Cassiel
Berith - A DxD Chronicles
Dichiaro
di non avere i diritti aventi a quest' opera di
pura fantasia, quindi siete pregati di non compararlo con High
School
DxD,
grazie.
Life
4:
TAKEYA
4
giorni dopo.
FLASH!
La
luce del sole risplendeva alto nel cielo demoniaco.
Non
era tanto presto.
Mi
è bastato usare il sigillo posto sul foglietto per
teletrasportarmi fuori dalla riserva.
Dopo
il mio risveglio ho perso 1 giorno intero per
riprendere le forze e non credo di essermi ripreso del tutto.
Una
volta rimesso in piedi ho provato a salirgli in
groppa. Pensavo che sarebbe filato tutto liscio, ma aimè mi
sbagliavo. Dopo
solo 1 ora di cavalcata, mi sono sentito prosciugato di tutte le
mie
forze.
Credo
di aver interpretato male l'allenamento. Forse lo
scopo non era trovare solo il destriero, ma riuscire a far in
modo che
il
fisico si abituasse a quella nuova emissione di energia.
Il
mio corpo non subisce dei danni fisici ma spirituali.
Credo che papà ed il nonno abbiano perso tutto quel tempo
nel tentativo di
rimanere in sella ai propri corsari.
Non
ho avuto problemi per il cibo, a parte che nella
riserva c'erano molti frutti commestibili, mi bastava soltanto
volerlo
e dopo
pochi secondi un cestino di vimini era pronto con ogni leccornia
possibile. Si
materializzava anche del fieno con un mangiare specifico per
Charos.
E'
strano...era come se sapessero che fosse con me. La
sera accendevo un fuocherello addormentandomi vicino con Charos.
In
questi giorni sono riuscito ad aumentare il tempo in
sella. Da 1 ora sono passato a 2 ore ma, se devo continuare il
mio
allenamento,
devo uscire da questa riserva.
Charos
era d'accordo anche perché il mio nuovo partner
era curioso di vedere il Mondo e poi...non voglio scoprire
brutte
sorprese.
Ma
cosa più importante...chi era la voce che ho sentito?
Chi mi stava incitando? E sopratutto...come faceva a sapere
quello di
cui avevo
bisogno?
Mi
ritrovai di fronte al portone.
Charos
non si allontanava di un singolo passo...forse è
meglio dire zoccolo. Di fronte a noi c'era un enorme platea di
soldati,
sia a
terra che per aria. Si erano posizionati in modo tale da lasciar
libero
il
tratto di strada che conduceva alle scuderie.
M'incamminai.
Tutti
i soldati avevano le armi puntate verso il basso,
ma non appena passavo assieme a Charos questi l'alzavano
indicando il
cielo.
[
Mi
stanno mettendo un po' in soggezione. ]
"Ti
dico quello che mi ha detto Takeru. Fattici
l'abitudine."
Non
ero tanto sicuro. Anch'io ero in soggezione...cioè tutti
i soldati che stavano pattugliando la zona si erano riuniti
solamente
per
salutarmi. Ma ragazzi non tenete niente di meglio da fare?
"Principe
finalmente! La stavamo aspettando!"
Jackos
spuntò fuori da una fila di soldati.
"Wella
Jackos."
Jackos
mi fece un piccolo inchino. Non appena si rialzò,
girò intorno a Charos interessato.
"Però
i miei complimenti Principe. Non pensavo che
nella riserva ci fosse un cavallo dell'Ade."
Il...mandriano?...si
perché no...il mandriano continuò il
suo controllo non curandosi dell'imbarazzo del destriero.
Normalmente
il mio
partner mantiene le sue fiamme sempre attive, ma prima che
uscissimo
dalla
riserva mi sono fatto promettere che le avrebbe tenute sotto
controllo.
"Corporatura
snella, muscoli e tendini sottili ma adatti
per la corsa."
[
Non
sai quanto. ]
Si
stava innervosendo.
"Zoccoli
conformi per una miglior aderenza al
terreno."
Jackos
cercò invano di toccargli la criniera.
[
Adesso
lo ammazzo. ]
Dopo
aver visto il comportamento di Charos, Jackos mise
le braccia conserte.
"Dopo
la mia analisi vi posso dire solo una cosa....Principe...vi
siete trovato uno splendido cavallo."
[
Ah,
penso di averlo giudicato male. ]
"Pensi?"
Charos
non disse niente, si limitò semplicemente a nitrire.
"Per
favore mi segua."
Su
incitamento di Jackos camminammo per circa 5 rotti
minuti fino alle scuderie. Charos camminò al mio fianco con
il corteo di
soldati dietro di noi.
Una
volta arrivati, alcuni addetti si apprestarono a
controllare le condizioni fisiche del mio destriero.
Non
so come ma 3 servienti fecero uscire una strana
sella. Il colore era sul nero carbone con degli strani piccoli
dettagli
verdi. Gli
addetti stavano massaggiando delicatamente la schiena di Charos
prima
di
deporvi sopra la sella.
[
Questi
sanno il fatto loro. ]
"Aspettate
un secondo...quella è mia?"
Jackos
mi rifilò un "OK" con il pollice.
"Si.
D'altronde mi dite come farete a cavalcare al
meglio senza l'ausilio di una buona sella?"
"Eh...ma
com___"
"Come
l'abbiamo fatta? E' semplice."
Jackos
si avvicinò e frugò nelle tasche del mio
pantalone
fino a quando non tirò fuori il foglio con i sigilli.
"Abbiamo
usato questo."
"Eh?
Il foglio?"
"Non
è un semplice foglio."
GLICH!
Il
foglio brillò di una luce verde e su di esso comparve
una piccola immagine tridimensionale di...CHAROS! Non solo.
Sotto
l'immagine
comparve una serie di statistiche.
"Ma
che cazzo."
Vicino
all'immagine del destriero comparve anche la MIA
immagine olografica!
"EHI!
Dammi una spiegazione!"
"Si
calmi Principe. Il foglio è un rivelatore di
dati. Lo abbiamo usato per constare le vostre condizioni mentre
eravate
all'interno
della riserva. E' tarato sulla persona con cui viene a contatto.
Visto
che il destriero
possiede un pezzo della vostra anima, anche lui viene
considerato.
Questa è una
delle più grandi invenzione di Idor il generale della
5° Legione. La legione
dei Nani."
Ripresi
il foglio da Jackos, lo girai e lo rivoltai più
volte.
"Stò
foglio che posso utilizzare benissimo per
andare in bagno è una delle più grandi invenzioni
della 5° Legione?"
"Si.
Per me è la migliore! Ci lavoro da DIO!"
"Ehh.
Guarda che Dio è morto."
"Giusto.
Modo di dire."
"D'accordo."
Mentre
chiacchieravo con Jackos, gli addetti finirono di
sistemare la sella su Charos.
"Allora
Principe che ne pensate?"
"Bella.
Ma, come faccio a cavalcare senza le
redini?"
Jackos
girò la testa di lato.
"Che
ragazzo di poca fede. Che ne dite di
testarla?"
"Mn?
Testarla? Va bene."
M'issai
sopra a Charos.
"Ehi
amico come va?"
[
Abbastanza
bene è davvero comoda. E come se non ti sentissi. ]
"Adesso
allungate le mani in avanti proprio come se
cercaste di afferrare qualcosa."
"Mn?"
"Fatelo."
"D'accordo."
Feci
esattamente come detto da Jackos,
allungai la mano in avanti.
FLASH!
Afferrai
qualcosa.
Quando
vidi la mano notai che avevo afferrato una corda
spirituale color verde. Guardando con attenzione mi accorsi che
attorno
al muso
di Charos erano comparse delle redini spirituali.
"Che
cosa?"
"Una
delle nostre invenzioni più riuscite. Queste
selle materializzano delle redini spirituali. Grazie ad esse i
cavalieri non si
devono preoccupare di una rottura delle redini durante i
combattimenti."
Incredibile.
Devo ammettere che i sudditi di papà si sono
davvero organizzati bene. Non solo la riserva, ma anche questa
attrezzatura. E'
come se tutto fosse stato predisposto per la singolarità del
nostro clan.
Mossi
un po' le redini.
"Charos
dimmi ti da fastidio?"
Il
mio amico mosse la testa.
[
Non
proprio. Forse ci devo solo fare l'abitudine. Almeno ho la
bocca libera.
]
Mn
solo?
"Voglio
cogliere l'occasione per dirle che abbiamo
preparato il box per il vostro destriero."
"Ah
grazie. A proposito Jackos voglio dirti una
cosa. Come posso...come funziona..."
"Il
richiamo del vostro destriero?"
"Si."
"E'
semplice. All'interno della sella abbiamo
applicato un sigillo che permetterà al vostro cavallo di
teletrasportarsi in
qualunque momento. Quando lo desiderate vi basterà chiamarlo
telepaticamente ed
i poteri del vostro clan farà il resto."
Mossi
un po' la testa.
"Tutto
qui?"
"Si
tutto qui."
[
Certo
che è una cosa davvero comoda. Per quello che vedo e
dall'espressione che hanno
gli altri destrieri posso capire che qui si sta da Dio.
]
"Non
ho chiesto il tuo parere Charos."
[
Scusami
tanto pervertito. ]
"Non
sono un pervertito."
[
Si
che lo sei. ]
"No
che lo sono."
[
Si.
]
"No."
[
Si.
]
"No."
[
Si.
]
"No."
[
Si.
]
"No."
"Questa
poi. Il Principe che litiga col proprio destriero."
"Non
t'immischiare. A proposito...sai qualcosa di
Takeru? Scommetto che sta ancora inseguendo Catastros."
"Il
Re? E' uscito 2 giorni fa."
"Ah
bene...CHE COSAAAAAA!!!!!!!!"
Il
mio grido si propagò per tutta la scuderia.
[
E
che cazzo smettila di gridare! Non sai che la voce passa
prima da me?!
]
Scesi
immediatamente da Charos per correre da Jackos.
"E'
uscito? E' uscito da solo o in compagnia? Aveva
Catastros? Dov'è andato? Si trova qui? Dettagli, dettagli,
dettagli!!!"
Jackos
alzò le mani arretrando paurosamente.
Ehi
dove cazzo vai? Vieni qui è rispondi alle mie
domande!
"Si
calmi, si calmi! Il Re è uscito 2 giorni fa in
sella a Catastros. Ma le sue condizioni non erano delle
migliori."
"Come
sarebbe a dire "non erano delle migliori"?"
Jackos
sospirò.
"Il
fisico era debilitato e segnato da profonde
cicatrici ancora aperte. E' svenuto poco dopo. Lo abbiamo preso
e
curato al
meglio. Dobbiamo ancora capire cosa è successo la dentro e
che cosa abbia fatto
il Re per far cambiare l'atteggiamento a Catastros."
"In
che senso."
"Quando
ci siamo avvicinati per soccorrerlo,
Catastros era pronto per scatenarsi. Forse ci vedeva come una
minaccia
e per
questo aveva preso le sue difese. Fortuna che c'era Thane. In
qualche
modo è
riuscito a farsi capire. Comunque...il Re è rimasto svenuto
per 1 giorno
intero. Durante quel lasso di tempo il destriero era rimasto con
lui.
La cosa
strana e che mentre era svenuto, sul suo corpo erano apparsi
degli
strani
sigilli blu. Gli stessi di quando Catastros ci aveva attaccato
la prima
volta."
Aspetta...anche
Takeru è riuscito a far comparire quei
simboli? Che c'entrino con i nostri cavalli? Quando mi sono
apparsi mi
sono
sentito pervaso da una strana energia. Se così fosse
perché Takeru non li ha
utilizzati per rigenerarsi? Che non fosse ancora in grado di
gestirli?
"Jackos
dov'è andato Takeru?"
"Il
Re è partito ieri per il territorio dei Gremory.
Thane pensa che sia meglio allenarsi li, visto che se rimaneste
qui,
qualcuno
potrebbe notare la vostra presenza prima del tempo. Se non
ricordo male
ha
detto che si sarebbe allenato nel territorio ad Est della tenuta
principale."
Il
territorio ad Est.
Ho
imparato a memoria ogni singolo pezzo di terreno sotto
il dominio dei Gremory. Credo di aver capito cosa vuole fare
Takeru.
"E'
bravo il fratellone."
"Cosa
Principe?"
Jackos parve
confuso.
"Il
territorio ad Est è costituito prevalentemente
da piccole paludi. All'epoca papà voleva farvi dei lavori
per sistemare la
zona, ma per quanto ne so quei lavori non sono ancora iniziati a
causa
della
dichiarazione di guerra della Brigata del Caos. Il terreno è
irregolare e
presenta diverse crepe. In sostanza è una perfetta area di
allenamento per
Catastros. Sono sicuro che Takeru vuole sfruttare quel campo per
riuscire a
padroneggiare i poteri di teletrasporto e dimensionali."
"Però
i miei complimenti."
"Ho
vissuto così tanto tempo con Takeru da poter
capire come ragiona."
Certo
che l'idea di Takeru non era niente male, anch'io
devo fare altrettanto se voglio dominare i poteri di Charos. Ma
devo
scegliere
un luogo con cura...aspetta, c'è un posto.
Salii
in groppa a Charos.
"Andiamo
Charos."
[
Dove?
]
"Ad
allenarci."
Stavo
per andarmene, ma Jackos mi prese per un braccio.
"Principe
riprenda il foglio."
"Ah
grazie."
Ripresi
il foglio e me lo misi in tasca.
°°°°°°°°°°°°°°°
FLASH!
"Eccoci
arrivati."
[
Spiegami
perché siamo qui. ]
Dalle
scuderie dei Berith, avevo creato un cerchio di
teletrasporto per il MIO luogo di allenamento.
La
meta designato era il territorio ad Ovest dei Gremory.
Anche
se si trovava vicino alle montagne, il luogo scelto
presentava lunghi acri di terreno pianeggiante perfettamente
idonee per
un
cavallo. Da qui la tenuta dei Gremory sembrava una piccola
villetta.
Anche se
disto più di 3.000 km riesco lo stesso a vedere il castello.
[
Perché
non mi rispondi? ]
Charos
non faceva altro che sbraitare. Mi chiedo perché
il mio partner non ci sia ancora arrivato.
"Mi
stai dicendo che non'hai ancora capito? Ho
scelto questo luogo per poter sprigionare le tue fiamme senza
far male
a
qualcuno."
[
Davvero?
Mi stai dicendo che la tua testa perversa ha ideato un piano
del genere?
]
Cominciai
a fissarlo nervoso.
"La
tua battuta era di pessimo gusto...non perdiamo
altro tempo."
[
Si
ho capito capo. Prima di pensare al dominio delle fiamme,
che ne pensi
se prima
non impari a passare attraverso le "Faglie di *Hel"? ]
(
Death Crow: Hel non è altro che il Mondo dei Morti. Uno
dei 9 regni sorretti dall'Yggdrasil. Ricordatevi Hel non Hell
ok? )
Scossi
la testa.
"Faglie
di Hel? E che sono?"
[
Sono
queste. ]
Le
fiamme sugli zoccoli e sulla criniera di Charos divampò
in tutte le direzioni per poi correre verso la valle.
Successe
qualcosa.
Lo
vidi mentre eseguiva un gran balzo...era come se si
volesse tuffare nel terreno...LO HA FATTO!
GRUMBEL!
Il
terreno si era aperto in una voragine. Lo vidi sparire.
"O
cavolo. Charos!"
Corsi
nel punto in cui era sparito.
Con
mio grande stupore il terreno era apposto...come se
non fosse successo niente. Ma cos'ha combinato?
Mi
guardai intorno.
"Che
fine ha fatto?"
Non
riuscivo ad individuarlo da nessuna parte.
"Quel
figlio di puttana mi ha fregato. Ha
approfittato di questa occasione per svignarsela! Pensavo che
tra di
noi ci
fosse un legame...mi ha raggirato senza pensarci 2 volte. Ora
come lo
spiego
agli altri?"
[
Ehi
stronzo! A chi hai chiamato figlio di puttana? ]
EEEHHH?
Charos?
GRUMBEL!
Dietro
di me ricomparve la stessa voragine di prima con
Charos! Il cavallo sbucò fuori come un proiettile avvolta da
una fiamma verde.
[
Come
ti permetti di trattarmi così dopo che ti ho fatto vedere
questo. Sei un
ingrato! ]
Charos
era davvero innervosito.
"Ehi
sei sparito all'interno di una voragine senza
che potessi percepire la tua aura. Tu al posto mio che avresti
fatto?"
[
Ti
stavo facendo vedere una tecnica. ]
"Una
tecnica? E quale?"
[
Il
passaggio tramite le Faglie di Hel. Quando termina una vita,
l'anima
del
defunto non può andare direttamente nel Regno dei Morti.
Deve compiere un determinato
tragitto ovvero passare attraverso le Faglie di Hel. Sono
sparpagliate
dappertutto e in tutti i regni. I destrieri dell'Ade,
proprio come
tutti i
servi di Ade, dobbiamo usare questo tipo di passaggio. Il
vantaggio e
che
essendo un trasporto speciale, nessuno può percepire la tua
aura. L'inconveniente
e che non puoi viaggiare se non trovi una via di entrata o
di uscita.
In
combattimento può essere un vantaggio o uno svantaggio, il
tutto a seconda del
campo di battaglia. Quando siamo arrivati ho notato che
questo campo
pullula di
Faglie. Sarebbe un peccato non sfruttarle...non credi? ]
In
effetti questa tecnica ha una sua logica. Pensandoci
bene...Charos assomiglia un po' a Catastros e questa cosa mi
entusiasma.
Takeru,
potrai anche essere un Re sulla carta. Ma rimani
pur sempre mio fratello e pertanto l'ostacolo che devo superare.
La
chiamerei..."La classica battaglia tra
fratelli".
"Proviamola."
[
Cosa?
Lo vuoi fare subito? Non ti conviene valuta___ ]
"Non
posso perdere altro tempo. Sono uno che
preferisce apprendere sul campo e sulla propria pelle!"
[
Mn...D'accordo.
Sali. ]
Charos
mosse lo zoccolo destro.
E'
la prima volta che mi alleno senza Takeru. Devo dare
assolutamente
il 100%.
°°°°°°°°°°°°°°°
TAKERU
Lo
stesso giorno.
"Adesso!
WARP!"
Di
fronte a noi si aprì una fessura dimensionale.
[
Reggiti
forte! ]
Strinsi
le redini più che potei. Catastros vi si lanciò.
Il suo corpo sparì nello squarcio...ma non appena
arrivò a me___
AAAARGGGGGHHHHHTTTTTTT!!!!!!!!!!!!!!
Lo
squarcio emanò delle onde di rigetto. Il mio corpo ne
fu preda.
"Dannazione!!!"
Mentre
Catastros continuava a sparire nello squarcio...io
non facevo altro che arretrare. Era come se mi trovassi di
fronte un
muro
invisibile. Per giunta assieme alla resistenza dovevo vedermela
con la
forza
del portale.
Non
devo demordere! Devo riuscire assolutamente a passare
attraverso questo WARP!
Catastros
era quasi sparito del tutto, ma io no. Alzai la
mano destra indirizzandola verso lo squarcio. La pressione a cui
ero
sottoposto
era troppa...ci dovevo riuscire!
"Avanti
PORCA PUTTANA!"
Continuai
ad allungare la mano con tutte le forze
possibili.
Lo
sento! Sento che il medio e l'anulare destro hanno
appena toccato lo squarcio...ma...
SWOOM!
BOOM!
Mi
sentii risucchiato verso il davanti e poi catapultato
all'indietro con una forza inaudita.
CRUNCH!
Sbattei
violentemente la schiena contro un albero.
CRSWOMMM!
Il
rumore dell'albero mentre cadeva si propagò per tutta
la palude.
Cavoli
non riesco a muovere un singolo muscolo.
[
Takeru!
]
Catastros
ricomparve da una flessura.
[
Te
lo avevo detto che era troppo pericoloso tentare un Warp.
Dovevi prima
riprenderti. ]
Il
dolore causato dallo scontro non era ancora scomparso.
Mossi la spalla sinistra, alcuni frammenti di corteccia si erano
conficcati
nella carne.
Cristo
che dolore.
In
quel preciso istante sul corpo ricomparvero i stessi
segni apparsi al mio risveglio.
Le
schegge di corteccia cominciarono a muoversi fino ad
estrarsi da sole, la carne ferita fu avvolta da aura blu e in
pochi
secondi
guarì senza lasciare il benché minimo segno di
ferita.
SOB!
Respirai
affannato.
[
Come
ti senti? ]
Prima
di poter parlare feci dei lunghi respiri.
"Vorrei
dirti bene, ma mentirei. Non sono in grado
di riuscire ne a passare attraverso il tuo Warp e far comparire
questi
simboli
di mia spontanea volontà."
[
Ma
quei simboli ti appaiono ogni volta che hai bisogno di
rigenerarti?
]
Ripresi
abbastanza forza per riuscire a rialzarmi.
"Quello
è un gesto involontario. La rigenerazione si
attiva automaticamente quando mi ferisco, non sono io a
comandarla.
L'unica
cosa che posso fare è diminuire o aumentargli gli effetti,
ma non lo posso
usare in continuazione perché più questa tecnica
viene utilizzata, maggiore
sarà la stanchezza che ne subentra."
[
Perciò
più lo utilizzo e peggio è giusto? ]
"Esatto."
[
Ci
conviene riposarci sul serio. E da ieri che non fai altro
che venir
scaraventato a destra e a sinistra nel tentativo di passare
attraverso
un Warp.
]
"Ma
che stai dicendo? Abbiamo già fatto una
pausa."
Catastros
nitrì furioso.
[
Mangiare
5 minuti e dormirne 10 non è considerata una pausa. Sei un
Nefilim...ma non sei
invincibile. Quando siamo usciti dalla riserva sei stato un
giorno in
convalescenza a causa della tua ostinazione e sinceramente
parlando un
altro
giorno non ti avrebbe fatto male. ]
"Guarda
che non mi è mai piaciuto esser trattato
come un paziente di ospedale."
[
Ma
nessuno ti sta dicendo il contrario. Devi solo capire quando
è il momento di
riposarti. Papà Gouten lo diceva sempre "Il riposo
è un elemento importante
di un allenamento". ]
Catastros
stava parlando fiero di suo padre.
"E
va bene hai vinto tu."
Guardai
in alto. Il cielo stava cominciando ad oscurarsi,
segno che stava giungendo la notte.
"Oggi
la concludiamo qui. Andiamo al campo."
[
D'accordo.
]
Gli
salii in groppa addentrando nel cuore della palude.
Sono
passati 4 giorni da quando Catastros è diventato il
mio partner.
Per
i primi 2 giorni il mio allenamento consisteva nel
rimanere il più possibile sulla groppa del destriero. Cosa
più facile a dirsi
che a farsi.
La
pressione sprigionata dall'energia di Catastros è
davvero opprimente, in alcuni casi soffocante. Era come se una
strana
forza mi
spingeva verso il basso. Quando il mio fisico raggiunge il
culmine come
conseguenza appaiono degli enormi squarci. In quel caso devo
interrompere
l'allenamento per curarmi.
Come
destriero Catastros è fuori dal comune.
E'
in grado di modificare la dimensione attorno agli
zoccoli in modo tale da correre più veloce senza stancarsi
troppo.
Ho
provato questa teoria sulla mia stessa pelle.
Il
risultato? Dopo 4 ore ero stanco morto, nonostante fossi
quello che stava seduto mentre lui era fresco come una rosa.
Dopo
2 giorni avevo deciso di lasciare la riserva.
Avevo
bisogno di più spazio se volevo far sviluppare i
suoi poteri e poi Catastros, essendo nato in cattività, non
ha mai visto il Mondo
al di fuori del ranch.
Non
appena uscii fui colto da un forte stress. Ho dormito
per un giorno intero. Al mio risveglio mi sono trovato le facce
di
Catastros,
Jackos e Thane.
Mi
sono beccato 2 ramanzine.
1
da Catastros e 1 da Thane, che bella cosa eh?
Tenendo
presente che sono pur sempre un Re.
Dopo
quel giorno avevo deciso di trasferirmi in questo
territorio situato ad Est della tenuta dei Gremory.
Anche
se distavo più di 4.000 km dal castello, ne
riuscivo a vedere perfettamente l'illuminazione.
Cazzo
era come se ci fosse una festa!
Questo
luogo è perfetto per qualcuno che deve imparare a
cavalcare un destriero spazio-temporale.
Arrivammo
al campo...anche se non era altri che uno
spiazzale situato nei pressi dell'unico laghetto.
Gli
alberi aveva assunto una strana conformazione. I rami
erano diradati verso l'interno dando una buona protezione per
quando
piove.
Sotto di esso avevo creato 2 giacigli con delle foglie.
"Eccoci
arrivati. Credo che sia arrivato il momento
di mangiare non credi?"
[
Si,
lo credi bene. ]
Presi
il foglietto.
SWAM!
Da
un cerchio magico blu apparvero 2 cestini di
vimini.
In
uno c'era un bento, un cambio
di vestiti e un asciugamano. Mentre nell'altro, che era molto
più grande,
c'erano del fieno, mangime specifico e delle mele.
Mi
avvicinai al cambio.
"Qui
c'è lo zampino della mamma."
[
Un
ricambio? Casca proprio a fagiolo! I tuoi vestiti sono
diventati degli
stracci.
]
Dopo
il commento di Catastros guardai la mia tenuta di
allenamento.
Beh
effettivamente non ha tutti i torti. La maglia ed il
pantalone erano cosparsi di strappi e di macchie
marroni...sangue
coagulato.
"Vorrà
dire che prima di mangiare mi farò un bel
bagno. Catastros vieni con me?"
Cominciò
ad indietreggiare. Che cosa gli prende?
"Ehi
che succede? Non dirmi che hai paura
dell'acqua?"
[
No...non
ho paura. Il fatto e...quel lago è inquietante. E come se ci
fosse un mostro
nascosto in agguato. ]
Non
riesco a credere alle mie orecchie.
"Stai
parlando sul serio? Guarda che ho controllato,
non c'è nessuno. Male che vada puoi benissimo utilizzare i
tuoi poteri per
farlo fuori."
Mi
avvicinai alla riva, Catastros mi segui anche se
continuava lo stesso a tenere un po' di cautela.
Lo
liberai dalla sella.
La
sella che ha creato Jackos è davvero bella. E' di
colore blu notte con delle rifiniture celesti... esattamente
come i
segni di
Catastros. Penzolava un sacchetto, in esso avevo conservato una
spazzola grossa
ed una fine.
"Avanti
vieni."
Incitai
Catastros. Riuscii a farlo arrivare nella zona in
cui l'acqua arrivava fino alle ginocchia.
"Adesso
sta fermo."
Inzuppai
la spazzola grossa nell'acqua strofinando il
corpo di Catastros. L'acqua del lago non era fredda ma tiepida e
piacevole. Il
corsiero sembrò rilassarsi.
[
Aahh
è davvero un toccasana. ]
Catastros
girò la testa verso di me. Ebbe degli spasmi quando
passai la spazzola sul collo e sul muso.
"Ah
non pensavo che ti comportassi in questo
modo."
[
Non
mi comporto così...è solo che mi piace l'acqua.
]
Catastros
ebbe uno scatto. Cominciò a correre sul pelo
dell'acqua verso il centro del lago.
SPLASH!
Con
un balzo lo vidi sprofondare nel lago per poi
riemergere poco dopo.
[
L'acqua
è fantastica! ]
E'
menomale che teneva paura.
Una
volta finito di lavarci, io e Catastros stavamo
consumando la cena attorno ad un piccolo falò.
"Niente
da dire. La mamma è sempre la mamma."
Addentavo
con gusto la carne e le verdure. Sa davvero
cucinare bene, anche se sono bravo dietro ai fornelli, lei ha
quel suo
tocco in
più.
Avevo
intuito già da subito che era lei a cucinare i
pasti che mi inviavano tramite il foglietto. La domanda è,
Takeya se ne sarà
accorto...oppure il pranzo glie lo starà preparando Akeno?
[
Takeru
posso chiederti una cosa? ]
Catastros
lasciò temporaneamente la sua cena.
"Che
c'è?"
[
Perché
ti stai comportando così? Sembri preoccupato e durante gli
allenamenti sembri
voler apprendere tutto in fretta. ]
Accostai
temporaneamente il bento.
"Infatti
è così, sono preoccupato."
[
Di
cosa? ]
"Sta
per arrivare una guerra."
[
Una
guerra? Stai scherzando vero? ]
"Magari
lo fossi. Tutto quello che voglio fare è
prepararmi al meglio per poterla fronteggiare, ma mi rendendo
conto che
sto
sbagliando metodo."
[
Su
questo ti do ragione, ma ricordati che un allenamento serve
a capire
cosa un
individuo è in grado di poter fare. ]
"Infatti.
Voglio poter vedere fino a che punto posso
spingermi."
Sopratutto
voglio poter controllare i miei poteri.
Prima
che Vali se ne andasse scortato da Biko stava
rilasciando uno strano potere con Albion.
L'ho
avvertito chiaramente grazie alla Fragarach. Era
qualcosa di antico ma allo stesso tempo oscuro. Se Takeya avesse
continuato lo
scontro, avrebbe dovuto per forza rimuovere il sigillo angelico
perché
altrimenti non avrebbe avuto speranze.
Ma
la domanda è...Takeya sarebbe riuscito a dominare i
suoi poteri? In un certo senso sono contento di come è
andata a finire. Devo
riuscire a terminare almeno una parte di questo allenamento e
scoprire
di chi
fosse la voce che mi stava aiutando.
°°°°°°°°°°°°°°°
10°
giorno di allenamento.
SOB!
SOB!
Il
sangue che
colava sulla ferita sopra all'occhio sinistro stava cominciando
a
tingere di
rosso la mia vista, ma per il momento era l'ultimo dei miei
pensieri.
In
questi
giorni ho continuato il mio allenamento, ma...niente da fare.
Non
riuscivo
ancora ad attraversare il maledetto Warp e ne a far
materializzare i
simboli.
L'unico
fattore
positivo era il tempo in sella su Catastros stava aumentando
considerevolmente.
Da 4 sono riuscito
ad arrivare a 16 ore,
ma devo riuscire a non avere nessun limite di tempo e sopratutto
devo
escogitare qualcosa per dei futuri passeggeri.
AAAHHH!!!!!
Un'altro
rigetto di energia, se continuo di questo passo il mio corpo
verrà maciullato.
[
Takeru abbiamo superato il
limite di tempo...adesso basta! ]
Catastros
stava
riprendendo a farmi la sua solita ramanzina.
"No,
ci
devo riuscire adesso!"
[
Ma che stai dicendo? Sono 6
giorni che ti stai facendo di nuovo sbattere in aria. Non
puoi
continuare così!
]
"Oggi
attraverseremo il Warp insieme."
[
Che cosa? ]
"Ho
scoperto il modo per attraversarlo."
[
Davvero? ]
"Si."
[
Perfetto, allora riposiamoci
e___ ]
"No!
Lo
dobbiamo fare adesso!"
[
Non dire stronzate! Sei
arrivato al limite! ]
"L'ho
capito solo oggi."
[
Cosa? ]
"Di
quando
ti ho toccato per la prima volta."
[
Ti stai riferendo a quando sei
entrato all'interno della mia barriera? ]
"Si,
devo
ricordarmi ogni sensazione che avevo percepito quel giorno.
Forse la
chiave è
proprio li. Pensi veramente che mi sia fatto sbattere da una
parte
all'altra
senza motivo? Avevo bisogno che il mio fisico si fosse
rinforzato."
Chiusi
gli
occhi per concentrarmi.
Che
cosa sentii
quando mi stavo avvicinando a Catastros?
Paura,
odio,
frustrazione, angoscia...tutti sentimenti negativi causati dalla
perdita di
coloro a cui teneva.
Che
cosa volevo
fare?
Lo
volevo
aiutare, perché sapevo benissimo che cosa stava provando.
Come
lo volevo
aiutare?
Comprendendo
i
suoi sentimenti e dandogli un appoggio su cui poteva contare
proprio
come
avevano fatto Rias e gli altri con me e con mio fratello.
I
poteri dei
Nefilim sono alimentati dai 7 peccati capitali e dalle 7
virtù...se unissi
questi sentimenti.
[
Finalmente te ne sei accorto.
]
Cosa?
Un'altra
volta quella voce?
[
Non ti distrarre! Pensa
all'oscurità e alla luce! Diventa la chiave che apre le
dimensioni! ]
Che
cosa? Una chiave?
BOOOOOOOOOMMMM!!!!!
SLAAAAAAAASHHHHHHHHH!!!!!!
[
Che cosa stai combinando? Da
dove stai tirando fuori questa energia? ]
Riaprii
gli
occhi.
Eravamo
avvolti
da un turbine di energia blu largo più di 30 m.
Guardando
con
attenzione mi resi conto che il turbine non stava affatto
alterando il
terreno.
Che cosa sta succedendo? Perché il paesaggio era immutato?
Normalmente quando scateno
la mia energia, il terreno circostante ne risente gli
effetti...ma
questa volta
no.
Notai
che la
ferita sull'occhio sinistro aveva smesso di sanguinare.
UH?
Sulle
mani
erano apparsi dei segni blu così come le braccia ed il resto
del corpo.
"Era
quello
che volevo! Catastros WARP!"
WARP!
Di
fronte a noi
la dimensione si alterò. Al centro del vuoto si
aprì uno squarcio celeste. Ma
era diverso. A differenza delle altre volte, ero in grado di
poter
vedere ciò
che si trovava oltre. L'immagine mostrava degli alberi abbattuti
adagiati sopra
ad una rupe.
"Adesso!"
Presi
le redini
incitando Catastros a saltare all'interno del Warp.
SHOOOM!!!!!
La
testa di
Catastros, proprio come il resto del corpo, sparì
all'interno della fessura
dimensionale...ma questa volta c'ero anche io.
Lentamente
attraversai quello squarcio, ogni cosa che vedevo mi sembrava
ricoperto
da un
manto blu.
I
segni che
avevo sul corpo brillarono intensamente durante tutta
l'attraversata.
Era
davvero una
strana sensazione.
Mi
sento come se
qualcuno stesse passando dei cubetto di ghiaccio su tutta la
superficie
della
pelle.
WARP!
Il
puntiglio
degli zoccoli di Catastros al terreno mi fece riprendere da
quell'ondata di
sensazioni.
Mi
toccai la
testa spaesato.
Forse
è meglio
che scendo, mi sto sentendo poco ben___
BLEAH!
[
Che schifo! Ma che ti sei
mangiato? ]
Non
appena
toccai terra rigurgitai il pranzo con tutta la colazione. Non
devo
avere una
bella cera. I segni erano di nuovo spariti.
Catastros
si
avvicinò per verificare le mie condizioni.
"Dammi
un
minuto per favore."
[
A parte lo schifo che hai
vomitato...ti devo fare le mie congratulazioni. Hai appena
attraversato
un
WARP! ]
"Grazie."
Cercai
di
forzare un sorriso.
"Ma
non mi
sento nelle condizioni di poter festeggiare."
[
Non ti preoccupare è soltanto
l'inizio. Se sapessi cosa ho vomitato io. ]
Prima
che
Catastros potesse dire qualcosa mi accasciai sul terreno.
[
Takeru. ]
"5
minuti...ZZZ.ZZZ.ZZZ"
°°°°°°°°°°°°°°°
TAKEYA
Lo
stesso giorno, ma molto prima.
"Ma
sei
davvero sicuro che questa cosa delle faglie funziona così?"
[
Certamente. ]
"ALLORA
PERCHE' CONTINUO A SPOFONDARE SOTTO TERRA????!!!!!!"
[
Forse perché hai deciso di
diventare un tutt'uno con la natura? ]
"LA
NATURA
DI TUA SORELLA!!!"
Ma
perché mi è
toccato un partner del genere? Sta facendo dello spiritoso
anziché aiutarmi ad
uscire dal terreno.
Mi
trovavo con
mezzo busto sotto terra.
Per
favore
niente domande. Grazie.
Feci
comparire
le ali e con un colpo deciso mi librai in volo.
"Fortuna
che avevo la schiena libera."
Charos
attese
la mia discesa.
Una
volta a
terra cominciai a pulirmi. Certo che il terreno è pieno di
schifezze.
"Non
stiamo andando per niente bene."
[
Ne sei sicuro? Sei già in grado
di far passare metà del tuo corpo. ]
Adesso
sto
superando il limite tollerabile.
"Non
devo
scavare! Devo passare da una faglia all'altra!"
Da
quando
Charos mi ha mostrato questa cosa delle faglie, l'allenamento
non ha
fatto
altro che incentrarsi su questa tecnica.
E
qui casca l'asino...sono
oramai 6 giorni che non faccio altro che seppellirmi vivo.
All''inizio
sbattevo
contro rocce sotterranee. Mentre alcune volte il terreno mi
risucchiava
verso
il basso per poi spararmi verso l'alto. Diamine non mi sto
allenando
per
esibirmi come il prossimo uomo cannone!
L'unico
fattore
positivo e che riesco a stare più tempo sopra a Charos,
anche se il più delle
volte mi ritrovo a fare dei lunghissimi pisolini.
[
Takeya che ne pensi se
pranziamo? ]
Effettivamente
sto sentendo un leggero languorino.
"Va
bene,
tanto peggio di così non può andare."
Charos
si
avvicinò tempestivo mentre ordinavo il pranzo...stronzo.
FLASH!
Come
al solito,
grazie al foglietto che mi aveva dato Jackos, il pranzo era
servito
all'interno
di un cestino di vimini.
Mi
sedetti a
gambe incrociate dopo aver dato a Charos la sua razione.
Il
mio pasto
era racchiuso all'interno di bento. Cominciarono a scendere le
prime
lacrime
non appena lo aprii.
La
carne era
stata cotta a dovere con un filo di salsa barbecue, tutti i
contorni
erano
stati disposti lateralmente mentre al centro il riso aveva
assunto la
forma di
un cuore e su di esso dei pezzetti di alghe secche avevano
formato la
scritta "I LOVE YOU".
SOB!
SOB! SOB!
Piansi
a
dirotto di fronte a quella magnificenza.
[
Cosa? Un'altra volta? Perché
piangi per ogni singolo pasto? ]
Eh? Chi
ha
parlato?
"Stai
zitto,
questo è il pasto che ha fatto la mia Akeno! Tu non puoi
capire!"
[
OOOOOOHHHH adesso ricomincia.
]
Addentai
la
carne ed il riso con gusto.
LO
SENTO! LO
SENTO! In questo bento c'è l'amore di Akeno! Sono il ragazzo
più felice del
mondo.
[
Guarda che posso sentire i tuoi
pensieri. ]
"E'
fatti
i cazzi tuoi Charos!"
Se
c'è una cosa
che odio sono gl'impiccioni.
[
Me li vorrei fare, ma spifferi
tutto ai 5 venti. ]
Trova
sempre
una scusa.
[
Vorrei parlarti delle faglie. Sei
riuscito a vederli? ]
Posai
il bento.
"Niente,
riesco soltanto a percepirle come presenze."
[
Presenze? ]
"Si.
Ogni
volta che passiamo vicino ad una faglia sento una mano fredda
toccarmi
la
schiena."
[
Buono. ]
Come
può Charos
esser felice di questa cosa?
"Buono
un
corno! Ho bisogno di vederli proprio come fai tu!"
[
Piano. Stai andando benissimo.
Il sentiero della Morte non è così semplice come
sembra. ]
Aspetta.
"Che
cosa
hai detto?"
[
Eh? Detto cosa? ]
"Quello
che hai detto prima."
[
Prima cosa? Il sentiero della Morte?
]
Mi
alzai da
terra.
"Sono
uno
scemo! Sto sbagliando approccio."
[
Ma che ti prende? ]
Charos
sembrava
spaventato mentre mi vedeva camminare a destra e a sinistra.
"Ha
una
sua logica. Ho sbagliato tutto quanto."
[
Cos'hai sbagliato? Takeya
guarda che mi stai facendo preoccupare! ]
Smisi
di
camminare, sapevo che cosa dovevo fare.
"Charos
smettila
di mangiare."
[
Perché? ]
"Perché
stiamo per attraversare una faglia."
°°°°°°°°°°°°°°°
[
Spiegami che cos'hai in mente.
]
"Pensavo
che potessi leggere i pensieri."
[
Non in questo caso. ]
Dopo
quell'illuminazione avevo deciso di fare un esperimento con
Charos.
[
Come attraverserai la faglia?
]
"Beh
a dir
la verità è un intuizione."
[
Un intuizione? ]
"Mi
ero
dimenticato del fatto che le Faglie di Hel possono essere
attraversate
solo da
coloro che sono morti e dalle creature dell'Ade."
[
Si e allora? Aspetta non vuoi
dirmi che vuoi morire? Pensavo che avessi in programma tante
cose...
]
"Coglione
non voglio morire!"
[
A no? ]
"No!"
[
Allora come farai? ]
"Dovrò
ricordarmi
cosa ho sentito quando ti ho cavalcato la prima volta."
Charos
si zittì
per alcuni secondi.
[
Effettivamente avresti ragione.
]
Chiusi
gli
occhi cercando di ricordare quella sensazione...era una delle
cose che
volevo
dimenticare.
Mi
ero sentito
prosciugato di ogni tipo di energia mentre la mente vagava sugli
ultimi
istanti
della mia vita.
Al
centro di
quei ricordi c'era lei...Akeno.
Non
avrei mai
voluto lasciarla.
Akeno.
Akeno.
[
Stai finalmente capendo. Se i
sentimenti di un individuo sono forti, allora questi lo
accompagneranno
nella Morte.
]
Ancora
questa
voce? Ma chi è?
Devo
lasciarlo
perdere...devo concentrarmi sulla mia vera luce.
Akeno.
Akeno.
AKENO.
AKEEENOOOOO!!!
[
Che stai combinando! ]
Riaprii
immediatamente gli occhi.
Eravamo
circondati
da un incendio. Non era qualcosa di normale perché le fiamme
partivano da noi
e...erano viola!
Tutt'intorno
era
avvolto da un manto di fiamme. Il fuoco non stava bruciando il
terreno...lo uccideva.
Il manto erboso cambiava colore prima di appassire. Il fuoco si
propagava ad un
ritmo vertiginoso.
[
Dobbiamo richiamare
immediatamente quelle fiamme! Immagina quello che vuoi fare.
]
D'accordo.
Non
dovrebbe esser difficile.
Le
fiamme si
mossero come se fossero vive. Incredibile, si stanno
concentrando in un
unico
falò.
WHOOOOFFFF!!!!!
Il
falò esplose
in una gigantesca vampata viola.
Il
fuoco aveva
lasciato un manto grigio. Dove prima c'era l'erba adesso c'era
solo
polvere.
"WOW."
[
Ehm Takeya...le tue braccia.
]
Ma
cos'ha da dire
Charos? Le mie braccia? Che cos'hanno che___
"I
simboli
sono tornati!"
Non
era uno
scherzo! Su tutto il corpo si erano formati dei simboli color
rosso
scarlatto!
Mentre
guardavo
il corpo, notai dei strani segni per terra. Erano delle lunghe
strisce
verdi,
ma non erano collegate. Alcune erano vicine a me e a Charos,
mentre le
altre
erano disseminate per la prateria.
"Ehi
Charos se ti dicessi che sto vedendo delle strisce verdi...dici
che
sono
pazzo?"
Charos
mosse la
testa.
[
Stai vedendo le Faglie di Hel!
]
"Non
ci
credo, allora avevo ragione!"
[
Sembra di si...sarebbe meglio
provare. ]
"Allora
andiamo!"
IIIIIIIIHHHHHHHHH!!!!!!!!!!
Spronai
Charos
verso quella più vicina.
Non
appena ci
avvicinammo ad una faglia, questi si aprì in una voragine
nera.
SHOOOOMMM!!!!
Mi
sentii
risucchiato! Ma dove sono capitato?
Charos
batté i
piedi, era come se si fosse appoggiato a qualcosa.
Durante
la
discesa avevo involontariamente chiuso gli occhi e...oh
CRISTO!!!
Mi
sono ritrovato
al'interno di un gigantesco...strano...ponte/tunnel spirituale.
"Porca
puttana questa è roba seria!"
Guardando
sopra, notai che non c'era il cielo...ma solo un cerchio verde.
Il
tunnel
sembrava snodarsi in una moltitudine di direzioni. Cazzo
sembrano
infiniti!
Mi
sta venendo
il mal di testa!
E
Charos?
Sembrava sospeso sopra ad un ponte trasparente!
"Certo
che
c'è ne sono di snodi."
[
E' grazie, stiamo parlando
dell'unico mezzo di trasporto delle Anime dei Morti. ]
"A
proposito di anime...dove sono? Non li dovrei vedere?"
[
Guarda sotto di te. ]
"Dove?
CAZZO!!!"
Sotto
di noi, a
circa 200 m di profondità, si ergeva un mare di anime...quel
flusso...era
incalcolabile!
Da
quello che
posso vedere da qui, sembrano tutte uguali. Persone anoressiche
vestite
di
stracci, con la pelle grigia e senza occhi. Nuotavano in fila
indiana.
Quella
vista mi
aveva rapito, ma cosa ancora più importante...PERCHE? NON
STO AVENDO PAURA??!!
Sto guardando un mare di anime e non sto provando niente!
"Se
per
sbaglio cadessi___"
[
Non cadrai ne mo e ne mai.
]
Mi
girai
sorpreso.
"Come?"
[
Tutti gli esseri viventi
vengono protetti da una cupola invisibile. ]
"Cupola
invisibile? Perché una cosa del genere?"
[
Perché i vivi non devono
interferire con i morti sennò si creerebbe il caos.
]
Buono
a
sapersi.
[
Andiamo, dobbiamo passare
dall'altra faglia. ]
Charos
corse
verso uno strano rigonfiamento.
"Perché
stai andando li?"
[
I rigonfiamenti non sono altro
che i passaggi verso il Mondo dei Vivi. Imparerai con ad
orientarti. Il
flusso
temporale non è lo stesso di quello del Mondo Esterno.
]
"Non
è lo
stesso?"
[
No perché è una scorciatoia.
]
"Ah
ecco....una domanda...ma le anime sotto di noi dove vanno? E
perché sono così
tante?"
[
Alcune di esse vanno nel
purgatorio per essere giudicate. Mentre le altre vanno
dirette
all'Inferno dove
li attende Ade. ]
Queste
non sono
informazioni che qualcuno vorrebbe sentire.
Charos
continuò
la sua corsa verso il rigonfiamento con le urla delle anime come
sottofondo di
accompagnamento.
SHOOOMMM!!!!!!!!!
Non
so come ma
mi ero ritrovato all'esterno.
COUCH!
Persi
l'equilibrio.
Una
volta
caduto a terra mi raggomitolai.
Oddio
come mi
sento male. Nausea con forti scossoni al fisico.
[
E lo so, all'inizio starai
male. Ma dopo i primi 5 viaggi ti sentirai bene. ]
"Cosa?
Devo sentirmi uno straccio per altri 5 viaggi?"
Nonostante
il
mio status riuscii lo stesso a dire la mia. I segni erano
scomparsi.
Beh almeno
avevo capito una parte del loro funzioname___
BLEAH!
[
Che schifo! ]
Addio
pranzo.
°°°°°°°°°°°°°°°
TAKERU
20°
giorno di allenamento.
"Avanti
Catastros un'altra volta! Warp!"
[
Warp! ]
WARPING!
Di
fronte a noi
si materializzò un'altra fessura dimensionale.
Incitai
Catastros ad attraversarlo. I simboli sul mio corpo brillarono
incessantemente
di un blu cobalto.
WARPING!
Attraversai
con successo la
fessura, ormai la
sensazione di malessere che provavo durante le prime
attraversate
sembrava
esser sparito...ma non sono ancora riuscito a passare indenne.
Sul
corpo avevo
ancora delle piccole ferite causate dall'energia dimensionale.
Rispetto
a prima
sono notevolmente ridotte, ma devo riuscire a passare senza
nessun
problema.
"Mi
sa che
devo perdere ancora un po' di tempo con il Warp."
Strinsi
il
pugno sinistro, i segni sul corpo cominciarono a brillare mentre
le
ferite
scomparivano ad una velocità impressionante.
Catastros
mosse
la testa.
[
Dovresti essere fiero di te. In
10 giorni sei riuscito ad abituarti all'energia del Warp,
per non
parlare del
fatto che sei in grado di rimanere sulla mia groppa per
lunghi periodi.
]
"Di
questo
sono felice, ma credo che il merito sia anche di questi segni
non
credi?"
[
Beh suppongo di si. ]
Non
è soltanto
una supposizione...il merito è sopratutto di questi segni.
Dopo
la prima
attraversata mi sono concentrato sulla loro evocazione scoprendo
che
sono
connesse direttamente al mio stato emotivo.
Quando
appaiono
amplificano tutti i miei status: forza, agilità, magia.
percezione,
rigenerazione...che cazzo ci sta facendo lui qui?
Mi
girai
focalizzando la mia attenzione dietro ad alcuni alberi.
"Lo
sai
che è da maleducati spiare le persone Azazel?"
Le
foglie
vennero spinte all'indietro mentre la figura di Azazel usciva
dalla
boscaglia.
Mi sorrideva soddisfatto mentre ripiegava le sue 12 ali nere.
Stava
indossando
ancora il suo stupido Jersey.
"A
quanto
vedo i miei soldati non ti hanno ancora ucciso."
"Oh
ma
quanto sei cattivo. I Berith devono essere davvero disperati se
metteranno un
tipo come te come loro capo."
"Ma
senti
da che pulpito viene la predica. Non eri tu Azazel "l'Araldo
del
cielo", "Il prediletto di Dio"
e tutte le puttanate varie nonché
capo..."
"Dacci
un
taglio ho capito dove vuoi andare a parare..."
EH
EH EH mi
dispiace Azazel ma non puoi avere nessuna speranza in uno
scontro
verbale
contro di me.
"Che
cosa
sei venuto a fare qui?"
Azazel,
come al
suo solito, mi ignorò. Sembrava avere uno strano interesse
per Catastros.
"Un
destriero spazio-temporale, non ne avevo mai visto uno prima."
L'interesse
che
mostrava per Catastros era davvero inquietante.
[
Takeru chi è questo buffone? Lo
posso uccidere? ]
Gli
accarezzai
la testa.
"No,
non
lo puoi ancora uccidere...anche se è inutile. Non vorrei che
il suo sangue infetto
sporcasse i tuoi zoccoli."
Azazel
mise le
mani sui fianchi.
"Perché
tu
e tuo fratello avete dei pensieri negativi verso di me un cool
boy?...E
pensare
che ero venuto fin qui solo per controllare il tuo allenamento."
Catastros
batté
lo zoccolo sul terreno. Fummo avvolti da un turbine di aura blu
elettrico. I
segni sul corpo continuarono a brillare. Azazel mi guardò
impressionato.
"Vedo,
vedo. Me lo aveva detto Sirzechs, magari gli altri mettessero un
po'
d'impegno
negli allenamenti proprio come fate voi."
"Ehi
occhio a come parli."
"Dico
solo
la verità. Non tutti sono capaci e pertanto hanno dei
piccoli
problemi...specialmente Koneko."
Mi
bloccai
all'istante.
"Koneko?
Che cosa le è successo?"
Mi
sentì
pervaso da una strana paura mentre Azazel continuava a fissarmi
col suo
stupido
sguardo da coglione.
"Beh
diciamo che è collassata 2 giorni fa. Non è
riuscita ancora a riprendersi."
"Non
dire
cazzate."
"Non
oserei
mentirti."
Lo
sguardo di
Azazel si era immediatamente indurito.
Chiusi
gli
occhi e focalizzai la mente sull'energia spirituale di Koneko.
Eccola!
Guardai
un
determinato punto della struttura.
"Sembra
che tu dica il vero. Koneko si trova nella tenuta dei Gremory e
ci sono
anche
Rias, Asia ed Akeno. CATASTROS WARP!"
[
Warp! ]
WARPING!
Di
fronte a noi
si aprì una fessura dimensionale. Azazel si coprì
nel tentativo di proteggersi
dall'energia dello squarcio.
Koneko
sto
arrivando!
°°°°°°°°°°°°°°°
ESTERNO
(
La parola Esterno,
significa che la narrazione sarà scritta in terza persona )
Takeru
era
sparito con Catastros lasciando indietro Azazel.
L'Ex-Governatore era
rimasto
da solo nella tenuta dei Gremory.
"Fiuuu,
non
ho mai visto dei miglioramenti simili. E' arrivato a quel
livello
solamente in
20 giorni, credo che alla fine dell'estate il suo potere
continuerà a
crescere."
Azazel
si
grattò la testa.
"Mi
sono
tolto quello più facile. Adesso devo andare da quello
più problematico."
°°°°°°°°°°°°°°°
TAKEYA
Stesso
giorno, stesso momento.
CRACK!
Charos,
con un
salto poderoso, uscì dalla Faglia immerso nelle fiamme
verdi. Beh a dire il
vero anch'io ero immerso nelle fiamme verdi visto che sono il
passeggero.
La
Faglia si
richiuse immediatamente. Potevo ancora sentire le voci dei morti
mentre
lo
squarcio si richiudeva.
Le
fiamme
sparirono lentamente facendo emergere dei segni color viola.
Dopo
la mia
prima avventura, sono riuscito a capire il funzionamento di
questi
segni.
Sembra
che
siano in qualche modo collegate al mio stato emotivo. Per non
parlare
del
colore. All'inizio era sul rosso scarlatto ma poi mutò
definitivamente in un
viola scuro.
Bah!
Valli a
capire come funzionano questi poteri.
BRRRRRRRRRRR!!!!!!
Il
brontolio
dello stomaco di Charos faceva presagire che "forse"
aveva fame.
"Che
bel
campanello d'allarme."
[
Non lamentarti, sono 10 giorni
che apro Faglie su Faglie. Anche il mio stomaco vuole la sua
ricompensa.
]
"D'accordo
non ti preoccupare. Certo che non ti posso dire proprio niente."
Scesi
dalla
sella ed evocai tramite il foglietto un enorme cestino ricolmo
di
deliziose
mele verdi.
[
MMMMMMMMMMMMMNNNNNNNNNNNNNNN. Pancia
mia fatti ca panna! ]
GNAM!
GNAM!
GNAM!
Charos
si
scaraventò sulle mele.
"Ehi!
Guarda che non te li toglie nessuno!"
Ma
tu guarda un
po'. Non mi ascolta neanche.
Mentre
mangiava
beatamente, Charos si stoppò all'improvviso. Serrai i pugni.
Era appena
arrivato un rompicoglioni.
Mi
voltai.
Azazel
stava
camminando tranquillamente verso la mia direzione con le mani
nelle
tasche.
Stava ancora indossando quegli stupidi Jersey.
"YO!
Come
butta?"
Lo
freddai con
gli occhi.
"Se
provi
a fare un altra battuta come questa ti decapito."
Si
toccò il
collo.
"Aia
non
puoi. Come farò ad essere ancora Cool senza la testa?"
Che
stronzo.
"Ti
do
ancora una battuta e poi sei morto."
"Potrei
capire per favore perché tu
e tuo
fratello continuate ad avere quest'ostilità verso i miei
riguardi?"
"Questa
è
una bellissima battuta. Se non ti dispiace vorrei risponderti a
dovere."
Evocai
una
palla di fuoco verde sulla mano sinistra. Azazel si limitò
ad osservarla senza
fiatare.
[
Ehi Takeya ci sono problemi se
lo uccido? Questo buffone mi sta dando sui nervi. ]
"Mi
dispiace Charos, ma non possiamo ancora ucciderlo...per ora. "
Azazel
sospirò.
"Sono
venuto qui solo per parlare. Riesci a risparmiarmi per 2
minuti?"
Cercò
di
sorridermi mentre faceva il segno di pace con la mano.
Feci
un cenno a
Charos.
"Hai
tempo
fino a quando non finisce di mangiare."
"Grazie.
Allora come insegnate
sto valutando
l'allenamento dei miei allievi. Come volutasi dimostrare, tu e
Takeru
siete
senz'altro i più promettenti. I miei complimenti per il tuo
cavallo eh___"
"Le
mele
stanno finendo in fretta, evita di dire stronzate e vai al
nocciolo
della
questione."
Già
la sua sola
presenza mi da fastidio. E' meglio che si sbrighi a parlare.
Azazel
sospirò
amaramente.
"Hai
ragione, forse è meglio che non ci giri troppo. Sono venuto
per dirti
grazie."
Cosa,
cosa?
"Cos'hai
detto?"
"Hai
sentito bene. Ti sto ringraziando per aver vegliato su Akeno."
"Adesso
basta Azazel il tempo delle battute è finito!"
"RAGAZZO
NON STO SCHERZANDO!"
Non
solo il suo
atteggiamento, ma la sua onda emotiva era cambiata
immediatamente.
Sembra che
Azazel stia dicendo il vero.
L'Ex-Governatore
fallito si toccò la fronte.
"Scusami
non volevo urlarti. E solo che...stiamo parlando della figlia
del mio
migliore
amico."
"Si,si.
Colui che ha molestato verbalmente la mia futura sposa."
"Takeya
non
voglio entrare nei dettagli di una relazione tra padre e
figlia."
"Ma
io
si!"
Lo
bloccai
verbalmente.
"Se
prendi
le difese di Barakiel io prendo quelle di Akeno."
Azazel
rimase
in silenzio per alcuni secondi.
"Non
sto
prendendo le difese di nessuno. Dovevo vegliare su di lei per un
favore
nei
suoi riguardi. Barakiel non è un
semplice subordinato è
mio compagno da più tempo di Shemhaza. Un amico. Abbiamo
fatto un sacco di cose
stupide insieme. E prima che me ne accorgessi, tutti intorno a
me
presero
moglie e fecero dei figli.”
AHH
ci risiamo.
"Non
parlarmi della storia della tua vita."
L'espressione
di Azazel cambiò.
"Hai
ragione. Che mi dici se parliamo della TUA storia?...E della tua
amante?"
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKKK!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La
barriera che
Azazel aveva evocato si distrusse inghiottito da un immensa
massa di
energia viola.
PAINT!
PAINT!
PAINT!
Azazel
respirava a fatica mentre l'olio del suo ormai disintegrato
braccio
bionico
schizzava da una parte all'altra ricoprendo alcuni tagli sul
corpo e
sulle sue
12 ali nere.
"I
miei
complimenti sei diventato più pericoloso di tuo fratello."
Avevo
ancora il
pugno sinistro teso in avanti. I segni viola non erano ancora
spariti.
Azazel
si
sedette per terra facendo attenzione a non cadere nell'immenso
cratere
che si
era formato dietro di lui.
"Azazel.
Finalmente
oggi potrai dire addio alla tua miserabile vita."
Nonostante
le
ferite sul corpo, Azazel non sembrava aver perso il suo spirito.
"Pensi
che
Shuri sia felice di quello che stai facendo?"
Sentendo
quel
nome, la mia aura divampò.
"Non
osare
pronunciare il suo nome con tanta leggerezza."
"E'
la
madre di Akeno e moglie di Barakiel. I tuoi sentimenti verso di
lei non
devono
offuscare i tuoi giudizi!"
"Tu!
Osi
fare la predica a me? Provi a farmi una ramanzina dopo tutto il
male
che hai
seminato!?"
"Se
pensi
che abbia torto allora uccidimi seduta stante."
Azazel
chiuse
gli occhi mostrando il petto. In quel momento ero tentato di
fare
tantissime
cose, ma...
ENERGY!
Sotto
di lui
feci comparire un cerchio viola, da esse si materializzarono
delle
sfere
bianche che si depositarono sul corpo di Azazel.
L'Ex-Governatore
fallito
cominciò a respirare regolarmente.
"Che
magia
impressionante. Non sono semplicemente guarito, ma mi sento in
gran
forma!"
Gli
diedi le
spalle mentre Azazel, con un piccolo cerchio, arrestò la
colata d'olio.
"Shuri
non
era soltanto un amica..."
"Era
la
donna che amavi non è vero? Shirley me lo ha detto."
Guardai
verso
l'alto.
"Shirley
ha la brutta abitudine di avere la lingua lunga. Si io l'amavo.
Volevo
confessarmi a lei, ma..."
"Ti
sei
fermato a causa della tua maledizione non è vero?"
"Aveva
una
vita d'avanti a se, ma io no. Ero un ibrido odiato da tutte le
razze,
non
potevo darle una vita del genere. Specialmente nelle mie
condizioni."
"La
volevi
proteggere, nient'altro. Sono sicuro che anche lei abbia
sofferto
quanto
te."
Che
cos'è
quest'atmosfera? Di punto in bianco Azazel si mette a parlare
come su
fosse un
mio parente.
"Stai
zitto che ne sai tu di queste cose?!"
"Ne
so
abbastanza non ti credere. Comunque è l'amore che nutrivi
verso Shuri a
costringerti a salvaguardare la vita di Akeno?"
"No.
Il
giorno in cui io e mio fratello diventammo Scarlet Wings
giurammo che
avremmo
protetto tutti gli ibridi...compresi quelli degli angeli e gli
angeli
caduti."
"Che
cosa?"
Questa
volta
era Azazel quello colpito.
"Stiamo
parlando
pur sempre di ibridi, esseri
che non
sono ben accetti nella società a causa della loro natura."
"Ma...metti
il caso che quegli ibridi volessero attentare alla tua
vita...cosa
faresti?"
"Li
ucciderei."
Il
viso di
Azazel si oscurò.
"Credo
di
esser andato un po' oltre, so per certo che Akeno è in buone
mani. Te l'affido,
per favore rendila felice e aiutala."
"A
volte
non capisco quello che dici Azazel."
"In
verità
quest'oggi sono venuto per un motivo. Ti prego aiuta Akeno, sei
l'unico
a cui
lo posso chiedere."
°°°°°°°°°°°°°°°
TAKERU
WARPING!
Uscii
fuori
dallo squarcio dimensionale assieme a Catastros.
Grazie
al Warp
sono riuscito a raggiungere la tenuta dei Gremory in un lampo.
[
Bel castello. Anche se è
piccolo in confronto a quello che ho visto nel territorio
dei Berith.
]
"Per
favore non voglio sentire nessun discorso riguardante castelli e
mobilia."
Scesi
a terra.
[
E io che faccio? ]
"La
tenuta
è enorme, fai quello che vuoi fino al mio
ritorno...però non distruggere e non
teletrasportare niente, intesi?"
Catastros
scalciò
furioso.
Che
strano, non
sto vedendo nessuno in giro. Ne all'entrata e ne nei giardini
adiacenti. Forse
sono tutti dentro.
Ero
prossimo a
bussare all'enorme portone, ma...
CROCKDOWN!
Ad
alcuni metri
vicino all'entrata si aprì uno strano cratere. Chi
può essere? Un nemico?
HIIIIIIIII!!!!!!!!
Spuntò
Takeya
in sella ad uno strano stallone nero avvolto da fiamme verdi.
Aspetta,
la
criniera e la coda sono interamente costituiti da fiamme verdi,
mentre
il corpo
di Takeya era ricoperto da segni viola.
Dopo
aver fatto
un piccolo giretto col suo cavallo, Takeya mi guardò con uno
strano sorriso.
Catastros era accorso spinto dalla curiosità.
"Ciao
Nii-san. Tutto bene?"
Mentre
scendeva
dal suo destriero, il segni sul corpo di mio fratello
cominciarono a
sparire.
"A
quanto
vedo sei riuscito a trovare il tuo destriero e a capire il
funzionamento di
questi simboli."
"Certo.
Non
sono il tipo che rimane indietro."
Guardai
Takeya
da cima a fondo.
"Non
ti
vedo da 20 giorni. Ma devo dire che ti sei irrobustito
parecchio, sia
fisicamente che spiritualmente."
Forse
non lo
sapete ma Takeya è il tipo di persona che accetta con gioia
le lusinghe.
"Beh
effettivamente non ti posso dare torto. Anche tu sei diventato
più forte."
"Se
per
altro non ci siamo tolti il vizio di ridurre i nostri vestiti a
brandelli."
Takeya
si fece
un rapido check.
Avevamo
le
magliette e i pantaloni ridotte ad un mucchio di pezzi di stoffa
che
rimanevano
a malapena collegati tra loro.
Lasciai
perdere
mio fratello per controllare il suo destriero. Per qualche
strana
ragione
Catastros stava suscitando il suo interesse.
[
Che c'è? Cerchi rogne? ]
Il
corsiero di
Takeya si alzò su 2 zampe per poi correre verso l'interno
della tenuta.
Catastros lo seguì a ruota.
[
Non vincerai
questa gara! ]
In
breve tempo
i 2 cavalli sparirono dietro ad una nube di polvere.
"Tranquillo
Nii-san. Charos è innocuo. E solo che gli piace correre
tutto qui."
"Se
per
questo lo è anche Catastros. Visto che lo hai citato...mi
dici qualcosa di più
su di lui?"
Takeya
stava
facendo uno strano sorrisetto. Mi sa che forse si era preparato
per una
domanda
del genere.
"Charos
è
un cavallo dell'Ade. Abbiamo letto di questi destrieri su alcuni
papiri
che
aveva il nostro maestro. Prima di dire qualsiasi cosa...è
entrato tramite uno
squarcio creato da Catastros."
Finita
la
spiegazione mi grattai il mento.
"Effettivamente
ha una sua logica. D'altronde Thane ci aveva detto che grazie a
quell'incidente
c'era stato un aumento demografico."
SWUUUAAAMMMM!!!!
Le
giunture del
portone scricchiolarono rumorosamente. Dall'uscio apparve nostra
madre
con il
suo solito abbigliamento da cameriera.
"Mamma."
Nostra
madre ci
sorrise come al suo solito.
"Sono
felice di constatare che Azazel è riuscito a portarvi qui."
"Allora
era tutta opera tua?"
Takeya
sembrava
leggermente nervoso.
"Mi
dispiace, ma..."
"Dicci
tutto."
Interruppi
la
mamma prima che finisse la frase.
"Ehi
Takeru ma che ti prende? Hai accettato senza che finisse di
parlare."
"Se
ha
chiesto un favore ad Azazel, significa che la faccenda è
seria. Lo sai bene
anche tu."
Takeya
non
rispose, si limitò semplicemente a guardare la mamma.
"Per
favore seguitemi."
°°°°°°°°°°°°°°°
Camminammo
per
diversi minuti nel corridoio principale al secondo piano.
Grayfia
faceva
da capofila mentre io e Takeya la seguivamo a ruota. La
servitù aveva occupato
il lato del corridoio formando 2 file parallele. Si erano
appostati
dall'entrata creando una lunga. Takeya aveva dato l'ordine di
sparire,
ma
alcuni servi sono duri d'orecchio.
"Madre
che
cosa è successo di così importante da
costringervi a convocarci?"
La
mamma
continuò a camminare senza voltarsi. Non disse niente,
neanche una parola sulle
nostre condizioni fisiche. Sono anni che ci alleniamo portando
il
nostro fisico
fino al suo estremo limite.
"Che
cosa
c'entra Koneko?"
Sentendo
il
nome Koneko, la mamma abbassò leggermente la testa senza
diminuire la sua
andatura.
"E'
crollata per la stanchezza. Il programma che gli ha dato Azazel
è troppo anche
per lei."
"Lo
sapevo
non potevamo fidarci di lui. Ci sta aiutando solo perché ha
l'occasione di
raccogliere tutti i dati possibili. Voglio sapere che cosa è
successo a Koneko
e se le è successo qualcosa___"
"Ehi
Nii-san adesso calmati."
Takeya
mi aveva
preso per la spalla sinistra, ma in questo momento non potevo
pensare a
lui.
L'idea di rivedere Koneko malridotta come il giorno in cui l'ho
conosciuta mi
sta facendo ribollire il sangue per la rabbia.
"Se
Koneko
è svenuta e solo perché non riesce ancora a
sviluppare il suo vero io. Anche se
è stata glorificata, se non si mette in pace con se stessa,
non riuscirà mai a
diventare forte."
Quelle
ultime
parole avevano scosso me e Takeya.
"Non
dirmi
che ti stai riferendo al vero aspetto di Koneko-chan?"
Le
parole di
Takeya ebbero conferma con il silenzio della mamma.
"Figli
miei è inutile che vi dica della storia di Koneko-chan."
"No...non
c'è ne bisogno."
Chiusi
per un
attimo gli occhi.
Non
avrei
pensato che fosse giunto il momento di riportare a galla quella
vecchia
storia.
°°°°°°°°°°°°°°°
C'erano
una
volta 2 sorelle gatto.
Stavamo
sempre insieme.
Quando giocavano, quando mangiavano, quando dormivano. Con la
morte dei
loro
genitori, non avevano una casa dove tornare né nessuno su
cui contare. I due
gatti faticavano a vivere giorno per giorno, dipendendo l’una
dall’altra.
Un
giorno, quelle due,
sono state avvicinate da un certo demone. La sorella maggiore
entrò a far parte
della sua famiglia e così anche la sorella minore fu in
grado di vivere con
loro. Dopo che ebbero finalmente ottenuto una vita dignitosa,
quelle
due
poterono passare il tempo felicemente.
Tuttavia,
accadde
qualcosa
di insolito.
Sembrava che la sorella gatto più grande conseguì
una rapida crescita dopo aver
ottenuto il potere, il suo talento nascosto d’un tratto
cominciò a traboccare,
dopo essere diventata un demone reincarnato.
Quel
gatto era di una specie che eccelle
naturalmente nei *youjutsu. Inoltre, ha fiorito nel talento
della magia
ed ha
perfino evocato il senjutsu. Si vociferava che solo l’ultimo
dei Sennin fosse in grado di usarlo.
Le
gattine erano delle *youkai. per
la precisazione delle *nekomate. Gatti
youkai. E’ una sopravvissuta della più forte fra
le specie dei gatti youkai,
una *nekoshou. Si tratta di una specie di demoni di alto livello
in
grado di
padroneggiare non solo i youjutsu ma addirittura i senjutsu.
(
Re Nero: *youjutsu: Magia nera o
stregoneria, si tratta di un tipo di magia d’uso esclusivo
dei demoni;
*senjutsu Segreto dell’Immortalità, altra forma di
magia legata strettamente
alle capacità fisiche; *sennin Maghi Immortali della
Montagna, saggi che riescono
a padroneggiare i senjutsu; *youkai termine generale giapponese
per
“demone”, ne
esistono varie suddivisioni; *nekomata è un demone gatto. )
(
Death Crow: °nekoshou: rara sottospecie dei
nekomata. )
La
sorella gatto più
grande, avendo sorpassato il suo master in poco tempo, fu
inghiottita
dal
potere e si trasformò in un’esistenza malvagia in
esclusiva ricerca di sangue e
battaglie.
Con
il suo inarrestabile
aumento di forza, la sorella gatto più grande uccise il suo
master e degenerò in
un “demone esiliato”.
Inoltre,
diventò fra i più pericolosi dei “demoni
esiliati”. Individui che hanno completamente
annientato le squadre che gli
davano la caccia ….
Tutte
le ricerche sulla
sorella gatto più grande furono annullate temporaneamente.
La
sorella gatto più
giovane rimase indietro. I demoni la interrogarono fino allo
sfinimento.
"Anche
questo gatto potrebbe
andare fuori controllo. E’ meglio occuparsi di lei adesso."
Con
questa scusa i demoni
nobili sguinzagliarono i loro migliori mercenari. Il loro
obbiettivo
era quello
di eliminare la sorella più piccola prima che fosse troppo
tardi ma un
Maou si oppose a
quest'ordine chiamando i
suoi 2 demoni migliori...Scarlet Wings.
Scarlet
Wings sterminarono
i mercenari salvando la piccola gattina. Il Maou convinse gli
altri
demoni dell'innocenza
della piccola. Anche se avevano la sua parola, i nobili
continuavano ad
essere
scettici. Perciò uno dei 2 demoni, Scarlet, giurò
che avrebbe sorvegliato la
giovane gatta e che sarebbe stato lui stesso ad ucciderla se
avesse
perso il
controllo come la sorella. I nobili, conoscendo l'operato di
Scarlet
Wings,
acconsentirono fugando tutte le loro preoccupazioni. Quello era
l'unico
modo
per poterle salvare la vita.
Nonostante
quel
salvataggio, la piccola gattina era sull'orlo del collasso
perché era stata
tradita da sua sorella maggiore e torturata dagli altri demoni
prima
dell'intervento di Scarlet Wings.
Il
Maou lasciò la sorella
gatto più piccola, che aveva perso il sorriso e la voglia di
vivere, alle cure
di sua sorella minore Rias. Scarlet fece voto di proteggerla e
assieme
a suo
fratello finse di essere uno studente vegliando su di lei in
silenzio.
Dopo
l'incontro di Rias e
dei suoi servi la giovane gattina ricominciò a recuperare le
emozioni...poco a
poco.
Questa
è la storia di Koneko Tōujōu.
°°°°°°°°°°°°°°°
La
mamma si fermò di
fronte ad una porta.
"Io
mi limito qui.
Lascio tutto a voi."
Fece
un inchino e se ne
andò non prima di voltarsi un'ultima volta.
"Siete
diventati
davvero potenti figli miei."
Lo
disse con uno strano
sorriso.
Io
e Takeya entrammo...era
la stanza di Koneko.
Come
ogni camera della
residenza, aveva una saletta all'entrata con dei divanetti
costosi e
tavolini,
mentre sulla destra vi era una porta che conduceva alla stanza
da
letto.
Io
e Takeya ci dirigemmo
spediti, anche perché al suo interno vi percepivo la
presenza di: Asia, Akeno,
Koneko e Rias. E'stata proprio quest'ultima ad aprirci la porta.
Il
viso di Rias non era
tanto sorpresa, forse ci aveva percepito precedentemente.
"Nii-sama
che cosa vi
è successo?"
Gli
occhi preoccupati di
Rias squadrarono interamente le nostre figure.
"Gli
allenamenti
hanno i loro inconvenienti."
Takeya
cercò a modo suo di
tranquillizzarla.
Finalmente
potemmo entrare
nella stanza da letto.
Akeno
ed Asia si trovavano
sul bordo sinistro del letto, mentre Koneko era seduta al suo
interno.
Tutte
quante stavano indossando la divisa scolastica. Io e Takeya non
staccammo gli
occhi dalla sua testa...aveva le orecchie da gatto!!!
Era
affaticata. Normalmente
riesce a tenerle nascoste senza nessun problema. Anche quando
l'avevamo
incontrata era riuscita a nascondere la sua identità.
Tutte
le ragazze porsero
la loro attenzione su di noi. Non appena mi vide Koneko mosse le
sue
orecchie e
la sua coda bianca verso l'alto.
"Tesoro,
Takeru...queste
sono..."
Akeno
cercava di dare una
spiegazione, Koneko cercò di nascondere le orecchie con le
mani.
"Sappiamo
tutto già
da tempo."
Mentre
Takeya diceva la
sua, io mi ero avvicinato per constatare le condizioni di
Koneko.
"Va
tutto bene?"
Avevo
parlato con un
sorriso, ma Koneko mormorò con gli occhi semi aperti.
“…Che
cosa sei venuto a
fare qui?”
"Un
tono di voce
cupo. Molto più del solito. Sei arrabbiata perché
sono venuto? Potrebbe non
andare bene se dicessi che sono venuto perché sono
preoccupato per te?”
“……”
In
questi anni ho capito
molte cose sul carattere di Koneko. So per certo che quando
è imbronciata non dirà
mai niente. L'unica cosa da fare e continuare a parlare fino a
quando
non lo farà
anche lei.
"Koneko
so benissimo
cosa ti è capitato e sono a conoscenza del tuo vero aspetto
già da moltissimo
tempo."
"Cosa?"
Koneko
mi fissò
intensamente con i suoi occhi color nocciola.
"Ti
sei dimenticata
che sono Scarlet Wings e pertanto sono a conoscenza di tutti i
fatti
che
riguardano Sirzechs."
Abbassai
la testa.
"Perdonami
per non
avertelo detto prima e del mio comportamento. Credo che il mio
rapporto
con
Takeya deve aver riaperto le ferite del tuo cuore. So che non ho
il
diritto di
parlare, ma devi cercare di avere più cura di te stessa."
“…Io
voglio...”
Koneko
borbottò qualcosa
in silenzio.
“Eh?
Cosa?”
Poi
mi guardò dritto e
parlò con un tono chiaro e con le lacrime agli occhi .
“Non
devi scusarti di
niente senpai. Voglio diventare forte. Come Yuuto-senpai,
Zenovia-senpai,
Akeno-san..e anche come voi 2 senpai, voglio avere uno spirito
incrollabile che
non cede di fronte alla morte. Gya-kun sta diventando forte. Non
ho
nemmeno un
potere di guarigione come Asia-senpai…di questo passo,
diventerò inutile. Anche
se sono una [ Torre ], sono la più debole...odio essere
inutile...”
SOB...SOB
"Koneko..."
Era
la prima volta che
vedevo piangere Koneko in questo modo. Per me fu quasi uno
shock.
“…Ma
non voglio usare il potere
dentro di me…da Nekomata…se lo uso io, come la
mia nee-sama...non voglio
che....non voglio assolutamente una cosa simile…”
ABBRACCIO!
Prima
che Koneko finisse
di parlare la strinsi verso di me abbracciandola calorosamente.
Il
gesto fu
così veloce che nessuno dei presenti se lo poteva aspettare.
"Così
era questo che
ti preoccupava…certo, Kiba è diventato
più forte. Anche Zenovia è forte, Akeno
che è il pezzo più forte la [ Regina ], poi
c'è Gasperino che può fermare il
tempo. Asia potrebbe non essere brava a combattere ma la sua
abilità di guarigione
era grande. Poi c’è Issei che anche se era debole
ha un drago leggendario nel suo
corpo. Infine io e Takeya entrambi Nefilim la razza temuta da
Dio con 2
delle
armi più pericolose del Mondo."
Strinsi
Koneko più che
potei.
"Ci
sono passato
anch'io."
Mi
staccai da
quell'abbraccio e con la mano cercai di asciugarle il viso.
"Sei
preoccupata
perché dentro di te alberga un potere che non conosci, ed
è per questo che lo
temi. Hai paura di perdere il controllo e di far del male ai
tuoi amici
non è
vero? Ti sei portata questi sentimenti fin da quando siamo
giunti
negl'Inferi."
"Takeru
per favore
non dire altro."
Akeno
s'intromise
all'argomento.
“Siete
delle persone
gentili. Ma è anche importante mantenere un po di distanza.
Inoltre voi stessi
dovete diventare più forti e io anche...visto che sono come
Koneko-chan,
dobbiamo superarlo insieme. Se non si riesce ad accettare e
capire
tutto di sé,
non si può andare avanti. Io e Koneko-chan lo sappiamo.
Ma…il nostro coraggio
non è ancora abbastanza. Per favore aspettate solo un altro
po’. Koneko-chan ed
io ci riusciremo sicuramente. Sicuramente....”
"Il
coraggio da solo
non basta, non vi state allenando solo per voi stessi. Lo state
facendo
per
Rias, per tutti gli altri. Lo state facendo perché non
volete perdere ne ai
Rating Game e ne contro gli altri."
Le
parole di Takeya
sembravano aver scosso sia Akeno che Koneko.
Ad
un certo punto Takeya
mi fece un cenno.
POWER!
Sul
suo corpo si formarono
dei segni color viola scuro mentre su di me erano color cobalto.
Quell'apparizione
era
stata
accompagnata
da una certa emissione di energia. Sia io che
Takeya
avevamo
cercato di diminuire il quantitativo, ma anche così la
stanza ebbe un piccolo
sobbalzo.
Rias,
Akeno, Asia e Koneko
ci guardarono in silenzio mentre le loro facce esprimevano tutto
il
loro
stupore.
"Non
ci credo...avete
una potenza mostruosa!"
"Sento
chiaramente
l'energia sacra all'interno dei fratelloni."
Facemmo
sparire quei
segni.
"Se
siamo arrivati
fino a questo punto è solo per merito vostro. E' solo grazie
a voi se stiamo
riuscendo ad andare avanti."
"Ognuno
di noi ha le
proprie battaglie da affrontare. Ma alcune volte bisogna
fermarsi per
chiedere
aiuto."
Koneko
riabbassò gli
occhi.
"Qui
dentro siamo in
troppi. Sarebbe meglio uscire."
Takeya
incitò Rias, Asia
ed Akeno ad uscire con lui. Asia e Rias volevano protestare ma
Takeya
non volle
sentire ragioni. Ben presto nella stanzetta rimanemmo io e
Koneko da
soli.
"Credo
che Takeya
abbia capito la situazione."
"Senpai..."
"Cosa
c'è?"
"Come
ti sei sentito
quando lo hai saputo? Quando hai saputo cosa ero veramente?"
"In
verità questa
domanda te la dovrei fare io. Come ti sei sentita quando hai
saputo che
ero un
Nefilim? O che ero Scarlet Wings?"
Koneko
strinse le lenzuola
con le mani.
"Ecco...niente.
Eri
il
mio
caro senpai. Ti sei sempre preoccupato per me sin da quando
ci
siamo
conosciuti. Sotto tutti gli aspetti eri migliore di tutti i
demoni ed
esseri
umani che avevo conosciuto. Quello che sento non sarebbe mutato
neanche
se non
fossi stato tu a salvarmi."
Le
misi una mano sulla
testa proprio come facevo abitualmente. Le orecchie cominciavano
a
muoversi a
destra ed a sinistra.
"Io
ero adirato per
quello che ti avevano fatto. Non ho mai voluto chiedere nessuna
spiegazione ne
a Te e ne a Rias per una questione di rispetto nei tuoi
confronti.
Sicuramente
Rias non ha mai voluto dirmi niente a causa del rapporto che ci
legava.
Ma voglio
dirti una cosa. Se avrai bisogno di me...io ci sarò ora e
per sempre.
Ricordatelo."
"Senpai..."
ABBRACCIO!
Koneko
saltò dal letto per
abbracciarmi. Era la prima volta che mi capitava una cosa del
genere.
Rimasi in
silenzio. L'unica cosa che feci fu quello di contraccambiare il
suo
gesto e di
guardare la sua coda mentre si contorceva da una parte
all'altra.
"Ce
la farò senpai.
Ci riuscirò."
"Si
lo so. Khoré!"
Nella
stanza si
materializzò un cerchio di teletrasporto. Khoré
balzò di fronte al letto nella
forma di ligre. Per fortuna non aveva assunto le sue reali
dimensioni
altrimenti ci avrebbe catapultati in aria.
"Senpai
perché hai
chiamato Khoré?"
"Nel
mio allenamento
non lo posso chiamare. Però niente mi vieta di prestartelo.
Anche se non sembra
ti sarà molto utile, per non parlare del fatto che grazie a
lui mi potrai
contattare in qualsiasi momento di necessità."
Le
guance di Koneko si
tinsero di rosso.
"S-S-Stupido.
L'ultima frase era fuori argomento."
"Dai
non fare la
cattiva."
"Eh....senpai...ecco..."
Koneko
balbettò
vistosamente.
"Cosa
c'è."
"Posso
chiamarti
Takeru?"
Accolsi
con quella domanda
con un sorriso.
"Certo
che puoi. Non
ho nessun problema."
"Ehm
Takeru posso
chiederti un ultimo favore?"
"Certo."
Il
volto di Koneko diventò
rosso come un peperone, le orecchie e la coda si abbassarono per
l'imbarazzo.
"So
che Akeno-senpai
dorme la notte coperta dalle ali di Takeya-senpai...mi chiedevo
se
potresti
coprirmi fino a quando non mi addormento."
Non
appena finì di parlare
Koneko infilò la testa sotto le coperte, evidentemente
l'imbarazzo che aveva
provato doveva aver raggiunto il suo limite. E' davvero una
richiesta
molto
inusuale...specialmente per lei.
"Non
ci sono
problemi."
Koneko
rispuntò dalle
coperte con ancora il viso rosso per l'imbarazzo.
"Allora
come vuoi che
mi metta?"
"Si
eh eh ehm."
L'imbarazzo
stava facendo
davvero dei brutti scherzi a Koneko.
"Takeru
per favore
distenditi con la testa sui cuscini."
Feci
quanto detto senza
lamentarmi. Koneko mi guardò per alcuni minuti.
"Cosa
c'è?"
Si
bloccò per un istante.
"No
e...che...sei
diventato molto robusto...ecco."
"Grazie
del
complimento."
Una
volta posizionato,
Koneko si adagiò lentamente sul mio petto.
Grazie
agli allenamenti
non avevo quasi più la maglietta perciò il mio
petto era in piena mostra.
Potevo sentire il peso del corpo di Koneko, il suo respiro e il
tatto
delle sue
mani. La sua coda si era attorcigliata sul mio braccio destro.
In
precedenza avevo
dormito con Rias quando aveva gli incubi, con Millikas e con
Gasperino
quando
era stato quasi violentato dal cliente d'Issei. Ma
quest'esperienza
è del tutto
nuova per me.
"L'odore
del
senpai."
Koneko
sembrò andare
nell'estasi più totale.
WING!
Spalancai
le ali e
lentamente li adagiai sopra a Koneko chiudendoci a mo di
bozzolo. La
strinsi
più che potei con le mani mentre i suoi occhi si chiudevano
lentamente.
"Dormi,
ci sono io
con te ora."
"Takeru..."
°°°°°°°°°°°°°°°
TAKEYA
Una
volta lasciata la
stanza, io, Akeno, Rias ed Asia ci eravamo seduti sui divanetti
della
saletta
adiacente alla stanza. Asia aveva messo le mani a mo di
preghiera
mentre Akeno
serviva il tè.
Mi
abbandonai sulla
poltrona.
"Chissà
che cosa starà
facendo Takeru in questo momento."
"Spero
che
Koneko-chan si riprenda in fretta."
"Takeya
perdonami per
non avervi detto niente su Koneko."
Rias
sembrò dispiacersi
per Koneko. Beh essendo il suo Master ne era coinvolta in primo
luogo.
"Non
preoccuparti di
queste baggianate. Se non lo hai detto è perché
avevi un valido motivo
no?"
Comunque
se sono qui è per
un altro motivo.
"Akeno
come vanno gli
allenamenti?"
Akeno
girò la testa di
lato.
"E'
difficile...non
so trovare altri termini."
Cercò
di non guardarmi.
"So
che sei in
combutta contro te stessa per via del sangue che ti scorre
dentro."
Akeno
strinse le mani. Era
dunque così, in questi giorni non era ancora riuscita a fare
pace con se
stessa. Deve ancora odiare gli Angeli Caduti. Forse più di
noi.
"Ti
ricordi cosa
dissi a Kokabiel? Che se eri un angelo caduto allora eri mille
volte
migliore
di lui. Tutto quello che dissi lo continuo a pensare tutt'ora."
Akeno
mi sorrise.
"Ti
sei ricordato di
quell'evento e di ciò che dicesti allora?"
Alzai
le spalle.
"Non
ci posso fare
niente, se sono riuscito ad avanzare con gli allenamenti lo devo
solo a
te e ai
tuoi bento."
"Non
ho fatto niente
di speciale."
"Invece
no! E' stato
fondamentale perché altrimenti sarei morto."
In
quel momento Akeno,
Rias ed Asia si voltarono preoccupate verso di me.
"Che
cosa?"
"Fratellone
stai
scherzando?"
Feci
un "no" con
la testa.
"Purtroppo
no. Ho
scoperto che i miei poteri non derivano solo dai 7 peccati e
dalle 7
virtù, ma
bensì anche dalle mie emozioni. Devo riuscire a tenerli in
perfetto equilibrio,
un piccolo sbilanciamento non procurerebbe altro che un rigetto.
Ma
nell'ultima
crisi ho pensato a te ed agli altri."
Presi
la mano di Akeno.
"In
quel momento
capii che non mi stavo allenando per me, ma per voi. Volevo
essere
forte per proteggervi."
Silenzio.
Nella
sala scese il
silenzio.
"Ogni
volta che
mangio un tuo bento penso sempre al fine ultimo del mio
allenamento.
Akeno ti
chiedo scusa è colpa mia se non riesci ad avanzare con gli
allenamenti.
T'interrompi sempre per me."
Mi
sentivo uno straccio.
PRFFFF!!!!!!!
Akeno
cominciò a ridere.
Eh? Ma perché?
"Scusa
che cosa ho
detto di male? Non credo di aver fatto una battuta."
"Non
hai detto niente
Tesoro. Non c'è nessun motivo per cui non lo dovevo fare.
Anzi sono contenta di
sapere di averti aiutato."
Improvvisamente
le
strinsi
la
mano destra tirandola verso di me.
"Come
ho detto prima
il coraggio da solo non basta. Alcune volte bisogna avere una
motivazione. Io
c'è l'ho e sei tu."
La
fissai per un momento
prima di darle un bacio. Le sue labbra erano rimaste morbide
come
ricordavo ed
anche il suo sapore.
Una
volta staccato
continuai a guardarla.
"E
difficile, io lo
so. Quando utilizzerai i tuoi poteri prova a pensare a me. So
che
può sembrare
una stupidaggine, ma provaci. Shadow!"
Le
ombre sotto di me
mutarono fino a formare una pantera con gli occhi, zanne ed
artigli di
luce.
"Vorrei
che
utilizzassi Shadow nei tuoi allenamenti. Sono sicuro che ti
potrà
aiutare."
Akeno
accarezzò la testa
di Shadow.
"Grazie.
Ti prometto
che non ti deluderò."
SLAP
La
porta della stanza di
Koneko si aprì lentamente. Takeru ne uscì
cercando di fare il meno rumore
possibile. Gli andammo incontro.
"Ehi
Nii-san___"
SHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Takeru
mi zittì
ferocemente. Eh ma che tiene?
Incuriositi
io, Rias ed
Akeno sbirciammo all'interno della stanza.
Koneko
stava dormendo
felicemente sul suo letto. Ragazzi ve lo devo dire aveva
un'espressione
che non
ho mai visto prima. Sotto di lei, esattamente alla sua destra,
Khoré si era
appostato per vedere chi stesse dando fastidio.
GRIP!
Tutti
e 3 venimmo tirati
all'indietro, era stato quello stronzo di Takeru.
"Si
è appena
addormentata. Per il momento lasciatela dormire."
Takeru
aveva parlato con
una voce così bassa che per sentirlo ho dovuto porgere
l'orecchio in avanti.
"Koneko-chan
come
sta?"
Takeru
sorrise.
"Aveva
soltanto
bisogno di un piccolo sostegno. Non c'è bisogno che ti
preoccupi di lei
sorellina."
Rias
poté tirare un
sospiro di sollievo.
"Mi
chiedo che tipo
di sostegno le abbia dato Nii-san."
L'espressione
di Takeru non
era vacillata di una virgola.
"Niente
di cui ti
devi preoccupare. Ho fatto quello che dovevo. Adesso torno ai
miei
allenamenti.
Ci vediamo tra 20 giorni."
Takeru
se ne stava per
andare. Lo seguii.
"Aspetta
che vengo
con te,"
"Fratelloni
fermatevi
un momento."
Eravamo
arrivati alla
porta, ma fummo chiamati da Rias.
"Tra
qualche giorno
si terrà un piccolo evento per le nuove famiglie. Tutti noi
interromperemo gli
allenamenti per un giorno. Che ne dite se___"
"Mi
dispiace ma non
possiamo partecipare."
Rias,
Asia ed Akeno non
accettarono di buon grado la risposta di Takeru.
"Cos...ma
perché? Si
tratta solo di un giorno."
Takeru
cercò di mantenere
un certo contegno.
"Il
nostro
allenamento è molto arduo. Abbiamo avuto degli ottimi
risultati. Ma non
dobbiamo indugiare sugli allori."
"Io
e Takeru dobbiamo
cercare di utilizzare tutto il tempo che abbiamo a nostra
disposizione."
Il
volto delle ragazze
divenne cupo. Mi avvicinai ad Akeno sollevandole la testa con la
mano
destra.
"Dobbiamo
essere
forti per poter comandare il clan Berith. Akeno ti prometto che
quando
avrò
finito ci potremo godere il nostro tempo. E' una promessa."
Akeno
prese la mano e la
baciò.
"Lo
so. Allora ti
aspetterò per mostrarti il risultato dei miei allenamenti."
°°°°°°°°°°°°°°°
Dopo
esserci salutati, io
e Takeru uscimmo fuori dal castello.
"Mi
dispiace
lasciarli così."
Mi
voltai guardando un'ultima
volta il castello.
"Ci
sono cose che
vanno capite da soli. So che muori dalla voglia di aiutare Akeno
e gli
altri.
Anche io provo la stessa cosa per Koneko, ma certe volte bisogna
imparare a
rimanere al proprio posto."
Vorrei
tanto dire il contrario,
ma...Takeru ha ragione. Se continuiamo a fare da balia, il
gruppo non
potrà mai
diventare forte.
"E
poi voglio vedere
cosa saranno in grado di fare da soli."
Risi
pensando ad una cosa.
"Ehi
Nii-san pagherei
per vedere quel pervertito d'Issei correre mentre cerca di
schivare le
palle di
fuoco di quel Tannin."
Anche
Takeru la pensava
come me.
"Beh
comunque è tempo
di andare. CATASTROS!"
"Ben
detto.
CHAROS!"
SLIMING!
Takeru
venne circondato da
una strana aura blu, mentre io da lingue di fiamme verdi.
Catastros
e Charos
emersero dal terreno come degli zombie.
Mentre
camminavano vidi
una strana felicità nei loro occhi. Era come se fossero
soddisfatti di un
qualcosa che avevano fatto.
GRECK!
Emisero
un enorme rutto.
E
che cavolo sembrava di
stare al termine di una gara di mangiate.
Takeru
si tappò il naso
mentre con la mano cercava di tagliare un po' l'aria.
"Eh
la madonna! Ma
che vi siete mangiati?"
"Se
quello è uscito dalla
bocca...non m'immagino cosa uscirà dal culo."
Catastros
e Charos
continuarono a leccarsi i musi.
[
Abbiamo trovato un ristorante con servizio buffet. ]
Inghiotii
la mia stessa saliva.
Ho paura della domanda che sto per fare.
"E
dove avreste
trovato questo buffet?"
[
Al centro della villa. Esattamente dentro ad una cupola di
vetro. Chissà perché non c'era nessuno.
]
"Oh
porca puttana
Takeru siamo fregati."
Takeru
salii in groppa a
Catastros.
"Non
ancora, se non
ci vedono non ci potranno accusare di niente."
"Cazzo
hai
ragione."
Mi
affrettai a salire
sopra a Charos.
Prima
di andare Takeru mi
rivolse la parola.
"Sei
migliorato
tantissimo in questi giorni."
"Potrei
dirti la
stessa cosa. Sta attento ti mostrerò cosa sarò in
grado di fare!"
Takeru
mi guardò con un
sorriso di sfida.
"Staremo
a vedere, in
quanto tuo fratello maggiore devo essere sempre superiore al mio
fratellino."
"La
tua superiorità
sta per finire."
"Io
non ci
giurerei."
Ci
rivedremo tra 20 giorni
Nii-san.
Un
giorno vi racconterò i
dettagli sulle strane circostanze legate alla sparizione
dell'orto
personale
della nonna.
°°°°°°°°°°°°°°°
ESTERNO
(
La parola Esterno, significa che la narrazione sarà scritta
in terza persona )
Bagno
privato dei Gremory, diversi
giorni dopo.
Rias,
Asia,
Akeno, Koneko e Zenovia si stavano godendo un bagno rilassante
presso
la
residenza dei Gremory.
Le
dimensioni
della struttura era così grande da poter ospitare
tranquillamente più di 200
persone, mentre la larghezza della vasca ne poteva accogliere
più di 50.
Il
bagno era
all'aperto pertanto un muretto delineava la zona di pericolo. Un
lungo
corrimano permetteva la vista dell'intera vallata. La luce della
luna
faceva
risplendere le innumerevoli piastrelle che decoravano il bagno.
Sparsi
in
alcune zone specifiche diverse statue, raffiguranti demoni di
diverse
proporzioni, rilasciavano dei getti d'acqua che andavano a
finire
all'interno
della vasca.
Nonostante
le
considerevoli dimensioni della vasca le ragazze cercavano di non
essere
distanti
l'una dall'altra. Erano sorvegliate da Khoré, che era
rimasto a bordo vasca con
le zampe a mollo, e da Shadow. Aveva assunto le sembianze di un
leone
marino. A
rigor di logica quella trasformazione era un po' fuori luogo.
Rias,
come
tutte le altre ragazze, si abbandonò al tepore dell'acqua
calda.
"AHH
che
meraviglia, sono davvero esausta. Non pensavo che un semplice
incontro
potesse
essere così stancante."
"E'
un peccato
che i fratelloni non siano potuti venire non è vero
Buchou-san?"
Le
semplici
parole di Asia fecero cadere nello sconforto le altre ragazze.
"Quando
ci
sono loro è tutto più divertente."
Rias
era
decisamente giù di tono.
"Scusate
è
vero quello che si dice? Che il loro allenamento è molto
più pericolo rispetto
a quelli nostri?"
Zenovia
fece
scendere involontariamente un velo di preoccupazione.
"Spero
che
vada tutto bene."
"Certo
che
andrà bene Asia! Stiamo parlando pur sempre dei nostri
fratelloni! Non avete
sentito quanta potenza sono riusciti a sprigionare? Sono sicura
che si
sono
impegnati per raggiungere quel livello. Anche noi dobbiamo
mettere la
stessa
determinazione! Dobbiamo mostrargli che siamo forti anche senza
di
loro!"
Gli
occhi di
Rias stavano bruciando di una strana intensità. Era da molto
tempo che le altre
ragazze non la vedevano così determinata.
"Mn
però è
un peccato. Vorrei tanto lavare e stringere il mio Tesoro qui in
questo
momento."
Akeno
stava
fantasticando su quello che avrebbe potuto fare con il suo
ragazzo.
Rias ed
Asia, nel frattempo, la stavano guardando con il loro solito
sguardo
d'invidia.
Il tutto mentre Zenovia prendeva appunti su uno strano taccuino,
nessuna delle
ragazze sapeva dove l'avesse fatto uscire.
"La,
la,
la, la..."
Mentre
Akeno
era persa nelle sue fantasie Koneko, che in quel momento era
distante
da tutte,
si stava lavando accuratamente le orecchie e la coda mentre
canticchiava una
canzoncina.
Tutte
le
ragazze la guardarono. Koneko, sentendosi osservata, smise quasi
subito.
Evidentemente non pensava di aver suscitato quell'interesse.
"Fu,
fu
Koneko-chan come mai sei di così buon umore? E' per caso
successo qualcosa
d'interessante?"
"No...proprio
niente."
Koneko
cercò di
dribblare la domanda di Akeno, ma aimè la ragazza aveva
capito subito che
qualcosa stava bollendo in pentola.
"Fu,
fu io
non ci giurerei. Ti vedo diversa. Sembra che la visita di Takeru
ti
abbia in
qualche modo cambiata. Che cosa avete fatto soli soletti nella
stanza?
Senza
contare il fatto che ti ha prestato Khoré per il tuo
allenamento."
Ricordate
di
quell'evento, Rias ed Asia si unirono ad Akeno. Koneko immerse
la testa
nell'acqua facendo emergere solamente gli occhi ed il naso.
Anche se
aveva
quasi la testa sott'acqua, le ragazze potevano benissimo notare
il
rossore
delle guance della ragazzina. Zenovia era l'unica che non aveva
capito
niente.
"Giusto
Koneko-chan che cos'hai fatto con il fratellone?"
"bbrrfrfrfrfrfrfrfrrf."
Koneko
non fece
altro che far uscire delle piccole bollicine.
"Secondo
me Koneko-chan sta approfondendo il suo rapporto con Takeru.
Rias
dobbiamo
stare attente. Forse ci ritroveremo una futura Regina non
trovi?"
Koneko
fu invasa
da una marea di emozioni mentre Rias, dal canto suo, aveva
cominciato
ad
agitarsi.
"Koneko-chan
questo non è giusto! Prima Akeno ed adesso tu! Questa
è un ingiustizia!"
Rias
si stava
comportando come una ragazzina.
"Ho
capito
allora devo segnare Koneko-chan come ostacolo per arrivare a
Takeru."
Zenovia
continuava imperterrita a segnare tutto quello che stava
succedendo sul
suo
taccuino. Non stava tralasciando neanche la più piccola
virgola.
"Buchou
perché ti stai accanendo così verso Koneko-chan?
Hai forse paura di scoprire
che il rapporto che sta avendo con Takeru sia più PROFONDO rispetto a quello tuo con Issei?"
I
capelli di
Rias si alzarono verso l'alto per la rabbia.
"Akeno
sei
un po' troppo chiacchierona per i miei gusti."
"Beh
se lo
sono è perché ho maturato le esperienze di cui
avevo bisogno."
"Esperienze?
Quali esperienze?"
Gli
occhi di
Akeno brillarono di una strana luce....erano gli occhi di una
cacciatrice.
"Suvvia
Buchou. Pensi davvero che io e Takeya la sera rimaniamo immobili
a
fissarci per
tutta la notte?"
Rias
capì al
volo di cosa stesse parlando Akeno, ma nel col tempo non volle
crederci. Il
viso di Asia divenne rosso come quello di un peperone. Stessa
cosa per
Koneko.
"Akeno
non
dirmi che tu ed il fratellone."
"Non
è
possibile il fratellone Takeya ha...ha...ha..."
Akeno
si portò
la mano sul viso.
"Mi
ricordo ancora la prima volta in cui lo abbiamo fatto. E' stato
quando
si è
ripreso dopo l'incidente con Hakeya. Ahhh Takeya...se ripenso a
quei
momenti."
Akeno
rientrò
nelle sue fantasie mentre le altre ragazze la stavano scrutando
con
occhi
ricolmi d'invidia. Prima tra tutte Rias, le sue sopracciglia si
erano
inarcate
in una maniera anomala.
"Ho
capito, bisogna sfruttare tutti i momenti negativi e
trasformarli in
positivi."
Zenovia
ripeteva ad alta voce ciò che stava scrivendo.
"Akeno
come ti sei permessa di fare una cosa del genere sfruttando per
lo
più un
momento delicato come quello!"
Akeno
non poté
tollerare quella ramanzina.
"Rias
come
ti permetti a rivolgerti così?! Ero sull'orlo della
disperazione e in quel
momento sia io che Takeya abbiamo cercato il sostegno reciproco.
Non
sono certo
problemi miei se sei una ragazza senza spina dorsale!"
"Ripetilo
se hai il coraggio!"
Rias
fu avvolta
da un aura color cremisi, mentre Akeno di color gialla.
"Certo
che
lo ripeto. Avrò visto si e no più di 1000 momenti
in cui tu ed Issei lo
potevate fare senza venir disturbati. Senza tener conto del
fatto che
dormi
sempre nuda con lui. Non lo so, perché la notte non applichi
una barriera o dei
sigilli e poi ti dai da fare? Almeno Takeya è sempre stato
sincero su quello
che provava. Non puoi capire niente della persona che ami se non
ci
passi una
vera notte con lui."
"AKENO!!!"
Rias
stava per
scatenare tutta la sua rabbia. Akeno non demorse, continuò a
parlare.
"E
poi
forse potrei essere in dolce compagnia."
Akeno
fece
scomparire la propria aura mentre accarezzava dolcemente il
proprio
ventre.
"Chissà
cosa farà Takeya quando lo saprà. Potrebbe essere
un maschietto o una
femminuccia...oppure dei gemelli."
Mentre
esponeva
le sue ipotesi, tutte le ragazze la guardavano ammutolite.
Zenovia
continuò a
scrivere freneticamente degli appunti su quel suo taccuino.
Mentre Rias
colpita
dallo shock improvviso fece scomparire la propria aura.
"T-T-Tu sei
i-i-i-in-n-n-nc-c-c-cin-n-nt-t-ta-a-a-a???
N-N-Non-n-n-n
p-u-u-uò-ò-ò-ò-ò
es-s-se-r-e."
"I-l-ll-l
fra-a-a-a-a-at-t-t-te-e-e-el-l-lo-o-on-n-ne-e-e-e s-s-st-t-ta-a
p-pe-e-r av-v-ve-re
u-u-un-n-n bam-m-mbino d-da-a-a Aken-n-no-san-n-n????"
Rias
ed Asai
avevano cominciato a balbettare senza sosta.
"...Un...bambino."
Ciò
che disse
Koneko fu inghiottito dall'acqua.
Akeno
le guardò
compiaciuta.
"Stavo
scherzando non sono incinta."
AAHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!
Alla
risposta
di Akeno, le ragazze emisero un sospiro di sollievo.
"Però
io e
Takeya abbiamo veramente fatto sesso."
GULP!
SBAAAAM!!!!!!!
SPLAAAASHHHHHH!!!!!!!!
La
porta del
bagno si aprì con un rumore sordo. Issei, dopo aver sbattuto
contro la porta,
scivolò sul marmo bagnato fino a cadere nella vasca con
tutti i vestiti.
Il
giovane andò
a finire in mezzo alle ragazze.
Non
appena
riemerse si ritrovò circondato da tanto ben di Dio.
"Oh
Ise!"
"Ise-san!"
"Ara,
ara
ma tu guarda se non è Issei-kun."
Rias,
Asia,
Akeno e Zenovia non sembravano tanto preoccupate della presenza
d'Issei.
L'unica che non voleva esser vista era soltanto Koneko.
"Ise
che
cosa ci stai facendo qui? Perché sei entrato in quel modo?"
Issei
si grattò
la testa imbarazzato.
"Ah
ecco
Buchou la verità è..."
TOCCO!
Issei
si sentì
toccare dietro le spalle.
Non
appena girò
la testa si ritrovò Khoré nelle sue reali
dimensioni e Shadow con le stesse
fattezze dell'amico.
"Khoré?
Shadow? Che cosa ci fate qui?"
RRRRRRRRRRRROOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le
urla delle 2
belve riecheggiarono sull'intera vallata.
BBBBBBBBBBBBBBBBBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
In
lontananza
il cielo venne squarciato da 2 enormi pilastri.
Il
primo ad
Ovest era di color viola scuro, il secondo ad Est era di un blu
cobalto.
Le
colonne si
espansero sia in larghezza che in lunghezza. In questo momento
stavano
per
abbracciare il cielo. Tutti i presenti si fiondarono a guardare
il
panorama.
"Oh,
Oh!
Mi sa che Issei-kun è nei guai."
Akeno
stava
trovando quella scena troppo divertente.
"Pazzesco
riesco a sentire chiaramente l'aura dei fratelloni nonostante
questa
distanza!"
Issei
sbiancò
non appena senti quello che aveva detto Rias.
"Cosa?
I
senpai sanno che io sono qui?"
RAURARARAIARO!
Khoré
fece
degli strano gemiti con la bocca.
"Isse-senpai
preparati a morire. Takeru ha appena dato l'ordine a Khoré
di ucciderti."
Koneko
aveva
appena decretato la morte d'Issei.
Le
2 belve si
avvicinarono lentamente verso la loro preda.
Issei
arretrava
paurosamente.
"K-Koneko-chan
come fai a capire quello che dice?"
"Siamo
dei
felini. E' logico che capisca quello che dice."
ROOOAAAARRRR!!!!!!!
Nuove
urla
scossero Issei, il poveretto recitò tutte le preghiere che
conosceva beccandosi
al col tempo dei dolori per ciò che stava dicendo.
"No!
Lasciatelo stare!"
Rias
accorse in
aiuto del suo pedone salvandolo da una morte certa.
BOING!
La
ragazza
strinse la testa d'Issei in mezzo ai propri seni nudi.
"Non
permetterò che ti facciano del male solo perché
volevi vedermi nuda."
Rias
prese
letteralmente le difese di Issei. Però Akeno e Koneko
obbiettarono.
"Ara,
ara
Rias pensi di avvantaggiarti in questa maniera?"
"Buchou
parla per te. Issei-senpai è il nemico di tutte le donne."
Rias
non badò
alle altre ragazze. Strinse la testa con più foga.
SHHHOOOSHHHHH!!!!!!!
Issei
non
riuscì a trattenersi. Dal suo naso zampillò una
gigantesca cascata di sangue,
Rias ne fu ricoperta per metà. La ragazza se lo
ritrovò svenuto tra le proprie
braccia.
"Ise!"
"Issei-san!"
Asia
accorse ad
aiutare Rias, Issei era ormai nel Mondo dei Sogni.
Le
2 colonne di
energia sparirono lentamente.
Akeno
si
avvicino a Shadow.
"Shadow
manda quest'immagine a Takeya."
Akeno
si versò
della schiuma sull'intero corpo lasciando scoperte solamente le
parti
importanti. Dopodiché strinse i propri seni con le mani.
"Vorrei
tanto che tu fossi qui."
Akeno
concluse
la frase mentre mostrava una faccia erotica leccandosi a col
tempo le
labbra.
SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWWRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La
colonna ad
Ovest esplose con una nuova intensità. Questa volta le sue
dimensioni erano il
triplo del normale.
La
colonna
scrisse a lettere cubitali "AKENO I
LOVE YOU" nel cielo notturno, mente altre piccole
esplosioni
ne
facevano da contorno. Chiunque lo avrebbe potuto leggere, anche
se si
fosse
trovato al capo del Mondo.
Akeno
non poté
fare altro che emozionarsi.
"AHHH
il
mio Takeya. Non vedo l'ora che finisca subito l'allenamento."
Akeno
non fece
altro che guardare ciò che aveva scritto il proprio
fidanzato in cielo in
compagnia di Koneko.
Rias,
Asia e
Zenovia, invece, trascinarono via dal bagno il corpo svenuto
d'Issei.
Tutto
rigorosamente sotto lo sguardo vigile di Khoré e Shadow.
______________________________________________________________________________________
Commenti
degli Autori
Ben
ritrovati
gente! Sembra che gli allenamenti dei nostri protagonisti stia
procedendo senza
intoppi. Senza contare il fatto che abbiamo fatto una grande
scoperta.
Anche
noi siamo rimasti di stucco quando abbiamo visto che Koneko era
una
Nekomata.
Che finalmente il suo rapporto con Takeru si stia finalmente
delineando? E di
Takeya? Chi avrebbe mai immaginato che lui provasse dei
sentimenti
profondi
verso Shuri? Comunque questo capitolo chiude tutti gli
allenamenti, ma
nel
prossimo si riaprono le danze! Come? Continuando a seguirci
ovviamente.
Un
saluto da Death Crow
e da Re Nero. A
presto MINNA!!!