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Autore: Portuguese D Rogue    11/09/2015    1 recensioni
Emily è una ragazza che si ritroverà sul cammino degli Avenger. Sarà la svolta decisiva che cambierà il corso della storia?
Scoprirà chi è davvero?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio, Pietro Maximoff/Quicksilver, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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N.d.A. Ciao a tutti :) vi consiglio di leggere questo capitolo con la canzone Iridescent dei Linkin Park https://youtu.be/xLYiIBCN9ec . Buona lettura :)

You were standing in the wake of devastation
You were waiting on the edge of the unknown
With the cataclysm raining down
Insides crying, "save me now"
You were there and possibly alone

Guardavo la devastazione che mi circondava e continuavo a chiedermi cosa ci facessi lì. Vedevo gente che scappava urlando, inseguita da uomini di metallo spaventosi. Nessuno mi notava, pensavano fossi morta?
Forse sì, ero distesa a terra tra un cumulo di macerie di un palazzo e una macchina rovesciata.
Sentivo i suoni ovattati e un debole fischio ronzarmi nelle orecchie.
Provai ad alzarmi, ma appena alzai la testa notai che ero sul bordo.... davanti a me il vuoto.. e più sotto una vallata.
Mi lasciai scappate un singulto di sorpresa.
Ad un tratto, all'improvviso, qualcuno mi mise le mani sulle spalle e mi fece mettere seduta. Guardai il ragazzo davanti a me: un bel ragazzo alto e biondo, quasi bianco, degli occhi azzurri e il fisico muscoloso ed atletico.
-hei, stai bene?- mi chiese quasi con urgenza
Non riuscivo a parlare, così mossi la testa in risposta affermativa, continuando sempre a mantenere lo sguardo fisso nei suoi occhi.
-riesci a camminare? Stiamo evacuando la città, devo portarti al più presto verso una scialuppa di salvataggio-
Io continuavo a non rispondere, non che lo facessi apposta, ma non riuscivo proprio a parlare.
Fece uno sbuffo in mia direzione
-tieniti a me ok?- e detto ciò mi prese imbraccio mettendo un braccio sotto le ginocchia e l'altro attorno alle spalle.
Per la sorpresa allacciai le mie braccia al suo collo, lasciandomi sfuggire un altro verso di sorpresa: era stato molto rapido.
Con un sorrisino sul volto girò su se stesso e cominciò a correre.
Non correva in modo normale.
Questo è poco ma sicuro.
Per la paura chiusi gli occhi e mi strinsi al suo collo e nascosi la mia testa nell'incavo tra la spalla e il collo.
Lui fece una risatina e mi disse
-guarda che siamo arrivati-
Mi staccai immediatamente imbarazzatissima, lui continuava a guardarmi sorridendo, quasi ghignando, tenendomi ancora in braccio.
-adesso ti lascio andare ok?- sembrava stesse parlando con un animale indifeso.
Mi mise con i piedi a terra e mi lasciò andare con cautela, assicurandosi che stessi in piedi.
-raggiungi la scialuppa e non preoccuparti, andrà tutto bene- sembrava preoccupato, forse cercava di convincere anche se stesso.
-hei ragazzino, dove sei? Ci servi alla chiesa- sentii una voce dall'auricolare di lui.
Si portò due dita all'orecchio e peremendo sull'auricolare disse -si arrivo subito- poi rivolto a me -scusami, devo andare a salvare il mondo... e le chiappe dei miei compagni. Raggiungi la scialuppa!- e corse via, lasciando dietro di se una scia blu.

Avevo fatto salire sulla scialuppa appena partita una donna con due bambini, restando così a terra aspettando la prossima.
Nel frattempo sentivo esplosioni e boati di tutti i tipi provenire dalla direzione in cui era sparito il ragazzo che mi aveva salvato.
Quando cessarono mi ritrovai accanto ad un tipo con una tuta nera, una feretra con delle frecce ed un arco modernissimo.
Quando si accorse di un bambino rimasto indietro, scese dalla scialuppa di salvataggio e si precipitò nella sua direzione. Io mi affacciai falla balaustra, rapita dal coraggio di quell'uomo, quando ad un tratto sbucò da dietro un palazzo un get che iniziò a sparare a raffica nella loro direzione. Avevo i brividi che correvano lungo la schiena, possibile che dovesse finire così la vita di quell'uomo che era accorso in aiuto di quel bambino senza alcuna esitazione?
Un moto di rabbia mi stava crescendo dentro in pochi secondi... vedevo tutto a rallentatore: come guardare una scena di un film in slow motion, i proiettili che colpiscono il terreno a ripetizione avvicinandosi sempre di più all'uomo che si era messo di spalle per proteggere il bambino, e il ragazzo biondo di prima che si avvicinava più veloce di tutto e tutti correndo nella loro direzione.
Non volevo che morisse qualcuno per fare del bene: non era giusto!
Raccolsi l'arco e una freccia che l'uomo aveva lasciato sulla scialuppa e presi la mira. Mirai ad un cavo che teneva sospesa ancora per miracolo un'impalcatura che utilizzano i lavavetri.
Accadde tutto in pochi secondi: l'impalcatura cadde, frapponendosi tra coloro che volevo salvare e i colpi a ripetizione che ormai erano arrivati sopra di loro, e fece da scudo.
Il get continuò il suo percorso finchè non venne attaccato da un mostro grosso e verde.
I tre si guardavano attorno, sorpresi dal fracasso e dal fatto che nulla li avesse colpiti. Il ragazzo biondo che aveva spostato una macchina per fare da scudo al suo compagno, si girò nella mia direzione e quando mi notò sgranó gli occhi.
Feci un sorriso in sua direzione, contenta di aver ripagato il mio debito, dopodichè tutto divenne nero e persi i sensi.
  
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