- Non capisco perché ti ostini tanto a frequentare tutta quella feccia…- sentì dire, poco dopo, da una familiare voce schizzinosa alle sue spalle.
- Perché sono miei amici…- rispose lei fermandosi di botto nel corridoio, pressoché deserto, senza voltarsi – E poi, anche io potrei essere catalogata come feccia o sbaglio?- le rammentò leggermente urtata.
- Tu…- iniziò a dire avvicinandosi lentamente con passi felpati -Tu sei l’eccezione che conferma la regola…- le mormorò con le labbra a pochi centimetri dall’orecchio.