Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: Arcieoctz    10/09/2015    1 recensioni
Loro sono tre normalissime ragazze che vivono nelle console di una sala giochi.
La prima, di nome Leah, vive in una console dove si gareggia a bordo di kart, ama queste velocissime vetture e desidera poter gareggiare, ma il padre si rifiuta di farla avvicinare alla pista.
La seconda, Elena, abita a Doom, un gioco in cui devi combattere per sopravvivere, il suo padre è l'eroe del gioco e tutti si aspettano che lei prenda il suo posto; lei però, sapendo cosa accade alla fine della partita, non si sente attratta dalla vita del padre per timore di non essere all'altezza delle aspettative altrui.
La terza viene dal tranquillo gioco di Diner Dash e vorrebbe rendersi utile, ma nessuno desidera il suo aiuto, per timore che accada qualcosa di sbagliato che possa mandare fuori servizio il gioco; questa ragazza è Merida.
Come possono queste ragazze, provenienti da mondi così diversi, trovarsi amiche e unite in un'avventura grande come quella che le sta per cominciare?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Re Candito/Turbo
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Leah osserva ansimando Nitroglicerina svenuta accasciata a terra. Pensa che finalmente ha avuto quel che si meritava da quindici anni ed anche di più.

Merida scende dal kart di Dumper, abbraccia la sua amica e si congratula con lei: "Sei stata eccezionale come un frullato di pesche noci la domenica pomeriggio! E hai fatto ciò con soltanto una bacca a forma di moneta! Incredibile!", la bionda le sorride e l'abbraccia.

In quel momento la più giovane dei Time si ricorda del suo amico che sicuramente non sta molto bene, scioglie l'abbraccio e corre dove è caduto Jonny. Poco dopo di lei, anche gli altri NCP, e proprio tutti gli altri, la seguono.

Leah ritrova il suo amico re mentre si rigira tra le mani un frammento della carena indaco della sua moto.

"Jonny, sei stato coraggioso!" afferma Leah stringendo il ragazzo, lui afferma: "Il coraggio è un'altra cosa perché io non ho paura di lei! Quella era determinazione!", lei sorride: "Sarà, comunque sei stato fondamentalmente cruciale!", Jonny arrossisce prendendo il colore di una mela bella matura.

"La moto è di nuovo in pezzi." Constata affranto Dumper, Jonny afferma: "Era più importante fermare una bugiarda che salvare la mia moto. Coloro che non dimostrano fedeltà al regno e che lo disonorano vanno fermati. Un re protegge il suo popolo.".

Gli avatar-motociclisti sono commossi da queste parole, poi però sentono salire nei loro corpi digitali il senso di colpa.

Terrance e il suo clone ritornano ad essere un unico NCP, Shark Teeth ritrae i suoi denti di squalo e Terrell... torna in forma umana.

"Credo di parlare a nome di tutti quando dico che... se non ci fosse stato lei saremmo davvero nei guai." Dice Terrell guardando Jonny negli occhi, gli altri avatar sono tutti dispiaciuti e d'accordo con quel che dice il loro compagno.

"Non pensate a come mi avete trattato in passato. Il passato passa e non ritornerà, il futuro è come una porta che adesso si aprirà." Dice Jonny con un tono poetico, poi... glitcha in modo improvviso. Afferma: "I'm still a glitch, ma sono sicuro che tutti insieme troveremo il modo di farmi tornare un motociclista a tutti gli effetti." e Aria aggiunge: "Ed io so esattamente come fare!"

"Il re è tornato." Sospira Ludovica pensando al ragazzo bello che ha fatto così tanto per loro... e questo lo stanno pensando anche Elsa e Carbon Monoxid.

"Dicci come può ritornare il re a pieno titolo." Incita Leah, Aria risponde: "E' sufficiente andare dove tutto è iniziato e gettare dentro delle monete.", Maximuss domanda: "Per 'dove tutto è iniziato' ti riferisci al Vulcano Sputalava, non è vero?", la dama risponde: "Sì.".

"So... procuriamoci una moneta ciascuno e dirigiamoci al Vulcano." Incita Jonny e ricorda: "Gli altri NCP che non sono di questo gioco pensino a Flam... Nitroglicerina."

Tra gli NCP della Sicurezza uno si fa avanti e raccoglie la moneta che è stata usata per fermare la falsa regina.

"Credo che tu possa usare questa." Afferma Vector porgendo la moneta al re e aggiunge: "E inoltre ci sarebbe... questo." Si sfila dal polso un polsino indaco con sopra uno strano bottone a forma di aquila.

Jonny prende entrambi gli oggetti e infila il polsino al braccio tenendolo poco più su rispetto alla placca metallica delle catene.

"Is this new? I like it! Ma a cosa servirebbe?" domanda Jonny studiandosi il polsino, Vector dice soltanto: "Premi il bottone.", il biondo avvicina il dito alla piccola figura sul suo polso molto lentamente, ma alla fine la preme.

Si sente uno strano rumore, si accende una luce poco distante da loro.

Quando Jonny si gira... si trova davanti una moto identica alla sua i quali pezzi sono spariti.

"How...?" si mozzano in gola le parole di Jonny, il bruno spiega: "Ho pensato che no ci sarei sempre stato io a ricostruirti la end-motor-bike perciò ho ideato un sistema di calamite (che sono attaccate dietro a ogni pezzo della moto) che si attiva quando premi il pulsante. In questo modo la moto si rimonta da sola.", il re sorride e ringrazia.

“E abbiamo appena scoperto quale sia la modifica apportata alla moto!” afferma Dumper.

“Sua altezza, credo che siano tutti pronti.” comunica Aria rivolta a chi possiamo indovinare, il biondo sta per dare l'ordine di avviarsi quando si sente qualcuno che ansima molto pesantemente come se avesse corso per chilometri e chilometri.

Prima che il Generale Larry capisca cosa stia succedendo... è già circondato da due braccia. Egli si stupisce, quella che lo sta abbracciando è Elena, sua figlia che non l'ha mai voluto abbracciare neanche una volta e sta addirittura... piangendo?

“Papà, ho avuto paura.” piange la ragazza, lui la stringe per poi allentare la presa e le chiede: “Elena, calmati. Cosa è successo che ti ha sconvolta così tanto?”, lei si asciuga le lacrime e balbetta: “Il Baron of Hell è nato dall'uovo che è finito qui! L'ho ucciso, mi sono girata... e c'era un intero squadrone!”.

Larry e il Death Dagger si guardano negli occhi allarmati e moltissimo.

“E temo che, mi dispiace per il caporale, suo figlio Darn sia a capo di quel gruppo... in forma ibrida.” aggiunge Vector, dopo un breve scock, Larry gli chiede al limite della pazienza: “E non potevi dirlo prima?!”, il bruno ricorda: “Al telefono?”, il Generale afferma: “Ringrazia che ho un'alta considerazione di te e il fatto di averci avvisati del pericolo non ha fatto altro che aumentarla; perché se non fossi tu ti avrei già sparato!”.

“Vi pare il momento di litigare? Qui c'è uno squadrone di mostri e non stiamo qui a gingillarci?” domanda Merida in modo ironico, Larry prende un profondo respiro per calmarsi e ammette: “La ragazza coi capelli blu ha ragione. Uomini alle armi solo per difendervi in caso di attacco! Dobbiamo evacuare la console.”

A queste parole Leah rammenta: “Ma Jonny non può lasciare il gioco!”, Death Dagger dice dispiaciuto: “Non abbiamo altra scelta. Quei mostri sono pericolosi e qui non possiamo rigenerarci.”.

In quel momento, la terra ha incominciato a tremare.

“Portate gli NCP di questa console fuori!” ordina Larry, un gruppo di uomini armati corre a prestare aiuto agli abitanti di quel mondo assieme a Ralph, Felix, Vanellope e Calhoun.

“Padre, non vinceremo mai! Sono troppi!” urla Elena.

Il rumore di terra battuta si fa più vicino.

“Dobbiamo allontanarli!” ordina Larry al caporale, sua figlia si fa avanti per aiutarlo, il padre cerca di fermarla, ma lei è troppo testarda.

“Cosa facciamo?” chiede Aria, Jonny afferma: “Dovete andarvene! All of you!”, Javier urla: “Come?! Non lasciamo il nostro sovrano!”, il biondo rivolge un'occhiata a tutti loro: “Il mio non era un amichevole consiglio... era un ordine!”.

Contro la loro stessa forza, le gambe di tutti gli avatar prendono a correre alle vetture per pilotare via. Aria scappa dietro di loro.

“Non sapevo di avere questo potere.” ammette Jonny spaventato.

“Noi cosa dobbiamo fare, insomma: noi non siamo dei soldati come Elena.” domanda Merida, Leah afferma: “Incominciamo rimanendo tutti assieme, avremmo più probabilità di difenderci se stiamo in gruppo che non individualmente.”, Dumper afferma: “Certo! Niente può farci male se restiamo uniti!”.

Purtroppo... non ha fatto i calcoli con qualcuno del quale si sono dimenticati tutti.

La sicurezza che ha dominato per pochi attimi i cuori dei ragazzi e degli adulti viene sferzata in due in attimo... come l'urlo che trafisse l'aria.

Nitroglicerina si era ripresa, aveva sguainato un coltello e... l'aveva piantato nella gamba (parte tra il ginocchio e il piede) di uno dei piloti, trapassandola da parte a parte... tagliando in due il nervo e arrivando a pochi centimetri dal vaso sanguigno (o quello che tecnicamente dovrebbe esserlo).

“Brutta schifosa... (parolaccia che non va bene per i bambini e non voglio cambiare rating)!” urla Celeste e questa volta, nessuno l'ha fermata dal dare un pugno in faccia a quell'orribile virus.

Nitro si rialza e corre via accarezzandosi la guancia sinistra.

Turbo si siede lentamente e tra dolori inimmaginabili, sfila il coltello che gli ha trapassato la gamba destra.

“Sto bene, più o meno.” geme il pilota rosso, Vector afferma: “Dobbiamo fermare l'emorragia, qualcuno a un tessuto resistente o qualcosa del genere?”, Dumper comincia a frugare nello scomparto del suo kart.

“I think you'll need this.” afferma Jonny prendendo uno strano filo d'erba rotondo dal terreno, si allunga come se fosse un elastico.

Il bruno (che è l'unico ad avere i capelli marroni lì in mezzo), appena a tra le mani le bende che gli ha dato Dumper, inizia a girarle lungo la gamba del pilota infortunato.

“Altro che cattivo... tu dovevi fare il dottore.” ride Merida per cercare di sdrammatizzare, ma non è molto brava in questo.

“Speriamo che tengano. Senti male?” chiede Vector visibilmente preoccupato, Turbo ammette: “Ho perso la sensibilità dal ginocchio in giù.”, Leah si avvicina al padre e piange: “Significa che ti dovranno tagliare via la gamba?”, lui ride: “Non mi dirai che hai paura? Neanche io sono spaventato. Guarda il caro Jonakon, a lui mancano tutte e due le gambe.”, Jonny lo corregge: “My name is Jonathan e ha ragione, puoi vivere anche senza una gamba e anche senza tutte e due.”.

“Senti, devo ringraziare solo Vector per avermi.. dove è andato?” chiede Turbo osservando che al gruppo manca l'occhialuto.

“Non sarà mica andato a cercare Elena?” domanda Leah scioccata, Merida afferma: “Così si farà ammazzare!”, Dumper ammette: “Credo che gli importi ben poco della sua vita, vuole proteggere la ragazzina o quanto meno accertarsi che non si faccia male.”.

 

“Ora che so che i miei compagni di DOOM sono qui, non ho alcuna paura di fronteggiare un intero clan di Barons of Hell!” afferma Elena stringendo il fedele Topher fino a farsi male alle mani scorticate e piene di cicatrici da combattimento.

In quella, un cespuglio dietro di lei si muove e un Barone salta fuori con un solo balzo dalle possenti gambe di capra. Lei imbraccia meglio il fucile, ma rimane paralizzata... quel mostro ha dei capelli biondi e gli occhi marroni dalla pupilla rossa.

“D..d..ar..” balbetta Elena trovandosi all'improvviso artigliata dalla paura e dall'insicurezza, sta accadendo troppe volte per una sola giornata.

“Esatto, bell'imbusta!” afferma Darn alzandosi in tutta la sua nuova grandezza, ride: “Come ci si sente ad essere messi al muro? A sentirsi indifesa e... sola? Ora io ho un esercito molto più forte del tuo e ho un intero Arcade da conquistare. Alla fine io avrò TUTTO... e tu non avrai più niente!” termina prendendole la faccia nella mano destra.

“Nessuno ti verrà a salvare!” afferma Darn.

Allunga la mano sinistra indietro e, una volta ricoperta dalle fiamme verdi, la slancia contro la sua avversaria.

Elena si sente morta... ma il suono di quattro proiettili spariti da una mitragliatrice riaccendono una piccola luce di speranza.

Darn lascia andare la sua avversaria, osserva i quattro buchi dei proiettili che lo hanno perforato e rivolge uno sguardo acido... al Generale Larry che impugna la mitragliatrice argentea ai raggi del sole azzurro.

“Scappa Elena!” ordina il padre, ma la ragazza ribadisce di non lasciarlo da solo, è suo padre, il Generale afferma: “Allora: allontanati!”, lei obbedisce questa volta.

“Avanti!” incoraggia Larry rivolto al Darn ibrido che gli rivolge il suo sguardo iniettato di sangue, il mostro ibrido ride: “Se ci tiene così tanto a morire!”.

Il Generale lo prende come una minaccia e una provocazione.

L'uomo corre contro al mostro sparando una raffica di proiettili che prendono il bersaglio, ma questi ha più punti vita del previsto.

“Pensavi davvero che fosse così semplice uccidere ME!” ride Darn, prima che Larry possa muoversi, lo afferra per il collo e, con una violenza mostruosa, trafigge più volte il corpo dell'uomo con delle zampate infuocate.

L'ultima zampata è diretta al cuore. Darn stringe l'organo sotto lo sguardo terrorizzato di Larry che dice: “Sapevo che sarebbe successo.” stringendosi qualcosa nelle tasche dell'armatura. Gli ultimi suoi gesti prima che il motore del suo corpo venga strappato via.

Elena ha osservato la scena inerme... suo padre ucciso davanti ai suoi stessi occhi.

Darn appoggia per terra, delicatamente il che è strano, il cadavere del suo avversario.

La ragazza dai capelli bruni rivolge uno sguardo terrorizzato al povero padre... per poi perforare Darn con un altro carico di tutto l'odio della sua intera vita.

Elena corre addosso al nemico tirandogli pugni, calci e graffiandogli la pelle.

“Morirai per aver ucciso mio padre!” urla la ragazza, i suoi occhi hanno la pupilla rosso sangue... Darn è terrorizzato dalla reazione che non si era aspettato.

In quel momento, proprio quando la ragazza ha l'avversario sotto tiro... Leah guida fino a dove poco fa c'è stata l'amica e le urla: “Elena, calmati per favore!”.

Merida smonta dal kart di Dumper, il pilota tenta di allontanare la guerriera utilizzando la vettura.

“Elena, controllati! Che cosa ti è successo?!” chiede Dumper cercando di dividere gli sfidanti, la ragazza gli rivolge gli occhi rossi che lo fanno rabbrividire fin nella parte viva delle ossa e sibila: “Lui ha ucciso mio padre!”, Merida sospira spaventata: “Il Generale Larry.” e la bruna afferma: “Adesso tocca a lui capire cosa si prova!”.

“No, non farlo!” urla Leah che assieme a Merida stanno cercando di trattenere l'amica, ma Elena le spinge via con tutta la forza del suo corpo... una forza che mai si è mostrata.

“Please, don't kill him!” urla ancora Jonny, ma ci ha ottenuto soltanto un proiettile di fucile che gli è sibilato vicinissimo all'orecchio.

“Nessuno mi impedirà di uccidere l'assassino di mio padre!” urla Elena lanciandosi contro il suo terrorizzato avversario.

In quel momento accadde l'impensabile... delle braccia le hanno preso la vita trattenendola da ogni movimento.

“Sparisci! Ho orrore di te!” sibila rivolgendo al bruno che la sta immobilizzando uno sguardo agghiacciante, ma Vector è l'unico del gruppo a non apparire condizionato da quegli occhi iniettati di sangue.

“Ucciderlo non riporterà indietro Larry! Il Generale non desiderava che sua figlia uccidesse delle persone per vendicarlo. Se lo ucciderai ti ridurrai come Darn. Tu voi essere un mostro da temere?” chiede Vector rivolto alla ragazza che ha smesso di agitarsi, gli rivolge uno sguardo colmo di lacrime, le pupille nuovamente nere e risponde: “No.”.

“Sparisci, prima che lei cambi idea!” consiglia Dumper rivolto a Darn che rivolge un'ultima occhiata alla sua nemica e si allontana.

“Adesso ti lascio andare.” comunica Vector liberando Elena dalla stretta.

La ragazza si china per raccogliere il cuore del padre ormai immobile e, sotto gli occhi leggermente schifati degli altri (in somma: prende in mano un cuore umano), lo inserisce nella fessura dalla quale è stato estratto in modo così brusco.

Elena si stringe al cadavere del padre e piange accarezzandogli la voglia a forma di Australia alla base del collo.

I suoi compagni si avvicinano per abbracciarla e per incoraggiarla.

-Ma che cos'erano quelle pupille rosse?- si chiede Leah e, nello stesso tempo anche Merida pensa alla stessa frase -Pupille scarlatte.-.

Elena si rialza asciugandosi le lacrime e dice: “Immagino... che adesso sia IO il Generale di DOOM.”, gli altri fanno ciascuno un lento cenno con il capo.

“I miei soldati hanno bisogno di me! Dobbiamo prepararci a qualcosa di molto pericoloso.” afferma la bruna, Leah chiede per conferma: “Intendi: riunire le forze per sterminarli? Sembra pericoloso.”, Elena ammette: “Anche io preferirei che ci fosse un'altra soluzione.”, ma Merida afferma: “Ma c'è un'altra soluzione! E se riportassimo quei Caproni a DOOM invece di ucciderli? In questo modo c'è meno pericolo di morte che in uno scontro diretto.”.

Elena ci riflette e trova che sia una soluzione migliore e meno pericolosa, ma come avrebbero fatto a radunare tutti i mostri e ha riportarli a DOOM, ha chiesto agli altri.

Vector ha esaminato il cadavere di Larry estraendo un foglio che il Generale aveva stretto nella mano e, dopo averlo letto, se lo mette nelle tasche della felpa arancione.

“Elena, ce l'hai ancora quel rocchetto di filo che ti ho dato?” le chiede il bruno, la Generale risponde cercando nel fodero del fucile: “Sì, ce l'ho!” e lo mostra a tutti.

In quel momento, una scintilla si accende nella testa della Generale... che fosse quella la soluzione che cercavano?

“Quanto è lungo?” chiede la bruna al ventenne che risponde: “Sono 1... chilometro.”, Jonny rimane a bocca aperta e spiega: “I knew that think is more big than normal, ma non pensavo che ci fosse così tanto filo.”

“Se teniamo teso il filo, ci intrappoliamo dentro tutti i Baron e poi gli diamo fuoco... sono sicura che saranno obbligati ad accerchiare le fiamme fino ad entrare a DOOM! Dobbiamo trovare qualcuno che tenga teso il filo da entrambi i lati e che avvisi tutti alla Game Central Station di non uscire dalla propria console per nessuna ragione. Potrebbe funzionare, deve funzionare!” afferma Elena convinta di quello che dice, Dumper chiede sospettoso: “E chi ci assicura che il filo prenderà fuoco, ma non brucerà?”, Vector risponde: “E' un filo che ho inventato io... e ti assicuro che non brucerà!”

Elena fischia (con le dita in bocca) per chiamare tutti i soldati di DOOM.

Quando tutti gli uomini la hanno raggiunta, lei spiega: “Il Generale Larry da Doom è morto... e come sua unica erede mi avvalgo del suo titolo. Spero che tutti voi mi seguirete e che mi diate retta. Ascoltatemi molto attentamente: abbiamo un piano per intrappolare i Barons of Hell e riportarli nella nostra console. Dovrete mandare tutti i mostri all'interno di un filo che cominceremo a tendere da questo punto e rimanervi di guardia fino a che non avrete il mio segnale, in quel momento dovrete allontanarvi tutti. Mi sono spiegata? -cenni da tutte le parti dell'esercito- Mentre Vector studierà un modo per dar fuoco al filo, perché è per questo che dovrete allontanarvi, io penserò a proteggerlo dagli attacchi di eventuali nemici. Mi servirebbero dei volontari che tendano il filo da entrambi i lati sino al portale di DOOM: spero che ci siano persone che si offrano.”, quattro mani si alzano in un istante e la Generale non è sorpresa di vedere chi l'ha fatto:Merida e Leah.

“Andate!” ordina Elena ai suoi uomini che iniziano a cercare i mostri.

“Così si fa 'Generale'!” sorride Leah assieme a Merida, poi ritornano serie e chiedono di avere un capo ciascuna del filo.

“Io utilizzerò uno dei potenziatori che usa mia madre per andare alla stessa velocità di Leah.” comunica Merida prendendo un potenziatore RAPIDO dalle tasche della felpa verde, Leah fa un cenno e sale sul suo kart.

“Jonathan: metti al sicuro Celeste e Turbo.” ordina Leah allacciandosi il casco, l'inglesino capisce cosa intende la sua amica e salta in sella alla sua moto in direzione del ferito.

“Immagino che io debba andare ad avvisare tutti di non uscire dalla propria console.” afferma Dumper, Elena gli rivolge un cenno e lui sfreccia verso il portale.

“Rivediamoci qui il prima possibile!” urla Elena prima che i suoi compagni spariscano alla vista e prima di andare ad ascoltare Vector.

-Perché non mi sono fermata con nessuno tratte che con lui?- pensa la ragazza dai capelli bruni ricordando cosa stava per fare pochi minuti prima e a come, Vector, Vector!! l'avesse fermata. -Sto davvero impazzendo!- ammette la Generale.

 

“E così pensano di avermi fermata! Ma nessuno può fermare Nitroglicerina! Anche se devo ammettere che le cose non vanno affatto bene.” ammette la donna glitchante mentre vaga da sola, senza una meta precisa per i boschi di foglie arancioni.

“Poi diventi schizofrenica Nitro se continui a parlare a te stessa!” afferma la donna in versione GALAXY DUEL poi rabbrividisce, sente il ringhio di una bestia che non ha mai udito prima proprio dietro di lei, si volta lentamente e... un Barons of Hell le alita in faccia.

La donna strilla e scappa, ma qualcosa la fa cadere... qualcosa che le è atterrato sopra la testa.

Uno strano liquido viscido e verde le entra in bocca e le scende per la gola.

Solo allora lei si alza e urla: “Che schifo! Sa di fango e melma, mi è finito anche nella gola! C'è qualcosa che mi vada bene oggi!”, ma si interrompe da sola perché i crampi le stanno sconvolgendo la pancia.

Nota autrice: per questo capitolo ho dovuto modificare il rating della storia e spero che sia giustificato.
Si è scoperto il perché del titolo.
Spero che non mi odiate per questo e arrivederci.

 

   
 
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