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Autore: Bewd2510    11/09/2015    0 recensioni
E' vero che oltre al nostro mondo ne esiste un altro soprannaturale? Io credevo di no. Fui la prima a giudicare imbrobabile questa ipotesi. Fui,sì esatto;avete letto giusto perché ora non sono più, in tutti i sensi.Sono morta? No,nemmeno. Non sono nè viva nè morta. O meglio ho appena cominciato a vivere e stavolta sarà una vita molto lunga . Non mi pento della mia scelta e non me ne pentirò mai in tutti i secoli ad avvenire. La locuzione“Ti amerò per sempre” ora per me è vera in tutti i suoi significati e meandri più nascosti .Se ripenso a quel giorno mi rendo conto che c’è qualcosa di più grande al di sopra di noi che non possiamo comprendere, se quel giorno non ci fosse stato ora io non sarei qui non potrei dire “Per sempre” ma solo “Finchè morte non ci separi”….
Genere: Commedia, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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Episodio 1 “l’incontro predesitinato”

Era un normale e monotono pomeriggio di una tediosa giornata di scuola, il sole brillava alto nel cielo , non una nuvola oscurava la sua luce ;ogni cosa appariva per tutti sbiadita da una nostalgia romantica e banale;a dire il vero c’era chi non risentiva di questa nostalgica monotonia. Emily camminava saltellando per il marciapiede, per lei il sole era il dono più grande del cielo:una specie di angelo che camminava in terra. C’erano anche per lei momenti di tenebre ma sempre rinfrancati da una gioia dolce e piacevole. Mentre camminava venne spintonata via bruscamente, immediatamente arrabiata e costernata voleva rispondere a tono a chi l’aveva spinta , ma appena incrociò lo sguardo di quella persona si sentì invadere da un sentimento nuovo e mai provato prima.Era un ragazzo sui 17 anni con degli occhi che sembravano perle di rubini scarlatti ma cupi e senza fondo , non trasmettevano nient’altro che mera solitudine: sembravano gli occhi di un morto. La fronte,corrugata in un espressione di saccente presunzione, era incorniciata da capelli bianchi come la neve,mossi,come lo spirito indomato di un cavallo selvaggio, gli donavano un aria giovane e sbarazzina. Era alto ,molto più alto di lei e quegli occhi che brillavano al sole erano ipnotizzanti ,si soffermò a lungo a studiarlo: i suoi lineamenti erano dolci ma marcati ,il naso lievemente a punta,la bocca sottile e rosa pallido,le gote arrossate dal sole risaltavano sul colorito pallido e omogeneo  . “Spostati” Disse in un tono che non ametteva repliche mentre teneva gli occhi fissi sulle iridi nocciola della ragazza “Manco morta” Rispose lei con voce provocatoria. Chi si credeva di essere quel tizio ,il re del mondo? Non si sarebbe piegata a lui neanche sotto tortura. Immersa così nei suoi pensieri Emily non si accorse di mettere giù male il piede e rischiò di finire dritta dritta sul pavimento ,se una mano non l’avesse afferato il braccio strattonadola con forza all’indietro. Si ritrovò avvolta dalle braccia muscolose del ragazzo che la stringevano a se . Aveva le mani fredde e il suo corpo emanava uno strano odore acre . Non sentiva i battiti del suo cuore nè il respiro caldo sulla sua pelle . Le pareva di essere bloccata in una coltre di ghiaccio . “G-grazie…”riuscì appena a balbettare, col viso più rosso di un peperone, quando si accorse che la testa del ragazzo si trovava a pochi centimetri dalla sua “Baka-chan” La chiamò lui lascinadola di colpo “C-cosa? ma in che lingua parli? ti ricordi che siamo in inghilterra ?”Emily prese in mano lo zaino pronta a lanciarglielo contro “è giapponese infatti vuol dire scema ” rispose lui facendo dondolare l’indice e il pollice e stringendosi nelle spalle.Non ci vide più : prima la salvava e poi le dava della stupida ?Quel tipo era veramente insopportabile .Lanciò lo zaino che venne afferato senza troppa fatica dal ragazzo “Ecco a lei…”Disse inchinadosi e porgendole lo zaino con fare ottocentesco “Affascinante pulzella” le prese una ciocca di capelli neri e se la portò alle labbra baciandola appena . Così facendo in men che non si dica uno stuolo di giovani ammiratrici si erano radunate intorno alla coppia permettendo al ragazzo di fuggire indisturbato.Una volta fatasi largo fra la folla Emily ,spettinata e affannata ,si incamminò di buona lena verso casa :voleva farsi un bagno e dimenticare quel viso bellissimo ma da predere a schiaffi “Bellissimo…come mi è uscita questa?” Pensò inviperità “quel maledetto buzzurro” si mise a cercare nello zaino un pettine per darsi almeno una sistemata prima di giungere a casa;altrimenti chissà che sfuriata le faceva sua madre e soprattutto che domande impertinenti le avrebbe fatto il fratello sull’accaduto! Avrebbe voluto proprio strozzarlo quel tipo invece aveva finito per fare la figura dell’idiota “Baka-chan…che tipo strano”Sorrise infondo non era vero che le fosse così tanto antipatico ,sospirò pensando che non l’avrebbe forse mai più rivisto.Rassegnata si sistemo i capelli e più sorridente che prima rise dell’accaduto   “Ma guarda un po’ che cosa mi doveva capitare..”sussurò arrossendo , chiudendo lo zaino notò che vi era all’interno un bracialleto nero con un teschio “ fa tanto il saputello ma è sbadato più di me ..”Si voltò e non essendosi accorta di un palo ci fini a sbattere contro cadendo rovinosamente per terra “POSSIBILE CHE QUANDO CI SIA DI MEZZO LUI FINISCA SEMPRE IN QUESTO MODO?” sbraitò con il sangue che ancora le usciva dal naso . Alzò lo sguardo da terra e lo vide che con fare circospetto entrava in banca “Quando parli del diavolo spuntano le corna …” Decisa a chiudere la questione prese il braccialetto con la mano destra e a lunghe falcate entrò in banca ; non poteva immaginare a quali disatrose consegueze avrebbe portato il suo gesto. Non era mai entrata in una banca prima ,tutt’attorno regnava uno strano silenzio, vi era un mare di gente: chi sbraitava,chi chiedeva indicazioni : si sentiva persa. Iniziò a girare senza meta facendosi largo fra la folla . Aveva come un strana senzazione,si sentiva soffocare e aveva paura. Decise allora di tornare all’ingresso e aspettarlo all’uscita . Era più facile a dirsi che a farsi. Si trovò infatti all’interno di una fiumana di gente che andava nella direzione opposta , cercò di uscirne ma fini a terra sbattendo contro le panchette in stile liberty che adornavano la sala . Non vi era molta luce e con tutta quella gente non si vedeva un gran chè. Si portò una mano nei capelli cercando di alzarsi , si accorse di aver perso il braccialetto che teneva al polso. “Oh no il mio braccialetto d’oro” si mise a piangere ma si riprese subito .Iniziò a gattanore per la sala sbattendo contro le gambe di alcune persone .Era già una buona mezz’ora che gattonava . Era ormai convinta di non poterlo ritrovare ,stava per alzarsi quando finì a sbattere contro delle gambe lunghe coperte da dei pantaloni neri “Baka-chan?” alzò lo sguardo .Era lui .I due rimasero per un istante a fissarsi negli occhi sbattendo le palpebre increduli . Poi il ragazzo scoppiò a ridere fragorosamente tenendo un dito verso la ragazza “degno di te Baka-chan” disse piangendo dalle risate mentre Emily sempre più rossa abbassò lo sguardo mettendosi in ginocchio ,lui tornò serio “Calamati e non piangere ,ti aiuterò io a cercare quello che hai perso ok ?” si abbassò alla sua altezza per guardarla negli occhi “Mi chiamo Jack” le allungò la mano per aiutarla. Emily fu sorpresa e colpita positivamente dal gesto gentile “Io mi chiamo Emily …ho perso il mio braccialetto d’oro se vuoi ti faccio vedere una foto” disse cercando il telefono “Non serve quando parlo con una persona ne faccio lo scanner praticamente quindi non ho problemi so quello che cerchi e credo di averlo trovato”Prese Emily per il polso e la trascinò con lui facendosi largo fra la folla . la sua mano era delicata ma era da uomo ampia e forte ,si sentì rincuorata da quella stretta che non aveva alcun calore se non quello che lei le attribuiva . “Ehi tu!” disse improvvisamente lui lasciandola “restituisci ciò che hai rubato se non vuoi farti male “Jack assottigliò gli occhi assumendo un espressione minacciosa davanti all’uomo con la mascherina e l’impermeabile “Vogliamo fare gli eroi” disse quello ponendo una mano sotto il cappotto e guardando Emily “Attenta!!!”urlò jack mettendosi sopra di lei mentre l’uomo, estratta rapidamente una pistola, sparò un colpo mettendo tutti in allarme. Jack cadde a terra con la spalla grondante di sangue . “Jack!!!”   “Scappa non pensare a me scappa Emily veloce scappa” urlò jack con quanto fiato aveva in gola “No non ti lasciò” intanto l’uomo riuscendo ad evitare la folla in fuga che gli veniva contro sparò un altro colpo prendendo in pieno Emily che cadde a terra, più morta che viva ,ma che respirava ancora. Jack si alzò e tenendosi con una mano la spalla dolorante corse ad aiutare la ragazza portandola di peso fuori . La trascinò per diversi metri arriavando fino ad un vicolo buio e deserto . Lì  poggiò a terra emily e si sdraiò lui, esausto . Non si era mai sentito così stanco in vita sua , o per meglio dire quello che ne rimaneva. Il sangue che usciva dalla sua ferita era rosso scuro ,coagulato,toccò il liquido viscido con disgusto mentre lo lanciava lontano da sé . Si alzò in piedi togliendo la maglietta bianca . Mosse la spalla mentre la carne lacerata  dal proiettile si ricomponeva;  prima che la spalla si rimarginasse completamente si conficcò la mano dentro  , contorcendo il viso in un espressione di dolore ,estrasse il proiettile . Le ossa e le giunture si rimarginarono da sole a velocità innaturale . Si alzò in piedi lasciando che i raggi del sole colpissero il suo petto pieno di cicatrici . La più vistosa era una cicatrice a forma di x che occupava tutto il petto all’altezza del cuore. Sospirò chinadosi con fare paterno su Emily, poggiò la ragazza sulle sue ginocchia con il capo rivolto verso il petto, era fredda,respirava debolmente, guardò la ferita all’altezza del cuore da cui usiva copioso un fiume rossastro . Doveva portarla all’ospedale e subito altrimenti sarebbe morta dissanguata , guardò ancora la ferita , prese la maglia; doveva fasciarla al più presto. La mano destra stretta nel panno bianco tremò impercettibilmente . Il suo cuore nel petto prese a fargli male ,sentiva che i suoi muscoli si contraevano contro la sua volontà ,la testa cominciava pulsargli mentre il labbro superiore si alzava . Non riusciva più a controllarsi ,si sentì invadere da una strana sensazione di euforia ,le mani si poggiarono a terra mentre il busto si piegò brusacamente in avanti . un ghigno compiaciuto si impossessò del volto mentre le vene pulsavano piene di adrenalina. Affondo i denti nel collo della ragazza mordendola . D’un tratto sentì un rumore di tuono. I suoi muscoli si irrigdirono mentre la mente confusa si riappropiava di una lucidità data per persa. Fu un' impercettibile goccia di pioggia a riportarlo alla realtà. Il piccolo tocco bagnato sulla pelle tesa. Staccò i denti dal morbido collo rimandendo impietrito, tremò ,si contrasse nelle spalle buttandosi con la schiena contro il muro. Sgranò gli occhi che brillavano rossastri,la pioggia cominciò a scendere velocemente bagnando il suo petto e i suoi capelli argentei; portò le ginocchia al petto. Pianse ma le lacrime si confusero con la pioggia . Non era da lui piangere,non lo era mai stato. Si ritrasse dalla sua posizione infantile e cogitabondo sollevò il collo della ragazza ,livido sul lato. Respirò a fondo mentre sentiva una nuova energia caricargli i muscoli . Era tanto che non la sentiva, che non sentiva quel sapore . I muscoli si gonfiarono tutti rendendo quel petto ,snello ed elegante, tonico e muscoloso. La pelle cadaverica prima si tinse di un colorito perlato e rosato mentre gli occhi persero il colore rosso scuro divenendo rubino intenso. Si lasciò andare ad un sospiro mentre fasciava il petto della ragazza . Fradiciò di pioggia pensò a cosa fosse meglio fare “il sangue dei vivi ha un altro sapore vero?”un ombra scura si presentò sopra di lui coprendolo con un ombrello di raso nero .Alzò lo sguardo notando subito gli occhi taglienti e dorati che risaltavano sul colirito pallido “Fammi assaggiare”disse chinadosi all’altezza di Jack con gli occhi più dorati che mai “riprenditi” fu il commento del ragazzo guardando la figura rivestita dal cappotto nero “capisco”disse questi, rialzandosi e sistemandosi la bomebetta nera sui capelli castani, mentre gli occhi sottili e maliziosi prendevano un colore grigio.Conosceva ,lo sconosciuto ,quell’epressione sul volto di jack fin troppo bene da azzardarsi a continuare la conversazione. Dalla borsa di pelle corvina estrasse una maglietta nera. “Tieni ,non tormentarti non l’hai uccisa”disse il castano sapendo perfettamente a cosa stava pensando “sei un ghoul è in te è ancora viva una parte umana …il sangue che hai ingerito ti basterà per un bel po’ …capisci perché ritengo che sia impossibile una nostra convivenza con gli uomini ?” Assotigliò ancora di più lo sguardo facendo girare l’ombrello dal manico d’oro nelle mani con i guanti neri di seta “Noi abbiamo bisogno di loro ma loro farebbero a meno di noi …”mosse le labbra in un ghigno saccente “hai capito..” Jack alzò lo sguardo “Grazie ed ora devo andare . Vedi di non farti beccare” disse con un ghigno altrettanto saccente mentre mettava la maglia “sicuramente Jack” rispose l’altro mettendosi in ordine il collo di pelliccia del cappotto “Ciao Dylan sei un amico” gli sorrise “tu lo sei altrettanto non tormentarti …come dico abbi sempre buon senso ” Sorrise anche Dylan sparendo in una rete di nubi “Sempre il solito” Jack caricò Emily sulle spalle “ed adesso occupiamoci dell’idiota” Si incamminò per la via laterale al vicolo .
 
   
 
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