Non riesco a dormire per tutta la notte perché solo per colpa di un idiota devo rinunciare a ballare, guardo l'ora. Sono le tre. «Cazzo» esclamo. Decido di andare in cucina per bere qualcosa, per non fare troppo rumore non scaldo il latte; quando torno in camera non cambia niente...solo alle cinque mi addormento.
Non fiato durante la colazione perché cerco di non far capire che ho passato la notte a guardare il soffitto, di solito divento molto irritabile e isterica quando non dormo molto. In macchina cala il silenzio che non oso rompere.
«Diego vado un attimo in segreteria, devo risolvere una questione quindi ci vediamo più tardi. Se mi perdo ti chiamo» ridacchio, Diego ride a sua volta e aggiunge«Hai già questioni da risolvere al secondo giorno?». Vede che lo guardo perplessa quindi non si intromette maggiormente ed esclama«Va bene però prendi l'ascensore dato che la segreteria è al quarto piano»«Ascensore?» ripeto imbambolata. Suona la campanella quindi decido di andare a ritirare la mia iscrizione a fine delle lezioni. La giornata scorre rapida fino a quando Diego mi accompagna all'ascensore. «Guarda chi c'è Jorge, siamo qui» grida il mio fratellastro, spalanco la bocca mentre cerco di non fare uscire gli occhi dalle orbite. «L...lui é i-il tuo amic...» Diego si gira di scatto e mi guarda male. «Ciao fratello e ciao bella ragazza» dice Jorge, si, lo stesso Jorge ragazzo antipatico nonché istruttore...ex-istruttore di ballo, lui sorride nascondendo la sorpresa nel capire che io sono la sorellastra del suo migliore amico. «Tra tutti i ragazzi proprio lui?» dico irritata«Lo conosci già?»«Si ci siamo conosciuti nella lezione di danza, dato che io sono il suo maestro. Vero piccolina?» piccolina cosa? Non nasconde che un fuoco è avvampato quando mi ha chiamata piccolina. Quanto vorrei sentire ancora quella parola, la devo smettere di fantasticare. «Beh io vado» dico di colpo«Dove vai?» domanda il ragazzo. «Beh vado in segretaria dato che un idiota» il belloccio non mi fa finire di parlare«Anche io devo andare in segreteria ci andiamo insieme, così mi racconti più di te» dice sorridendo Jorge, inizio a scuotere in disapprovazione il capo quando Diego mi precede nel parlare«Bene vi aspetto fuori, vado a prendere la macchina. Ti do un passaggio amico» e se ne va. In quel preciso momento si apre l'ascensore ma io in preda ai nervi mi rivolgo a Jorge«Tu non vieni con me in ascensore,sappilo»«Ti porto con la forza»«Cosa?»«Scherzo voglio scusarmi con te per tutto quello che ho fatto piccolina». L'ho ha ripetuto. Credo nelle sue parole ed inizio ad avviarmi in ascensore solo perché non voglio percorrere tutte quelle scale. Mentre saliamo Jorge annuncia«Non ti farò ritirare l'iscrizione solo per colpa mia» sbuffo e mentre cerco di controbattere l'ascensore si blocca di colpa, un rumore rimbomba nell'impianto e le luci si spengono. «Che succede?» grido in panico. «Si è bloccata l'ascensore» dice Jorge e sull'orlo dello svenire aggiungo«Oh mio dio...»
ANGOLO AUTORE:
Ciao a tutti, spero vi sia piaciuto questo secondo capitolo con il colpo di scena. Per scoprire cosa succederà,ovviamente,dovrete aspettare il prossimo capitolo intanto vi invito a lasciare una recensione; perché non so ancora incerto se continuare la storia se nessuno la legge...
Potete contattarmi anche su twitter, il mio nuovo nick è @bevsidejorge
Alla prossima!