco di panico.
Lui mi si avvicina e mi sussurra "Stiles andrà tutto bene, vedrai che risolveremo tutto" mi poggia le mani sulle spalle e me lo ripete, finché non mi calmo e il mio battito ritorna normale.
Faccio un respiro profondo e mi rilasso.
"Peter al loft qualcosa mi ha posseduto ne sono certo, avevo una voce nella testa che mi... Mi incitava a picchiare Isaac. Non riuscivo a fermarmi, provavo un odio nei suoi confronti che non avevo mai provato prima. È stato orribile." 
 
La voce mi trema, una lacrima esce dal controllo che mi sto ponendo per non piangere. 
Scivola lungo la guancia e finisce il percorso sulla mia bocca, mi lecco il labbro e sento il sapore salato. Non cerco neanche di nasconderla, i licantropi sentono l'odore delle lacrime.
Non so neanche perché lo sto raccontando a Peter, dovrei aspettare il branco.
Lui annuisce, per una volta serio.
 
"Come mai ci sei tu qua?" Chiedo cercando di cambiare argomento.
"Sono tutti da Isaac che sembra stare peggio di te, continua a perdere sangue dal naso, le orecchie gli occhi e-"
"Si grazie hai dato un'idea" lo interrompo prima che finisce l'elenco di tutti i buchi del corpo.
Chissà perché a lui ha fatto questo effetto, sono quasi sicuro che abbia sentito la voce che gli diceva di picchiarmi come a me.
Magari erano due, che hanno cercato di istigarci uno contro l'altro. 
Anzi sicuramente sono due, ecco perché è cresciuto molto di più il tasso di criminalità qui a Beacon. Vanno in giro a possedere la gente e costringerli a fare azioni contro la legge. Forse sono spiriti o demoni e che cosa ne so io. 
"Dobbiamo consultare il bestiario" dico ad alta voce, in un tono risoluto. 
Faccio per alzarmi ma due braccia molto più forti di me mi rispondono giù. 
"Ehi mollami ormai sto bene!" Urlo a Peter.
"Sai bell'addormentato a casa mia, quando uno ha la faccia quasi come quella di uno zombie non è molto in salute. E comunque fra poco arriveranno gli altri del branco e ti informeranno su cosa hanno scoperto da Isaac".
Ci penso un po' su e alla fine mi rimetto sul letto ma non sdraiato, bensì seduto, come se fosse una protesta. Incrocio le braccia e metto il muso.
"Smettila di chiamarmi bell'addormentato!"
Peter mi guarda e mi fa l'occhiolino, deve perdere sta mania. 
Mi da sui nervi.
"Ah a proposito ti ho comprato dei vestiti nuovi, spero ti piacciano" dice indicando la sedia affianco al letto.
 
Dopo una ventina di minuti, (in cui ho guardato lo zio psicopatico male e lui sulla porta continuava a ghignarmi, Quando non è troppo occupato a squartare la gente potrebbe lavorare come body guard.) entra il branco al completo, a parte Isaac ovviamente.
Senza neanche dargli il tempo di spiccicare parola li turbino di domande "come sta Isaac? Perde ancora sangue? Ma l'avete portato da Deaton? Perché io non perdo sangue? Dobbiamo guardare il bestiario, qualcosa mi ha posseduto!"
Scott mi sorride e dice "be direi che stai decisamente meglio" fa schifo a mentire, tutti mi stanno guardando preoccupati.
Derek, che sembra quello meno preoccupato (a parte Peter che non lo e mai) va subito al punto e mi risponde "Isaac perde ancora sangue ma molto meno, si lo abbiamo portato da Deaton. Dice che non è una cosa grave, è come se stesse espellendo la cosa che aveva in corpo.
Forse te non perdi sangue perché la cosa se ne andata da sola, comunque visto che Isaac è incosciente non ha potuto dirci niente; quindi dicci subito cosa è successo"
Wow penso sia il discorso più lungo senza neanche una minaccia che abbia mai detto.
Tutti mi guardano aspettandosi una risposta, tranne Peter che ha un sorriso che non è molto rassicurante.
Mi chiedo se lui non sappia già cosa sta succedendo.
Prendo fiato per iniziare il discorso ma Peter mi precede "sentite magari è meglio che andiamo tutti fuori e ve lo racconto io, visto che me l'ha già detto. Non deve essere stata un'esperienza fantastica, ed è meglio se non la racconta di nuovo."
Mi guardano in cerca di assenso e io faccio un cenno con la testa.
Escono tutti e la stanza cade nel silenzio più totale. 
Dovrò ringraziare Peter dopo, non pensavo che avrei mai dovuto farlo.
Faccio dei respiri profondi e riprendo lo specchio che è appoggiato sul comò.
Il mio aspetto è un po' migliorato,
le occhiaie sono diminuite e ho lo sguardo vigile. Ma la mia pelle è sempre pallida e i miei occhi sono sempre pieni di capillari rosso sangue e ormai sono diventati due buchi neri, non c'è più traccia delle mie iridi color caramello.
Sospiro e rimetto lo specchio a posto. Non ce la faccio a stare fermo, mi sento come se avessi bevuto 10 gatorade. 
Mi alzo e mi tolgo il camice da paziente, vado a farmi una doccia  (wow ci sono le docce!) per togliermi la puzza di malato e mi metto i vestiti che trovo sulla sedia: dei jeans neri, una t-shirt con un teschio e un giubbotto di pelle.
Si vede proprio che me li ha comprati Peter, chissà perché lo ha fatto.
Mi tasto la tasca del giubbotto e trovo dei ray ban neri, oh questi si che mi piacciono.
Nonostante sono in un spazio chiuso li inforco per non far vedere i miei occhi e esco dalla stanza.
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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