SAN...CHI?
Buonasera….eccomi
di nuovo qui per voi(Ma porca miseria, chi ti ha chiesto niente! NdTutti)!!!So
che non aspettavate altro(Puoi capire, l’attesa ci stava
uccidendo…NdTutti)!Quindi sono tornata per proporvi un'altra Draco/Ginny(Hai
una fantasia spaventosa…Ndegli ormai affezionati sostenitori dell’autrice.)!!!
E’
uscita un po’ così…per i fatti suoi! Vi invito comunque a leggere e a
COMMENTARE(sapete quanto ne ho bisogno)!!!baciotto eva.
“Tesoro
vuoi che ti accompagni dentro?”
“No,
il tuo sorrisetto non me la racconta giusta.”gli rispose baciandolo per
l’ennesima volta quella sera. “E poi domani devo andare al lavoro…io!”
“Non
è colpa mia se sono un eroe nazionale e posso permettermi di stare a casa a
dormire quando ho fatto tardi la sera prima…”
“Togliti
quel ghigno malizioso dalla faccia se non vuoi venirmi a trovare in
‘ufficio’.”disse lei con più convinzione.
“Che
problema ci sarebbe…con tutte le volte che ci sono finito, ormai sono di casa al
San Mungo!”strinse ancora con più forza il corpo della ragazza contro il suo e
tuffò il viso fra i capelli profumati.
“Amore
è veramente tardi, devo entrare e stare pure attenta a non disturbare i due
piccioncini…”
“Perché
lui può passare la notte qui e io no?”continuò lui con voce lamentosa.
“Perché
lui non ha una casa splendida come la tua, ma in compenso una fidanzata
pigrona!”spostò le mani di lui dai suoi fianchi, lo baciò con trasporto e
sgattaiolò dentro casa, ma senza perdersi un flebile ‘ti amo’ appena sussurrato
dal moro.
Chiuse
piano la porta e cercando di fare meno rumore possibile si avviò verso la sua
stanza.
C’era
qualcosa che non andava. Una luce fioca si propagava dal salotto, e voci di
sconosciuti misti a singhiozzi neppure troppo trattenuti provenivano dalla
stessa stanza. Aveva paura di interrompere la coppia d’amici, ma la
preoccupazione era tale che si costrinse ad entrare.
La
figura sul divano era una sola, raggomitolata su di un angolo davanti alla
televisione accesa.
“Tesoro…va
tutto bene?”si avvicinò verso l’amica e accese la luce sul tavolino vicino.
“Ginny
cosa…”ma il volto sconvolto dal pianto dell’amica le smorzò le parole in gola.
La
guardò negli occhi dato che Ginevra si era accorta della sua presenza, cercando
di carpire qualche indizio. Spostò lo sguardo sul tavolino trovandovi una
bottiglia per metà vuota di Dom Perignon ed una scatola di cioccolatini formato
famiglia. Riportò l’attenzione a quelle due piccole pozze azzurre piene di
tristezza alle quali pose la sua muta domanda.
“E’…è
il film.”la rossa si passò le mani sul viso cercando inutilmente di far sparire
le lacrime che proprio non volevano saperne di smettere di scorrere. “Sai
quanto mi commuovo davanti a una struggente storia d’amore…del tipo lei lo ama,
lui la ama, ma alla fine si mollano.”un altro e più rumoroso singulto, parlava
del film ma pensava a se stessa.
“Vieni
qua Gin!”si sedette accanto a lei e l’abbraccio forte.
“Io…lui…”
“Shh,
adesso calmati. Sono sicura che non è niente. Ora calmati e raccontami
tutto.”le scostò una cicca dietro all’orecchio e l’altra incominciò a respirare
più o meno normalmente.
“Lo
odio questo maledettissimo, fottutissimo giorno di merda! Chi diavolo ha
inventato San Valentino? Chi è quel demente che ha avuto un’idea così idiota?”
Herm
non sapeva proprio cosa rispondere. O meglio, avrebbe potuto sciorinare tutto
quello che sapeva al riguardo ma sapeva che l’amica non intendeva quello.
“Io”riprese
il racconto la povera sconsolata “avevo organizzato tutto. Una bella cenetta a
lume di candela, una bottiglia di ottimo champagne”fece accennando alla
bottiglia davanti a loro “dei cioccolatini, anzi guarda ne vuoi uno? Sono
buonissimi! Insomma, tutto assolutamente perfetto per il nostro primo San
Valentino!”
Si
soffiò rumorosamente il naso e prese, come per confermare quanto detto prima,
un cioccolatino dalle strane striature rosa.
“Lui
è arrivato come sempre in orario ed elegantissimo. Ci siamo salutati con un
bacio bellissimo, uno di quelli carichi
di passione che mi fanno toccare il cielo con un dito.”altro cioccolatino verde
alle mandorle “Quando ci siamo staccati e si è accorto di quello che avevo
preparato mi ha guardato con aria stralunata e mi ha chiesto ‘dobbiamo
festeggiare qualcosa?’”
‘Pessima
mossa Draco, proprio una pessima mossa’…si ritrovò a pensare la riccia.
“Lì
per lì pensavo fosse uno scherzo e gli ho sorriso, che deficiente! Ma lui
imperterrito ‘Allora proprio non me lo vuoi dire?’”fece lei imitando alla
perfezione la voce strascicata del fidanzato.
“Io…non potevo crederci! Mi sono sciolta dal suo abbraccio
dando inizio ad un discorso a dir poco demenziale!”
“Draco
non ti ricordi proprio cosa dobbiamo festeggiare?”
Lui
si fece pensieroso e Ginny decise di dargli un aiutino.
“Beh,
siamo a Febbraio…”
“Io
sono nato a Giugno, tu ad Agosto, il nostro anniversario è a Novembre…ora se
non hanno spostato Natale e Capodanno non capisco proprio…”
Lei
strabuzzò gli occhi. “E’…San Valentino oggi!”
“Ah”fece
il biondo tirando un sospiro di sollievo “mi stavo già preoccupando di aver
dimenticato qualcosa di importante!”cercò di raggiungerla ma lei si scostò.
“Ma…lo
hai fatto, hai…dimenticato la festa degli innamorati!”
“Non
diciamo sciocchezze, è una semplice ricorrenza consacrata al consumismo.”si
difese con aria da maestrino.
“Quindi
io sarei una sciocca?”
“Non
è affatto quello che ho detto! Penso semplicemente che un giorno così non
significhi nulla.”
“E
quando avevi intenzione di farmi sapere che non credi nel giorno più romantico
dell’anno?”si stava veramente scaldando…‘non significhi nulla?’…ripensò con
rabbia al pranzo da re per il quale aveva impiegato tutto il giorno.
“Ero
convinto che condividessimo quest’opinione. E poi cos’è, non ti dimostro forse
di amarti ogni giorno? Non te l’ho forse dimostrato in passato mettendomi
contro la mia famiglia e i miei amici?”involontariamente aveva alzato la voce,
ma lei era bravissima a mandarlo in bestia.
“Quindi
per te amarmi è un sacrificio?”
“Diciamo
che non è sempre stato semplice…”
“Invece
per ma è stata una passeggiata. Quando l’ho
detto a Ron dalla gioia per poco…non moriva! E quando l’ho fatto sapere
ai miei migliori amici sono stata sommersa dalle congratulazioni, per non
parlare della festa organizzata in mio onore dal resto della famiglia Weasley!”
“Certo
non deve essere stato facile per te portarti un bastardo come me in casa!”
“Esattamente!”
“Devi
aver sofferto molto…”continuò lui provocatorio.
“Si!”
“Allora
se è stata solo sofferenza…”disse lui guardandola con rancore.
“…perché
dovrebbe continuare?”finì lei la frase, ferendolo con la sua stessa arma.
Lui
si era limitato ad un malinconico “Già!”per poi uscire dall’appartamento.
“Ora capisci come è andata?”disse la rossa finendo
il resoconto e accettando il fazzoletto offertole dell’amica.
“Caspita, sono volate parole grosse.”osservò Herm
preoccupata.
“Ti giuro che me ne sono pentita subito dopo, sono persino corsa giù dalle scale
rischiando di rompermi l’osso del collo ma lui si era già volatilizzato.”
“Forse non dovresti preoccuparti. E’ già successo
che litigaste in passato, dovresti dargli il tempo di sbollire l’arrabbiatura e
poi cercarlo.”
“Non ne vorrà più sapere di me. Praticamente gli ho
detto che la nostra storia mi causa sofferenza e che forse era meglio
lasciarci.”
“Adesso non pensarci…domani risolveremo tutto.”le
sorrise dolcemente e con la coda dell’occhio si accorse che sullo schermo
stavano passando i titoli di coda.
“Gin sarà meglio andare a letto.”scortò l’altra
fino alla sua stanza e le depose un bacio sulla fronte.
“Notte.”
“Notte Herm, grazie.”
‘Dio che mal di testa…’gli effetti di quanto aveva
consumato la sera precedente incominciavano a farsi sentire. Non avrebbe dovuto
bere così tanto, e ora le scappava terribilmente anche la pipi.
Cercò di sedersi sul letto ma il braccio di Draco
avvolto intorno alla sua vita le impediva qualsiasi movimento. ‘Aspetta un
attimo…’si disse ‘il braccio di Draco?!?’
Ruotò il viso ed incontrò quello del suo uomo
serenamente disteso al suo fianco.
Si, aveva decisamente bevuto troppo. Come poteva
avere le allucinazioni?
“Mhh…”lui mugolò nel sonno e la spinse più vicino a
se.
Non ci poteva credere. Era tutto reale, lui era lì,
nel suo letto, e la stava abbracciando!!! Non trattenne un risolino divertito e
compiaciuto, ma alzando lo sguardo si ammutolì.
Sul comodino vicino al bel addormentato vi era un
incredibile sorpresa.
Un enorme mazzo di rose naturalmente rosse, un paio
di enormi scatole di cioccolatini, una bottiglia pregiata e l’immancabile
biglietto.
Rimase immobile per alcuni istanti, piacevolmente
estasiata da quella vista, per poi chinarsi in avanti e afferrare il cartoncino
color crema finemente decorato.
“So che a volte sbaglio, che urlo, mi agito, e dico cose di cui subito dopo mi pento. Mi dispiace. Mi dispiace di non averti dato quello che desideravi, di aver rovinato la tua sorpresa e di aver detto tutte quelle cose su quanto sia difficile amarti. Ribadisco che all’inizio non è stato semplice, ma sarebbe a dir poco impossibile per me vivere senza di te! Cercherò di dimostrarti il mio amore in ogni occasione, rendendo questo giorno ancora più speciale. Buon San Valentino piccola mia, ti amo…ti amo moltissimo!”
Gin si asciugò le lacrime
di gioia che le scorrevano sul volto. Si chinò sul corpo caldo al suo fianco e
gli sussurrò sulle labbra “Anch’io!”
“Anch’io cosa?”fece lui
sorridendo ad occhi chiusi.
FINE.
Colgo come al solito
l’occasione per salutare e ringraziare coloro che commentano:RAGAZZI SIETE
FANTASTICI!!!! Sto cercando di rispondere a tutti per mail(tutto ciò ad una
lentezza record per chi si stesse domandando come mai non gli ho ancora fatto
sapere nulla!!!) per ringraziarvi personalmente e(diciamocelo pure!!)
incensarvi un pochettino!!! Vi ricordo inoltre la precaria situazione in cui
verso e quanto il dottore mi abbia sconsigliato LE RECENSIONI NEGATIVE…detto
questo:bacio bacio eva.