- Jim. –
- Mmh-mh. –
Kirk si staccò lentamente dalle labbra del suo primo ufficiale Spock, continuando a tenere la propria mano sulla sua per proseguire il bacio vulcaniano. Lo guardò con gli occhi socchiusi, rilassato, un leggero sorriso a incurvargli la bocca.
- Spero che tu abbia un ottimo motivo per aver interrotto questo momento, Spock, perché ho urgente bisogno di dimenticare questa giornata e tutti gli insulti ingiusti che ti ho lanciato. –
Spock alzò un sopracciglio. – E’ illogico. Sappiamo entrambi che erano necessari. –
Erano state settimane difficili, per Jim e Spock. Dalla Flotta Stellare avevano ricevuto la comunicazione che i romulani erano in possesso di un dispositivo di occultamento, oggetto che li avrebbe resi molto pericolosi in caso di attacco; di conseguenza, dovevano sottrarglielo. Avevano perciò ideato un complesso piano a lungo termine che comprendeva un capitano sempre più suscettibile e nervoso, l’introduzione nella zona nemica sotto suo ordine e il conseguente teletrasporto su una nave romulana; il tutto condito da tanto, tanto doppiogioco e menzogne. Spock si era ritrovato a dover fingere di voler tradire l’Enterprise, quando la comandante romulana gli aveva proposto di diventare loro alleato, e Jim a minacciarlo di morte e insultarlo. Solo loro due erano al corrente del piano, e portarlo a termine non era stato semplice. Alla fine, fortunatamente, avevano portato via il dispositivo di occultamento ed erano tornati in zona sicura.
- Sì, ma… non mi è piaciuto affatto farlo. Voglio lasciarmi tutto alle spalle il prima possibile – rispose Jim scrollando la testa e facendo per tornare a baciarlo, ma Spock si allontanò impercettibilmente.
- Jim, nella volontà di essere leale a te e alla nostra relazione sentimentale mi sento in dovere di confessarti una cosa. –
Il capitano aggrottò lievemente le sopracciglia. – Cosa? –
Spock prese fiato. Per quanto fosse assurdo per un vulcaniano, Jim avrebbe detto che era a disagio. – La comandante romulana ha dimostrato interesse di tipo fisico per me. Per portare avanti la messinscena ho dovuto fingere di ricambiarlo. Mi sono dunque ritrovato nell’incresciosa situazione di baciarla nel modo vulcaniano. –
Il viso di Jim era andato rabbuiandosi man mano che Spock parlava; quando pronunciò quell’ultima frase, poi, fece scivolare via la mano da lui e si voltò leggermente sul letto dov’erano seduti, distogliendo lo sguardo da lui.
Batté le palpebre. Spock ha baciato un’altra.
- Jim… -
- No, va bene, Spock. Dovevi portare avanti la missione. Va bene. – Ma non era vero. Jim fu sorpreso di avvertire un dolore quasi fisico al centro del petto, una compressione che quasi gli impedì di respirare. Immaginare Spock che condivideva un contatto tanto importante come il bacio vulcaniano con qualcuno che non fosse lui lo turbava in maniera profonda.
Era per la missione. Perché faccio così? Non sono vulcaniano, ma anche da umano mi rendo conto che è totalmente illogico reagire così. Che mi succede?
Sono innamorato, si rispose da solo. Anche più di quanto pensassi, a quanto vedo.
- Jim… -
Una mano calda, esitante, andò a toccargli la schiena. Jim sapeva che per Spock quello era l’equivalente di una carezza sul viso.
- Posso assicurarti che non mi ha procurato alcun piacere farlo. Il mio lato umano provava autentico disgusto, e anche il mio lato vulcaniano era turbato. Ma ero costretto a farlo, altrimenti la comandante avrebbe potuto lasciare prima la sua camera e scoprirti. –
Jim colse una sfumata nota di preoccupazione e accoratezza nella sua voce, talmente lieve che chiunque altro probabilmente non l’avrebbe sentita; ma lui lo conosceva meglio di chiunque altro. Tornò a guardarlo, un lieve sorriso che gli incurvava le labbra, il dolore al petto allentato.
- Va tutto bene, Spock. Lo capisco. E ti ringrazio per la tua onestà. – Il suo viso si scurì nuovamente, e la mascella si irrigidì. – Ma se mai incontreremo nuovamente quella romulana, ci farò due chiacchiere a quattr’occhi per farle capire che non può permettersi di corteggiare il mio vulcaniano. –
Spock inarcò un sopracciglio. – La gelosia fa diventare gli umani irrazionali quasi più dell’amore – commentò.
Jim alzò gli occhi al cielo. – Coraggio, Spock, non mi dire che se un domani salisse una bella ragazza sull’Enterprise e iniziasse a corteggiarmi tu non saresti geloso – lo stuzzicò.
- E’ un’ipotesi alquanto insensata, dato che di belle ragazze che ti corteggiano già ce ne sono sull’Enterprise, temo. –
Jim scoppiò a ridere, una risata piena e calda senza più nessuna preoccupazione. Si tese verso il suo amato Spock e lo baciò che ancora sorrideva.







 

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Note autrice: entro in questo fandom in punta di piedi, con una shottina buttata giù di getto subito dopo aver finito la 3x02 e poi consumata a furia di correggerla . Sono non poco ansiosa, perché Spock è uno dei personaggi più splendidi e complessi che abbia mai conosciuto, e ho sempre il terrore di rovinarlo scrivendo su di lui. Anyway, la Spirk è una delle OTP a me più care, e confesso di aver sbuffato non poco mentre, proseguendo nella visione della TOS, Jim trovava ora questo, ora quell'altro interesse amoroso, e nella mia mente malata ho sofferto per la gelosia che m'immaginavo provasse Spock; dopo la 3x02 mi è sembrato giusto, come dire, ricambiare il favore. u.u 
(Ovviamente nella mia testa - e di conseguenza in questa fic - i flirt di Jim sono finiti quando si è messo con Spock. Non combinerebbero mai qualcosa con qualcun altro, a meno che non sia strettamente necessario per la missione.)
(ho finito con gli sragionamenti, giuro. XD e niente, hope you liked it!)