“Che te ne pare del paesaggio?”
Dopo aver supplicato Levi ad accompagnarla, Mikasa era riuscita a trovare qualcuno che fosse disposto a restare sveglio per guardare i fuochi d’artificio con lei. Beh, come se Levi dormisse. Sul colle dove si erano appartati tirava un leggero venticello fresco e si potevano ammirare le luci dei paesini lì vicini, che in lontananza andavano a sfumarsi con le stelle del cielo. “Non c’è male” rispose lui, quasi stufo della situazione; l’aveva fatto solo perché gli dispiaceva lasciarla da sola, con quell’incapace di Eren o quel fanatico di Jean. “Non c’è male? Sul serio non riesci a dire nient’altro?” Mikasa lo squadrò perplessa  <> Sorrise amaramente, aspettandosi qualcosa di più, qualcosa fuori dai soliti schemi almeno per quella sera. Come vedere uno dei suoi stupendi sorrisi, ad esempio. Mikasa si sedette sul prato, quasi umido per via della pioggia pomeridiana, invitando Levi a sedersi accanto a lei mentre avvicinava le gambe al petto, raggomitolandosi su se stessa. Levi, dall’altra parte, non rifiutò e si sistemò accanto a lei,per poi rivolgere lo sguardo verso il cielo. “Mikasa,” disse “riesci a riconoscere la stella Polare?” Lei scosse la testa come per dire di no. “Vedi,” le si avvicinò, prendendole delicatamente la mano “Bisogna prima individuare l’Orsa Maggiore” fece spostare la sua mano in direzione dell’orsa maggiore, disegnando il Gran Carro “Poi si prolunga per quattro volte la linea che congiunge le stelle che formano le ruote posteriori del carro, fino ad incontrare, al vertice del timone dell’Orsa Minore, la stella Polare” i movimenti della mano corrispondevano a ciò che diceva  e non appena la punta del dito di Mikasa indicò la stella Polare nel cielo scoppiò un esplosione di colori, mentre sul viso della ragazza si propagava sempre di più un ampio sorriso. “L’abbiamo trovata, non è così?” chiese euforica, ancora sorridente. “Già, l’abbiamo trovata” Levi rivolse il viso al cielo, per ammirare i colori nella notte.  Erano di gran lunga più luminosi della stella Polare e sembravano disegnare figure luminose: cerchi concentrici e scintillii. Ma la sua attenzione venne catturata dalla luce che brillava negli occhi di Mikasa. Una luce ancor più splendente della stella Polare e dei fuochi d’artificio messi insieme. Mikasa lo guardò nel momento esatto in cui abbozzò un sorriso.  Anche lei sorrise, quasi senza pensarci. D’un tratto si ritrovò stretta fra le braccia di Levi, con un’espressione sorpresa e compiaciuta al tempo stesso. “Grazie per quel sorriso”, gli disse. “Non lasciare mai che qualcuno ti privi della luce nei tuoi occhi, Mikasa.” 

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[ SPAZIO AUTRICE ]
Stavolta è andata così :') Mi chiedo se un giorno smetterò di peccare q-q .. La cosa la vedo molto difficile, troppi filmini mentali e cose poco IC x' DOVETE SCUSARMI PER TROPPE COSE compreso l'OOC di Mikasa, però buh, me la sono immaginata molto come una quindicenne "normale" in un'occasione del genere, lasciarsi andare non fa mai male no? uvu no
Non chiedetemi da dove è venuta fuori la Stella Polare, grazie. :'3 
-Aileen