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Autore: Death Crow e Re Nero    13/09/2015    5 recensioni
Prologo:
La vita sa essere davvero imprevedibile. Se c'è una cosa che abbiamo imparato e che la morte di Dio e di Lucifero non può influenzare il corso dell'esistenza di una persona. Sono le nostre decisioni a renderci quelli che siamo...anche se le scelte fatte sono le stesse di 3000 anni fa.
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Cassiel Berith è il sesto volume della fiction A DxD Chronicles, si consiglia la lettura dell'opera precedente The Day We Came To The World. ( Può contenere spoiler dell'opera originale )
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Cassiel Berith - A DxD Chronicles

Dichiaro di non avere i diritti aventi a quest' opera di pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High School DxD, grazie.

Life 4:

TAKEYA

4 giorni dopo.

FLASH!

La luce del sole risplendeva alto nel cielo demoniaco.

Non era tanto presto.

Mi è bastato usare il sigillo posto sul foglietto per teletrasportarmi fuori dalla riserva.

Dopo il mio risveglio ho perso 1 giorno intero per riprendere le forze e non credo di essermi ripreso del tutto.

Una volta rimesso in piedi ho provato a salirgli in groppa. Pensavo che sarebbe filato tutto liscio, ma aimè mi sbagliavo. Dopo solo 1 ora di cavalcata, mi sono sentito prosciugato di tutte le mie forze.

Credo di aver interpretato male l'allenamento. Forse lo scopo non era trovare solo il destriero, ma riuscire a far in modo che il fisico si abituasse a quella nuova emissione di energia.

Il mio corpo non subisce dei danni fisici ma spirituali. Credo che papà ed il nonno abbiano perso tutto quel tempo nel tentativo di rimanere in sella ai propri corsari.

Non ho avuto problemi per il cibo, a parte che nella riserva c'erano molti frutti commestibili, mi bastava soltanto volerlo e dopo pochi secondi un cestino di vimini era pronto con ogni leccornia possibile. Si materializzava anche del fieno con un mangiare specifico per Charos.

E' strano...era come se sapessero che fosse con me. La sera accendevo un fuocherello addormentandomi vicino con Charos.

In questi giorni sono riuscito ad aumentare il tempo in sella. Da 1 ora sono passato a 2 ore ma, se devo continuare il mio allenamento, devo uscire da questa riserva.

Charos era d'accordo anche perché il mio nuovo partner era curioso di vedere il Mondo e poi...non voglio scoprire brutte sorprese.

Ma cosa più importante...chi era la voce che ho sentito? Chi mi stava incitando? E sopratutto...come faceva a sapere quello di cui avevo bisogno?

Mi ritrovai di fronte al portone.

Charos non si allontanava di un singolo passo...forse è meglio dire zoccolo. Di fronte a noi c'era un enorme platea di soldati, sia a terra che per aria. Si erano posizionati in modo tale da lasciar libero il tratto di strada che conduceva alle scuderie.

M'incamminai.

Tutti i soldati avevano le armi puntate verso il basso, ma non appena passavo assieme a Charos questi l'alzavano indicando il cielo.

[ Mi stanno mettendo un po' in soggezione. ]

"Ti dico quello che mi ha detto Takeru. Fattici l'abitudine."

Non ero tanto sicuro. Anch'io ero in soggezione...cioè tutti i soldati che stavano pattugliando la zona si erano riuniti solamente per salutarmi. Ma ragazzi non tenete niente di meglio da fare?

"Principe finalmente! La stavamo aspettando!"

Jackos spuntò fuori da una fila di soldati.

"Wella Jackos."

Jackos mi fece un piccolo inchino. Non appena si rialzò, girò intorno a Charos interessato.

"Però i miei complimenti Principe. Non pensavo che nella riserva ci fosse un cavallo dell'Ade."

Il...mandriano?...si perché no...il mandriano continuò il suo controllo non curandosi dell'imbarazzo del destriero. Normalmente il mio partner mantiene le sue fiamme sempre attive, ma prima che uscissimo dalla riserva mi sono fatto promettere che le avrebbe tenute sotto controllo.

"Corporatura snella, muscoli e tendini sottili ma adatti per la corsa."

[ Non sai quanto. ]

Si stava innervosendo.

"Zoccoli conformi per una miglior aderenza al terreno."

Jackos cercò invano di toccargli la criniera.

[ Adesso lo ammazzo. ]

Dopo aver visto il comportamento di Charos, Jackos mise le braccia conserte.

"Dopo la mia analisi vi posso dire solo una cosa....Principe...vi siete trovato uno splendido cavallo."

[ Ah, penso di averlo giudicato male. ]

"Pensi?"

Charos non disse niente, si limitò semplicemente a nitrire.

"Per favore mi segua."

Su incitamento di Jackos camminammo per circa 5 rotti minuti fino alle scuderie. Charos camminò al mio fianco con il corteo di soldati dietro di noi.

Una volta arrivati, alcuni addetti si apprestarono a controllare le condizioni fisiche del mio destriero.

Non so come ma 3 servienti fecero uscire una strana sella. Il colore era sul nero carbone con degli strani piccoli dettagli verdi. Gli addetti stavano massaggiando delicatamente la schiena di Charos prima di deporvi sopra la sella.

[ Questi sanno il fatto loro. ]

"Aspettate un secondo...quella è mia?"

Jackos mi rifilò un "OK" con il pollice.

"Si. D'altronde mi dite come farete a cavalcare al meglio senza l'ausilio di una buona sella?"

"Eh...ma com___"

"Come l'abbiamo fatta? E' semplice."

Jackos si avvicinò e frugò nelle tasche del mio pantalone fino a quando non tirò fuori il foglio con i sigilli.

"Abbiamo usato questo."

"Eh? Il foglio?"

"Non è un semplice foglio."

GLICH!

Il foglio brillò di una luce verde e su di esso comparve una piccola immagine tridimensionale di...CHAROS! Non solo. Sotto l'immagine comparve una serie di statistiche.

"Ma che cazzo."

Vicino all'immagine del destriero comparve anche la MIA immagine olografica!

"EHI! Dammi una spiegazione!"

"Si calmi Principe. Il foglio è un rivelatore di dati. Lo abbiamo usato per constare le vostre condizioni mentre eravate all'interno della riserva. E' tarato sulla persona con cui viene a contatto. Visto che il destriero possiede un pezzo della vostra anima, anche lui viene considerato. Questa è una delle più grandi invenzione di Idor il generale della 5° Legione. La legione dei Nani."

Ripresi il foglio da Jackos, lo girai e lo rivoltai più volte.

"Stò foglio che posso utilizzare benissimo per andare in bagno è una delle più grandi invenzioni della 5° Legione?"

"Si. Per me è la migliore! Ci lavoro da DIO!"

"Ehh. Guarda che Dio è morto."

"Giusto. Modo di dire."

"D'accordo."

Mentre chiacchieravo con Jackos, gli addetti finirono di sistemare la sella su Charos.

"Allora Principe che ne pensate?"

"Bella. Ma, come faccio a cavalcare senza le redini?"

Jackos girò la testa di lato.

"Che ragazzo di poca fede. Che ne dite di testarla?"

"Mn? Testarla? Va bene."

M'issai sopra a Charos.

"Ehi amico come va?"

[ Abbastanza bene è davvero comoda. E come se non ti sentissi. ]

"Adesso allungate le mani in avanti proprio come se cercaste di afferrare qualcosa."

"Mn?"

"Fatelo."

"D'accordo."

Feci esattamente come detto da Jackos, allungai la mano in avanti.

FLASH!

Afferrai qualcosa.

Quando vidi la mano notai che avevo afferrato una corda spirituale color verde. Guardando con attenzione mi accorsi che attorno al muso di Charos erano comparse delle redini spirituali.

"Che cosa?"

"Una delle nostre invenzioni più riuscite. Queste selle materializzano delle redini spirituali. Grazie ad esse i cavalieri non si devono preoccupare di una rottura delle redini durante i combattimenti."

Incredibile. Devo ammettere che i sudditi di papà si sono davvero organizzati bene. Non solo la riserva, ma anche questa attrezzatura. E' come se tutto fosse stato predisposto per la singolarità del nostro clan.

Mossi un po' le redini.

"Charos dimmi ti da fastidio?"

Il mio amico mosse la testa.

[ Non proprio. Forse ci devo solo fare l'abitudine. Almeno ho la bocca libera. ]

Mn solo?

"Voglio cogliere l'occasione per dirle che abbiamo preparato il box per il vostro destriero."

"Ah grazie. A proposito Jackos voglio dirti una cosa. Come posso...come funziona..."

"Il richiamo del vostro destriero?"

"Si."

"E' semplice. All'interno della sella abbiamo applicato un sigillo che permetterà al vostro cavallo di teletrasportarsi in qualunque momento. Quando lo desiderate vi basterà chiamarlo telepaticamente ed i poteri del vostro clan farà il resto."

Mossi un po' la testa.

"Tutto qui?"

"Si tutto qui."

[ Certo che è una cosa davvero comoda. Per quello che vedo e dall'espressione che hanno gli altri destrieri posso capire che qui si sta da Dio. ]

"Non ho chiesto il tuo parere Charos."

[ Scusami tanto pervertito. ]

"Non sono un pervertito."

[ Si che lo sei. ]

"No che lo sono."

[ Si. ]

"No."

[ Si. ]

"No."

[ Si. ]

"No."

[ Si. ]

"No."

"Questa poi. Il Principe che litiga col proprio destriero."

"Non t'immischiare. A proposito...sai qualcosa di Takeru? Scommetto che sta ancora inseguendo Catastros."

"Il Re? E' uscito 2 giorni fa."

"Ah bene...CHE COSAAAAAA!!!!!!!!"

Il mio grido si propagò per tutta la scuderia.

[ E che cazzo smettila di gridare! Non sai che la voce passa prima da me?! ]

Scesi immediatamente da Charos per correre da Jackos.

"E' uscito? E' uscito da solo o in compagnia? Aveva Catastros? Dov'è andato? Si trova qui? Dettagli, dettagli, dettagli!!!"

Jackos alzò le mani arretrando paurosamente.

Ehi dove cazzo vai? Vieni qui è rispondi alle mie domande!

"Si calmi, si calmi! Il Re è uscito 2 giorni fa in sella a Catastros. Ma le sue condizioni non erano delle migliori."

"Come sarebbe a dire "non erano delle migliori"?"

Jackos sospirò.

"Il fisico era debilitato e segnato da profonde cicatrici ancora aperte. E' svenuto poco dopo. Lo abbiamo preso e curato al meglio. Dobbiamo ancora capire cosa è successo la dentro e che cosa abbia fatto il Re per far cambiare l'atteggiamento a Catastros."

"In che senso."

"Quando ci siamo avvicinati per soccorrerlo, Catastros era pronto per scatenarsi. Forse ci vedeva come una minaccia e per questo aveva preso le sue difese. Fortuna che c'era Thane. In qualche modo è riuscito a farsi capire. Comunque...il Re è rimasto svenuto per 1 giorno intero. Durante quel lasso di tempo il destriero era rimasto con lui. La cosa strana e che mentre era svenuto, sul suo corpo erano apparsi degli strani sigilli blu. Gli stessi di quando Catastros ci aveva attaccato la prima volta."

Aspetta...anche Takeru è riuscito a far comparire quei simboli? Che c'entrino con i nostri cavalli? Quando mi sono apparsi mi sono sentito pervaso da una strana energia. Se così fosse perché Takeru non li ha utilizzati per rigenerarsi? Che non fosse ancora in grado di gestirli?

"Jackos dov'è andato Takeru?"

"Il Re è partito ieri per il territorio dei Gremory. Thane pensa che sia meglio allenarsi li, visto che se rimaneste qui, qualcuno potrebbe notare la vostra presenza prima del tempo. Se non ricordo male ha detto che si sarebbe allenato nel territorio ad Est della tenuta principale."

Il territorio ad Est.

Ho imparato a memoria ogni singolo pezzo di terreno sotto il dominio dei Gremory. Credo di aver capito cosa vuole fare Takeru.

"E' bravo il fratellone."

"Cosa Principe?"

Jackos parve confuso.

"Il territorio ad Est è costituito prevalentemente da piccole paludi. All'epoca papà voleva farvi dei lavori per sistemare la zona, ma per quanto ne so quei lavori non sono ancora iniziati a causa della dichiarazione di guerra della Brigata del Caos. Il terreno è irregolare e presenta diverse crepe. In sostanza è una perfetta area di allenamento per Catastros. Sono sicuro che Takeru vuole sfruttare quel campo per riuscire a padroneggiare i poteri di teletrasporto e dimensionali."

"Però i miei complimenti."

"Ho vissuto così tanto tempo con Takeru da poter capire come ragiona."

Certo che l'idea di Takeru non era niente male, anch'io devo fare altrettanto se voglio dominare i poteri di Charos. Ma devo scegliere un luogo con cura...aspetta, c'è un posto.

Salii in groppa a Charos.

"Andiamo Charos."

[ Dove? ]

"Ad allenarci."

Stavo per andarmene, ma Jackos mi prese per un braccio.

"Principe riprenda il foglio."

"Ah grazie."

Ripresi il foglio e me lo misi in tasca.

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FLASH!

"Eccoci arrivati."

[ Spiegami perché siamo qui. ]

Dalle scuderie dei Berith, avevo creato un cerchio di teletrasporto per il MIO luogo di allenamento.

La meta designato era il territorio ad Ovest dei Gremory.

Anche se si trovava vicino alle montagne, il luogo scelto presentava lunghi acri di terreno pianeggiante perfettamente idonee per un cavallo. Da qui la tenuta dei Gremory sembrava una piccola villetta. Anche se disto più di 3.000 km riesco lo stesso a vedere il castello.

[ Perché non mi rispondi? ]

Charos non faceva altro che sbraitare. Mi chiedo perché il mio partner non ci sia ancora arrivato.

"Mi stai dicendo che non'hai ancora capito? Ho scelto questo luogo per poter sprigionare le tue fiamme senza far male a qualcuno."

[ Davvero? Mi stai dicendo che la tua testa perversa ha ideato un piano del genere? ]

Cominciai a fissarlo nervoso.

"La tua battuta era di pessimo gusto...non perdiamo altro tempo."

[ Si ho capito capo. Prima di pensare al dominio delle fiamme, che ne pensi se prima non impari a passare attraverso le "Faglie di *Hel"? ]

( Death Crow: Hel non è altro che il Mondo dei Morti. Uno dei 9 regni sorretti dall'Yggdrasil. Ricordatevi Hel non Hell ok? )

Scossi la testa.

"Faglie di Hel? E che sono?"

[ Sono queste. ]

Le fiamme sugli zoccoli e sulla criniera di Charos divampò in tutte le direzioni per poi correre verso la valle.

Successe qualcosa.

Lo vidi mentre eseguiva un gran balzo...era come se si volesse tuffare nel terreno...LO HA FATTO!

GRUMBEL!

Il terreno si era aperto in una voragine. Lo vidi sparire.

"O cavolo. Charos!"

Corsi nel punto in cui era sparito.

Con mio grande stupore il terreno era apposto...come se non fosse successo niente. Ma cos'ha combinato?

Mi guardai intorno.

"Che fine ha fatto?"

Non riuscivo ad individuarlo da nessuna parte.

"Quel figlio di puttana mi ha fregato. Ha approfittato di questa occasione per svignarsela! Pensavo che tra di noi ci fosse un legame...mi ha raggirato senza pensarci 2 volte. Ora come lo spiego agli altri?"

[ Ehi stronzo! A chi hai chiamato figlio di puttana? ]

EEEHHH? Charos?

GRUMBEL!

Dietro di me ricomparve la stessa voragine di prima con Charos! Il cavallo sbucò fuori come un proiettile avvolta da una fiamma verde.

[ Come ti permetti di trattarmi così dopo che ti ho fatto vedere questo. Sei un ingrato! ]

Charos era davvero innervosito.

"Ehi sei sparito all'interno di una voragine senza che potessi percepire la tua aura. Tu al posto mio che avresti fatto?"

[ Ti stavo facendo vedere una tecnica. ]

"Una tecnica? E quale?"

[ Il passaggio tramite le Faglie di Hel. Quando termina una vita, l'anima del defunto non può andare direttamente nel Regno dei Morti. Deve compiere un determinato tragitto ovvero passare attraverso le Faglie di Hel. Sono sparpagliate dappertutto e in tutti i regni. I destrieri dell'Ade, proprio come tutti i servi di Ade, dobbiamo usare questo tipo di passaggio. Il vantaggio e che essendo un trasporto speciale, nessuno può percepire la tua aura. L'inconveniente e che non puoi viaggiare se non trovi una via di entrata o di uscita. In combattimento può essere un vantaggio o uno svantaggio, il tutto a seconda del campo di battaglia. Quando siamo arrivati ho notato che questo campo pullula di Faglie. Sarebbe un peccato non sfruttarle...non credi? ]

In effetti questa tecnica ha una sua logica. Pensandoci bene...Charos assomiglia un po' a Catastros e questa cosa mi entusiasma.

Takeru, potrai anche essere un Re sulla carta. Ma rimani pur sempre mio fratello e pertanto l'ostacolo che devo superare. La chiamerei..."La classica battaglia tra fratelli".

"Proviamola."

[ Cosa? Lo vuoi fare subito? Non ti conviene valuta___ ]

"Non posso perdere altro tempo. Sono uno che preferisce apprendere sul campo e sulla propria pelle!"

[ Mn...D'accordo. Sali. ]

Charos mosse lo zoccolo destro.

E' la prima volta che mi alleno senza Takeru. Devo dare assolutamente il 100%.

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TAKERU

Lo stesso giorno.

"Adesso! WARP!"

Di fronte a noi si aprì una fessura dimensionale.

[ Reggiti forte! ]

Strinsi le redini più che potei. Catastros vi si lanciò. Il suo corpo sparì nello squarcio...ma non appena arrivò a me___

AAAARGGGGGHHHHHTTTTTTT!!!!!!!!!!!!!!

Lo squarcio emanò delle onde di rigetto. Il mio corpo ne fu preda.

"Dannazione!!!"

Mentre Catastros continuava a sparire nello squarcio...io non facevo altro che arretrare. Era come se mi trovassi di fronte un muro invisibile. Per giunta assieme alla resistenza dovevo vedermela con la forza del portale.

Non devo demordere! Devo riuscire assolutamente a passare attraverso questo WARP!

Catastros era quasi sparito del tutto, ma io no. Alzai la mano destra indirizzandola verso lo squarcio. La pressione a cui ero sottoposto era troppa...ci dovevo riuscire!

"Avanti PORCA PUTTANA!"

Continuai ad allungare la mano con tutte le forze possibili.

Lo sento! Sento che il medio e l'anulare destro hanno appena toccato lo squarcio...ma...

SWOOM! BOOM!

Mi sentii risucchiato verso il davanti e poi catapultato all'indietro con una forza inaudita.

CRUNCH!

Sbattei violentemente la schiena contro un albero.

CRSWOMMM!

Il rumore dell'albero mentre cadeva si propagò per tutta la palude.

Cavoli non riesco a muovere un singolo muscolo.

[ Takeru! ]

Catastros ricomparve da una flessura.

[ Te lo avevo detto che era troppo pericoloso tentare un Warp. Dovevi prima riprenderti. ]

Il dolore causato dallo scontro non era ancora scomparso. Mossi la spalla sinistra, alcuni frammenti di corteccia si erano conficcati nella carne.

Cristo che dolore.

In quel preciso istante sul corpo ricomparvero i stessi segni apparsi al mio risveglio.

Le schegge di corteccia cominciarono a muoversi fino ad estrarsi da sole, la carne ferita fu avvolta da aura blu e in pochi secondi guarì senza lasciare il benché minimo segno di ferita.

SOB!

Respirai affannato.

[ Come ti senti? ]

Prima di poter parlare feci dei lunghi respiri.

"Vorrei dirti bene, ma mentirei. Non sono in grado di riuscire ne a passare attraverso il tuo Warp e far comparire questi simboli di mia spontanea volontà."

[ Ma quei simboli ti appaiono ogni volta che hai bisogno di rigenerarti? ]

Ripresi abbastanza forza per riuscire a rialzarmi.

"Quello è un gesto involontario. La rigenerazione si attiva automaticamente quando mi ferisco, non sono io a comandarla. L'unica cosa che posso fare è diminuire o aumentargli gli effetti, ma non lo posso usare in continuazione perché più questa tecnica viene utilizzata, maggiore sarà la stanchezza che ne subentra."

[ Perciò più lo utilizzo e peggio è giusto? ]

"Esatto."

[ Ci conviene riposarci sul serio. E da ieri che non fai altro che venir scaraventato a destra e a sinistra nel tentativo di passare attraverso un Warp. ]

"Ma che stai dicendo? Abbiamo già fatto una pausa."

Catastros nitrì furioso.

[ Mangiare 5 minuti e dormirne 10 non è considerata una pausa. Sei un Nefilim...ma non sei invincibile. Quando siamo usciti dalla riserva sei stato un giorno in convalescenza a causa della tua ostinazione e sinceramente parlando un altro giorno non ti avrebbe fatto male. ]

"Guarda che non mi è mai piaciuto esser trattato come un paziente di ospedale."

[ Ma nessuno ti sta dicendo il contrario. Devi solo capire quando è il momento di riposarti. Papà Gouten lo diceva sempre "Il riposo è un elemento importante di un allenamento". ]

Catastros stava parlando fiero di suo padre.

"E va bene hai vinto tu."

Guardai in alto. Il cielo stava cominciando ad oscurarsi, segno che stava giungendo la notte.

"Oggi la concludiamo qui. Andiamo al campo."

[ D'accordo. ]

Gli salii in groppa addentrando nel cuore della palude.

Sono passati 4 giorni da quando Catastros è diventato il mio partner.

Per i primi 2 giorni il mio allenamento consisteva nel rimanere il più possibile sulla groppa del destriero. Cosa più facile a dirsi che a farsi.

La pressione sprigionata dall'energia di Catastros è davvero opprimente, in alcuni casi soffocante. Era come se una strana forza mi spingeva verso il basso. Quando il mio fisico raggiunge il culmine come conseguenza appaiono degli enormi squarci. In quel caso devo interrompere l'allenamento per curarmi.

Come destriero Catastros è fuori dal comune.

E' in grado di modificare la dimensione attorno agli zoccoli in modo tale da correre più veloce senza stancarsi troppo.

Ho provato questa teoria sulla mia stessa pelle.

Il risultato? Dopo 4 ore ero stanco morto, nonostante fossi quello che stava seduto mentre lui era fresco come una rosa.

Dopo 2 giorni avevo deciso di lasciare la riserva.

Avevo bisogno di più spazio se volevo far sviluppare i suoi poteri e poi Catastros, essendo nato in cattività, non ha mai visto il Mondo al di fuori del ranch.

Non appena uscii fui colto da un forte stress. Ho dormito per un giorno intero. Al mio risveglio mi sono trovato le facce di Catastros, Jackos e Thane.

Mi sono beccato 2 ramanzine.

1 da Catastros e 1 da Thane, che bella cosa eh?

Tenendo presente che sono pur sempre un Re.

Dopo quel giorno avevo deciso di trasferirmi in questo territorio situato ad Est della tenuta dei Gremory.

Anche se distavo più di 4.000 km dal castello, ne riuscivo a vedere perfettamente l'illuminazione.

Cazzo era come se ci fosse una festa!

Questo luogo è perfetto per qualcuno che deve imparare a cavalcare un destriero spazio-temporale.

Arrivammo al campo...anche se non era altri che uno spiazzale situato nei pressi dell'unico laghetto.

Gli alberi aveva assunto una strana conformazione. I rami erano diradati verso l'interno dando una buona protezione per quando piove. Sotto di esso avevo creato 2 giacigli con delle foglie.

"Eccoci arrivati. Credo che sia arrivato il momento di mangiare non credi?"

[ Si, lo credi bene. ]

Presi il foglietto.

SWAM!

Da un cerchio magico blu apparvero 2 cestini di vimini. In uno c'era un bento, un cambio di vestiti e un asciugamano. Mentre nell'altro, che era molto più grande, c'erano del fieno, mangime specifico e delle mele.

Mi avvicinai al cambio.

"Qui c'è lo zampino della mamma."

[ Un ricambio? Casca proprio a fagiolo! I tuoi vestiti sono diventati degli stracci. ]

Dopo il commento di Catastros guardai la mia tenuta di allenamento.

Beh effettivamente non ha tutti i torti. La maglia ed il pantalone erano cosparsi di strappi e di macchie marroni...sangue coagulato.

"Vorrà dire che prima di mangiare mi farò un bel bagno. Catastros vieni con me?"

Cominciò ad indietreggiare. Che cosa gli prende?

"Ehi che succede? Non dirmi che hai paura dell'acqua?"

[ No...non ho paura. Il fatto e...quel lago è inquietante. E come se ci fosse un mostro nascosto in agguato. ]

Non riesco a credere alle mie orecchie.

"Stai parlando sul serio? Guarda che ho controllato, non c'è nessuno. Male che vada puoi benissimo utilizzare i tuoi poteri per farlo fuori."

Mi avvicinai alla riva, Catastros mi segui anche se continuava lo stesso a tenere un po' di cautela.

Lo liberai dalla sella.

La sella che ha creato Jackos è davvero bella. E' di colore blu notte con delle rifiniture celesti... esattamente come i segni di Catastros. Penzolava un sacchetto, in esso avevo conservato una spazzola grossa ed una fine.

"Avanti vieni."

Incitai Catastros. Riuscii a farlo arrivare nella zona in cui l'acqua arrivava fino alle ginocchia.

"Adesso sta fermo."

Inzuppai la spazzola grossa nell'acqua strofinando il corpo di Catastros. L'acqua del lago non era fredda ma tiepida e piacevole. Il corsiero sembrò rilassarsi.

[ Aahh è davvero un toccasana. ]

Catastros girò la testa verso di me. Ebbe degli spasmi quando passai la spazzola sul collo e sul muso.

"Ah non pensavo che ti comportassi in questo modo."

[ Non mi comporto così...è solo che mi piace l'acqua. ]

Catastros ebbe uno scatto. Cominciò a correre sul pelo dell'acqua verso il centro del lago.

SPLASH!

Con un balzo lo vidi sprofondare nel lago per poi riemergere poco dopo.

[ L'acqua è fantastica! ]

E' menomale che teneva paura.

Una volta finito di lavarci, io e Catastros stavamo consumando la cena attorno ad un piccolo falò.

"Niente da dire. La mamma è sempre la mamma."

Addentavo con gusto la carne e le verdure. Sa davvero cucinare bene, anche se sono bravo dietro ai fornelli, lei ha quel suo tocco in più.

Avevo intuito già da subito che era lei a cucinare i pasti che mi inviavano tramite il foglietto. La domanda è, Takeya se ne sarà accorto...oppure il pranzo glie lo starà preparando Akeno?

[ Takeru posso chiederti una cosa? ]

Catastros lasciò temporaneamente la sua cena.

"Che c'è?"

[ Perché ti stai comportando così? Sembri preoccupato e durante gli allenamenti sembri voler apprendere tutto in fretta. ]

Accostai temporaneamente il bento.

"Infatti è così, sono preoccupato."

[ Di cosa? ]

"Sta per arrivare una guerra."

[ Una guerra? Stai scherzando vero? ]

"Magari lo fossi. Tutto quello che voglio fare è prepararmi al meglio per poterla fronteggiare, ma mi rendendo conto che sto sbagliando metodo."

[ Su questo ti do ragione, ma ricordati che un allenamento serve a capire cosa un individuo è in grado di poter fare. ]

"Infatti. Voglio poter vedere fino a che punto posso spingermi."

Sopratutto voglio poter controllare i miei poteri.

Prima che Vali se ne andasse scortato da Biko stava rilasciando uno strano potere con Albion.

L'ho avvertito chiaramente grazie alla Fragarach. Era qualcosa di antico ma allo stesso tempo oscuro. Se Takeya avesse continuato lo scontro, avrebbe dovuto per forza rimuovere il sigillo angelico perché altrimenti non avrebbe avuto speranze.

Ma la domanda è...Takeya sarebbe riuscito a dominare i suoi poteri? In un certo senso sono contento di come è andata a finire. Devo riuscire a terminare almeno una parte di questo allenamento e scoprire di chi fosse la voce che mi stava aiutando.

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10° giorno di allenamento.

SOB! SOB!

Il sangue che colava sulla ferita sopra all'occhio sinistro stava cominciando a tingere di rosso la mia vista, ma per il momento era l'ultimo dei miei pensieri.

In questi giorni ho continuato il mio allenamento, ma...niente da fare. Non riuscivo ancora ad attraversare il maledetto Warp e ne a far materializzare i simboli.

L'unico fattore positivo era il tempo in sella su Catastros stava aumentando considerevolmente. Da 4 sono riuscito ad arrivare a 16 ore, ma devo riuscire a non avere nessun limite di tempo e sopratutto devo escogitare qualcosa per dei futuri passeggeri.

AAAHHH!!!!!

Un'altro rigetto di energia, se continuo di questo passo il mio corpo verrà maciullato.

[ Takeru abbiamo superato il limite di tempo...adesso basta! ]

Catastros stava riprendendo a farmi la sua solita ramanzina.

"No, ci devo riuscire adesso!"

[ Ma che stai dicendo? Sono 6 giorni che ti stai facendo di nuovo sbattere in aria. Non puoi continuare così! ]

"Oggi attraverseremo il Warp insieme."

[ Che cosa? ]

"Ho scoperto il modo per attraversarlo."

[ Davvero? ]

"Si."

[ Perfetto, allora riposiamoci e___ ]

"No! Lo dobbiamo fare adesso!"

[ Non dire stronzate! Sei arrivato al limite! ]

"L'ho capito solo oggi."

[ Cosa? ]

"Di quando ti ho toccato per la prima volta."

[ Ti stai riferendo a quando sei entrato all'interno della mia barriera? ]

"Si, devo ricordarmi ogni sensazione che avevo percepito quel giorno. Forse la chiave è proprio li. Pensi veramente che mi sia fatto sbattere da una parte all'altra senza motivo? Avevo bisogno che il mio fisico si fosse rinforzato."

Chiusi gli occhi per concentrarmi.

Che cosa sentii quando mi stavo avvicinando a Catastros?

Paura, odio, frustrazione, angoscia...tutti sentimenti negativi causati dalla perdita di coloro a cui teneva.

Che cosa volevo fare?

Lo volevo aiutare, perché sapevo benissimo che cosa stava provando.

Come lo volevo aiutare?

Comprendendo i suoi sentimenti e dandogli un appoggio su cui poteva contare proprio come avevano fatto Rias e gli altri con me e con mio fratello.

I poteri dei Nefilim sono alimentati dai 7 peccati capitali e dalle 7 virtù...se unissi questi sentimenti.

[ Finalmente te ne sei accorto. ]

Cosa? Un'altra volta quella voce?

[ Non ti distrarre! Pensa all'oscurità e alla luce! Diventa la chiave che apre le dimensioni! ]

Che cosa? Una chiave?

BOOOOOOOOOMMMM!!!!!

SLAAAAAAAASHHHHHHHHH!!!!!!

[ Che cosa stai combinando? Da dove stai tirando fuori questa energia? ]

Riaprii gli occhi.

Eravamo avvolti da un turbine di energia blu largo più di 30 m.

Guardando con attenzione mi resi conto che il turbine non stava affatto alterando il terreno. Che cosa sta succedendo? Perché il paesaggio era immutato? Normalmente quando scateno la mia energia, il terreno circostante ne risente gli effetti...ma questa volta no.

Notai che la ferita sull'occhio sinistro aveva smesso di sanguinare.

UH?

Sulle mani erano apparsi dei segni blu così come le braccia ed il resto del corpo.

"Era quello che volevo! Catastros WARP!"

WARP!

Di fronte a noi la dimensione si alterò. Al centro del vuoto si aprì uno squarcio celeste. Ma era diverso. A differenza delle altre volte, ero in grado di poter vedere ciò che si trovava oltre. L'immagine mostrava degli alberi abbattuti adagiati sopra ad una rupe.

"Adesso!"

Presi le redini incitando Catastros a saltare all'interno del Warp.

SHOOOM!!!!!

La testa di Catastros, proprio come il resto del corpo, sparì all'interno della fessura dimensionale...ma questa volta c'ero anche io.

Lentamente attraversai quello squarcio, ogni cosa che vedevo mi sembrava ricoperto da un manto blu.

I segni che avevo sul corpo brillarono intensamente durante tutta l'attraversata.

Era davvero una strana sensazione.

Mi sento come se qualcuno stesse passando dei cubetto di ghiaccio su tutta la superficie della pelle.

WARP!

Il puntiglio degli zoccoli di Catastros al terreno mi fece riprendere da quell'ondata di sensazioni.

Mi toccai la testa spaesato.

Forse è meglio che scendo, mi sto sentendo poco ben___

BLEAH!

[ Che schifo! Ma che ti sei mangiato? ]

Non appena toccai terra rigurgitai il pranzo con tutta la colazione. Non devo avere una bella cera. I segni erano di nuovo spariti.

Catastros si avvicinò per verificare le mie condizioni.

"Dammi un minuto per favore."

[ A parte lo schifo che hai vomitato...ti devo fare le mie congratulazioni. Hai appena attraversato un WARP! ]

"Grazie."

Cercai di forzare un sorriso.

"Ma non mi sento nelle condizioni di poter festeggiare."

[ Non ti preoccupare è soltanto l'inizio. Se sapessi cosa ho vomitato io. ]

Prima che Catastros potesse dire qualcosa mi accasciai sul terreno.

[ Takeru. ]

"5 minuti...ZZZ.ZZZ.ZZZ"

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Lo stesso giorno, ma molto prima.

"Ma sei davvero sicuro che questa cosa delle faglie funziona così?"

[ Certamente. ]

"ALLORA PERCHE' CONTINUO A SPOFONDARE SOTTO TERRA????!!!!!!"

[ Forse perché hai deciso di diventare un tutt'uno con la natura? ]

"LA NATURA DI TUA SORELLA!!!"

Ma perché mi è toccato un partner del genere? Sta facendo dello spiritoso anziché aiutarmi ad uscire dal terreno.

Mi trovavo con mezzo busto sotto terra.

Per favore niente domande. Grazie.

Feci comparire le ali e con un colpo deciso mi librai in volo.

"Fortuna che avevo la schiena libera."

Charos attese la mia discesa.

Una volta a terra cominciai a pulirmi. Certo che il terreno è pieno di schifezze.

"Non stiamo andando per niente bene."

[ Ne sei sicuro? Sei già in grado di far passare metà del tuo corpo. ]

Adesso sto superando il limite tollerabile.

"Non devo scavare! Devo passare da una faglia all'altra!"

Da quando Charos mi ha mostrato questa cosa delle faglie, l'allenamento non ha fatto altro che incentrarsi su questa tecnica.

E qui casca l'asino...sono oramai 6 giorni che non faccio altro che seppellirmi vivo.

All''inizio sbattevo contro rocce sotterranee. Mentre alcune volte il terreno mi risucchiava verso il basso per poi spararmi verso l'alto. Diamine non mi sto allenando per esibirmi come il prossimo uomo cannone!

L'unico fattore positivo e che riesco a stare più tempo sopra a Charos, anche se il più delle volte mi ritrovo a fare dei lunghissimi pisolini.

[ Takeya che ne pensi se pranziamo? ]

Effettivamente sto sentendo un leggero languorino.

"Va bene, tanto peggio di così non può andare."

Charos si avvicinò tempestivo mentre ordinavo il pranzo...stronzo.

FLASH!

Come al solito, grazie al foglietto che mi aveva dato Jackos, il pranzo era servito all'interno di un cestino di vimini.

Mi sedetti a gambe incrociate dopo aver dato a Charos la sua razione.

Il mio pasto era racchiuso all'interno di bento. Cominciarono a scendere le prime lacrime non appena lo aprii.

La carne era stata cotta a dovere con un filo di salsa barbecue, tutti i contorni erano stati disposti lateralmente mentre al centro il riso aveva assunto la forma di un cuore e su di esso dei pezzetti di alghe secche avevano formato la scritta "I LOVE YOU".

SOB! SOB! SOB!

Piansi a dirotto di fronte a quella magnificenza.

[ Cosa? Un'altra volta? Perché piangi per ogni singolo pasto? ]

Eh? Chi ha parlato?

"Stai zitto, questo è il pasto che ha fatto la mia Akeno! Tu non puoi capire!"

[ OOOOOOHHHH adesso ricomincia. ]

Addentai la carne ed il riso con gusto.

LO SENTO! LO SENTO! In questo bento c'è l'amore di Akeno! Sono il ragazzo più felice del mondo.

[ Guarda che posso sentire i tuoi pensieri. ]

"E' fatti i cazzi tuoi Charos!"

Se c'è una cosa che odio sono gl'impiccioni.

[ Me li vorrei fare, ma spifferi tutto ai 5 venti. ]

Trova sempre una scusa.

[ Vorrei parlarti delle faglie. Sei riuscito a vederli? ]

Posai il bento.

"Niente, riesco soltanto a percepirle come presenze."

[ Presenze? ]

"Si. Ogni volta che passiamo vicino ad una faglia sento una mano fredda toccarmi la schiena."

[ Buono. ]

Come può Charos esser felice di questa cosa?

"Buono un corno! Ho bisogno di vederli proprio come fai tu!"

[ Piano. Stai andando benissimo. Il sentiero della Morte non è così semplice come sembra. ]

Aspetta.

"Che cosa hai detto?"

[ Eh? Detto cosa? ]

"Quello che hai detto prima."

[ Prima cosa? Il sentiero della Morte? ]

Mi alzai da terra.

"Sono uno scemo! Sto sbagliando approccio."

[ Ma che ti prende? ]

Charos sembrava spaventato mentre mi vedeva camminare a destra e a sinistra.

"Ha una sua logica. Ho sbagliato tutto quanto."

[ Cos'hai sbagliato? Takeya guarda che mi stai facendo preoccupare! ]

Smisi di camminare, sapevo che cosa dovevo fare.

"Charos smettila di mangiare."

[ Perché? ]

"Perché stiamo per attraversare una faglia."

°°°°°°°°°°°°°°°

[ Spiegami che cos'hai in mente. ]

"Pensavo che potessi leggere i pensieri."

[ Non in questo caso. ]

Dopo quell'illuminazione avevo deciso di fare un esperimento con Charos.

[ Come attraverserai la faglia? ]

"Beh a dir la verità è un intuizione."

[ Un intuizione? ]

"Mi ero dimenticato del fatto che le Faglie di Hel possono essere attraversate solo da coloro che sono morti e dalle creature dell'Ade."

[ Si e allora? Aspetta non vuoi dirmi che vuoi morire? Pensavo che avessi in programma tante cose... ]

"Coglione non voglio morire!"

[ A no? ]

"No!"

[ Allora come farai? ]

"Dovrò ricordarmi cosa ho sentito quando ti ho cavalcato la prima volta."

Charos si zittì per alcuni secondi.

[ Effettivamente avresti ragione. ]

Chiusi gli occhi cercando di ricordare quella sensazione...era una delle cose che volevo dimenticare.

Mi ero sentito prosciugato di ogni tipo di energia mentre la mente vagava sugli ultimi istanti della mia vita.

Al centro di quei ricordi c'era lei...Akeno.

Non avrei mai voluto lasciarla.

Akeno.

Akeno.

[ Stai finalmente capendo. Se i sentimenti di un individuo sono forti, allora questi lo accompagneranno nella Morte. ]

Ancora questa voce? Ma chi è?

Devo lasciarlo perdere...devo concentrarmi sulla mia vera luce.

Akeno.

Akeno.

AKENO.

AKEEENOOOOO!!!

[ Che stai combinando! ]

Riaprii immediatamente gli occhi.

Eravamo circondati da un incendio. Non era qualcosa di normale perché le fiamme partivano da noi e...erano viola!

Tutt'intorno era avvolto da un manto di fiamme. Il fuoco non stava bruciando il terreno...lo uccideva. Il manto erboso cambiava colore prima di appassire. Il fuoco si propagava ad un ritmo vertiginoso.

[ Dobbiamo richiamare immediatamente quelle fiamme! Immagina quello che vuoi fare. ]

D'accordo. Non dovrebbe esser difficile.

Le fiamme si mossero come se fossero vive. Incredibile, si stanno concentrando in un unico falò.

WHOOOOFFFF!!!!!

Il falò esplose in una gigantesca vampata viola.

Il fuoco aveva lasciato un manto grigio. Dove prima c'era l'erba adesso c'era solo polvere.

"WOW."

[ Ehm Takeya...le tue braccia. ]

Ma cos'ha da dire Charos? Le mie braccia? Che cos'hanno che___

"I simboli sono tornati!"

Non era uno scherzo! Su tutto il corpo si erano formati dei simboli color rosso scarlatto!

Mentre guardavo il corpo, notai dei strani segni per terra. Erano delle lunghe strisce verdi, ma non erano collegate. Alcune erano vicine a me e a Charos, mentre le altre erano disseminate per la prateria.

"Ehi Charos se ti dicessi che sto vedendo delle strisce verdi...dici che sono pazzo?"

Charos mosse la testa.

[ Stai vedendo le Faglie di Hel! ]

"Non ci credo, allora avevo ragione!"

[ Sembra di si...sarebbe meglio provare. ]

"Allora andiamo!"

IIIIIIIIHHHHHHHHH!!!!!!!!!!

Spronai Charos verso quella più vicina.

Non appena ci avvicinammo ad una faglia, questi si aprì in una voragine nera.

SHOOOOMMM!!!!

Mi sentii risucchiato! Ma dove sono capitato?

Charos batté i piedi, era come se si fosse appoggiato a qualcosa.

Durante la discesa avevo involontariamente chiuso gli occhi e...oh CRISTO!!!

Mi sono ritrovato al'interno di un gigantesco...strano...ponte/tunnel spirituale.

"Porca puttana questa è roba seria!"

Guardando sopra, notai che non c'era il cielo...ma solo un cerchio verde. Il tunnel sembrava snodarsi in una moltitudine di direzioni. Cazzo sembrano infiniti!

Mi sta venendo il mal di testa!

E Charos? Sembrava sospeso sopra ad un ponte trasparente!

"Certo che c'è ne sono di snodi."

[ E' grazie, stiamo parlando dell'unico mezzo di trasporto delle Anime dei Morti. ]

"A proposito di anime...dove sono? Non li dovrei vedere?"

[ Guarda sotto di te. ]

"Dove? CAZZO!!!"

Sotto di noi, a circa 200 m di profondità, si ergeva un mare di anime...quel flusso...era incalcolabile!

Da quello che posso vedere da qui, sembrano tutte uguali. Persone anoressiche vestite di stracci, con la pelle grigia e senza occhi. Nuotavano in fila indiana.

Quella vista mi aveva rapito, ma cosa ancora più importante...PERCHE? NON STO AVENDO PAURA??!! Sto guardando un mare di anime e non sto provando niente!

"Se per sbaglio cadessi___"

[ Non cadrai ne mo e ne mai. ]

Mi girai sorpreso.

"Come?"

[ Tutti gli esseri viventi vengono protetti da una cupola invisibile. ]

"Cupola invisibile? Perché una cosa del genere?"

[ Perché i vivi non devono interferire con i morti sennò si creerebbe il caos. ]

Buono a sapersi.

[ Andiamo, dobbiamo passare dall'altra faglia. ]

Charos corse verso uno strano rigonfiamento.

"Perché stai andando li?"

[ I rigonfiamenti non sono altro che i passaggi verso il Mondo dei Vivi. Imparerai con ad orientarti. Il flusso temporale non è lo stesso di quello del Mondo Esterno. ]

"Non è lo stesso?"

[ No perché è una scorciatoia. ]

"Ah ecco....una domanda...ma le anime sotto di noi dove vanno? E perché sono così tante?"

[ Alcune di esse vanno nel purgatorio per essere giudicate. Mentre le altre vanno dirette all'Inferno dove li attende Ade. ]

Queste non sono informazioni che qualcuno vorrebbe sentire.

Charos continuò la sua corsa verso il rigonfiamento con le urla delle anime come sottofondo di accompagnamento.

SHOOOMMM!!!!!!!!!

Non so come ma mi ero ritrovato all'esterno.

COUCH!

Persi l'equilibrio.

Una volta caduto a terra mi raggomitolai.

Oddio come mi sento male. Nausea con forti scossoni al fisico.

[ E lo so, all'inizio starai male. Ma dopo i primi 5 viaggi ti sentirai bene. ]

"Cosa? Devo sentirmi uno straccio per altri 5 viaggi?"

Nonostante il mio status riuscii lo stesso a dire la mia. I segni erano scomparsi. Beh almeno avevo capito una parte del loro funzioname___

BLEAH!

[ Che schifo! ]

Addio pranzo.

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

20° giorno di allenamento.

"Avanti Catastros un'altra volta! Warp!"

[ Warp! ]

WARPING!

Di fronte a noi si materializzò un'altra fessura dimensionale.

Incitai Catastros ad attraversarlo. I simboli sul mio corpo brillarono incessantemente di un blu cobalto.

WARPING!

Attraversai con successo la fessura, ormai la sensazione di malessere che provavo durante le prime attraversate sembrava esser sparito...ma non sono ancora riuscito a passare indenne.

Sul corpo avevo ancora delle piccole ferite causate dall'energia dimensionale. Rispetto a prima sono notevolmente ridotte, ma devo riuscire a passare senza nessun problema.

"Mi sa che devo perdere ancora un po' di tempo con il Warp."

Strinsi il pugno sinistro, i segni sul corpo cominciarono a brillare mentre le ferite scomparivano ad una velocità impressionante.

Catastros mosse la testa.

[ Dovresti essere fiero di te. In 10 giorni sei riuscito ad abituarti all'energia del Warp, per non parlare del fatto che sei in grado di rimanere sulla mia groppa per lunghi periodi. ]

"Di questo sono felice, ma credo che il merito sia anche di questi segni non credi?"

[ Beh suppongo di si. ]

Non è soltanto una supposizione...il merito è sopratutto di questi segni.

Dopo la prima attraversata mi sono concentrato sulla loro evocazione scoprendo che sono connesse direttamente al mio stato emotivo.

Quando appaiono amplificano tutti i miei status: forza, agilità, magia. percezione, rigenerazione...che cazzo ci sta facendo lui qui?

Mi girai focalizzando la mia attenzione dietro ad alcuni alberi.

"Lo sai che è da maleducati spiare le persone Azazel?"

Le foglie vennero spinte all'indietro mentre la figura di Azazel usciva dalla boscaglia. Mi sorrideva soddisfatto mentre ripiegava le sue 12 ali nere. Stava indossando ancora il suo stupido Jersey.

"A quanto vedo i miei soldati non ti hanno ancora ucciso."

"Oh ma quanto sei cattivo. I Berith devono essere davvero disperati se metteranno un tipo come te come loro capo."

"Ma senti da che pulpito viene la predica. Non eri tu Azazel "l'Araldo del cielo", "Il prediletto di Dio" e tutte le puttanate varie nonché capo..."

"Dacci un taglio ho capito dove vuoi andare a parare..."

EH EH EH mi dispiace Azazel ma non puoi avere nessuna speranza in uno scontro verbale contro di me.

"Che cosa sei venuto a fare qui?"

Azazel, come al suo solito, mi ignorò. Sembrava avere uno strano interesse per Catastros.

"Un destriero spazio-temporale, non ne avevo mai visto uno prima."

L'interesse che mostrava per Catastros era davvero inquietante.

[ Takeru chi è questo buffone? Lo posso uccidere? ]

Gli accarezzai la testa.

"No, non lo puoi ancora uccidere...anche se è inutile. Non vorrei che il suo sangue infetto sporcasse i tuoi zoccoli."

Azazel mise le mani sui fianchi.

"Perché tu e tuo fratello avete dei pensieri negativi verso di me un cool boy?...E pensare che ero venuto fin qui solo per controllare il tuo allenamento."

Catastros batté lo zoccolo sul terreno. Fummo avvolti da un turbine di aura blu elettrico. I segni sul corpo continuarono a brillare. Azazel mi guardò impressionato.

"Vedo, vedo. Me lo aveva detto Sirzechs, magari gli altri mettessero un po' d'impegno negli allenamenti proprio come fate voi."

"Ehi occhio a come parli."

"Dico solo la verità. Non tutti sono capaci e pertanto hanno dei piccoli problemi...specialmente Koneko."

Mi bloccai all'istante.

"Koneko? Che cosa le è successo?"

Mi sentì pervaso da una strana paura mentre Azazel continuava a fissarmi col suo stupido sguardo da coglione.

"Beh diciamo che è collassata 2 giorni fa. Non è riuscita ancora a riprendersi."

"Non dire cazzate."

"Non oserei mentirti."

Lo sguardo di Azazel si era immediatamente indurito.

Chiusi gli occhi e focalizzai la mente sull'energia spirituale di Koneko.

Eccola!

Guardai un determinato punto della struttura.

"Sembra che tu dica il vero. Koneko si trova nella tenuta dei Gremory e ci sono anche Rias, Asia ed Akeno. CATASTROS WARP!"

[ Warp! ]

WARPING!

Di fronte a noi si aprì una fessura dimensionale. Azazel si coprì nel tentativo di proteggersi dall'energia dello squarcio.

Koneko sto arrivando!

°°°°°°°°°°°°°°°

ESTERNO

( La parola Esterno, significa che la narrazione sarà scritta in terza persona )

Takeru era sparito con Catastros lasciando indietro Azazel. L'Ex-Governatore era rimasto da solo nella tenuta dei Gremory.

"Fiuuu, non ho mai visto dei miglioramenti simili. E' arrivato a quel livello solamente in 20 giorni, credo che alla fine dell'estate il suo potere continuerà a crescere."

Azazel si grattò la testa.

"Mi sono tolto quello più facile. Adesso devo andare da quello più problematico."

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Stesso giorno, stesso momento.

CRACK!

Charos, con un salto poderoso, uscì dalla Faglia immerso nelle fiamme verdi. Beh a dire il vero anch'io ero immerso nelle fiamme verdi visto che sono il passeggero.

La Faglia si richiuse immediatamente. Potevo ancora sentire le voci dei morti mentre lo squarcio si richiudeva.

Le fiamme sparirono lentamente facendo emergere dei segni color viola.

Dopo la mia prima avventura, sono riuscito a capire il funzionamento di questi segni.

Sembra che siano in qualche modo collegate al mio stato emotivo. Per non parlare del colore. All'inizio era sul rosso scarlatto ma poi mutò definitivamente in un viola scuro.

Bah! Valli a capire come funzionano questi poteri.

BRRRRRRRRRRR!!!!!!

Il brontolio dello stomaco di Charos faceva presagire che "forse" aveva fame.

"Che bel campanello d'allarme."

[ Non lamentarti, sono 10 giorni che apro Faglie su Faglie. Anche il mio stomaco vuole la sua ricompensa. ]

"D'accordo non ti preoccupare. Certo che non ti posso dire proprio niente."

Scesi dalla sella ed evocai tramite il foglietto un enorme cestino ricolmo di deliziose mele verdi.

[ MMMMMMMMMMMMMNNNNNNNNNNNNNNN. Pancia mia fatti ca panna! ]

GNAM! GNAM! GNAM!

Charos si scaraventò sulle mele.

"Ehi! Guarda che non te li toglie nessuno!"

Ma tu guarda un po'. Non mi ascolta neanche.

Mentre mangiava beatamente, Charos si stoppò all'improvviso. Serrai i pugni. Era appena arrivato un rompicoglioni.

Mi voltai.

Azazel stava camminando tranquillamente verso la mia direzione con le mani nelle tasche. Stava ancora indossando quegli stupidi Jersey.

"YO! Come butta?"

Lo freddai con gli occhi.

"Se provi a fare un altra battuta come questa ti decapito."

Si toccò il collo.

"Aia non puoi. Come farò ad essere ancora Cool senza la testa?"

Che stronzo.

"Ti do ancora una battuta e poi sei morto."

"Potrei capire per favore perché tu e tuo fratello continuate ad avere quest'ostilità verso i miei riguardi?"

"Questa è una bellissima battuta. Se non ti dispiace vorrei risponderti a dovere."

Evocai una palla di fuoco verde sulla mano sinistra. Azazel si limitò ad osservarla senza fiatare.

[ Ehi Takeya ci sono problemi se lo uccido? Questo buffone mi sta dando sui nervi. ]

"Mi dispiace Charos, ma non possiamo ancora ucciderlo...per ora. "

Azazel sospirò.

"Sono venuto qui solo per parlare. Riesci a risparmiarmi per 2 minuti?"

Cercò di sorridermi mentre faceva il segno di pace con la mano.

Feci un cenno a Charos.

"Hai tempo fino a quando non finisce di mangiare."

"Grazie. Allora come insegnate sto valutando l'allenamento dei miei allievi. Come volutasi dimostrare, tu e Takeru siete senz'altro i più promettenti. I miei complimenti per il tuo cavallo eh___"

"Le mele stanno finendo in fretta, evita di dire stronzate e vai al nocciolo della questione."

Già la sua sola presenza mi da fastidio. E' meglio che si sbrighi a parlare.

Azazel sospirò amaramente.

"Hai ragione, forse è meglio che non ci giri troppo. Sono venuto per dirti grazie."

Cosa, cosa?

"Cos'hai detto?"

"Hai sentito bene. Ti sto ringraziando per aver vegliato su Akeno."

"Adesso basta Azazel il tempo delle battute è finito!"

"RAGAZZO NON STO SCHERZANDO!"

Non solo il suo atteggiamento, ma la sua onda emotiva era cambiata immediatamente. Sembra che Azazel stia dicendo il vero.

L'Ex-Governatore fallito si toccò la fronte.

"Scusami non volevo urlarti. E solo che...stiamo parlando della figlia del mio migliore amico."

"Si,si. Colui che ha molestato verbalmente la mia futura sposa."

"Takeya non voglio entrare nei dettagli di una relazione tra padre e figlia."

"Ma io si!"

Lo bloccai verbalmente.

"Se prendi le difese di Barakiel io prendo quelle di Akeno."

Azazel rimase in silenzio per alcuni secondi.

"Non sto prendendo le difese di nessuno. Dovevo vegliare su di lei per un favore nei suoi riguardi. Barakiel non è un semplice subordinato è mio compagno da più tempo di Shemhaza. Un amico. Abbiamo fatto un sacco di cose stupide insieme. E prima che me ne accorgessi, tutti intorno a me presero moglie e fecero dei figli.”

AHH ci risiamo.

"Non parlarmi della storia della tua vita."

L'espressione di Azazel cambiò.

"Hai ragione. Che mi dici se parliamo della TUA storia?...E della tua amante?"

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La barriera che Azazel aveva evocato si distrusse inghiottito da un immensa massa di energia viola.

PAINT! PAINT! PAINT!

Azazel respirava a fatica mentre l'olio del suo ormai disintegrato braccio bionico schizzava da una parte all'altra ricoprendo alcuni tagli sul corpo e sulle sue 12 ali nere.

"I miei complimenti sei diventato più pericoloso di tuo fratello."

Avevo ancora il pugno sinistro teso in avanti. I segni viola non erano ancora spariti.

Azazel si sedette per terra facendo attenzione a non cadere nell'immenso cratere che si era formato dietro di lui.

"Azazel. Finalmente oggi potrai dire addio alla tua miserabile vita."

Nonostante le ferite sul corpo, Azazel non sembrava aver perso il suo spirito.

"Pensi che Shuri sia felice di quello che stai facendo?"

Sentendo quel nome, la mia aura divampò.

"Non osare pronunciare il suo nome con tanta leggerezza."

"E' la madre di Akeno e moglie di Barakiel. I tuoi sentimenti verso di lei non devono offuscare i tuoi giudizi!"

"Tu! Osi fare la predica a me? Provi a farmi una ramanzina dopo tutto il male che hai seminato!?"

"Se pensi che abbia torto allora uccidimi seduta stante."

Azazel chiuse gli occhi mostrando il petto. In quel momento ero tentato di fare tantissime cose, ma...

ENERGY!

Sotto di lui feci comparire un cerchio viola, da esse si materializzarono delle sfere bianche che si depositarono sul corpo di Azazel. L'Ex-Governatore fallito cominciò a respirare regolarmente.

"Che magia impressionante. Non sono semplicemente guarito, ma mi sento in gran forma!"

Gli diedi le spalle mentre Azazel, con un piccolo cerchio, arrestò la colata d'olio.

"Shuri non era soltanto un amica..."

"Era la donna che amavi non è vero? Shirley me lo ha detto."

Guardai verso l'alto.

"Shirley ha la brutta abitudine di avere la lingua lunga. Si io l'amavo. Volevo confessarmi a lei, ma..."

"Ti sei fermato a causa della tua maledizione non è vero?"

"Aveva una vita d'avanti a se, ma io no. Ero un ibrido odiato da tutte le razze, non potevo darle una vita del genere. Specialmente nelle mie condizioni."

"La volevi proteggere, nient'altro. Sono sicuro che anche lei abbia sofferto quanto te."

Che cos'è quest'atmosfera? Di punto in bianco Azazel si mette a parlare come su fosse un mio parente.

"Stai zitto che ne sai tu di queste cose?!"

"Ne so abbastanza non ti credere. Comunque è l'amore che nutrivi verso Shuri a costringerti a salvaguardare la vita di Akeno?"

"No. Il giorno in cui io e mio fratello diventammo Scarlet Wings giurammo che avremmo protetto tutti gli ibridi...compresi quelli degli angeli e gli angeli caduti."

"Che cosa?"

Questa volta era Azazel quello colpito.

"Stiamo parlando pur sempre di ibridi, esseri che non sono ben accetti nella società a causa della loro natura."

"Ma...metti il caso che quegli ibridi volessero attentare alla tua vita...cosa faresti?"

"Li ucciderei."

Il viso di Azazel si oscurò.

"Credo di esser andato un po' oltre, so per certo che Akeno è in buone mani. Te l'affido, per favore rendila felice e aiutala."

"A volte non capisco quello che dici Azazel."

"In verità quest'oggi sono venuto per un motivo. Ti prego aiuta Akeno, sei l'unico a cui lo posso chiedere."

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKERU

WARPING!

Uscii fuori dallo squarcio dimensionale assieme a Catastros.

Grazie al Warp sono riuscito a raggiungere la tenuta dei Gremory in un lampo.

[ Bel castello. Anche se è piccolo in confronto a quello che ho visto nel territorio dei Berith. ]

"Per favore non voglio sentire nessun discorso riguardante castelli e mobilia."

Scesi a terra.

[ E io che faccio? ]

"La tenuta è enorme, fai quello che vuoi fino al mio ritorno...però non distruggere e non teletrasportare niente, intesi?"

Catastros scalciò furioso.

Che strano, non sto vedendo nessuno in giro. Ne all'entrata e ne nei giardini adiacenti. Forse sono tutti dentro.

Ero prossimo a bussare all'enorme portone, ma...

CROCKDOWN!

Ad alcuni metri vicino all'entrata si aprì uno strano cratere. Chi può essere? Un nemico?

HIIIIIIIII!!!!!!!!

Spuntò Takeya in sella ad uno strano stallone nero avvolto da fiamme verdi.

Aspetta, la criniera e la coda sono interamente costituiti da fiamme verdi, mentre il corpo di Takeya era ricoperto da segni viola.

Dopo aver fatto un piccolo giretto col suo cavallo, Takeya mi guardò con uno strano sorriso. Catastros era accorso spinto dalla curiosità.

"Ciao Nii-san. Tutto bene?"

Mentre scendeva dal suo destriero, il segni sul corpo di mio fratello cominciarono a sparire.

"A quanto vedo sei riuscito a trovare il tuo destriero e a capire il funzionamento di questi simboli."

"Certo. Non sono il tipo che rimane indietro."

Guardai Takeya da cima a fondo.

"Non ti vedo da 20 giorni. Ma devo dire che ti sei irrobustito parecchio, sia fisicamente che spiritualmente."

Forse non lo sapete ma Takeya è il tipo di persona che accetta con gioia le lusinghe.

"Beh effettivamente non ti posso dare torto. Anche tu sei diventato più forte."

"Se per altro non ci siamo tolti il vizio di ridurre i nostri vestiti a brandelli."

Takeya si fece un rapido check.

Avevamo le magliette e i pantaloni ridotte ad un mucchio di pezzi di stoffa che rimanevano a malapena collegati tra loro.

Lasciai perdere mio fratello per controllare il suo destriero. Per qualche strana ragione Catastros stava suscitando il suo interesse.

[ Che c'è? Cerchi rogne? ]

Il corsiero di Takeya si alzò su 2 zampe per poi correre verso l'interno della tenuta. Catastros lo seguì a ruota.

[ Non vincerai questa gara! ]

In breve tempo i 2 cavalli sparirono dietro ad una nube di polvere.

"Tranquillo Nii-san. Charos è innocuo. E solo che gli piace correre tutto qui."

"Se per questo lo è anche Catastros. Visto che lo hai citato...mi dici qualcosa di più su di lui?"

Takeya stava facendo uno strano sorrisetto. Mi sa che forse si era preparato per una domanda del genere.

"Charos è un cavallo dell'Ade. Abbiamo letto di questi destrieri su alcuni papiri che aveva il nostro maestro. Prima di dire qualsiasi cosa...è entrato tramite uno squarcio creato da Catastros."

Finita la spiegazione mi grattai il mento.

"Effettivamente ha una sua logica. D'altronde Thane ci aveva detto che grazie a quell'incidente c'era stato un aumento demografico."

SWUUUAAAMMMM!!!!

Le giunture del portone scricchiolarono rumorosamente. Dall'uscio apparve nostra madre con il suo solito abbigliamento da cameriera.

"Mamma."

Nostra madre ci sorrise come al suo solito.

"Sono felice di constatare che Azazel è riuscito a portarvi qui."

"Allora era tutta opera tua?"

Takeya sembrava leggermente nervoso.

"Mi dispiace, ma..."

"Dicci tutto."

Interruppi la mamma prima che finisse la frase.

"Ehi Takeru ma che ti prende? Hai accettato senza che finisse di parlare."

"Se ha chiesto un favore ad Azazel, significa che la faccenda è seria. Lo sai bene anche tu."

Takeya non rispose, si limitò semplicemente a guardare la mamma.

"Per favore seguitemi."

°°°°°°°°°°°°°°°

Camminammo per diversi minuti nel corridoio principale al secondo piano.

Grayfia faceva da capofila mentre io e Takeya la seguivamo a ruota. La servitù aveva occupato il lato del corridoio formando 2 file parallele. Si erano appostati dall'entrata creando una lunga. Takeya aveva dato l'ordine di sparire, ma alcuni servi sono duri d'orecchio.

"Madre che cosa è successo di così importante da costringervi a convocarci?"

La mamma continuò a camminare senza voltarsi. Non disse niente, neanche una parola sulle nostre condizioni fisiche. Sono anni che ci alleniamo portando il nostro fisico fino al suo estremo limite.

"Che cosa c'entra Koneko?"

Sentendo il nome Koneko, la mamma abbassò leggermente la testa senza diminuire la sua andatura.

"E' crollata per la stanchezza. Il programma che gli ha dato Azazel è troppo anche per lei."

"Lo sapevo non potevamo fidarci di lui. Ci sta aiutando solo perché ha l'occasione di raccogliere tutti i dati possibili. Voglio sapere che cosa è successo a Koneko e se le è successo qualcosa___"

"Ehi Nii-san adesso calmati."

Takeya mi aveva preso per la spalla sinistra, ma in questo momento non potevo pensare a lui. L'idea di rivedere Koneko malridotta come il giorno in cui l'ho conosciuta mi sta facendo ribollire il sangue per la rabbia.

"Se Koneko è svenuta e solo perché non riesce ancora a sviluppare il suo vero io. Anche se è stata glorificata, se non si mette in pace con se stessa, non riuscirà mai a diventare forte."

Quelle ultime parole avevano scosso me e Takeya.

"Non dirmi che ti stai riferendo al vero aspetto di Koneko-chan?"

Le parole di Takeya ebbero conferma con il silenzio della mamma.

"Figli miei è inutile che vi dica della storia di Koneko-chan."

"No...non c'è ne bisogno."

Chiusi per un attimo gli occhi.

Non avrei pensato che fosse giunto il momento di riportare a galla quella vecchia storia.

°°°°°°°°°°°°°°°

C'erano una volta 2 sorelle gatto.

Stavamo sempre insieme. Quando giocavano, quando mangiavano, quando dormivano. Con la morte dei loro genitori, non avevano una casa dove tornare né nessuno su cui contare. I due gatti faticavano a vivere giorno per giorno, dipendendo l’una dall’altra.

Un giorno, quelle due, sono state avvicinate da un certo demone. La sorella maggiore entrò a far parte della sua famiglia e così anche la sorella minore fu in grado di vivere con loro. Dopo che ebbero finalmente ottenuto una vita dignitosa, quelle due poterono passare il tempo felicemente.

Tuttavia, accadde qualcosa di insolito. Sembrava che la sorella gatto più grande conseguì una rapida crescita dopo aver ottenuto il potere, il suo talento nascosto d’un tratto cominciò a traboccare, dopo essere diventata un demone reincarnato.

Quel gatto era di una specie che eccelle naturalmente nei *youjutsu. Inoltre, ha fiorito nel talento della magia ed ha perfino evocato il senjutsu. Si vociferava che solo l’ultimo dei Sennin fosse in grado di usarlo.

Le gattine erano delle *youkai. per la precisazione delle *nekomate. Gatti youkai. E’ una sopravvissuta della più forte fra le specie dei gatti youkai, una *nekoshou. Si tratta di una specie di demoni di alto livello in grado di padroneggiare non solo i youjutsu ma addirittura i senjutsu.

( Re Nero: *youjutsu: Magia nera o stregoneria, si tratta di un tipo di magia d’uso esclusivo dei demoni; *senjutsu Segreto dell’Immortalità, altra forma di magia legata strettamente alle capacità fisiche; *sennin Maghi Immortali della Montagna, saggi che riescono a padroneggiare i senjutsu; *youkai termine generale giapponese per “demone”, ne esistono varie suddivisioni; *nekomata è un demone gatto. )

( Death Crow: °nekoshou: rara sottospecie dei nekomata. )

La sorella gatto più grande, avendo sorpassato il suo master in poco tempo, fu inghiottita dal potere e si trasformò in un’esistenza malvagia in esclusiva ricerca di sangue e battaglie.

Con il suo inarrestabile aumento di forza, la sorella gatto più grande uccise il suo master e degenerò in un “demone esiliato”. Inoltre, diventò fra i più pericolosi dei “demoni esiliati”. Individui che hanno completamente annientato le squadre che gli davano la caccia ….

Tutte le ricerche sulla sorella gatto più grande furono annullate temporaneamente.

La sorella gatto più giovane rimase indietro. I demoni la interrogarono fino allo sfinimento.

"Anche questo gatto potrebbe andare fuori controllo. E’ meglio occuparsi di lei adesso."

Con questa scusa i demoni nobili sguinzagliarono i loro migliori mercenari. Il loro obbiettivo era quello di eliminare la sorella più piccola prima che fosse troppo tardi ma un Maou si oppose a quest'ordine chiamando i suoi 2 demoni migliori...Scarlet Wings.

Scarlet Wings sterminarono i mercenari salvando la piccola gattina. Il Maou convinse gli altri demoni dell'innocenza della piccola. Anche se avevano la sua parola, i nobili continuavano ad essere scettici. Perciò uno dei 2 demoni, Scarlet, giurò che avrebbe sorvegliato la giovane gatta e che sarebbe stato lui stesso ad ucciderla se avesse perso il controllo come la sorella. I nobili, conoscendo l'operato di Scarlet Wings, acconsentirono fugando tutte le loro preoccupazioni. Quello era l'unico modo per poterle salvare la vita.

Nonostante quel salvataggio, la piccola gattina era sull'orlo del collasso perché era stata tradita da sua sorella maggiore e torturata dagli altri demoni prima dell'intervento di Scarlet Wings.

Il Maou lasciò la sorella gatto più piccola, che aveva perso il sorriso e la voglia di vivere, alle cure di sua sorella minore Rias. Scarlet fece voto di proteggerla e assieme a suo fratello finse di essere uno studente vegliando su di lei in silenzio.

Dopo l'incontro di Rias e dei suoi servi la giovane gattina ricominciò a recuperare le emozioni...poco a poco.

Questa è la storia di Koneko Tōujōu.

°°°°°°°°°°°°°°°

La mamma si fermò di fronte ad una porta.

"Io mi limito qui. Lascio tutto a voi."

Fece un inchino e se ne andò non prima di voltarsi un'ultima volta.

"Siete diventati davvero potenti figli miei."

Lo disse con uno strano sorriso.

Io e Takeya entrammo...era la stanza di Koneko.

Come ogni camera della residenza, aveva una saletta all'entrata con dei divanetti costosi e tavolini, mentre sulla destra vi era una porta che conduceva alla stanza da letto.

Io e Takeya ci dirigemmo spediti, anche perché al suo interno vi percepivo la presenza di: Asia, Akeno, Koneko e Rias. E'stata proprio quest'ultima ad aprirci la porta.

Il viso di Rias non era tanto sorpresa, forse ci aveva percepito precedentemente.

"Nii-sama che cosa vi è successo?"

Gli occhi preoccupati di Rias squadrarono interamente le nostre figure.

"Gli allenamenti hanno i loro inconvenienti."

Takeya cercò a modo suo di tranquillizzarla.

Finalmente potemmo entrare nella stanza da letto.

Akeno ed Asia si trovavano sul bordo sinistro del letto, mentre Koneko era seduta al suo interno. Tutte quante stavano indossando la divisa scolastica. Io e Takeya non staccammo gli occhi dalla sua testa...aveva le orecchie da gatto!!!

Era affaticata. Normalmente riesce a tenerle nascoste senza nessun problema. Anche quando l'avevamo incontrata era riuscita a nascondere la sua identità.

Tutte le ragazze porsero la loro attenzione su di noi. Non appena mi vide Koneko mosse le sue orecchie e la sua coda bianca verso l'alto.

"Tesoro, Takeru...queste sono..."

Akeno cercava di dare una spiegazione, Koneko cercò di nascondere le orecchie con le mani.

"Sappiamo tutto già da tempo."

Mentre Takeya diceva la sua, io mi ero avvicinato per constatare le condizioni di Koneko.

"Va tutto bene?"

Avevo parlato con un sorriso, ma Koneko mormorò con gli occhi semi aperti.

“…Che cosa sei venuto a fare qui?”

"Un tono di voce cupo. Molto più del solito. Sei arrabbiata perché sono venuto? Potrebbe non andare bene se dicessi che sono venuto perché sono preoccupato per te?”

“……”

In questi anni ho capito molte cose sul carattere di Koneko. So per certo che quando è imbronciata non dirà mai niente. L'unica cosa da fare e continuare a parlare fino a quando non lo farà anche lei.

"Koneko so benissimo cosa ti è capitato e sono a conoscenza del tuo vero aspetto già da moltissimo tempo."

"Cosa?"

Koneko mi fissò intensamente con i suoi occhi color nocciola.

"Ti sei dimenticata che sono Scarlet Wings e pertanto sono a conoscenza di tutti i fatti che riguardano Sirzechs."

Abbassai la testa.

"Perdonami per non avertelo detto prima e del mio comportamento. Credo che il mio rapporto con Takeya deve aver riaperto le ferite del tuo cuore. So che non ho il diritto di parlare, ma devi cercare di avere più cura di te stessa."

“…Io voglio...”

Koneko borbottò qualcosa in silenzio.

“Eh? Cosa?”

Poi mi guardò dritto e parlò con un tono chiaro e con le lacrime agli occhi .

“Non devi scusarti di niente senpai. Voglio diventare forte. Come Yuuto-senpai, Zenovia-senpai, Akeno-san..e anche come voi 2 senpai, voglio avere uno spirito incrollabile che non cede di fronte alla morte. Gya-kun sta diventando forte. Non ho nemmeno un potere di guarigione come Asia-senpai…di questo passo, diventerò inutile. Anche se sono una [ Torre ], sono la più debole...odio essere inutile...”

SOB...SOB

"Koneko..."

Era la prima volta che vedevo piangere Koneko in questo modo. Per me fu quasi uno shock.

“…Ma non voglio usare il potere dentro di me…da Nekomata…se lo uso io, come la mia nee-sama...non voglio che....non voglio assolutamente una cosa simile…”

ABBRACCIO!

Prima che Koneko finisse di parlare la strinsi verso di me abbracciandola calorosamente. Il gesto fu così veloce che nessuno dei presenti se lo poteva aspettare.

"Così era questo che ti preoccupava…certo, Kiba è diventato più forte. Anche Zenovia è forte, Akeno che è il pezzo più forte la [ Regina ], poi c'è Gasperino che può fermare il tempo. Asia potrebbe non essere brava a combattere ma la sua abilità di guarigione era grande. Poi c’è Issei che anche se era debole ha un drago leggendario nel suo corpo. Infine io e Takeya entrambi Nefilim la razza temuta da Dio con 2 delle armi più pericolose del Mondo."

Strinsi Koneko più che potei.

"Ci sono passato anch'io."

Mi staccai da quell'abbraccio e con la mano cercai di asciugarle il viso.

"Sei preoccupata perché dentro di te alberga un potere che non conosci, ed è per questo che lo temi. Hai paura di perdere il controllo e di far del male ai tuoi amici non è vero? Ti sei portata questi sentimenti fin da quando siamo giunti negl'Inferi."

"Takeru per favore non dire altro."

Akeno s'intromise all'argomento.

“Siete delle persone gentili. Ma è anche importante mantenere un po di distanza. Inoltre voi stessi dovete diventare più forti e io anche...visto che sono come Koneko-chan, dobbiamo superarlo insieme. Se non si riesce ad accettare e capire tutto di sé, non si può andare avanti. Io e Koneko-chan lo sappiamo. Ma…il nostro coraggio non è ancora abbastanza. Per favore aspettate solo un altro po’. Koneko-chan ed io ci riusciremo sicuramente. Sicuramente....”

"Il coraggio da solo non basta, non vi state allenando solo per voi stessi. Lo state facendo per Rias, per tutti gli altri. Lo state facendo perché non volete perdere ne ai Rating Game e ne contro gli altri."

Le parole di Takeya sembravano aver scosso sia Akeno che Koneko.

Ad un certo punto Takeya mi fece un cenno.

POWER!

Sul suo corpo si formarono dei segni color viola scuro mentre su di me erano color cobalto.

Quell'apparizione era stata accompagnata da una certa emissione di energia. Sia io che Takeya avevamo cercato di diminuire il quantitativo, ma anche così la stanza ebbe un piccolo sobbalzo.

Rias, Akeno, Asia e Koneko ci guardarono in silenzio mentre le loro facce esprimevano tutto il loro stupore.

"Non ci credo...avete una potenza mostruosa!"

"Sento chiaramente l'energia sacra all'interno dei fratelloni."

Facemmo sparire quei segni.

"Se siamo arrivati fino a questo punto è solo per merito vostro. E' solo grazie a voi se stiamo riuscendo ad andare avanti."

"Ognuno di noi ha le proprie battaglie da affrontare. Ma alcune volte bisogna fermarsi per chiedere aiuto."

Koneko riabbassò gli occhi.

"Qui dentro siamo in troppi. Sarebbe meglio uscire."

Takeya incitò Rias, Asia ed Akeno ad uscire con lui. Asia e Rias volevano protestare ma Takeya non volle sentire ragioni. Ben presto nella stanzetta rimanemmo io e Koneko da soli.

"Credo che Takeya abbia capito la situazione."

"Senpai..."

"Cosa c'è?"

"Come ti sei sentito quando lo hai saputo? Quando hai saputo cosa ero veramente?"

"In verità questa domanda te la dovrei fare io. Come ti sei sentita quando hai saputo che ero un Nefilim? O che ero Scarlet Wings?"

Koneko strinse le lenzuola con le mani.

"Ecco...niente. Eri il mio caro senpai. Ti sei sempre preoccupato per me sin da quando ci siamo conosciuti. Sotto tutti gli aspetti eri migliore di tutti i demoni ed esseri umani che avevo conosciuto. Quello che sento non sarebbe mutato neanche se non fossi stato tu a salvarmi."

Le misi una mano sulla testa proprio come facevo abitualmente. Le orecchie cominciavano a muoversi a destra ed a sinistra.

"Io ero adirato per quello che ti avevano fatto. Non ho mai voluto chiedere nessuna spiegazione ne a Te e ne a Rias per una questione di rispetto nei tuoi confronti. Sicuramente Rias non ha mai voluto dirmi niente a causa del rapporto che ci legava. Ma voglio dirti una cosa. Se avrai bisogno di me...io ci sarò ora e per sempre. Ricordatelo."

"Senpai..."

ABBRACCIO!

Koneko saltò dal letto per abbracciarmi. Era la prima volta che mi capitava una cosa del genere. Rimasi in silenzio. L'unica cosa che feci fu quello di contraccambiare il suo gesto e di guardare la sua coda mentre si contorceva da una parte all'altra.

"Ce la farò senpai. Ci riuscirò."

"Si lo so. Khoré!"

Nella stanza si materializzò un cerchio di teletrasporto. Khoré balzò di fronte al letto nella forma di ligre. Per fortuna non aveva assunto le sue reali dimensioni altrimenti ci avrebbe catapultati in aria.

"Senpai perché hai chiamato Khoré?"

"Nel mio allenamento non lo posso chiamare. Però niente mi vieta di prestartelo. Anche se non sembra ti sarà molto utile, per non parlare del fatto che grazie a lui mi potrai contattare in qualsiasi momento di necessità."

Le guance di Koneko si tinsero di rosso.

"S-S-Stupido. L'ultima frase era fuori argomento."

"Dai non fare la cattiva."

"Eh....senpai...ecco..."

Koneko balbettò vistosamente.

"Cosa c'è."

"Posso chiamarti Takeru?"

Accolsi con quella domanda con un sorriso.

"Certo che puoi. Non ho nessun problema."

"Ehm Takeru posso chiederti un ultimo favore?"

"Certo."

Il volto di Koneko diventò rosso come un peperone, le orecchie e la coda si abbassarono per l'imbarazzo.

"So che Akeno-senpai dorme la notte coperta dalle ali di Takeya-senpai...mi chiedevo se potresti coprirmi fino a quando non mi addormento."

Non appena finì di parlare Koneko infilò la testa sotto le coperte, evidentemente l'imbarazzo che aveva provato doveva aver raggiunto il suo limite. E' davvero una richiesta molto inusuale...specialmente per lei.

"Non ci sono problemi."

Koneko rispuntò dalle coperte con ancora il viso rosso per l'imbarazzo.

"Allora come vuoi che mi metta?"

"Si eh eh ehm."

L'imbarazzo stava facendo davvero dei brutti scherzi a Koneko.

"Takeru per favore distenditi con la testa sui cuscini."

Feci quanto detto senza lamentarmi. Koneko mi guardò per alcuni minuti.

"Cosa c'è?"

Si bloccò per un istante.

"No e...che...sei diventato molto robusto...ecco."

"Grazie del complimento."

Una volta posizionato, Koneko si adagiò lentamente sul mio petto.

Grazie agli allenamenti non avevo quasi più la maglietta perciò il mio petto era in piena mostra. Potevo sentire il peso del corpo di Koneko, il suo respiro e il tatto delle sue mani. La sua coda si era attorcigliata sul mio braccio destro.

In precedenza avevo dormito con Rias quando aveva gli incubi, con Millikas e con Gasperino quando era stato quasi violentato dal cliente d'Issei. Ma quest'esperienza è del tutto nuova per me.

"L'odore del senpai."

Koneko sembrò andare nell'estasi più totale.

WING!

Spalancai le ali e lentamente li adagiai sopra a Koneko chiudendoci a mo di bozzolo. La strinsi più che potei con le mani mentre i suoi occhi si chiudevano lentamente.

"Dormi, ci sono io con te ora."

"Takeru..."

°°°°°°°°°°°°°°°

TAKEYA

Una volta lasciata la stanza, io, Akeno, Rias ed Asia ci eravamo seduti sui divanetti della saletta adiacente alla stanza. Asia aveva messo le mani a mo di preghiera mentre Akeno serviva il tè.

Mi abbandonai sulla poltrona.

"Chissà che cosa starà facendo Takeru in questo momento."

"Spero che Koneko-chan si riprenda in fretta."

"Takeya perdonami per non avervi detto niente su Koneko."

Rias sembrò dispiacersi per Koneko. Beh essendo il suo Master ne era coinvolta in primo luogo.

"Non preoccuparti di queste baggianate. Se non lo hai detto è perché avevi un valido motivo no?"

Comunque se sono qui è per un altro motivo.

"Akeno come vanno gli allenamenti?"

Akeno girò la testa di lato.

"E' difficile...non so trovare altri termini."

Cercò di non guardarmi.

"So che sei in combutta contro te stessa per via del sangue che ti scorre dentro."

Akeno strinse le mani. Era dunque così, in questi giorni non era ancora riuscita a fare pace con se stessa. Deve ancora odiare gli Angeli Caduti. Forse più di noi.

"Ti ricordi cosa dissi a Kokabiel? Che se eri un angelo caduto allora eri mille volte migliore di lui. Tutto quello che dissi lo continuo a pensare tutt'ora."

Akeno mi sorrise.

"Ti sei ricordato di quell'evento e di ciò che dicesti allora?"

Alzai le spalle.

"Non ci posso fare niente, se sono riuscito ad avanzare con gli allenamenti lo devo solo a te e ai tuoi bento."

"Non ho fatto niente di speciale."

"Invece no! E' stato fondamentale perché altrimenti sarei morto."

In quel momento Akeno, Rias ed Asia si voltarono preoccupate verso di me.

"Che cosa?"

"Fratellone stai scherzando?"

Feci un "no" con la testa.

"Purtroppo no. Ho scoperto che i miei poteri non derivano solo dai 7 peccati e dalle 7 virtù, ma bensì anche dalle mie emozioni. Devo riuscire a tenerli in perfetto equilibrio, un piccolo sbilanciamento non procurerebbe altro che un rigetto. Ma nell'ultima crisi ho pensato a te ed agli altri."

Presi la mano di Akeno.

"In quel momento capii che non mi stavo allenando per me, ma per voi. Volevo essere forte per proteggervi."

Silenzio.

Nella sala scese il silenzio.

"Ogni volta che mangio un tuo bento penso sempre al fine ultimo del mio allenamento. Akeno ti chiedo scusa è colpa mia se non riesci ad avanzare con gli allenamenti. T'interrompi sempre per me."

Mi sentivo uno straccio.

PRFFFF!!!!!!!

Akeno cominciò a ridere. Eh? Ma perché?

"Scusa che cosa ho detto di male? Non credo di aver fatto una battuta."

"Non hai detto niente Tesoro. Non c'è nessun motivo per cui non lo dovevo fare. Anzi sono contenta di sapere di averti aiutato."

Improvvisamente le strinsi la mano destra tirandola verso di me.

"Come ho detto prima il coraggio da solo non basta. Alcune volte bisogna avere una motivazione. Io c'è l'ho e sei tu."

La fissai per un momento prima di darle un bacio. Le sue labbra erano rimaste morbide come ricordavo ed anche il suo sapore.

Una volta staccato continuai a guardarla.

"E difficile, io lo so. Quando utilizzerai i tuoi poteri prova a pensare a me. So che può sembrare una stupidaggine, ma provaci. Shadow!"

Le ombre sotto di me mutarono fino a formare una pantera con gli occhi, zanne ed artigli di luce.

"Vorrei che utilizzassi Shadow nei tuoi allenamenti. Sono sicuro che ti potrà aiutare."

Akeno accarezzò la testa di Shadow.

"Grazie. Ti prometto che non ti deluderò."

SLAP

La porta della stanza di Koneko si aprì lentamente. Takeru ne uscì cercando di fare il meno rumore possibile. Gli andammo incontro.

"Ehi Nii-san___"

SHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Takeru mi zittì ferocemente. Eh ma che tiene?

Incuriositi io, Rias ed Akeno sbirciammo all'interno della stanza.

Koneko stava dormendo felicemente sul suo letto. Ragazzi ve lo devo dire aveva un'espressione che non ho mai visto prima. Sotto di lei, esattamente alla sua destra, Khoré si era appostato per vedere chi stesse dando fastidio.

GRIP!

Tutti e 3 venimmo tirati all'indietro, era stato quello stronzo di Takeru.

"Si è appena addormentata. Per il momento lasciatela dormire."

Takeru aveva parlato con una voce così bassa che per sentirlo ho dovuto porgere l'orecchio in avanti.

"Koneko-chan come sta?"

Takeru sorrise.

"Aveva soltanto bisogno di un piccolo sostegno. Non c'è bisogno che ti preoccupi di lei sorellina."

Rias poté tirare un sospiro di sollievo.

"Mi chiedo che tipo di sostegno le abbia dato Nii-san."

L'espressione di Takeru non era vacillata di una virgola.

"Niente di cui ti devi preoccupare. Ho fatto quello che dovevo. Adesso torno ai miei allenamenti. Ci vediamo tra 20 giorni."

Takeru se ne stava per andare. Lo seguii.

"Aspetta che vengo con te,"

"Fratelloni fermatevi un momento."

Eravamo arrivati alla porta, ma fummo chiamati da Rias.

"Tra qualche giorno si terrà un piccolo evento per le nuove famiglie. Tutti noi interromperemo gli allenamenti per un giorno. Che ne dite se___"

"Mi dispiace ma non possiamo partecipare."

Rias, Asia ed Akeno non accettarono di buon grado la risposta di Takeru.

"Cos...ma perché? Si tratta solo di un giorno."

Takeru cercò di mantenere un certo contegno.

"Il nostro allenamento è molto arduo. Abbiamo avuto degli ottimi risultati. Ma non dobbiamo indugiare sugli allori."

"Io e Takeru dobbiamo cercare di utilizzare tutto il tempo che abbiamo a nostra disposizione."

Il volto delle ragazze divenne cupo. Mi avvicinai ad Akeno sollevandole la testa con la mano destra.

"Dobbiamo essere forti per poter comandare il clan Berith. Akeno ti prometto che quando avrò finito ci potremo godere il nostro tempo. E' una promessa."

Akeno prese la mano e la baciò.

"Lo so. Allora ti aspetterò per mostrarti il risultato dei miei allenamenti."

°°°°°°°°°°°°°°°

Dopo esserci salutati, io e Takeru uscimmo fuori dal castello.

"Mi dispiace lasciarli così."

Mi voltai guardando un'ultima volta il castello.

"Ci sono cose che vanno capite da soli. So che muori dalla voglia di aiutare Akeno e gli altri. Anche io provo la stessa cosa per Koneko, ma certe volte bisogna imparare a rimanere al proprio posto."

Vorrei tanto dire il contrario, ma...Takeru ha ragione. Se continuiamo a fare da balia, il gruppo non potrà mai diventare forte.

"E poi voglio vedere cosa saranno in grado di fare da soli."

Risi pensando ad una cosa.

"Ehi Nii-san pagherei per vedere quel pervertito d'Issei correre mentre cerca di schivare le palle di fuoco di quel Tannin."

Anche Takeru la pensava come me.

"Beh comunque è tempo di andare. CATASTROS!"

"Ben detto. CHAROS!"

SLIMING!

Takeru venne circondato da una strana aura blu, mentre io da lingue di fiamme verdi.

Catastros e Charos emersero dal terreno come degli zombie.

Mentre camminavano vidi una strana felicità nei loro occhi. Era come se fossero soddisfatti di un qualcosa che avevano fatto.

GRECK!

Emisero un enorme rutto.

E che cavolo sembrava di stare al termine di una gara di mangiate.

Takeru si tappò il naso mentre con la mano cercava di tagliare un po' l'aria.

"Eh la madonna! Ma che vi siete mangiati?"

"Se quello è uscito dalla bocca...non m'immagino cosa uscirà dal culo."

Catastros e Charos continuarono a leccarsi i musi.

[ Abbiamo trovato un ristorante con servizio buffet. ]

Inghiotii la mia stessa saliva. Ho paura della domanda che sto per fare.

"E dove avreste trovato questo buffet?"

[ Al centro della villa. Esattamente dentro ad una cupola di vetro. Chissà perché non c'era nessuno. ]

"Oh porca puttana Takeru siamo fregati."

Takeru salii in groppa a Catastros.

"Non ancora, se non ci vedono non ci potranno accusare di niente."

"Cazzo hai ragione."

Mi affrettai a salire sopra a Charos.

Prima di andare Takeru mi rivolse la parola.

"Sei migliorato tantissimo in questi giorni."

"Potrei dirti la stessa cosa. Sta attento ti mostrerò cosa sarò in grado di fare!"

Takeru mi guardò con un sorriso di sfida.

"Staremo a vedere, in quanto tuo fratello maggiore devo essere sempre superiore al mio fratellino."

"La tua superiorità sta per finire."

"Io non ci giurerei."

Ci rivedremo tra 20 giorni Nii-san.

Un giorno vi racconterò i dettagli sulle strane circostanze legate alla sparizione dell'orto personale della nonna.

°°°°°°°°°°°°°°°

ESTERNO

( La parola Esterno, significa che la narrazione sarà scritta in terza persona )

Bagno privato dei Gremory, diversi giorni dopo.

Rias, Asia, Akeno, Koneko e Zenovia si stavano godendo un bagno rilassante presso la residenza dei Gremory.

Le dimensioni della struttura era così grande da poter ospitare tranquillamente più di 200 persone, mentre la larghezza della vasca ne poteva accogliere più di 50.

Il bagno era all'aperto pertanto un muretto delineava la zona di pericolo. Un lungo corrimano permetteva la vista dell'intera vallata. La luce della luna faceva risplendere le innumerevoli piastrelle che decoravano il bagno.

Sparsi in alcune zone specifiche diverse statue, raffiguranti demoni di diverse proporzioni, rilasciavano dei getti d'acqua che andavano a finire all'interno della vasca.

Nonostante le considerevoli dimensioni della vasca le ragazze cercavano di non essere distanti l'una dall'altra. Erano sorvegliate da Khoré, che era rimasto a bordo vasca con le zampe a mollo, e da Shadow. Aveva assunto le sembianze di un leone marino. A rigor di logica quella trasformazione era un po' fuori luogo.

Rias, come tutte le altre ragazze, si abbandonò al tepore dell'acqua calda.

"AHH che meraviglia, sono davvero esausta. Non pensavo che un semplice incontro potesse essere così stancante."

"E' un peccato che i fratelloni non siano potuti venire non è vero Buchou-san?"

Le semplici parole di Asia fecero cadere nello sconforto le altre ragazze.

"Quando ci sono loro è tutto più divertente."

Rias era decisamente giù di tono.

"Scusate è vero quello che si dice? Che il loro allenamento è molto più pericolo rispetto a quelli nostri?"

Zenovia fece scendere involontariamente un velo di preoccupazione.

"Spero che vada tutto bene."

"Certo che andrà bene Asia! Stiamo parlando pur sempre dei nostri fratelloni! Non avete sentito quanta potenza sono riusciti a sprigionare? Sono sicura che si sono impegnati per raggiungere quel livello. Anche noi dobbiamo mettere la stessa determinazione! Dobbiamo mostrargli che siamo forti anche senza di loro!"

Gli occhi di Rias stavano bruciando di una strana intensità. Era da molto tempo che le altre ragazze non la vedevano così determinata.

"Mn però è un peccato. Vorrei tanto lavare e stringere il mio Tesoro qui in questo momento."

Akeno stava fantasticando su quello che avrebbe potuto fare con il suo ragazzo. Rias ed Asia, nel frattempo, la stavano guardando con il loro solito sguardo d'invidia. Il tutto mentre Zenovia prendeva appunti su uno strano taccuino, nessuna delle ragazze sapeva dove l'avesse fatto uscire.

"La, la, la, la..."

Mentre Akeno era persa nelle sue fantasie Koneko, che in quel momento era distante da tutte, si stava lavando accuratamente le orecchie e la coda mentre canticchiava una canzoncina.

Tutte le ragazze la guardarono. Koneko, sentendosi osservata, smise quasi subito. Evidentemente non pensava di aver suscitato quell'interesse.

"Fu, fu Koneko-chan come mai sei di così buon umore? E' per caso successo qualcosa d'interessante?"

"No...proprio niente."

Koneko cercò di dribblare la domanda di Akeno, ma aimè la ragazza aveva capito subito che qualcosa stava bollendo in pentola.

"Fu, fu io non ci giurerei. Ti vedo diversa. Sembra che la visita di Takeru ti abbia in qualche modo cambiata. Che cosa avete fatto soli soletti nella stanza? Senza contare il fatto che ti ha prestato Khoré per il tuo allenamento."

Ricordate di quell'evento, Rias ed Asia si unirono ad Akeno. Koneko immerse la testa nell'acqua facendo emergere solamente gli occhi ed il naso. Anche se aveva quasi la testa sott'acqua, le ragazze potevano benissimo notare il rossore delle guance della ragazzina. Zenovia era l'unica che non aveva capito niente.

"Giusto Koneko-chan che cos'hai fatto con il fratellone?"

"bbrrfrfrfrfrfrfrfrrf."

Koneko non fece altro che far uscire delle piccole bollicine.

"Secondo me Koneko-chan sta approfondendo il suo rapporto con Takeru. Rias dobbiamo stare attente. Forse ci ritroveremo una futura Regina non trovi?"

Koneko fu invasa da una marea di emozioni mentre Rias, dal canto suo, aveva cominciato ad agitarsi.

"Koneko-chan questo non è giusto! Prima Akeno ed adesso tu! Questa è un ingiustizia!"

Rias si stava comportando come una ragazzina.

"Ho capito allora devo segnare Koneko-chan come ostacolo per arrivare a Takeru."

Zenovia continuava imperterrita a segnare tutto quello che stava succedendo sul suo taccuino. Non stava tralasciando neanche la più piccola virgola.

"Buchou perché ti stai accanendo così verso Koneko-chan? Hai forse paura di scoprire che il rapporto che sta avendo con Takeru sia più PROFONDO rispetto a quello tuo con Issei?"

I capelli di Rias si alzarono verso l'alto per la rabbia.

"Akeno sei un po' troppo chiacchierona per i miei gusti."

"Beh se lo sono è perché ho maturato le esperienze di cui avevo bisogno."

"Esperienze? Quali esperienze?"

Gli occhi di Akeno brillarono di una strana luce....erano gli occhi di una cacciatrice.

"Suvvia Buchou. Pensi davvero che io e Takeya la sera rimaniamo immobili a fissarci per tutta la notte?"

Rias capì al volo di cosa stesse parlando Akeno, ma nel col tempo non volle crederci. Il viso di Asia divenne rosso come quello di un peperone. Stessa cosa per Koneko.

"Akeno non dirmi che tu ed il fratellone."

"Non è possibile il fratellone Takeya ha...ha...ha..."

Akeno si portò la mano sul viso.

"Mi ricordo ancora la prima volta in cui lo abbiamo fatto. E' stato quando si è ripreso dopo l'incidente con Hakeya. Ahhh Takeya...se ripenso a quei momenti."

Akeno rientrò nelle sue fantasie mentre le altre ragazze la stavano scrutando con occhi ricolmi d'invidia. Prima tra tutte Rias, le sue sopracciglia si erano inarcate in una maniera anomala.

"Ho capito, bisogna sfruttare tutti i momenti negativi e trasformarli in positivi."

Zenovia ripeteva ad alta voce ciò che stava scrivendo.

"Akeno come ti sei permessa di fare una cosa del genere sfruttando per lo più un momento delicato come quello!"

Akeno non poté tollerare quella ramanzina.

"Rias come ti permetti a rivolgerti così?! Ero sull'orlo della disperazione e in quel momento sia io che Takeya abbiamo cercato il sostegno reciproco. Non sono certo problemi miei se sei una ragazza senza spina dorsale!"

"Ripetilo se hai il coraggio!"

Rias fu avvolta da un aura color cremisi, mentre Akeno di color gialla.

"Certo che lo ripeto. Avrò visto si e no più di 1000 momenti in cui tu ed Issei lo potevate fare senza venir disturbati. Senza tener conto del fatto che dormi sempre nuda con lui. Non lo so, perché la notte non applichi una barriera o dei sigilli e poi ti dai da fare? Almeno Takeya è sempre stato sincero su quello che provava. Non puoi capire niente della persona che ami se non ci passi una vera notte con lui."

"AKENO!!!"

Rias stava per scatenare tutta la sua rabbia. Akeno non demorse, continuò a parlare.

"E poi forse potrei essere in dolce compagnia."

Akeno fece scomparire la propria aura mentre accarezzava dolcemente il proprio ventre.

"Chissà cosa farà Takeya quando lo saprà. Potrebbe essere un maschietto o una femminuccia...oppure dei gemelli."

Mentre esponeva le sue ipotesi, tutte le ragazze la guardavano ammutolite. Zenovia continuò a scrivere freneticamente degli appunti su quel suo taccuino. Mentre Rias colpita dallo shock improvviso fece scomparire la propria aura.

"T-T-Tu sei i-i-i-in-n-n-nc-c-c-cin-n-nt-t-ta-a-a-a??? N-N-Non-n-n-n p-u-u-uò-ò-ò-ò-ò es-s-se-r-e."

"I-l-ll-l fra-a-a-a-a-at-t-t-te-e-e-el-l-lo-o-on-n-ne-e-e-e s-s-st-t-ta-a p-pe-e-r av-v-ve-re u-u-un-n-n bam-m-mbino d-da-a-a Aken-n-no-san-n-n????"

Rias ed Asai avevano cominciato a balbettare senza sosta.

"...Un...bambino."

Ciò che disse Koneko fu inghiottito dall'acqua.

Akeno le guardò compiaciuta.

"Stavo scherzando non sono incinta."

AAHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!

Alla risposta di Akeno, le ragazze emisero un sospiro di sollievo.

"Però io e Takeya abbiamo veramente fatto sesso."

GULP!

SBAAAAM!!!!!!!

SPLAAAASHHHHHH!!!!!!!!

La porta del bagno si aprì con un rumore sordo. Issei, dopo aver sbattuto contro la porta, scivolò sul marmo bagnato fino a cadere nella vasca con tutti i vestiti.

Il giovane andò a finire in mezzo alle ragazze.

Non appena riemerse si ritrovò circondato da tanto ben di Dio.

"Oh Ise!"

"Ise-san!"

"Ara, ara ma tu guarda se non è Issei-kun."

Rias, Asia, Akeno e Zenovia non sembravano tanto preoccupate della presenza d'Issei. L'unica che non voleva esser vista era soltanto Koneko.

"Ise che cosa ci stai facendo qui? Perché sei entrato in quel modo?"

Issei si grattò la testa imbarazzato.

"Ah ecco Buchou la verità è..."

TOCCO!

Issei si sentì toccare dietro le spalle.

Non appena girò la testa si ritrovò Khoré nelle sue reali dimensioni e Shadow con le stesse fattezze dell'amico.

"Khoré? Shadow? Che cosa ci fate qui?"

RRRRRRRRRRRROOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Le urla delle 2 belve riecheggiarono sull'intera vallata.

BBBBBBBBBBBBBBBBBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

In lontananza il cielo venne squarciato da 2 enormi pilastri.

Il primo ad Ovest era di color viola scuro, il secondo ad Est era di un blu cobalto.

Le colonne si espansero sia in larghezza che in lunghezza. In questo momento stavano per abbracciare il cielo. Tutti i presenti si fiondarono a guardare il panorama.

"Oh, Oh! Mi sa che Issei-kun è nei guai."

Akeno stava trovando quella scena troppo divertente.

"Pazzesco riesco a sentire chiaramente l'aura dei fratelloni nonostante questa distanza!"

Issei sbiancò non appena senti quello che aveva detto Rias.

"Cosa? I senpai sanno che io sono qui?"

RAURARARAIARO!

Khoré fece degli strano gemiti con la bocca.

"Isse-senpai preparati a morire. Takeru ha appena dato l'ordine a Khoré di ucciderti."

Koneko aveva appena decretato la morte d'Issei.

Le 2 belve si avvicinarono lentamente verso la loro preda.

Issei arretrava paurosamente.

"K-Koneko-chan come fai a capire quello che dice?"

"Siamo dei felini. E' logico che capisca quello che dice."

ROOOAAAARRRR!!!!!!!

Nuove urla scossero Issei, il poveretto recitò tutte le preghiere che conosceva beccandosi al col tempo dei dolori per ciò che stava dicendo.

"No! Lasciatelo stare!"

Rias accorse in aiuto del suo pedone salvandolo da una morte certa.

BOING!

La ragazza strinse la testa d'Issei in mezzo ai propri seni nudi.

"Non permetterò che ti facciano del male solo perché volevi vedermi nuda."

Rias prese letteralmente le difese di Issei. Però Akeno e Koneko obbiettarono.

"Ara, ara Rias pensi di avvantaggiarti in questa maniera?"

"Buchou parla per te. Issei-senpai è il nemico di tutte le donne."

Rias non badò alle altre ragazze. Strinse la testa con più foga.

SHHHOOOSHHHHH!!!!!!!

Issei non riuscì a trattenersi. Dal suo naso zampillò una gigantesca cascata di sangue, Rias ne fu ricoperta per metà. La ragazza se lo ritrovò svenuto tra le proprie braccia.

"Ise!"

"Issei-san!"

Asia accorse ad aiutare Rias, Issei era ormai nel Mondo dei Sogni.

Le 2 colonne di energia sparirono lentamente.

Akeno si avvicino a Shadow.

"Shadow manda quest'immagine a Takeya."

Akeno si versò della schiuma sull'intero corpo lasciando scoperte solamente le parti importanti. Dopodiché strinse i propri seni con le mani.

"Vorrei tanto che tu fossi qui."

Akeno concluse la frase mentre mostrava una faccia erotica leccandosi a col tempo le labbra.

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La colonna ad Ovest esplose con una nuova intensità. Questa volta le sue dimensioni erano il triplo del normale.

La colonna scrisse a lettere cubitali "AKENO I LOVE YOU" nel cielo notturno, mente altre piccole esplosioni ne facevano da contorno. Chiunque lo avrebbe potuto leggere, anche se si fosse trovato al capo del Mondo.

Akeno non poté fare altro che emozionarsi.

"AHHH il mio Takeya. Non vedo l'ora che finisca subito l'allenamento."

Akeno non fece altro che guardare ciò che aveva scritto il proprio fidanzato in cielo in compagnia di Koneko.

Rias, Asia e Zenovia, invece, trascinarono via dal bagno il corpo svenuto d'Issei. Tutto rigorosamente sotto lo sguardo vigile di Khoré e Shadow.

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Commenti degli Autori

Ben ritrovati gente! Sembra che gli allenamenti dei nostri protagonisti stia procedendo senza intoppi. Senza contare il fatto che abbiamo fatto una grande scoperta. Anche noi siamo rimasti di stucco quando abbiamo visto che Koneko era una Nekomata. Che finalmente il suo rapporto con Takeru si stia finalmente delineando? E di Takeya? Chi avrebbe mai immaginato che lui provasse dei sentimenti profondi verso Shuri? Comunque questo capitolo chiude tutti gli allenamenti, ma nel prossimo si riaprono le danze! Come? Continuando a seguirci ovviamente. Un saluto da Death Crow e da Re Nero. A presto MINNA!!!

  
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