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Autore: fox_lidja    11/09/2015    3 recensioni
Gli studenti di Hogwarts in subbuglio. Il preside cerca di fare il più possibile per riappacificarli e decide di mandarli in viaggio sull'Hogwarts Express. Otto ragazzi stanchi di tutto troveranno modo di incontrarsi tra di loro.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Blaise/Pansy, Draco/Ginny, Luna/Theodore, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Tutta colpa di Silente! Aveva organizzato uno stupidissimo viaggio di amicizia sull'Hogwarts Express. Come se andare in treno risolvesse i problemi che avevano! Era seduto su un vagone da solo, non che avesse molti amici a serpeverde, per lo più erano conoscenti che in caso di bisogno scambiava come amici, ma d'altronde lui era sempre stato solitario e raramente stava in posti pieni di gente. Era il misterioso serpeverde, l'imprevedibile e affascinante Blaise Zabini.


Lo odiava! Lui e quella gallinetta che gli stava sempre attorno, l'avrebbe voluta spiaccicare sotto i binari! Silente aveva esagerato, da quando gli era venuta l'idea di rendere Hogwarts una scuola tutta allegra e sorridente dove tutti si vogliono bene, aveva organizzato cose assurde, ma questa batteva le precedenti. Non si sa come ma era venuto a conoscenza delle costanti litigate, non solo fra case, quello era normale, ma anche tra gli studenti di grifondoro che discutevano fra di loro, perfino i tassorosso erano sempre tesi e pronti a schiantare qualcuno. Lei era esasperata, quell'oca giuliva lo sbaciucchiava ogni volta che era lì vicino, sembrava lo facesse apposta e lui non faceva niente! Ma lei era una grifondoro e non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da nessuno, era Hermione Granger e nessuno poteva permettersi di sfidarla.


Era stufa. Stanca di essere giudicata la stupida di turno o l'ochetta che la da a tutti. Nessuno ormai la prendeva sul serio e lei era veramente stanca. I suoi genitori pensavano già al matrimonio mentre lei voleva divertirsi ed essere trattata con rispetto. Okay, anche lei ammetteva che ogni tanto era stata stronza con i grifondoro e lecchina con le serpi, ma era abituata così. Però aveva deciso, non voleva più che altri decidessero per lei e avrebbe dimostrato che Pansy Parkinson non è una stupida ochetta.


Lo aveva lasciato, in realtà l'aveva beccato limonarsi un'altra e così gli aveva tirato una sberla. Lui aveva cercato di scusarsi dicendo che era stato uno stupido errore, lei gli aveva risposto che l'errore era lui. Quel viaggio era noiosissimo, dovevano stare divisi a gruppi e cercare di parlare in modo che se ci fossero stati dei problemi li avrebbero risolti. Idea pessima. In meno di dieci minuti cinque erano finiti schiantati mentre Seamus e Dean avevano rinunciato a usare la bacchetta e si stavano prendendo a scazzottate. Era andata via e adesso passeggiava per i vagoni sperando di non incontrare nessuno. Lei era Ginny Weasley e si sentiva più sola che mai.


Stava passeggiando per il vagone che di solito occupavano i tassorosso quando andavano a Hogwarts. Era vuoto, non sapeva cosa fosse successo a quei tassi, sempre così tranquilli invece quell'anno era come se avessero bevuto tutti troppo whisky incendiario. Probabilmente la guerra alle porte aveva fatto agitare un po' tutti, le serpi erano le uniche rimaste abbastanza uguali. Prendevano in giro i grifondoro prima e lo fanno anche ora, litigavano tra di loro e lo facevano anche ora, anzi, tra di loro si stavano più che altro ignorando. Per lui non era cambiato niente, Montague era forse l'unico amico e lo era a anche adesso, però in quel momento stava discutendo animamente con un corvonero e lui non aveva voglia di star lì ad ascoltare. Era Theodore Nott e voleva divertirsi come non faceva da tanto.


Aveva lasciato la sua ragazza qualche vagone più in là. Non ce la fasce più era assolutamente la persona più appiccicosa che avesse mai incontrato. Si mise in uno scompartimento isolato chiudendo le tendine così che nessuno lo avesse visto, si sdraiò e iniziò a pensare, era un anno assurdo, aveva litigato con i suoi migliori amici, con sua sorella e adesso si ritrovava una biondina addosso. Chiuse gli occhi e vide subito un immagine, capelli crespi indomabili, uniforme perfetta addosso, sguardo sempre basso e un sacco di libri in mano. Scacciò subito quella visione, non doveva assolutamente pensarci, perche Ronald Weasley stava con la ragazza sbagliata.


Seduta in uno scompartimento dei tassi la ragazza leggeva tranquillamente il cavillo con le gambe stese di fronte a lei. Era forse l'unica a cui l'idea di Silente era piaciuta, insomma se chiudi tutti gli alunni su un treno prima o poi risolveranno i loro problemi, anche lei ne aveva, la stordita della scuola. Lei non era stordita, semplicemente prendeva le cose con leggerezza, quando voleva sapeva essere seria ed era meglio non farla arrabbiare se non si voleva finire contro un muro. Quell'anno avevano esagerato tutti e lei cercava di ridare un po' di allegria, Luna Lovegood pensa sempre che una risata risolva tutti i problemi.


Seduto anche lui nel suo scompartimento guardava il paesaggio fuori dal finestrino. Era ormai sera e il sole stava calando oltre le collinette. Doveva entrare nelle schiere di Voldemort, non aveva assolutamente voglia, ma d'altronde quando mai i suoi lo ascoltavano, o meglio, sua mamma un po' di bene gli voleva anche se non lo dava a vedere, mentre suo padre era una statua di ghiaccio. Silente si era totalmente rincitrullito, era praticamente scappato dal suo gruppo perché stava per uccidere Potter, per non parlare di come Zacharias Smith aveva cercato di schiantarlo e questo non poteva assolutamente succedere. Lui era Draco Malfoy, e non poteva finire contro un muro per mano di un normalissimo tasso.




Qualcuno era entrato nel suo scompartimento correndo. Alzò lo sguardo e incrociò un paio di occhi scuri, scuri quasi come i suoi. I capelli raccolti in una coda erano tutti scompigliati e aveva il fiatone.
<< Si può sapere che stai facendo? >> chiese seccato.
<< Tranquillo Zabini, cinque minuti e me ne vado così puoi tornare alla tua solitudine >>.
Quella Parkinson era diventata troppo insolente, così si alzò e la raggiunse minaccioso
<< Vattene adesso >>
<< Credi di farmi paura? Bhe mi spiace dirtelo ma non spaventeresti neanche un chiwawa >> rispose spintonandolo << Stavo duellando con un corvo nero e mi sono nascosta qui >> gli spiegò.
<< Paura di perdere? >> la prese in giro.
<< Paura di spedirlo al San Mungo >>.
Quella ragazza era davvero assurda, ridacchiò facendole alzare lo sguardo, aveva sempre quel cipiglio arrabbiato con il mondo.
Gli si riavvicinò e lei indietreggiò fino ad arrivare alla porta che Blaise chiuse con una delle due mani << Che cosa stai facendo Zabini? >> chiese cercando di sostenere lo sguardo del moro.
<< Sai Pansy, non sei assolutamente stupida >>.
La schiacciò con il suo corpo e iniziò a baciargli il collo, procurandogli una serie di brividi lungo la schiena. Non provò neanche per un momento a fermarlo, sapeva di provare qualcosa per Blaise ma non si era mai avvicinata vedendolo sempre lì per i fatti suoi.
Si aggrappò alla sua camicia avvicinandolo e sentendolo sorridere sul suo collo. I baci proseguirono sulla mandibola, per poi unirsi alle labbra di lei in un bacio pieno di passione. Si sedette e mise la ragazza sulle sue gambe slacciandogli la camicia. Fu tutto veloce, un amore passionale che ti prende e ti fa dimenticare qualsiasi cosa, raggiunto l'apice del piacere rimasero lì abbracciati scambiandosi delle dolci coccole.


Stava ancora cercando di togliere l'immagine dalla sua mente quando qualcuno entrò nella sua cabina.
<< Scusa ho... ho sbagliato >> disse la ragazza imbarazzata girandosi subito per uscire.
<< Hermione resta >> neanche lui si era reso conto di averlo detto. Lei lo guardò e si sedette dalla parte opposta.
<< Come mai sei qua? >> iniziò lui cercando di rompere il silenzio.
<< Potrei farti la stessa domanda >> disse senza alzare lo sguardo dal suo libro, non aveva intenzione di guardarlo negli occhi.
<< Mi ero stufato di Lav >>lei non rispose e continuò a leggere.
<< Herm ricominceremo a parlare? >>
<< Dipende >>
<< Da cosa? >> lei non sapeva cosa rispondergli, così posò il libro, si alzò e si sedette in parte a lui. Con uno slancio unì le loro labbra staccandosi subito dopo.
Il ragazzo la guardava sbalordito, non le lasciò neanche il tempo di allontanarsi che lui le prese il mento rubandole un bacio. All'inizio era un bacio leggero e casto, poi lui le chiese l'accesso che tanto aveva agognato, e la ragazza schiuse le labbra facendo incontrare le loro lingue in una danza nuova e dolce, era uno di quei baci che si aspettano per anni, e che quando arrivano ti sconvolgono.
La strinse a se e continuarono a baciarsi per il resto del viaggio senza stancarsi mai.


Entrò nel suo scompartimento, lei non disse niente e continuò a leggere la sua rivista.
<< Sai quanto pesa un orso polare? >> Luna non capiva, voleva fargli un'altra battuta stile serpeverde?
<< Quanto pesa? >> chiese comunque sperando che quel moro se ne andasse.
<< Abbastanza da rompere il ghiaccio >> lei alzò lo sguardo su di lui << Ciao Lovegood sono Theodore Notte e... >>
<< So chi sei >> disse solo ancora elaborando la battuta fatta per spezzare il silenzio.
<< Oh bene, sai tutti dicono che sei una svampita unica ma io invece credo che tu sia molto intelligente >>
<< Grazie... >> rispose senza sapere se fosse un complimento o no.
<< E tu in questo momento sei meno serpe del solito, per cui, cosa vuoi? >> diretta e coincisa, quella corvonero era una vera scoperta.
<< Un ragazzo deve volere qualcosa per parlare con una dolce donzella? >> disse, ma lei non rispose e continuò a guardarlo con sospetto << Andiamo Lovegood, è il treno pace e amore di Silente, volevo solo conoscerti un po' >> << Allora ti conviene iniziare a chiamarmi Lune, non pensi? >> gli chiese ritornando al suo disarmante candore.
<< Direi che è un'ottima idea Luna >> disse sedendosi in parte a lei.
<< Perfetto Theo >>.


Davvero divertenti! Ginny stava picchiando sulla porta dello scompartimento dove due grifoni l'avevano richiusa, era uno scherzo di pessimo gusto!
<< Ehm ehm >> disse qualcuno alle sue spalle, si girò lentamente e vide il biondino per eccellenza seduto con le gambe appoggiate dalla parte opposta che la guardava.
<< Scusa, mi hanno chiuso dentro >> disse non volendo litigare anche con lui.
<< Tranquilla nessun problema >>
La ragazza pensava di aver sentito male, Malfoy che parlava come una persona normale con lei, decise di approfittare di quell'attimo di gentilezza così si sedette vicino ai piedi di lui.
<< Stiamo proprio impazzendo vero? >> chiese lui.
<< Direi di si >> si fissarono negli occhi, entrambi profondi in modo diverso, erano loro stessi completamente una l'opposto dell'altro.
Si fece coraggio e si spostò dall'altra parte, il biondo non obbiettò, gli piaceva in fondo la piccola Weasley.
Appoggiò la testa alla sua spalla e lui si beò dell'intenso profumo di lavanda che emanava.
Erano in pace e tranquilli come non lo erano da tanto, il biondo iniziò ad accarezzargli la coscia facendogli venire dei brividi lungo la schiena, sentiva il respiro di lui sul collo, voltò il viso e si rese conto di averlo vicinissimo, i loro nasi si sfioravano e lo sguardo del biondo passava dai suoi occhi alle sue labbra.
Si sfiorarono, come per accertarsi che non se lo stessero immaginando. Una scossa di energia li attraversò entrambi, si rifiondarono sulle labbra coinvolgendo si in un pacio pieno di passione, l'opposto di quello che si stavano scambiando, un paio di cabine più in là, Hermione e Ron, era un bacio che li prendeva da dentro e li coinvolgeva totalmente. Si tolsero le cravatte e le camicie in un batter d'occhio, lui le scendeva a baciare il collo, per poi proseguire sul de colte. Lei mise le mani tra i suoi capelli biondi lasciandosi sfuggire dei gemiti di piacere.
<< Dra... Draco >> disse riprendendo a baciarlo.
<< Cosa stiamo facendo? >>
<< Te l'ho detto >> le sganciò il reggiseno e lo tolse << Stiamo impazzendo >> la schiacciò contro di se facendo aderire i loro petti.
<< E poi Ginny... siamo sul treno dell'amore >> le baciò il collo salendo fino al lobo dell'orecchio << Sarebbe stato stupido non stare con te >>.






Note Autrice Ciao a tutti! Questa one shot mi è venuta così di getto e ho deciso di scriverla, come vedete ci sono altre coppie e non solo la mia solita DracoGinny. Spero che ci sia piaciuta, ho pensato a quello che avrebbero fatto i personaggi, quindi non vi arrabbiate se Ron e Hermione o Theo e Luna non hanno fatto niente di troppo hot è perché non me li immagino così.
Detto ciò fatemi sapere che ne pensate!
Baci Lidja!
   
 
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