Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: Clara_Oswin    10/09/2015    1 recensioni
le cattive figure sono insite in noi, mi è venuto in mente di creare una raccolta di storie che parla delle varie male figure che hanno fatto parte della mia vita e continuano tutt'oggi XD i momenti sono i più stravaganti e assurdi, e beh, spero che leggerete e magari strapperanno un sorriso!
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L’ospite indesiderato

 

 

Era una calda e afosa giornata d’agosto, ogni cosa in paese sudava, i muri, i gelati, le persone…

C’era un ragazzo che conoscevo da poco e con cui da qualche giorno ( tipo 2 ) avevo iniziato ad uscire, mi aveva fatto capire di interessargli ma io non ero presa da lui quanto lui da me e quando quel pomeriggio mi invitò ad andare a mare con lui decisi che infondo era un modo per poter parlare e conoscerci meglio, perché tutti a mio parere meritano almeno una chance per fare breccia nel mio cuore.

La sua chance finì per le 18:00 del pomeriggio, quando all’ennesimo discorso palloso non potei fare a meno di trattenere uno sbadiglio fragoroso che tentava disperato di uscire dalla mia bocca per riversarglisi direttamente in faccia. Oltre a non essere particolarmente bello infatti, era noioso e completamente diverso da me; a me piaceva lo sport l’aria aperta e la vita attiva, lui era pigro e aveva pochi interessi, io amavo leggere e nuotare, lui non amava nessuna delle tante cose che dicevo io, recuperando le sue mancanze che io attribuivo ad un “impoverimento caratteriale” con qualche complimento sul mio aspetto, i miei occhi o i miei lunghi capelli dorati, buttato nel discorso senza nessun nesso logico.

“Ti piace nuotare?” e lui mi rispondeva “non proprio… ti hanno mai detto che hai dei bellissimi occhi?”

Potete immaginare ovviamente la mia faccia, un misto tra depressione e insofferenza. Io adoravo e adoro a tutt’oggi nuotare, specialmente a mare. A differenza delle altre ragazze che scendevano al mare per cuocersi sotto i caldi raggi solari sino agli orari più impensabili in strettissimi bikini, io ero il tipo che non comprava un costume se poi quando dovevo nuotare questi se ne andava per conto suo (una volta comprai un bikini che durante un tuffo se ne andò letteralmente via ahahah) e mi piaceva portare quando potevo maschera e pinne e nuotare sott’acqua.

Il pomeriggio si era inoltrato ed io avevo voglia di fare un bel bagno rinfrescante, con o senza il mio accompagnatore, non avrei rinunciato al mio bagnetto perché a lui non andava.

Inaspettatamente forse per lo spirito di emulazione o non so, forse per fare una buona impressione, si fece il bagno anche lui iniziando a nuotare verso il largo. Mi mantenevo sempre il più possibile lontano da lui, mi infastidiva persino urtarlo per sbaglio...

Poi, ad un tratto lo vidi.

Rimasi scioccata in un primo momento, poi cercai di controllare il mio ribrezzo.

Cercai di distogliere più volte lo sguardo mantenendo un aria dignitosa, ma mi era impossibile non fissarlo ad occhi sbarrati.

Mentre il mio accompagnatore stava parlando ininterrottamente, una sostanza verde appiccicosa aveva preso a scendere lentamente dalla sua narice.

Non era la solita colata di sostanza quasi incolore, era viscida, verde e molto corposa.

Pensai. Ora se ne va, ora si bagna e se ne va.

Ma lui continuava a parlare e questa cosa scendeva ancora.

Ero schifata ma anche combattuta...  mai mi ero trovata in una situazione del genere. Fosse stato un mio amico intimo gliel’avrei detto senza problemi, ma lui lo conoscevo appena da tre giorni! Sicuramente si doveva leggere la mia espressione schifata sul viso, così decisi di scendere sotto acqua nel tentativo di essere emulata e scacciare l’orrore verde. Quando mi finì l’ossigeno nei polmoni e fui costretta a risalire, ma la cosa era ancora lì così come il suo proprietario. Era arrivata quasi al labbro, poteva misurare un bel po’ di centimetri. Probabilmente il ragazzo avvertì qualcosa sulla bocca, o forse fu solo un colpo di fortuna mentre alzò la mano e si sciacquò il viso.

Tirai un sospiro di sollievo, era finita finalmente.

Va tutto bene?” mi chiese

Ed io pensai che aveva proprio una gran faccia tosta, “Avevi una schifo di caccola che ti colava dal naso!” gli avrei volentieri urlato, ma decisi che non era il caso così mentii dicendo che andava tutto bene ma che volevo uscire dall’acqua.
Andai via di fretta con qualche scusa balorda, mia madre rimasta fuori di casa, dar da mangiare al coniglio della vicina, badare ai figli di mia zia; la scusa mi riuscì tanto bene che lui non sospettò minimamente mentre mi guardava scappare via, che in realtà fuggivo da lui e la sua caccola!


Fu il peggiore appuntamento che (sino ad ora) ho avuto.

Quella fu l’ultima volta che lui mi vide, ma io al contrario mai dimenticherò la sua faccia e la sua sostanza verde viscosa scendere lungo il naso sino ad arrivare sulle labbra; nei miei incubi peggiori sogno che mi insegue per baciarmi con quel muso viscido, ma grazie al cielo la mattina mi sveglio e penso che è finita e che dopo avergli gentilmente detto che non era il mio tipo, scappando a gambe levate, adesso penso con tristezza che forse, quell’orrore verde, sarà il problema di qualche altra ragazza!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Clara_Oswin