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Autore: Bramepiuma    12/09/2015    2 recensioni
Questa storia parla un po' di una moda che gira tra le fanfiction di oggi, dove fanno delle domande ai semidei, come se fosse una specie di "show".
Dal prologo:
"Annabeth lo fissò perplessa. –Va’ avanti.-
-Dicevo, giravo un po’ su internet, e ho letto alcune Fanfiction su di noi...-
-Fanche?-
-Fanfiction, Hazel. Storie, racconti. Ora, Santo Efesto, potreste non interrompermi? In queste storie c’è tipo una specie di programma televisivo, o una chat, dove noi parliamo e un conduttore fa le domande. Ora capite il mio piano?
Silenzio.
Ovviamente no.
Ci mancherebbe."
E' una piccola fanfiction di due capitoli che prende un po' in giro questa "moda".
Con questo testo non si vuole offendere nessuno, solo strappare un sorriso ai lettori. Buona Lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Katie Gardner, Leo/Calipso, Nico/Will, Quasi tutti, Travis & Connor Stoll
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo- ovvero la storia di come Leo Valdez salvò il Natale

Leo Valdez adorava il Natale. I suoi colori, l’allegria e soprattutto i regali.
Più che riceverli, Leo adorava farli, e soprattutto costruirli.
Certo, anche riceverli.

Ma ormai lui aveva trent’anni, e Calypso lo aveva intimato di non fare il bambino.
Pff.
Leo entrava in un’eforia travolgente quando si trattava del Natale. Puntava a costruire il regalo perfetto, che era adatto ad ognuno, unico e particolare.
Per esempio quell’anno aveva costruito per il figlio di Percy, Ethan, due interi eserciti di legno, visto che aveva la passione per la strategia di guerra. Aveva solo sette anni, ma già sapeva sconfiggerlo alle partite dei videogames, più c’era tattica e più lo stracciava.
Per Riley Grace aveva costruito una macchina da scrivere che sembrava provenire dagli anni trenta, ma che invece aveva al di sopra uno schermo digitale futuristico. Sicuramente le sarebbe piaciuto, dato che adorava scrivere.
Per sua sorella Lacy aveva invece creato un diario segreto con un lucchetto di sicurezza inaccessibile, che poteva aprire solo lei.
Insomma, per tutti lui era lo zio Leo, quello che fa i regali più supersonici del mondo.
Quell’anno poi, aveva una sorpresa speciale.
Era eccitato soprattutto perché era  il primo Natale di Milo.Guardò il bambino, così identico a lui. Gli occhi però erano scurissimi, come quelli di Calypso.

Bussò alla porta, agitato. Era in ritardo.
Battè nervosamente il piede, mentre Calypso lo guardava innervosita, con in braccio Milo.
-Potresti smetterla? Stai tranquillo, non saremo gli unici ritardatari, no?-
-Valdez! Chi è in ritardo adesso, eh?-
Nico gli sorrideva alla porta.
Leo guardò male prima lui, poi Calypso. Lei scrollò le spalle.
Entrarono, e vennero sovrastrati da un’ondata di rumori e schiamazzamenti.
-E’ arrivato zio Leo!-
-Zio Leo, ci hai portato i regali?-
-Ma quello è Milo?! Wow!-
-Ragazzi, lasciateli respirare!-
-Ma io voglio il regalo!-
-Anch’io!-
-Uffa!-
Poi Nico urlò.
-EHI! SILENZIO!-
Non si sentivano nemmeno i grilli, pensò Leo.
Milo poi si mise ad applaudire e a fare versi, e allora si potè parlare civilmente.
-Ragazzi!
Ci siete tutti, a quanto pare. Nessuno è in ritardo, vedo.- Calypso gli diede un pugnetto sulla spalla. Borbottò un “idiota”.


I bambini sono
rumorosi di solito, pensò Leo, ma quelli iperattivi sono pure peggio.
Ormai era sera inoltrata, e tutti cercavano di digerire il cenone di Natale con una betta tazza di caffè.
A parte Leo, ovviamente. A lui faceva davvero male il caffè.
Se lo prendeva si trasformava in Beep Beep, solo un po’ più attivo.
Intanto i ragazzi, sovreccitati dall’immenso cenone e dalle dracme di cioccolata,correvano per la casa.
Emmi Zhang cambiava continuamente forma, passando dal gatto alla lepre, e infastidendo il fratellino Sammy, che stava ammirando Ethan giocare a un videogioco.
-Posso giocare un po’, cuginetto?-
-No!- Annabeth si girò annoiata e lo rimproverò.
-Ethan, fallo giocare.-
-Ma sto per prendere la base nemica!
Ho una tattica formidabile!-
-Che tattica è?-
Annabeth assunse un’aria critica.
-Quella che mi hai insegnato la settimana scorsa!-
Annabeth tentennò, poi sospirò.
-Solo questa partita e poi lo lasci a Sammy, okay?-
-D’accoordoo.- sbuffò Ethan. Percy ridacchiò divertito, mentre giocava con Charlotte a braccio di ferro.
-Charlie, stavolta non mi batti.- Charlie sbuffò, alzando gli occhi.
-Guarda che lo so che mi fai vincere apposta, papi.- Percy assunse un’aria offesa.
-Oh, assolutamente no.- la figlia rise e si aggiustò un ciuffo ribelle.
Clarisse, Reyna e il fantomatico “Tom” (avevano poi scoperto che si chiamava Jeremy) invece stavano parlando con Katie, che aveva la sua piccola bimba, Elizabeth, in braccio.
Elizabeth aveva in mano un peluche di un fiore alquanto inquietante, ma non se ne curava, e osservava noncurante la scena, con fare altezzoso.
Chris, intanto, stava riproverando Dannis, il quale aveva spinto Riley, la quale aveva spinto Emmi, che si era trasformata d’istinto in un gatto e aveva graffiato la faccia del suo povero papà.
Frank aveva una faccia tremendamente esilarante, ma Leo non potè dire neanche una battuta, perché la satanica progenie si era già coalizzata,e avevano cominciato tutti contemporaneamente a chiedere i fantomatici regali.
Annabeth ripetè per l’ennesima volta che i regali andavano scartati la mattina, e che in quel momento non era mattina. Poi incrociò le braccia. Mentre bambini cominciarono a raggiungere gli ultrasuoni, Charlie si mise persino a saltare,creando rimbombi per tutta la stanza.
Leo giurò di aver sentito Nico dire a Will “ecco perché non voglio adottare nessuno”.
Will aveva assunto una faccia contrariata, rivolgendo poi un largo sorriso alla folla di bambini sempre più agitata.
Quando Milo aveva cominciato ad agitarsi e a piagnucolare, Leo si ricordò della sorpresa, quindi si alzò in piedi.
-Ragazzi, zio Leo ha una sorpresa per voi!-
Silenzio.

Neanche se avesse detto che c’era Gea in persona nella stanza, ci sarebbe stato un tale silenzio.
Poi Sammy lo ruppe.
-Zio Leo, che sorpresa è?-
-
Ragazzi, voi oggi potrete vedere i vosti genitori da giovani!-
L’intera comitiva impallidì. Oh no, non di nuovo.
Percy invece sembrava entusiasta, e guardò eccitato sua figlia, che aveva la sua stessa espressione.
-Infatti, potrete vedere le meravigliose puntate de “I semidei rispondono”!-
Nico si diede una manata in fronte, Calypso sospirò.
Leo e i bambini fissarono Annabeth con sguardo da cucciolo.
Annabeth resse quegli sguardi per pochi secondi, poi sbuffò nervosa.-D’accordo,  metti quei video.-
Si levò un allegro dalla folla di ragazzini iperattivi, mentre Leo collegava fischiettando il computer alla televisione.
Partì il video.

Benvenuti a tutti voi, Semidei e non! Questa è una trasmissione dove si può chiedere ciò che si vuole a chi si vuole! Oggi in studio abbiamo con noi famosissimi e valorosi eroi –compreso il sottoscritto- che risponderanno alle mie domande!-...”

Leo finalmente si era fatto una vita, a quanto pare.
Pff.


-
Zia Reyna, sbaglio o sei arrossita?-
-Non è vero.-


Risate generali.
Il piano di Leo in fondo era perfetto.

In fondo in fondo.




-Spazio Autrice-

Okay, non so come possa essere venuto il capitolo, ma vi giuro che ci ho messo due ore, DUE ORE, per calcolare alla perfezione l’età di tutti, semidei e progenie. A proposito, ci tengo a dire che mi sono ispirata ai disegni di un’artista, che, se non mi sbaglio, è su tumblr con il nome di “weareallcatfish”. (Le età sono state leggermente modificate, per fare in modo di far vedere più pargoli possibile).
Cioè, TOM non era TOM in realtà! Sconvolgente.
Mi dispiace davvero tantissimo di non aver specificato bene il carattere di tutti i personaggi, ma sono in ansia per l’inizio della scuola (ANSIAA) e non riesco a concentrarmio bene. In più non volevo essere pesante, volevo un epilogo leggero.
Io ho un’ossessione per Charlie e Ethan Jackson.
 Okay a questo punto potete chiamare la polizia.
Con questo capitolo ho esaurito la mia scorta di fluff che avevo in cantina. Dovrò comprarlo al Leroy Merlin.

Beeene, che dire, vi ringrazio TANTISSIMO per le recensioni, spero che il capitolo vi sia piaciuto, altrimenti chiamerò il Coach Hedge.
Non vi conviene.

P.s. Io possiedo veramente un fiore-peluche-inquietante. 

Pace, mazze da baseball e saluti semidivini
Bramepiuma
 
   
 
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