Un'incantevole tragedia

Naruto non ha mai pensato che le sopracciglia di Sasuke avrebbero potuto raggiungere un livello così elevato di aggrottamento. Eppure sembra possibile. E poi da quando le sue ciglia sono così lunghe?

Ok, forse dovrebbe preoccuparsi, non pensare alle ciglia del teme che sono così.. no, dovrebbe certamente preoccuparsi. L'espressione del moro merita attenzione.

«Sas'ke, finalmente sei arrivato, pensavo non saresti venuto» proferisce quindi cercando di diminuire l'acuto accento di panico nella sua voce. Evidentemente fallisce, perchè Sasuke aggrotta ancora di più le sopracciglia – e Naruto si chiede come sia possibile. Ma il teme non pare voler lasciare a Naruto il tempo di ragionare sulle sue espressioni facciali. Fa qualche passo avanti e con la solita aria incazzata calmissima enuncia quella che sembra una minaccia mascherata da domanda innocua.

«Perchè sono qui?» potrebbe essere stimata come domanda assurda, più che innocua. Ma Naruto sa cosa intende, pur volendo fare lo gnorri l'ingenuo.

«Se non lo sai tu, teme» e ridacchia. Le sopracciglia di Sasuke raggiungono i suoi piedi, più o meno.

«Perchè sono qui?» ripete, con un tono che farebbe fuggire tutti i bambini nel raggio di chilometri. Oggi è stranamente accondiscente si ritrova a pensare Naruto. Comunque, è giunto il momento di smetterla, perchè sente il crepitio del Chidori.

«D'accordo, d'accordo, hai un senso dell'umorismo pari a zero» avrebbe voluto dire. Peccato che dalla sua bocca sia uscito più o meno «Ok ok scusa teme, mi dispiace, volevo solo festeggiare un po' con te» supplicante mode: On. Maledetto Rinnegan terrorizzante.

«E c'era bisogno di chiedere un mese di vacanze per entrambi? Ma io ti disintegro dobe. E poi cosa diavolo dovremmo festeggiare?» è la replica di Sasuke. Naruto mette su un broncio da stupro immediato da perfetto idiota e si zittisce.

Il Chidori si spegne con calma, e il moro ha tutto il tempo di realizzare di aver detto un'immane cazzata un'insignificante corbelleria che il dobe gli rinfaccerà a vita. Effettivamente ha da un po' la vaga sensazione di dimenticare qualcosina. Ma che periodo è? Ottobre? No, è il 30 settembre. Cazzo, è praticamente ottobre. Il compleanno del dobe. Che sembra sull'orlo di una crisi isterica.

«Ti eri dimenticato del mio compleanno!!» sbraita con la solita grazia.

«Ma da quando ti importa dei compleanni?» tenta il tutto per tutto Sasuke.

«Da sempre, brutto teme idiota, come hai potuto?». Il moro si rende conto che non è saggio continuare l'alterco con Naruto in modalità ragazzino capriccioso, e dato che in effetti per una volta il dobe ha ragione.. per una volta lui ha sbagliato.. per una volta lui è un filino più in torto del biondo, si lascia cadere stancamente sulla prima sedia a portata di culo.

Il monologo di Naruto, che ha avuto luogo durante i conflitti mentali -con se stesso, ma fa niente- di Sasuke, sembra essere finito, e il biondo, a quanto pare, è arrivato a una conclusione..

«E quindi sono disposto a lasciar correre questo affronto, se tu non mi uccidi per il mese di ferie». Il che riporta il moro all'iniziale motivo della sua irruzione visita di cortesia a casa del dobe.

Ma ormai è seduto, e non vuole sprecare preziose energie ad alzarsi.. ha un mese per farla pagare a Naruto, sfiancandolo in ogni modo possibile e immaginabile.

«Vabbè».

«Sas'ke?»

«Mh?»

«Però il regalo lo voglio comunque!»

Va bene ok, è una cazzata ahahah. E il titolo è a caso, tra parentesi.

Ma mi ha folgorata l'idea, e quindi stop, ho dovuto scriverla, davvero. I miei momenti di ispirazione sono meno dei neuroni di Naruto.

Innanzitutto grazie mille per aver letto eheh.

Inoltre vorrei provare, davvero, a scrivere un seguito. Ma ci dovrò stare una notte intera. O forse due.

Quindi, prima di sprecare energie inutilmente, ne varrebbe la pena secondo voi? E se sì, che ci metto del rosso o mi sotterro e lascio perdere?

Ok, detto questo, mi defilo.

Au revoir ;)