Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: StellinA003    12/09/2015    1 recensioni
Questa storia la sto scrivendo anche nella sezione delle Fiction per Kodocha.
In questo cap. Non ci sarà l'HTML perché sto con il cellulare.
*****
Sana è una famosa attrice che dopo ben 7 lunghi anni a New York ritorna in patria, a Tokyo dove incontrerà 3 persone che le cambieranno totalnente la vita insieme ad un incidente
*****
Ran è una ragazza molto vivace, amica di tutti ma che più in là dovrà affrontare i conti con la realtà.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                 assassinio- prima parte
 
 
Dopo   un  paio   d’ore   squilla   il  cellulare   di  Ran,   è  suo  padre
-Ran,  si  può   sapere  dove  sei?-         questa  volta   stranamente  non  urla   e   Ran   è  ancora   più   sospettosa   sul   comportamento  del padre   risponde    -Scusa  papà   se  non  ti  ho   avvisato   ma  sto   con  Sonoko   e   suo  padre-
-Dove?-
-Stiamo   un   po’  lontani   da  Tokyo  ma  non  troppo-
-Bene,  se   sei  con un   adulto   fidato  ti   lascio  stare   con  Sonoko    e     essendo   tardi    fatti  accompagnare  fino  a  casa-
-D’accordo  papà-
Riattacca     e   guarda   Sonoko   in   modo  stranita
-Allora? Chi  è?-
-Mio  padre-
-Oh   allora   ti   avrà  gridato  subito   di   tornare-
-No,  al  contrario,   si  è   comportato  in  modo… più  freddo,   distaccato-
-Davvero?   Che   strano –
-Già,  oggi      ha  incontrato   l’attrice  dei   suoi   sogni,  Sana  e  poi   si  è  comportato   in  modo  più  freddo  e   adulto,  sembra  che    sia  vuoto-
-Secondo  te cosa   potrebbe  avere?-
-Non  saprei,  non   so  cosa  pensare-
- Che  guaio-
-Eh  già-  dice  Ran  con  tono   preoccupato
-Su  avanti non  preoccuparti,  tuo   padre   non   avrà   niente-
-Va  bene,   ci  voglio   credere-
-Bene,  adesso  ti   accompagno  a  casa-
-Va bene-
Sonoko   guarda  il padre
-Papà!  Puoi   portare   Ran   a  casa?-
-Certo  figliola-
Appena  arrivata     davanti  all’agenzia  Mouri   Ran   scende  dalla  limousine  e   ringrazia   Sonoko  per la  bella   giornata  e    il   padre   per   averla  riaccompagnata  gentilmente   a  casa.
Rientra   in  casa  e   nota   suo  padre   seduto   sulla   sua   sedia  che   legge  dei fogli  appoggiati  sulla   scrivania,   Ran  immagina   che   siano  quelli   del  caso   di  oggi.  Guardo   intorno   e   non   vedo  Conan   e  così   domando  -Papà!-  
-Sì Ran?-
-Dov’è Conan?-
-Ha  chiamato  il   Dr. Agasa  e   ha   detto   che   dorme  da  lui-
-Ah…capisco-
-Bene  adesso che  sei più   tranquilla   vai  su che  io   devo   cercare   qualcosa  di  utile   per  il   caso  di  oggi-
-Va-va   bene-
E   va  su  nella   sua   camera   addormentandosi  con molti   problemi  per la testa.
 
 
 
                            ***POV CONAN***
 
-Allora?  Conosci  quest’uomo?- 
Conan   stava   parlando  con  Ai   su  Haruo  Mizu,       l’uomo    che   è  stato   ucciso.
Aveva   fatto   una     foto   di  nascosto  alla   vittima  per  farla   vedere   ad  Ai  anche   se   Conan  non  era  del tutto   partecipe  perché  in  fondo  alla  mente  stava  anche  il  pensiero  per  Ran  che   lo  stava   tormentando.
-Non   riesco   a  vederlo   bene   perché   è  ricoperto  interamente  di  sangue  e non  vedo   proprio  bene  la  sua faccia      però   ha  dei  lineamenti   famigliari-
-Quindi   potrebbe   essere  un membro  dell’organizzazione?-
-Non  ne   sono  assolutamente   convinta  ma…Sì,  potrebbe   essere  una  possibilità-
-Se  potrebbe  far  parte  dell’organizzazione   riusciremo   a  cavarne   informazioni?-
-Non  saprei  Conan,   dipende  anche  dal  ruolo  che  aveva   questa   persona   nell’organizzazione-
-Quindi   dovremmo  aspettare?-
-Sì-
-Ancora?  Basta,  io  non  ce la   faccio  più,  non   posso  più  aspettare-
Ai   girata  dice
-Non  puoi…-   poi  si  gira   verso  Conan     -O  non   vuoi?-
-Ecco…  Ai,  io non   riesco  più   a  vivere  con  questo  corpo.
Oggi   Ran  è  stata   davvero  male,   non  l’hai  vista  com’era stata,  non   l’avevo  mai   vista   così,  era…   distrutta,  ci  ero  stato   davvero  male-
-Conan,  io  capisco  che  vuoi  ritornare  alla  tua vita normale ma  non   posso  farci  niente,  per  creare  l’antidoto   definitivo      dobbiamo  arrivare   fino  in fondo,   dobbiamo trovare   la  stessa   pillola  che  hai  ingerito   quel  giorno  al  parco  divertimenti   e   senza  quella  non  posso  fare  niente-
-Si lo so,  lo so-
-Bene allora smettila  di   dirmi che  non   hai più pazienza     perché   non  servirà    a  niente-
-Va bene    la  smetterò  comunque  facciamo   delle  ricerche  su  questo   Haruo  Mizu –
-Bene,  allora  passami  il  computer,   inizierò  già  da adesso-
Conan  prende il  computer   e  glielo  passa    -Ecco  tieni-
Ai  accende  il   suo  PC  e  dice  a   Conan
-Oltre  al nome  e  all’età non  sai   nient’altro?-
-No-
-Quindi  prima   che tu   ti  possa  illudere  di  sapere  chissà  cosa   ti  dico  che  con  soli   pochissimi  dati   come  questi  non    riuscirò  a  fare  molto,  comunque   tu  domattina  vai  a   casa   di  Kogoro  e  la  tua  amata   e  cerca  di  capire  qualcosa-
-Bene,  io  vado   dal   dr  Agasa,  devo  dirgli  una cosa-
-Va  bene vai!-
 
 
-Dr  Agasa!-
-Si  Shinichi?-
-Non    avrebbe   da darmi   qualcos’altro  dei   suoi  aggeggi?  Sono  molto  utili   in  questo corpo-
-Mmmmh!  Vorresti   qualcosa   in  particolare?-
-No,  più  che  altro  vorrei  come   dei    potenziamenti,  per   spiegarmi  meglio,  voglio    le  stesse  cose  che  mi   ha  dato   però  con  qualcosa  di  più  rispetto   all’altro-
-Quindi  dammi   quelli che  hai  già così  faccio  delle  piccole     modifiche-
-Ecco tieni!-
-Bene   allora   entro  domani  sera   vienili   a  prendere-
- Ok!-
-Conan,   stasera   dormirai   qui?-
-Sì,   ho  avuto  una   discussione  con  Ran per lo   stesso   motivo  di  sempre  e   per  il  momento   non  voglio   vederla-
-Capisco-
-Comunque  domattina  devo  andare   a  casa   di   Ran  anche  se non  voglio,  devo     scoprire   nuove  cose  sul   signor  Mizu-
-Quel uomo   che   è  stato   ucciso   oggi?  Quello   che  sospetti  faceva  parte  dell’organizzazione?-
-Esattamente-
-Adesso  però  vai       a   riposarti  ok?  Altrimenti  domani   non  sarai   in  ottima   forma-
-Certo  dottore,   adesso  vado,   buona  notte-
-Buonanotte    Shinichi-
 
 
                                 
                                         ***POV AI***
 
Sono   ancora  qui  a   trovare  delle   informazioni  su   Haruo   anche  se  in  realtà  so   già   chi   è.
So  anche   che  non  riesco   a  parlare  del  passato   per  questo   farò  delle  finte   ricerche    non  troppo  larghe  per  non   far  scoprire  proprio  tutto  a  Conan,  solo   lo  stretto   necessario.
Quando   Conan  mi  ha  mostrato   la   foto  di  Haruo   interamente   coperto   di  sangue  non  sono   riuscita   a  trattenere   un  sussulto  anche   se   Conan  non  se  ne  è   accorto.
Alla    fine  quei  bastardi   lo   hanno   ammazzato,  hanno  scoperto  tutto.
Lui   per  me  è  stato  come  un  padre,   quel  padre  che  non   ho   mai  potuto   avere  con  me  sempre.  Dopo    aver  scritto   cose  che  sono   inutili  alla  ricerca  che   Conan  vuole  fare   decido   di  riposare  un   po’.
Dopo   un  tempo    che  per  Ai  sembrava  molto  breve   si   sveglia   e   dopo  essersi  ripresa   completamente   si  alza  e   si   va  a  lavare.
 
 
“Cosa  devo     fare?    Sono  davvero  indecisa  su cosa  fare.
Da  una  parte  voglio  aiutare   Conan  ma   dall’altra  non  voglio   risvegliare   fantasmi  del  passato,  che  mi   porteranno   solo  dolori  anche   se   quando  ho   visto   quella  foto   ha  risvegliato comunque     ricordi  in   me,  per  questo   sono indecisa,   molto   indecisa.”
 
 
 
Dopo    essermi  lavata   decido   di   andare   a  fare  colazione   dove   stranamente  non   trovo   Conan  ma   solo   il   Dr  Agasa.
-Buongiorno   Dottor  Agasa,   dov’è   Conan?  Non  è  da lui   svegliarsi     così  tardi-
-No  Ai,   Conan  se  ne  è     andato  già  da  un  pezzo,  ha  detto   che  andava a   casa   di   Ran  per   fare   delle  ricerche   sul  signor  Mizu   Haruo-
-Ah,  capisco-
-E  tu?   Scoperto   niente   su   quel uomo?-
-Qualcosa  ma  non  tanto,  giusto   qual cosina  ma  non   chissà   cosa-
-Quindi  non    puoi aiutare    tanto  Conan.   Cosa   hai  scoperto?-
-Il  suo  lavoro   e  l’indirizzo  di   casa  sua-
-L’indirizzo   potrebbe  essere  utile    non  trovi?-
-Non  saprei…  Speriamo-
-Già…Speriamo-
-Comunque   adesso    devo  uscire,   vado   a  fare  una  passeggiata-
-Ti  turba  per  caso  qualcosa?-
-Mmmh,  ma  no!-
-Avanti  non   mentirmi,  ormai  ti   conosco,  per  me sei  come  una  figlia  e  lentamente  sono    riuscita  a  capire    il    tuo   modo  di   essere.
Ho  capito   che   ogni  volta  che   vuoi   fare  una  passeggiata   devi   riflettere   su  qualcosa  quindi stai      su   un  filo.
Non  sai  cosa  fare,  ti  va   di   sfogarti?-
-Ma  no, no!   Ho  solo   voglio  di  fare  una  passeggiata     giusto  per   prendere  una  boccata    d’aria,  oggi  è  una  bella  giornata-
-Va  bene,  se   lo   dici  tu-
-Okay!  Adesso  vado    così  rientro  prima  di  pranzo-
-Va  bene,   ci  vediamo  più   tardi-
-Certo,   a  presto-
 
Ai   si  trova  a fare  un  giro verso   il   parco,  lo  stesso  dove  era  stato   trovato   morto   Haruo.
Più  il  là  vede   i    Detective Boys,   Ayumi,  Genta  e   Mitsuiko.
Ai   si  avvicina  e   saluta  i  tre  bambini
-Ciao   ragazzi!-
-Ciao  Ai-  dicono  i  tre  bambini in  coro  felici   di  vederla.
-Che  cosa   fate?-
-Stiamo  facendo  un  giro-  dice  Mitsuiko.
Poi   Ayumi  domanda   -Hai   visto    Conan  per  caso?-
-No,  immagino  che  sia      a   casa  di  Ran-
-Che  dite  allora  di   andarlo  a  chiamare?-
- Fate  come  volete-   Dice  Ai
-Bene,  allora  andiamo   tutti  all’agenzia  di   Kogoro –
Dicono     i  tre   bambini   in  coro.
Ai si dirige tra le chiacchiere     dei  bambini  che  cercano  sempre  di  parlarle  all’agenzia  Mouri  e   Genta      suona  il   campanello.
Ran  va  ad  aprire   con  il   sorriso   sulle  labbra
 
 
“Non  sembra  poi  tanto  distrutta”
 
 
Ran  appena  li vede   dice        -Piccoli!  Ciao,  come  state?-
-Ciao  Ran-  dicono  cordialmente   Genta,  Ayumi e   Mitsuiko
-C’è  Conan?-
-Sì,  oggi   è  ritornato   dalla  casa  del   Dr   Agasa-
-Ce lo   puoi   per favore     andare  a  chiamare?-
-Certamente  piccoli-
Dopo   alcuni  minuti  scende   dalle  scale  Conan  che  come  li  vede     sbuffa   sonoramente  così  che  Genta  lo  minaccia  dicendo    -Che   cosa   c’è  Conan?  Perché   sbuffi  eh?   Sei  così  scocciato  di  vederci?-
-Ma  no, no  come  potrei   essere   scocciato  dalla  vostra  visita?!-   dice  Conan  in  modo  sarcastico
Ayumi  poi  per  rompere   il  litigio  tra   i  due  propone
-Che  dite  di  andarci  a  fare  una   bella  passeggiata   tutti  insieme?-
Ai  in  quel  momento  pensa
 
 
“Ecco  così  non posso   più   riflettere  in  santa  pace”
 
 
-D’accordo  ragazzi  adesso  vengo-  dice  Conan   per  poi  ritornare  indietro  e  andare  a   mettere    le  sue  ormai  semplici  scarpe.
Poi  ritorna  dai  suoi   amici  e   dice     -Bene,   adesso  possiamo  andare-
Anche   Conan  in  quel  momento  pensa
 
 
“Ecco,  ci  mancava  solo questa,   in   questo  modo non   posso   svolgere   ricerche  adeguate.  Poi  devo  assolutamente   chiedere   ad   Ai  se  ha  scoperto qualcosa  riguardo  Mizu.
Accidenti!  Ma  perché   Ai   gli  ha detto  che  ero  all’agenzia?”
 
 
-Andiamo  al  parco?-  propone   Mitsuiko
-Sì!-  rispondono   in   coro   Ayumi e    Genta.   Poi   Mitsuiko  si  gira  verso    Ai  e  Conan   e  dice  loro
-E voi?   Siete  d’accordo?-
-Sì-  diciamo all’unisono io e   Conan
-Bene  allora  incamminiamoci  già-
 
 
                                           ***POV SANA***
 
Il   giorno  dopo  mi  sveglio       e   appena  vedo  che  la  mamma  è  ancora   lì  con  me    sorrido.
Sono  felice   che   non mi  abbia  lasciata  sola.
Adesso   mi  sento  meglio,  mi  sento  proprio  come   mi  sentivo   8  anni  fa,  felice   con  tutto  il  mondo   e  non   sento più  il   senso  di  colpa  che  mi  attanagliava   l’anima.
Non  mi  sento  più  in  colpa  con  me  stessa.
Prima  pensavo  che  l’errore  ero  io ma  adesso   ho  capito  che  l’errore  è   stato  quello   di  aver   portato  dentro  di me  sempre il    senso  di  colpa  per   ben  7  anni,  7   lunghissimi  anni.
Nei  miei  pensieri  non  mi  accorsi  di   due  occhi   che  mi  guardavano  con  tenerezza.    Solo  dopo   che  una  mano   mi  accarezzò  dolcemente  il  viso   mi  girai   verso   la  persona  che   aveva   fatto  quel  gesto  d’affetto.  Quando   vidi  mia  madre  le  sorrisi,  un  sorriso  dolce,   un  sorriso  che  non  facevo  da  molto  tempo,  un  sorriso  che   nasceva  dal  cuore,   qual  cuore  che   da  ieri  aveva   ripreso  a  battere   con amore.
 
-Buon  giorno  mamma!-
-Buon  giorno figliola!-
-Ti…  ti  senti   meglio?-
-Certo  Sana,  mi  sento…  in  pace  con  il  mondo-
-Anch’io,  mi  sento   proprio  come  mi  sentivo  7  anni  fa,  benissimo,   da  oggi  staremo  molto  più  spesso     insieme-
-Certo  figlia  mia-
-Che  dici  se  oggi  andiamo  a    fare un  po’ di  Shopping    insieme?-
-SIII!   Tu  non  lo  sai     ma  io    amo  lo  Shopping  solo  che  da  quando  ho  saputo  che  non  potevo….   Ehm  volevo  dire  che  da  quando  ho  saputo  della  tua   nascita   mi  sono  completamente  dedicata  a te-
-Ah  si?  Bene  allora  vuol   dire  che    oggi  stesso  andremo    a  fare  Shopping  e  tu   non   ti   comprerai  assolutamente  uno  di  quei  kimono,  voglio  vederti   in  altre  vesti-
-E  va bene   figliola  ma  solo  per  oggi-
-Certo  mamma-
-Bene  allora  figliola,  andiamoci  a  preparare  per  la  nostra  giornata-
-Sì,  andiamo-
Misako   le  fa   il  solletico  e  Sana   ride
-Hahhhahahhahaha   ma-  hahaha-  mamma  b-haha-bas-hahaha-basta  ti  pre-haahaha  go-
Misako   smette  e  ride  anche   lei
-Hahahhah,  non  ti vedevo  ridere  così  tanto  da  molti  anni-
-Già-
Entrambe  si  alzano  dal  letto   e   ognuna  va in  un  bagno  diverso   e   si  preparano   per  la  loro   giornata.
Sana   si  sente  felice  come  non  mai.
Misako   si  sente  allo  stesso  modo  solo  che  ha   ancora  un  senso   di  colpa   molto  grande.
Quest’ultima  si   toglie  il   kimono  e  si    mette   un  pantalone  molto  carino  con  qualche  perla  qua  e  là  e  una   maglia   semplice  bianca  con  la   scritta  nera   “女性が自分自身であることによって強化されます*”.
Sana  invece   ha  deciso  di  indossare  un   vestito  verde  acqua  con  una  collana   nera,  delle   all star  nere  per  essere  più  sportivi  e   dei  bracciali   neri.    Poi  si  mette  un   profumo  alla  vaniglia,  un  mascara,  un  lucidalabbra  rosso all’odore  di  fragola  e  una  linea  di  eye-liner.
Esce  trovando   di   sua    grande  sorpresa  sua  madre  vestita  in  modo  semplice  e  con  i  capelli   sciolti,   sembrava  una  donna  diversa  ma  allo  stesso  tempo  bellissima.
-W-Wooow  mamma!  Sei…Fantastica-
-Tu  dici  figlia  mia?-
-Ma  certo,  sei  stupenda-
Si  fanno  un  sorriso  di  complicità  e  all’unisono  dicono
-SHOPPING!  STIAMO ARRIVANDO!-
 
 
-Mamma!  Che  dici  di  comprarti  questo?-  domanda   Sana  alla  madre  Misako   indicandole  un   collant bianco  con  una   maglia   con  su  scritto    “Paris”.
-Che  ne dici   invece  di  comprarmi   questo?-  domanda  Misako   a  Sana  indicandole  un  kimono   blu  notte      
-Mamma!   Mi  avevi  detto  che non  avremmo  pensato  ai  Kimono-
-Ma  mi  dici  quelle  robe   quando  le  indosso?-  disse  indicando  i   vestiti  che  Sana   aveva  in  mano
-Domani?-
-Figlia  mia,  ti  ricordo  che  mi  hai  detto  solo  un  giorno  vestita  normale-
-Ma-ma  questo   è  sleale,  stai   così bene  vestita in questo  modo-
-E  va  bene  lo   compro  ma  compro  anche  il  kimono-
-Bene,  adesso   andiamo   a   pagare-
-E  tu?  Non  hai  comprato  niente  per te?-
-Ma  certo  che  sì,   eccoli!-   disse  Sana  indicando    un   mucchio   di  vestiti,  gonne,  pantaloncini e    magliette.
Misako  sbarra   gli  occhi  ma  dice  solamente
-Su  avanti  andiamo  a  pagare-
 
Sana   e  Misako   vanno     a  pagare   e   dopo  si  dirigono   sfinite   a  casa.
Sana  decide  di  andare   a  fare  una  passeggiata  così  dice  alla  madre
-Mamma,  adesso  vado a    fare  una  passeggiata-
-Vai  pure   figliola   anche  se non  so  come  fai  a  sopportare  il  caldo-
Sana  ride  ed  esce.
Mentre   cammina   vede  Conan  ed  altri   suoi  amici
-HEI CONAN!!-  urla  Sana  da  lontano.
Conan    si  gira  e  vede   Sana  che   si  avvicina
-Ciao   Sana-
I  bambini  che    erano   presi  a  parlare  tra  di  loro  si    girano  verso la  nuova  arrivata   e   Ayumi  dopo  dice   con  ammirazione
-MA.. MA…  MA TU  SEI  QUELLA   FAMOSA  ATTRICE-
Sana   ride  e  dice   -Proprio   io,  con  chi  ho il   piacere   di  parlare?-
-Io  mi  chiamo  Ayumi  Yoshida,  loro   sono  i  miei   amici  Conan  Edogawa,  Genta  Kojima ,  Mitsuiko Tsuburaya e  Ai   Habara,   noi  siamo…-
Poi   tutti   insieme  tranne  Ai  e  Conan  dicono  -LA SQUADRA   DEI  GIOVANI   DETECTIVE-
Sana   fa  un  sorriso  e  dice  
-è un  vero  piacere  incontrarvi   giovani  detective-
  Poi Sana   nota   degli  agenti  di  polizia  vicino   al  parco  e  domanda
-Sapete  cosa  è   successo?  Vedo   degli  agenti  di  polizia-
Conan  s’intromette  
-È  impossibile  che  tu  non  abbia   sentito  niente  ieri  sera-
-Cosa  avrei  dovuto    sentire?-
-Uno sparo,   è  successo  appena  pochi  minuti  che  tu  te ne  sia  andata  ed  è  impossibile  non  averlo  sentito-
-Oh,  allora   non  mi  ero   sbagliata-
-In  che  senso?-
-Io  ieri  stavo passando dal parco per fare prima  ma  poi  ho  sentito   il  rumore  di  uno  sparo,  mi   stavo   dirigendo   verso  il  luogo  ma  poi  Akito   mi  ha  fermata  dicendomi  che  mi  ero    sbagliata-
-Akito  e  chi  sarebbe?-
-Io-   dice  una  terza   voce   che  ha  ascoltato  tutta   la   conversazione.
 


-Oh,  Akito! Ma…  ma  tu  mi  segui!  Cosa   sei  una   specie  di  paparazzo-amico?-
-No,  non  ti  sto  seguendo!   Semplicemente    mi   sono  trovato   di  passaggio  e   quando   ho  udito  il   mio  nome  sono  intervenuto,  niente  di  più-
- Oh bhe,  se  lo  dici  tu! -
Conan   s’intromette
-Tu chi   sei?-
-Un amico   di  Kurata-
-Okay-
Conan   poi  vede   Takagi che  correva   velocemente  verso  l’ispettore   Megure  che  stava   ancora   indagando  sul   caso  del  signor  Mizu  e   dice
-Ehi!  Takagi-Kun!-
Quest’ultimo   si  gira  dalla  parte  del  bambino  e  lo  saluta
-Ciao  Conan-
Conan  a   sua   volta  si  avvicina  al   poliziotto  seguito   dai   4   bambini  e   da  Sana  e   Akito.
-Come  mai   stavi  correndo  dall’ispettore   Megure?  Ci   sono nuove  informazioni   sul  caso  del   signor  Mizu Haruo?-
-No,  per  il momento  no,  c’è  stato  un  delitto,  la  vittima   si  chiama  Kazuko Nakagawa.   Il   delitto  è  avvenuto  tra  le 6.00  e  le  7.00  di questa  mattina,  abbiamo  trovato  un  nuovo  sospetto,  si  chiama  Miura    Amane-
-Ti possiamo   dare   una  mano?-
Lo   sguardo   di  Takagi  era  un   po’  titubante,  poi   si  decide  e   dice
-Va  bene,  basta  che  non  intralciate  il  lavoro-
 
Akito e Sana  intanto pensano
 
Quest’uomo   è  per  caso  impazzito?  Vuole   mettere  sulle  indagini  dei  bambini?  Bhe,  io  li  seguo
 
-Possiamo  venire   anche  noi?-   domanda   Sana
Takagi    con  sguardo  di  chi  ormai   non può   fare  più  niente  dice
-Okay,  basta   che  non  vi   fate  scoprire  dall’ispettore   Megure  altrimenti si  arrabbia  con  me-
-Ma certo! Non  si  preoccupi-
Takagi con   una   gocciolina   in  testa  pensa
 
Certo certo!  Come no
 
Tutti   quanti   si  dirigono  verso la  casa  del  signor  Nakagawa   e  quando  entrano  Conan  si  fiondò  subito   vicino  al  corpo  per  trovare   tracce  che  potrebbero  incastrare  il  colpevole.
I  detective  Boys erano  tranquilli  ormai   abituati  ai  giri  di  omicidi  mentre  Sana   strillava  e           Akito  rimaneva  impassibile  alla  scena che  si  stava  ponendo  davanti  agli  occhi.
<< AKITOOO! BRR, NON   HO  MAI  VISTO UN   CADAVERE >>
<< Facci   l’abitudine  mia  cara >>
<< Guarda   che   le  persone   non  muoiono  ogni  giorno >>
<< Vai  con  i  marmocchi  e  ne  troverai >>
<< Hei tu!  Per  caso  vuoi  dirci  che  portiamo  sfortuna? >>  s’intromette Genta.
<< Esattamente! >>
<< Ma  che  insolente! >>
Akito  alza  le  spalle
<< Pensala  come  vuoi,  non  mi  metto a  litigare  con  dei  marmocchi >>
<< Noi  non  siamo  dei  marmocchi >>
<< Su smettetela! >>  li   riprende  Takagi.
<< Takagi!  Che  ci  fanno  tutte  queste  persone  qui? >>
<< Oh  ciao  Sato!  I  ragazzi   hanno  insistito  che  venissero  con  noi  e… >>
<< Tu   non  hai  saputo  dire  di no,  ma  ti  rendi   conto  che  se   ti   scopre  l’ispettore  finisci  nei   guai  vero? >>
<< Purtroppo  sì >>
<< Allora  se  ci  tieni  proprio  a   questo  lavoro   cerca  di  mandarli  via  altrimenti  falli   rimanere   ma  che  non   s’impiccino   nel  nostro  lavoro e  soprattutto  che  l’ispettore Megure   non  li  scopra,  e  parlo  anche  di  quei  due ragazzi   lì  infondo >>
<< Sì  Sato >>
Nel  frattempo  anche   i  sospettati   arrivano 
<< Bene,  ci  spiegate  perché  siamo qui? >>
Disse  uno  di  loro
<< Per  informarvi  che  il  signor  Nakagawa è  deceduto  e  voi   siete  i  principali  sospettati >>
<< E  per   quale  motivo   lo  saremmo  scusate? >>
<< Iniziando  da  lei  signorina,  è  sospettata  perché  doveva  una  grossa   cifra  di   denaro  al  signor  Nakagawa  e  lei  non  poteva  pagare ma   la  vittima  la  ricattava  di  far   perdere  lavoro  a  sua  madre  che  lavorava  nella  sua  agenzia >>
<< E  allora?  Comunque  io  non  l’ho   ucciso >>
<< Questo  si  potrà  dire  una   volta   scoperto  l’assassino,  lei  rimane  per  adesso  una  probabile   colpevole  così  come  gli  altri  >>
Sato  allora   prende  il  suo  block-notes   degli  appunti   e  dice
<< Allora,  abbiamo  3  sospetti,
 la signorina Miiko  Amashi, 27 anni, sospettata   perché  la  sua   famiglia  è  andata  in  rovina  a  causa  della  vittima  che  gli   ha  tolto  il  lavoro  e  a  causa   di  ciò,  la  signora  Sakiko   Amashi,  madre  della   sospettata,  si  è  ammalata  gravemente.
La  signora  Tamami  Nobi, 31’ anni   sospettata  perché  su   quanto  abbiamo  investigato,  suo  marito  Benkei  Nobi  ha   dovuto  subire  dei  ricatti   dalla  vittima  portandolo  al  suicidio.
Poi   abbiamo   la   signora  Amane,  che  come  abbiamo  detto,  è  sospettata perché  doveva  una  grossa   cifra  di   denaro  al  signor  Nakagawa  e  lei  non  poteva  pagare ma   la  vittima  la  ricattava  di  far   perdere  lavoro  a  sua  madre  che  lavorava  nella  sua  agenzia.
E infine  abbiamo  la  signora  Saori Nanami   29  anni,  aveva  un  bambino   di  3  anni, Ikemoto,  morto  2  anni  fa   a  causa di  un  incidente >>
Quest’ultima  appellata  s’intromette
<< Non  vedo  cosa  possa   centrare  con  la  morte  di   Nakagawa >>
<< Semplicemente  perché  facendo  accurate   ricerche  abbiamo  scoperto  che  la  causa  della  morte  di  suo  figlio  è  stato  proprio   la  vittima  e  abbiamo  pensato  di  aggiungerla  ai  sospettati  perché  forse  lo  sapeva  già >>
<< Ma  io  non  lo  sapevo,  solo adesso   me  lo   avete   detto  e   sono  anche  sorpresa   perché  io  e   Nakagawa   eravamo  amici   sin  dal  liceo,  ci  conoscevamo  da  tanto  e  ancora  non  riesco   a    crederci  che  abbia  fatto  una cosa  del  genere  proprio   a  me >>
<<  Tempo al tempo   signora,  presto  scopriremo  tutto >>
La   signora  se  ne  sta   zitta  e  tra  i  suoi  pensieri  si  mette  in  un   angolo  dove  stavano  anche  gli  altri  sospettati.
Conan   iniziò  ad  investigare   trovando  un   filo  di  lana   blu.
Lo   prese  con  dei  guanti   e   glieli  diede  all’agente   Takagi.
<< Takagi-Kun!  Ho  trovato  questo  filo  di  lana  vicino  alla  poco  più  in  là dal  corpo  della  vittima,  potrebbe  essere  una  prova  non  crede? >>
<< Bravo  Conan-Kun, potrebbe   essere   del  colpevole >>
 
Ma  che  razza  di bambino  è?
 
Pensa  Sana  che  stava  guardando tutta  la  scena.
Quest’ultima  poi  chiede   dove  si  trova  il  bagno  all’agente  Sato
<< Mi  scusi! >>
<< Si?  Mi  dica >>
<< Mi  può  indicare   il  bagno? >>
<< Certo,  svolta  il  corridoio,  seconda  porta >>
<< La   ringrazio >>
<< Di  niente >>
Sana    va  in  bagno  così   come  il  colpevole  per   togliere   di  mezzo  le  prove.
Sana   una  volta  in  bagno  inizia  a  sistemarsi  i  capelli e   a  metà  coda  nota  che   sotto  il   lavandino  c’era  un  oggetto  molto  particolare  che  non  aveva  mai  visto.
 
Che  cosa  sarà  mai?
 
Il colpevole  che  fino  a  quell’attimo  fa  stava  aspettando  che  Sana    uscisse  quando  vide  l’oggetto  in  mano   alla  ragazza   iniziò  a  sudare   freddo.
 
Oh no!   Sono   nei  guai,  devo   farla  fuori  altrimenti   quella  ragazzina  mi  compromette  tutto  il  piano…
 
 
 
 
SPIEGAZIONI
 

 
*女性が自分自身であることによって強化されます (LA SCRITTA SULLA MAGLIETTA  DI Misako) = una donna si valorizza per quello che è  (un  po’ lunghina non credete XD)
 
   
 
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