Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Empty_Black_Heart    12/09/2015    1 recensioni
Si dice che quando, nel mondo, una persona muore e, nel mondo, nasce un bambino quel bambino avrá le caratteristiche caratteriali della persona morta.
Mi dispiace per la bambina a cui ho lasciato il mio carattere
Io Lucas Robert Hemmings morto a sedici anni ho il compito di proteggere questa bambina italiana, Sara Mori e impedire che faccia i miei errori e muoia come sono morto io... Cosí presto...
Luke in questa ff ha l'età di 16 anni quindi l'etá è quella delle prime apparizioni e foto.
Quindi non pensate al ciuffo alzato o al suo bellissimo anellino nero al labbro inferiore
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Se solo sapessi che la tua ipocrisia fa solo aumentare il mio disgusto
____________________________________________________________________________________________________________________________________________
5 mesi dopo

- Cosa ci guadagni alla fine di tutto questo trambusto? Cosa dovrebbe darti soddisfazione in tutta questa storia? Ti brucerai come una stupida! Rimarrai fregata perchè lui poi ti lascerà come hanno fatto tutti! Smettila di fare i capricci e smettila con questa storia -

E mentre sua madre urla io le stringo la mano sempre più forte. Io non me ne vado via, sono sei mesi che mi prendo cura del suo cuore distrutto da tutti quanti, calpestato e lacerato senza ritegno e riguardo, con cattiveria e ignoranza, da tutti coloro che erano suoi amici e addirittura sua madre. Infatti si è visto negli ultimi cinque mesi per chi ne valeva davvero la pena rimanere qua con lei, dopo che sono comparso io alcune sue amiche si sono rivelate per le profittatrici ipocrite che erano, e l'hanno lasciata sola. Sono rimaste solo in due Anna e Laura, le uniche che ci hanno sempre realmente tenuto. Sono entrambe veramente forti, ricordo un pomeriggio, mentre mi stavano insegnando l'italiano per farmi capire meglio qua e permettermi di comprendere le altre persone. Erano venute in tante per aiutarmi, dovevamo essere solo io, Sara, Anna e Laura, ma ovviamente un intero plotone si era unito alle due ragazze. Fatto sta che una tra queste si era gentilmente proposta per farmi il filo tutto il tempo, e Sara non aveva avuto la forza per controbattere, quindi lo hanno fatto loro. L'una completava le frasi dell'altra, erano impressionanti, hanno fatto sloggiare tutte quante in due secondi, esprimendo con calcolata e soppesata stronzagine il loro disgusto verso di loro. Sara aveva riso come una scema fino alle lacrime.

Al momento, però, mi trovo al cospetto della madre di Sara, dopo aver preso la forma visibile, e lei mi ha presentato a loro. Il padre era felice di conoscermi, di conoscere il motivo del sorriso di sua figlia, ma la madre no. Le mi detesta per lo stesso motivo per cui il padre mi adora. Non vuole concedere a sua figlia la felicità che a lei è stata negata.

- e ovviamente tu avrai già fatto la troia con lui suppongo, eh?-

Questa frase mi fa scattare dal posto, facendomi alzare in piedi per fronteggiare lo sguardo della donna con più sicurezza, non si deve azzardare a toccare una ragazza come Sara, in qualsiasi argomento, ma per questo deve avere un minimo di riguardo. E lei lo sa. Sa che sua figlia non può...

- non si permetta mai più di dire una cosa simile! Sono stato abbastanza chiaro?- il mio accento si sente ma le parole sono chiare- e anche per motivi che mi sembrano palesi. E per favore, la smetta di comportarsi così, le voglio dire che assomiglia sempre di più a sua madre, si sta comportando allo stesso modo. Lei è uguale a quella donna-

E il suo muro crolla. Il mento trema e i suoi occhi perdono sicurezza diventando lucidi ed esitanti. Ma tanto so che mi risponderà con ancora più disprezzo nella voce, non si fa mettere i piedi in testa, e si sa chiedendo come faccio a sapere tutte queste cose, sta pensando che sia colpa di Sara.

- sa le informazioni girano, e non serve molto ad un ragazzo per scoprire molte cose interessanti, basta ascoltare le persone che spettegolano sugli altri, come fa lei, ma ha mai pensato che anche altre persone possono insultarla e deriderla? Ha mai valutato tutta la sua ipocrisia verso le altre persone? Sa lei è disgustosa come una buona parte delle persone che circondava sua figlia. Sono felice di averla incontrata e di averglielo fatto capire, perché tra Lei e loro non so chi sia più deleterio per Sara, se permette le do volentieri contro semplicemente perchè amo sua figlia con tutto me stesso- i palmi delle mani sono aperti sul tavolo e mi sostengono, senza l'intenzione di cedere.

Non gliela darò vinta. Non ha ragione per questa volta.

- ma come ti permetti di venire qui a fare la predica a me stupido ragazzino impertinente- non finisce la frase che Sara scatta.

-non osare toccare Luke! Chiaro? Luke non si tocca, non sporcare la sua persona con la merda che ti esce dalla bocca. Non osare toccare la persona che mi ha salvata da tutto il male che avevo intorno, da te, dalle persone che avrebbero dovuto rendere la mia vita divertente ma che mi hanno spedito all'inferno con un biglietto d sola andata. Non osare sfiorare Luke. Senza di lui probabilmente ora sarei morta. Devi ringraziarlo, ha impedito che ti venisse tolto il tuo giocattolo antistress, quindi ringrazialo, potrai ancora rompermi le palle- prende fiato, e riprende con le lacrime agli occhi -non puoi neppure lontanamente comprendere quello che provo per lui, non puoi capire quello che lui significa per me. Tu non hai mai provato nulla del genere, sono sicura che una cosa simile possa accadere solamente quando hai accanto la parte mancante di quello che sei. Tu non capisci, tu non sai quello che siamo, tu non sai di noi, non sai delle risate, delle cavolate, dei baci, degli abbracci, degli sguardi che ci siamo scambiati. Accetta per una volta di non essere onnipotente e di sapere tutto, accetta di non sapere e di non poter comprendere quello che c'è tra me e lui. Accetta di non poter provare nulla di quello che sto provando io e lasciami avere la felicità che a te non hanno concesso. Dammi la possibilità di essere amata e di avere un minimo di speranza. Fammi esprimere, io ho bisogno di lui, non sarei nulla senza di lui, tornerei nel mio vuoto totale, nella mia nicchia di dolore e solitudine, di mancanza, di diffidenza, di paura. Lasciamo andare e smettila di farmi soffrire ti prego. Non togliermi la possibilità che mi è stata concessa-

Mi si mozza il respiro in gola alle sue ultime parole. Non mi ero reso conto che i suoi sentimenti fossero così forti e profondi. Non avevo capito quanto io potessi rappresentare per lei, non ci avevo mai pensato, non lo avevo mai pensato. La realtà dei suoi sentimenti la sento solo ora, e sono infiniti forti e dolci, non si fanno abbattere, sono come un vento di primavera, è forte e si insinua ovunque, ma ti fa stare maledettamente bene e ti da sollievo, i suoi sentimenti sono così.

Le afferro le spalle e la stringo forte a me lasciandole un bacio sulla fronte. Ho le lacrime agli occhi e non riesco quasi a trattenerle, ma ci provo, voglio essere forte io ora.

- non lascerò mai Sara. È la ragione per cui sto rischiando il collo davanti a voi, voglio vederla sorridere senza l'angoscia che le provoca il pensiero che voi non potreste approvare. Detesta questa idea. Non mi pento di quello che ho detto e non ritirerò nulla, e se non lo accettate lo capisco, ma lo dico ora: io non lascerò sola Sara neppure se me lo impedirete fisicamente. Io non la lascio andare, ora che l'ho trovata-

Sua madre esce dalla cucina e poi dalla casa, dopo aver preso il necessario. Sara alza lo sguardo verso il padre che non si è mai alzato dalla sedia e non ha spiaccicato parola, ha ascoltato senza intervenire. Ora mi osserva con occhi assorti.

- saresti disposto a morire per mia figlia?- una semplice domanda, posta dopo anni di silenzio.

- sta scherzando? E lasciarla sola a soffrire senza nessuno che la possa aiutare? Senza nessuno che la consoli anche per la mia perdita? Spero che lei stia scherzando. Lo spero seriamente. Non lascerò mai Sara. Io la amo da vivere, non la lascerò andare, e non scanserò le mie colpe con lei, morire sarebbe semplice, io non sentirei nulla, sarebbe una scelta puramente egoistica. Non potrei smezzare e sopportare con lei il dolore. Sarebbe facile, e a me le cose facili non piacciono per nulla signore, per questo io credo in me e sua figlia-

-sei troppo sveglio per i mie i gusti ragazzo. Capisci troppo bene quando ti voglio fregare. Ti conviene stare attento- esce sorridendo e lasciandomi una pacca sulla spalla.

Tre giorni dopo

-Sara! Sara scendi c'è Luke che ti aspetta per uscire!- il padre di Sara la chiama urlando.

Passano i minuti, ma lei non arriva, non scende le scale. Stringo forte il cofanetto che ho nella tasca posteriore dei jeans. Ho un orribile sensazione nel petto.

-vado a vedere che ha fatto-

-vengo con lei-

Mi affretto a seguirlo. Mi sento male mentre saliamo le scale, il petto mi dole e non respiro bene, la vista si offusca, ma stringo i denti e continuo a salire le scale verso la porta della nostra camera. Il padre apre la porta e io mi appoggio allo stipite per sostenermi. Sara è a terra, svenuta.

-SARA! SARA RISPONDIMI! SARA NON DINUOVO! SARA TI PREGO! LUKE LUKE CHIAMA UN AMBULANZA PRESTO-

il padre tiene stretta al petto Sara che respira piano quasi impercettibilmente, il colorito delle labbra è quasi inesistente e senza vita, come quello della sua pelle. Afferro il cellulare della ragazza che è sul comodino e compongo il numero del pronto soccorso e do le informazioni utili. Il dolore al petto aumenta sempre di più e ormai faccio fatica a respirare, ma non posso mollare, lei ha bisogno di me e non posso lasciarmi andare ora, devo resistere. Sento che, però, le mani iniziano a sparire e capisco che il dispendio di energie ha fatto consumare più in fretta il siero. Ne prendo altre dodici gocce per restare il più possibile visibile. Dopo poco insieme alle mani arriva anche l'ambulanza coi paramedici che la soccorrono e la portano all'ospedale. Appena arriviamo viene ricoverata d'urgenza e io e suo padre restiamo fuori dalla sua stanza...  
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Empty_Black_Heart