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Autore: Tnecniv Victus Mors    13/09/2015    5 recensioni
Beh se cercate una creepypasta penso che non siate nel posto giusto visto che è una semplice storia su un bambino e sull'incontro di suo padre in uno sfondo "Horror"........ ok.... è anche una Creepypasta.
Amate lo Slenderman?
In questa storia conosceremo il suo fantomantico figlio scomparso o per meglio detto rapito e della sua vita insieme ai suoi proxy e ad altre Creepy........
Se vi ho incuriosito allora entrate nella storia di uno scrittore che si mette alla prova.
TRATTO DA CAPITOLO 1
Lo Slender e il ragazzo si sono teletrasportati verso una magione, una piccola villa di tre piani circondata da una foresta di conifere innevata. 
Lo Slender entra, dirigendosi verso una delle stanze, per appoggiarlo nel letto matrimoniale. 
-Quindi alla fine l'hai trovato?- 
Chiede una figura simile allo Slender, ma differente per il costante e lussurioso sorriso con qui attira le proprie vittime, per l'impermeabile nero lucido, un paio di pantaloni attillati del medesimo colore, un capello con una rossa rossa, stivali neri e una cravatta violacea. 
-Giá... che ci fai qui, Offender?- 
-Non posso venire a salutare mio nipote, soprattutto se é tornato a casa?- 
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Slenderman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Corri!!!!-

Furono le ultime parole che Freddie udì provenire dal proprio migliore amico mentre questo veniva bloccato a terra da una giovane ragazza quindicenne mora con delle estenstion e dei ciuffi di capelli violacei, alta meno di 1.64m e con colpo snello ed esile anche se si notava la lieve presenza di muscoli della ragazza.
Nonostante Malcolm era un ragazzone diciasettenne nonché giocatore di Rugby della categoria under 18 quindi un ragazzo con un fisico massicio e una buona dose di forza bruta, la giovane colpendo, con precisione di un chirurgo, uno dei nervi sul collo lo paralizzò temporaneamente il colosso di colore.
Mentre la giovane ragazza si occupava di portare il palestrato nella sala principale del dormitorio, l'altro ragazzo era riuscito a correre via dalla propria cacciatrice nascondensi nella sala ricreativa o comunemente chiamata "Sala Relax" mentre ripensava a come era iniziata la serata.

δ Malcom e Freddie erano tra i pochi rimasti al dormitorio maschile dell'accademia per il week-end. I loro genitori non avrebbero potuto ospitarli a casa essendo andati a visitare la capitale spagnola per i prossimi due mesi.
Ma la storia, o per meglio dire la caccia, ebbe inzio verso mezzanotte: il primo segno dell'incubo fu il blackout dell'ala nord dove si trovavano al momento, per poi seguire l'intero dell'intero edificio. In quel momento lui aveva appena imprecato perché la partita di Tekken 5 era stata bruscarmente stroncata.
Intanto si sentirono delle urla dei ragazzi rimasti nel dormitorio, quindi allertati, il duo usci dalla camera in fretta e furia, per dirigersi verso i bagni in comune mentre altri ragazzi si agregavano a loro nella corsa.
Arrivarono che erano una ventina ai bagni e uno di loro sfondo la porta bloccata, se ne pentirono amaramente, infatti da un normale dormitorio si trovarono in una scena surreale ai limiti della realtà; quasi fossore capitati in un horror. Un povero ragazzo di quarta e del programma di scambio culturale proveniente dall'Italia era morto nel peggiore dei modi. Un ragazzo tranquillo e molto socievole che frequentava il corso di Tecno-Meccanica.

-Daniel.........-
Disse uno dei presenti nonché uno dei suoi amici Andreas Szekely Mihai , da tutti chiamato Sam. Il povero Daniel A. Rucci aveva un grosso taglio verticale, sicuramente procurato da una accetta di medie dimensioni visto la profondità, che si apriva dallo stomaco fino al petto, esso riversava litri di sangue e liquidi gastrici nel pavimento, ormai colorato di rosso e coperto dai diversi organi interni del biondo mentre le budella erano state usate come una sottospecie di corda per strangolarlo, anche se sembra non abbia tenuto molto visto che ora si trovava con una meta a terra e l'altra a coprire il fianco del cadavere sdraiato a terra.

Oltre al taglio c'erano segni di lotta visto i numerosi lividi e tagli ma la feritá che di piú si notava era che lo sterno fosse stato rimosso con uno strappo mentre le costole erano tutte spezzate e fratturate in piú punti lacerando i polmoni mentre l'organo che la gabbia toracica proteggeva, ormai non ne c'era piú traccia.
Un altro urlò, stavolta proveniente dalla mensa, allarmò di nuovo tutti o almeno quasi tutti, che si diressero lì. L'unico rimasto era Sam che non riusciva a muovere un solo muscolo che ripeteva frasi senza capo e fine singhiozzando: -Amico.... Sveglia..... Dai che domani si ritorna a casa.... Sveta ci aspetta...-
Malcom e Freddie si guardarono capendo come potesse sentirsi di perdere il proprio amico sopratutto in un modo cosi "inumano" quindi lo lasciarono in pace e si diressero verso gli altri.


Dopo una breve corsa, visto che erano rimasti indietro rispetto al gruppo, arrivarono alla mensa quando si paralizarono alla scena a cui stavano assistendo.
C'erano ben sei giovani ragazzi dall'eta compresa dai quindici ai diciasette armati di vari tipi di coltelli, addiritura uno girava con un paio di accete, vestivano di vesti che facevano accamponare la pelle, alcuni per l'aspetto altri perché si notava benissimo il sangue ormai coagulato di quello che Freddie ipotizzo fossero delle vecchie vittime.
Il resto degli studenti intanto era li ferma senza perdere d'occhio i killer che senbravano impazienti d'iniziare ma che aspettasero un ordine per scatenare un omicidio di massa.
Dal centro si avvicino quello che pareva il capo mentre tra le mani stringeva il collo uno studente di seconda, molto piú alto e pesante di lui come se fosse una piuma.
La carnagione del "capo" aveva impressionato i due amici sia perche tra i Killer sembrava quello piú sano sia nel modo di vestire, una semplice felpa bianca con i bordi dorati e jeans blu scuro, che nello sguardo anche perché invece di emanare un istinto omicida era indiferente a tutto quello che gli stava succedendo a torno, come se fosse la solita routine. Ma Freddie notò chiaramente le fiamme dentro a quei occhi ambrati.
Poi lanciò il giovane che tratteneva contro il muro come niente fosse ed inizio a parlare.
-Allora studenti, mi voglio per prima presentare.....il mio nome o per meglio dire come mi chiamano è Son of Darkness ma voi potete chiamarmi semplicemente Dark.-
Il tono della sua voce era qualcosa di abnormale mentre un ronzio statico, che proveniva dalle casse acustiche della stuttura, accompagnava le sue parole.
-Questa struttura e stata scelta da me per iniziare un semplice gioco che mi piace chiamare Caccia, le regole sono semplici:
1-È vietato uscire dalla struttura pena la morte immediata;
2-Se qualunque di voi tentera di chiamare all'esterno, esso verra portato qui e morirà;
3-I miei amici e io vi daremo la caccia per le prossime 5h consecutive, ossia fino all'alba.
Se riuscirete ad asopravivere fino alla fine sarete salvi;
4-Nell'edificio ci sono ben quattro orologi da tasca dorati, chiunque li trovasse diventerebbe praticanente immune agli aguati dei miei amici fino alla fine del gioco.-
Appena fini mostrò un orologio da tasca non piú grande di una mano completamente dorato e nel coperchio c'era stato inciso un cerchio marcato poi da una " X " e da un " S " nella parte superiore dentro il cerchio e una " D " nella parte inferiore del cerchio.
-Sc....scusi.....ma anche se troviamo u....uno degli orologi......non dovremo temere i suoi aguati?-
Chiese un primino reggendo tremante la propria torcia puntandogliela in pieno volto mostrando un ghigno divertito e denti luccicanti e aguzzi e che scuoteva lentamente la testa in diniego.
-Io mi dovro accupare solamente ed esclusivamente di quelli che hanno gli orologi......ti basta come risposta ragazzo?-
In quel momento il ronzio inzio ad aumentare di volume fino a far scoppiare il timpano ai presenti, qualcuno, addiritura,svenne per il dolore.
All'improviso le luci si accesero di colpo con un intensità maggiore al normale che acceco i presenti.
Dopo qualche secondo la vista dei presenti ritorna e subito notano l'assenza dei Killer che sembravano essere scomparsi nel nulla.
L'unica cosa che non fece pensare a Malcom che tutto fosse un sogno, o meglio dire incubo, fu il sentire la voce che annunciava l'inizio di quel maledetto gioco. δ

Angolo Mors
Salve gente ecco un nuovo capitolo di Son of Darkness. Inizio da brividi ma lasci ero il pezzo migliore per il prossimo capitolo.... Lo so, bastardo eh?

Comunque spero che questo capitolo come sempre vi abbia soddisfatto e se avete consigli o qualuncue altra domanda trovatemi chiedete pure.

Aspetto i vostri commenti per denigrare o acclamare queste mie storie........alla prossima da Ωιψτθσ Μορσ!

   
 
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