Nick autore: Oducchan
Prompt: "Haikyuu!! - KurooKenma -lingerie"  - dal Magico quaderno dei Prompt sfoggiato al Cartoomics (Qui per sbirciare gli altri...)
Titolo: Panty Party!
Personaggi:  Kuroo Tetsuro, Kozume Kenma
Pairing: KuroKen
Genere: ..voleva essere erotico ma non m'è venuto.
Avvisi: Kenma è in lingerie. Non so se esiste un avviso per questo genere di cose, parziale OOC
Rating: arancione solo perché ci sono allusioni, ma di peni non se ne vede bene manco uno.
Note:
Che trauma scrivere le cose anche se hai il NOPE estremo per qualcosa.
Ciao, fandom di Haikyuu. Sono tornata? Chi lo sa. 
 

Panty Party!

Kuroo deglutisce a vuoto. Si sente vagamente perso, come se l’universo fosse uscito dai propri binari millenari e fosse l’unico a rendersene conto; non è una situazione famigliare, non per lui che è abituato a farsi beffe degli altri e non a ritrovarsi in una posizione di confusione e stallo.
-S-sei sicuro?- balbetta, e vorrebbe darsi una pacca sulla spalla per essere riuscito a formulare una parola compiuta. Poi vorrebbe darsi una sventolata sulla nuca per aver così platealmente dato mostra di trovarsi in imbarazzo e di essere nervoso, ma decide di lasciar perdere e concentrarsi, invece, sul problema presente.
Kenma, dal canto suo, pare a suo agio. L’espressione è neutra e assente come suo solito, lo sguardo è assente e distratto come al solito, e Tetsurou è quasi sicuro che avesse a portata di mano una consolle si metterebbe subito a giocare, come al solito. Scrolla un pochino le spalle, non curandosi del fatto che il gesto faccia ondeggiare leggermente il babydoll di pizzo rosa che gli copre il torace e gli ricade appena attorno alle gambe, e distoglie lo sguardo.
-Ovvio- commenta, come se gli avesse chiesto informazioni sul tempo e non il permesso di spogliarlo.
Kuroo ingoia di nuovo. Fa un po’ di fatica perché la bocca gli sta diventando un po’ arida, e pensare non è esattamente facile, con tutto il sangue che ha abbandonato il cervello ed è confluito tutto più a sud. Prende la stoffa tra le dita, cercando di non rovinarla, e la solleva, invogliandolo ad alzare le braccia per potergliela sfilare di dosso. Kenma si allunga e si stiracchia come un gatto particolarmente voluttuoso, e a Kuroo il respiro si incastra in gola, mentre gli occhi paiono volergli schizzare fuori dalle orbite.
Mutandine di pizzo nere. Reggiseno di pizzo nero. Autoreggenti nere, calze di nylon color carne. Si ritrova a stringersi il cavallo dei pantaloni quasi convulsamente, avvertendo l’impulso di venire lì, seduta stante.
Kenma lo guarda senza dire una parola, con quello sguardo che equivale a un “Davvero, Kuroo, cosa devo fare io con un protozoo decerebrato come te?”, ma poi sospira, rassegnato. Scivola placido sul materasso e poi viene a sedersi sulle sue ginocchia, guidando le sue mani via dal proprio pisello verso il suo fondoschiena.
-Muoviti- bofonchia –Questa roba prude-
E Kuroo per un istante vorrebbe ridacchiare, giusto per allentare un po’ la tensione e schiarirsi un po’ la testa, ma lo sguardo gli cade proprio tra le gambe di Kenma, su quelle malefiche mutande nere traforate che lasciano intravedere la pelle nivea che non coprono a dovere e che tirano, tirano, lì dove si rigonfiano appena…
Le sue labbra si incurvano in un ghigno affilato, predatorio. Le sue mani stringono, senza più pudore, e i suoi occhi brillano di malizia e di lascivia, mentre si lecca le labbra.
-Allora te la tolgo volentieri- mormora, con quella sua voce che pare fare le fusa contro la sua gola, e Kenma non può che trattenere il fiato, sopraffatto.
E poi gemere, ma questa è un’altra storia.