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Autore: cla_bru955    13/09/2015    0 recensioni
Il principe Louis William di York è stanco.
È stanco della formalità.
È stanco di attendere eventi, mostrare un sorriso gentile e pretendere di conoscere persone di cui non ha sentito parlare. Beh, probabilmente ne ha sentito parlare, ma a lui non interessava niente di loro.
Lui è stanco di persone che conoscono chi sia, e vorrebbe avere un po' di privacy quando si tratta della sua vita personale.
Ma più di tutto, lui è annoiato. Lui ha voglia di qualcosa di differente. Non sa che quel qualcosa di “differente” sta per succedere quando decide di iscriversi a quel programma di studio all'estero.
****************
Larry Stylinson
Prince!Louis Uni!Harry
Questa storia non è mia, ma è una storia originale scritta da @dianexagnes che potete trovare su wattpad e AO3. Io mi sono limitata solo a tradurla.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Storia originale: http://archiveofourown.org/works/1140886/chapters/4460526

**************

Ritornato alla Brown, quando Harry disse a Zayn e Niall tutto quello che era successo, erano così felici che Harry pensò che le loro facce si sarebbero spaccate dal sorridere così tanto. Niall si gettò anche tra le braccia di Harry, facendolo cadere per terra.

“Perchè?” Harry grugnì senza aria nei suoi polmoni e Niall completamente su di lui.

Zayn stava ridendo a crepapelle.

“Ho voglia di abbracciare Louis così tanto ma lui non è qui quindi ti prendi doppi abbracci!” Niall urlò, schiacciando Harry.

Harry rise.

“Avanti, Styles, prendi il tuo computer così possiamo chiamarlo su Skype!” Zayn chiese impaziente.

“Si!” Niall si alzò da terra e andò a prendere il computer di Harry.

“Non possiamo,” Harry roteò gli occhi.

“Perchè no?” Niall si lamentò, già con il computer nelle sue mani.

“E’ occupato. Sono tipo le cinque del pomeriggio lì.”

“Allora?” Niall insistette.

“E’ alla scuola militare adesso. Possiamo solo chiamarci nei fine settimana,”

“Gesù, come ci riuscite?” Zayn chiese.

“Sono passate solo passate due settimane da quando è andato a scuola, quindi non mi è ancora entrato in testa. Ma ci mandiamo molti messaggi,” Harry alzò le spalle.

“Allora mandiamogli un messaggio,” Niall si lamentò.

Harry roteò gli occhi e gli diede il suo telefono.

A Louis: Tomooooooo ho appena saputo tutto!!! Grande ammmico!! Sono veramente felice per voi!!!!!!!- Niall

“Ti ricordi che non è Tomlinson, giusto?” Zayn chiese ridendo, quando guardò sopra la sua spalla per leggere il messaggio.

Niall alzò le spalle, “Fa niente. È fantastico!” Niall saltò di nuovo su Harry che adesso era seduto sul divano del loro vecchio appartamento alla Brown.

Harry rise, “Tu, pazzo,”

*

 

Le settimane passarono e Harry non voleva mentire, era difficile stare lontano da Louis.

E Louis era il migliore fidanzato e rallegrava sempre Harry nel poco tempo dove parlavano, ma mandarsi messaggi non era sufficiente per nessuno di loro in qualsiasi scenario.

In questo giorno Harry era particolarmente giù perchè Louis non aveva risposto a nessuno dei suoi messaggi. Non ci metteva mai più di tre ore per risponderli, eccetto quando dormiva, ma Harry sapeva il suo orario di quando dormiva. Adesso era mezzogiorno e Louis non aveva risposto a nessuno dei messaggi di Harry della notte prima.

Era seduto in biblioteca, solo, in un grande tavolo circondato da libri. Il suo piano di tenere la sua mente lontano da Louis stava funzionando in realtà, poichè era sommerso nei suoi compiti di filosofia. Il suo telefono vibrò, spaventandolo.

Da Louis: Heyy, piccolo!!! Sono stato occupato, scusa :( Mi manchi anche te. E non ascoltare Niall, se vuoi indossare cappelli fallo. Scommetto che sare(…)

Il suo telefono vibrò di nuovo, ricevendo la seconda parte del messaggio.

Da Louis: (...)sti veramente sexy;) Quindi cosa stai facendo?

Harry non voleva rispondere immediatamente, volendo dargli un assaggio della sua stessa medicina. Ma era Louis, e a Harry gli mancava molto. In più, aveva risposto al soggetto di cui si era lamentato nei suoi ultimi messaggi.

A Louis: Non mi chiamerai contadino come fa Niall se li indosso? :(

Da Louis: Sexy contadino, si. Di a Niall che solo io posso chiamarti con i nomi. Cosa stai facendo amore?

A Louis: Sono in biblioteca con i compiti di filosofia. Il professore è quello che odia le api, ricordi che ti ho detto che era pazzo?

Louis non rispose a quel messaggio e, okay, questa volta Harry era veramente arrabbiato. Perchè doveva iniziare una conversazione se non aveva il tempo di continuarla?

Decise di spegnere il telefono perchè sapeva che se Louis gli avrebbe scritto, non avrebbe resistito a rispondergli.

Non gli importava se Louis si offendeva. Lui era il primo offeso.

Harry sbuffò e riprese la sua lettura. Continuando da dove aveva lasciato.

Ma Louis era tutto quello che stava occupando la sua mente.

Quando Harry non poteva rispondere a un messaggio almeno gli scriveva un veloce ‘Non posso parlare adesso. Ti amo’.

Louis non poteva fare lo stesso? Beh, chiaramente no. Faceva sentire Harry come se non valesse la pena di cinque secondi del suo tempo.

Harry chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, cercando di rilassarsi.

Forse stava esagerando. Ma non riuscì a non sentirsi triste.

Accettando il fatto che non sarebbe più riuscito a concentrarsi di nuovo, chiuse il libro mettendo via le sue cose.

Forse Niall o Zayn avrebbero trovato un modo per tirarlo un pò su di morale. Cominciò a camminare verso l’uscita.

Prima che uscisse, andò al bancone e restituì il libro che aveva preso.

“Grazie,” la signora dietro al bancone gli sorrise quando ricevette il libro di Harry.

Harry sorrise debolmente e poi si girò. Ma quando lo fece, si scontrò con un altro corpo.

“Oops,” Harry pronunciò.

“Ciao,” Louis replicò dolcemente, tenendo Harry al suo posto.

Quando Harry capì che era la voce che Louis aveva sentito, le braccia di Louis che percepiva, e suoi occhi blu che stava guardando, lo abbracciò, mettendo le sue braccia attorno al collo di Louis e aggrappandosi a lui.

Harry era senza fiato.

“Cosa ci fai qui?” Harry finalmente chiese, guardandolo dritto negli occhi, temendo che, se avesse spostato lo sguardo, Louis sarebbe sparito.

“Stav…” Louis cominciò a dire, ma fu zittito da Harry che lo baciò.

Louis rise nel bacio e ricambiò il bacio bisognoso del suo fidanzato.

“Oh mio dio, sei qui,” Harry disse toccando il viso di Louis, studiando i suoi lineamenti come per assicurarsi che non si stesse immaginando le cose.

“Penso che dovremmo andare fuori,” Louis rise.

Harry si guardò intorno e vide molte persone, includendo la signora dietro al bancone, che stavano guardando.

“Okay, si,” lui concordò.

Louis rise e diede a Harry un ultimo bacio prima di uscire.

“Non posso crederci,” Harry sorrise, camminando al fianco di Louis e muovendo le loro mani avanti indietro come una coppia di giovani.

Louis sorrise, strizzando gli occhi con felicità, e alzò le spalle, “Sorpresa!!”

“Era la sorpresa migliore di sempre,”

“Sei felice?” Louis chiese, abbastanza sicuro che Harry lo fosse.

“Molto felice.” Harry rise, “E pensare che ero arrabbiato con te cinque minuti fa!”

“Eri arrabbiato con me?” Louis aggrottò la fronte.

“Ci hai messo troppo a rispondere ai messaggi,” Harry arrossì, perchè dirlo ad alta voce gli fece realizzare che sembrava come un geloso, troppo protettivo teenager.

“Oh, piccolo, dovevo mettere il mio telefono in modalità aerea.” Louis si sentì un pò male.

Harry rise, “Si, dimentica che l’ho detto.”

“Io- poi sono andato a cercarti nel tuo appartamento, ma ho solo trovato i ragazzi e non sapevano dov’eri. Quindi ti ho mandato un messaggio e quando hai detto che eri in biblioteca sono corso qui,” Louis spiegò.

“Quindi li hai già visti?” Harry chiese, riferendosi a Niall e Zayn.

“Si,” Louis sorrise.

“Ma dimmi! Com’è possibile?” Harry sorrise.

Louis alzò la mano di Harry, che era intrecciata con la sua, e baciò le sue nocche. “Mi sei mancato così tanto. E poichè siamo a metà del semestre ho pensato che sarebbe stato giusto venire e vederti.”

Harry sorrise, “Sei fantastico,”

Louis rise, e poi vide Niall, Zayn e Liam che stavano camminando verso loro.

Niall stava parlando, poichè stava muovendo le sue mani un pò troppo e le teste di Zayn e Liam era girate verso di lui.

Presto si incontrarono a metà strada.

“Liam!” Harry salutò felicemente.

“Ciao, Harry!” Liam ritornò il saluto abbracciandolo.

“Volevamo vedere il felice incontro ma tu sei corso dall’appartamento, amico” Zayn si lamentò, parlando a Louis.

Louis alzò le spalle, “Siamo tutti qui adesso,” sorrise mettendo il suo braccio attorno a Harry.

“Ehi, Harry, stavo dicendo a Lou e Liam del nuovo posto dove fanno gli hamburger che abbiamo trovato. Dovremmo definitivamente andare,” Niall cominciò a parlare.

“Non sai se Louis vuole fare qualcosa con Harry,” Zayn diede una gomitata a Niall.

“Oh, si. Beh, potete andare. Possiamo portare Liam lì,” Niall replicò lo stesso felice.

“Beh, onestamente, non ho pianificato niente,” Louis guardò Harry con uno sguardo di scuse.

“Va bene, piccolo. Sei qui,” Harry sorrise.

Niall e Liam coo nello stesso momento.

Louis roteò gli occhi verso di loro.

“Ho lezione,” Harry improvvisamente si ricordò.

“Davvero?” Louis chiese, un pò triste. Ma non avrebbe fatto saltare una lezione a Harry.

“Mhm,” Harry annuì, “Tipo tra mezz’ora,”

“Beh, posso aspettare,” Louis rispose.

E si, definitivamente poteva. Ha aspettato Harry per tutta la sua vita. Poteva anche aspettare per sempre, quindi un’ora in più non era molto.

Andarono all’appartamento per prendere le cose di Harry di cui aveva bisogno.

Potevano finalmente parlare decentemente invece di stringersi di fronte al computer. E questa volta potevano conoscere meglio Liam, poichè l’ultima volta avevano avuto poco tempo per parlare e il loro umore era piuttosto teso.

Tutti e cinque erano così felici.

 

“Mi hai aspettato per tutta l’ora?” Harry chiese quando vide Louis fuori dall’edificio. Proprio dove lo aveva lasciato per andare alla sua lezione.

“No. Sono andato a trovare degli amici che vivono vicino. Ad Andrews Hall.” Louis replicò indicando dov’era l’edificio. “E’ stata una visita veloce e poi sono ritornato per aspettarti. I ragazzi sono già all’appartamento,”

“Amici?” Harry inclinò la testa.

“Si. Sai, Daniel e i ragazzi.” Louis alzò le spalle, prendendo la mano di Harry e camminando verso l’appartamento per incontrarsi con i loro amici.

“Oh,” Harry disse ricordandoli, “E come stanno?” Chiese, facendo capire a Louis che era okay con quello.

“Bene,” Louis annuì, “Tyler ha un dito del piede rotto. Dan ha un ragazzo. Stanno bene,”

Harry sussultò, “Un dito rotto? Cavoli, deve fare male. Ma sono felice che stanno bene.”

“Si, è stato bello, sai, recuperare il tempo perduto.” Louis annuì, sorridendo a Harry.

“Beh, io so altre cose su cui potremmo recuperare il tempo perso,” Harry disse a Louis con un occhiolino.

Louis alzò solamente le sopracciglia e si morse il labbro.

Quando arrivarono all’edificio, e le porte dell’ascensore si chiusero di fronte a loro, Harry spinse Louis ad una delle pareti del piccolo ascensore e subito attaccò le labbra al collo di Louis.

“Penso che dovrei premere il tasto per il tuo piano,” Louis sorrise, avvolgendo un braccio attorno al fianco di Harry e allungando l’altro per premere il bottone.

Harry replicò con un quasi ringhio basso.

Non appena furono nella privacy della camera di Harry, Louis tolse la maglietta a Harry.

Si fermò per ammirare i nuovi tatuaggi che Harry aveva.

“Quando li hai fatti?” Louis disse, accarezzando la coppia di uccelli sul petto di Harry con la punta delle sue dita.

“Tipo un mese fa,” Harry replicò, lasciando che Louis tracciasse il contorno di quello più picco e poi quello più grande. “In realtà facevano del tuo regalo di compleanno,”

Louis guardò su e trovò lo sguardo di Harry, “Quindi siamo...”

“Noi,” Harry finì per lui. “Volevo avere noi da qualche parte dove non possiamo essere separato. E dove siamo vicini l’un l’altro, poichè non lo siamo letteralmente.”

“Ma lo saremo,” Louis si sbrigò a dire, “Staremo insieme e non saremo separati,”

Harry si avvicinò per baciare Louis, dolcemente e teneramente.

“E qual’era l’altra parte del compleanno?” Louis chiese, sorridendo.

“Sesso di compleanno,” Harry rise orgoglioso, “perchè avrei tolto la mia maglia per mostrarti i miei tatuaggi e che avrebbe portato a quello,”

Louis rise al piano di Harry.

“Immagino che riceverai il tuo regalo presto,”

“Cosa? No,” Louis si lamentò con un sorriso malizioso, “Mi aspetto lo stesso il sesso di compleanno”

“Tu, principe sfacciato,” Harry rise baciandolo di nuovo, questa volta più ardentemente.

 

 

Zayn fermò il gioco e sorrise quando li vide arrivare nel salotto dell’appartamento suo e di Niall, “Quello deve essere il succhiotto più grosso che io abbia mai visto,”

Harry roteò gli occhi e Louis, sorridendo e soddisfatto, baciò dove aveva marcato Harry –che era sulla clavicola, proprio sopra la punta dell’ala dell’uccello di Harry-.

“Seriamente? Sono tipo le quattro del pomeriggio,” Niall sbuffò una risata.

Louis alzò le spalle, ancora con il sorriso compiaciuto sulle labbra, e strappò il controller dalle mani di Liam.

“Ehi!” Liam si lamentò.

“Cosa? Ho trascorso lo stesso tempo senza i videogiochi come te. Fammi giocare,” Louis disse, sedendosi. Zayn, rimettilo,”

Zayn rise e diede a Liam il suo controller, “Tieni. Gioca te,”

“Davvero? Okay,” Liam accettò con un sorriso grande, facendo sorridere anche Zayn. Poi Liam fece la linguaccia a Louis.

“Molto maturo, Liam,” Louis rise, appoggiandosi contro Harry che si era seduto accanto a lui.

“Allora, Lou, quando il gioco è finito, usciamo. Visto che Zaynie ha fatto ventunanni entriamo nei bar e club di nascosto. Siamo dei cattivi ragazzi adesso.” Niall disse veramente eccitato, ancora con l’attenzione sul gioco.

“Come se non lo aveste fatto prima, voi punk,” Louis rise.

Niall boccheggiò, fingendo di essere offeso, “Non lo abbiamo mai fatto!”

“Davvero?” Louis rise.

“Solo due volte.” Niall replicò, “Okay forse cinque,”

“Zitto, Niall,” Zayn rise.

 

Presero un taxi per andare al bar, perchè nessuno di loro voleva non bere e guidare quella sera. Era un giorno troppo felice per restare sobri. Il bar non era molto affollato, ma la maggior parte dei tavoli erano occupati, tutti quanti che si godevano il sabato sera.

Si tennero leggeri decidendo di bere la birra, non volendo ubriacarsi mescolando bevande e gli shots. Harry notò che nessuno stava usando il tavolo del biliardo, quindi fecero un round. Zayn provò anche, in un modo molto clichè, a mostrare a Liam dei trucchi; mettendosi dietro di lui e mostrando a Liam il modo di usare le sue braccia e mani per muovere la stecca.

Louis era troppo intrattenuto per fermare i suoi amici ubriachi perchè il modo in cui il piccolo corpo di Zayn circondava quello più grande di Liam, cercando di insegnare trucchi che Liam sapeva ià, era veramente divertente. Poi una ragazza ottenne l’attenzione di Niall quindi lasciò i ragazzi per andare a parlarle.

Quando Niall se ne andò, una coppia di ragazzi chiese a loro se volevano fare una gara amichevole. Liam e Zayn accettarono. Dal momento che c’era il numero necessario per giocare una partita decente, Harry e Louis ne approffittarono e ritornarono al loro tavolo per avere alcuni minuti da soli.

Dopo essersi baciati per un pò, Louis trascinò Harry sulla pista da ballo e ballarono per un pò, ma non passò molto tempo prima che Harry girò Louis e cominciò a muoversi contro il suo sedere perfetto al ritmo di musica.

Louis appoggiò la testa sulla spalla di Harry e la inclinò per poter baciare il suo collo, che fece impazzire Harry. Affondò di più le dita sui fianchi di Louis e roteò il membro più intensamente contro il sedere di Louis. E Louis stava per chiedere a Harry di fare un salto al bagno insieme, quando Liam arrivò quasi correndo contro di loro.

“Dovremmo andare adesso,” Liam disse, respirando rapidamente.

“Cosa è successo?” Louis aggrottò le sopracciglia.

Poi, Zayn arrivò trascinando Niall dietro di sè.

“Andiamo,” Zayn ordinò.

Nessuno disse altro e lasciarono il posto, vedendo un taxi e entrando dentro.

“Perchè siamo dovuti andare via così velocemente?” Ora era Harry che chiese.

Zayn e Liam cominciarono a ridere.

“Diciamo solo che i ragazzi non erano molto felici per aver perso,” Liam replicò ridendo ancora.

“E uno cominciò a bluffare dicendo che dovevamo andare a prendere fuori,” Zayn continuò.

“Ma poi è inciampato con il piede di Zayn, ed è caduto di faccia,” Liam finì, entrambi ricominciarono a ridere.

“Lo hai fatto cadere?” Niall chiese, anche lui divertito.

Le risate che arrivarono furono abbastanza come risposta, volendo dire che non era stato fatto involontariamente.

Quando Zayn e Liam finirono di ridere sullo scherzo, Niall parlò di nuovo. “Allora come dividiamo i letti?”

“Voi due non dormite nello stesso letto,” Louis indicò Liam e Zayn.” No, amico, non succederà,” disse quando Zayn lo guardò con lo sguardo imbronciato.

Liam rise, “E’ okay. Posso prendere il divano.”

“No, amico, va bene. Tu prendi il mio letto e io dormirò sul divano. A meno che Niall vuole invitarmi da lui,” Zayn sbattè le ciglia a Niall.

Niall rise, “Lo farei, Zaynie, ma sono sicuro che Sam si lamenterà,” rispose riferendosi al ragazzo con cui Niall condivide la camera.

“Quindi, si, il divano va bene,” Zayn rise e aprì la porta, poichè erano arrivati.

“Buonanotte, ragazzi,” Harry disse quando l’ascensore arrivò al suo piano.

“Si, buonanotte anche a voi,” Niall replicò con un sorriso molto sfacciato, facendo ridere Harry e Louis.

“Allora, forse potremmo finire quello che hai iniziato sulla pista da ballo,” Louis mormorò nell’orecchio di Harry.

“Io? Eri tu e le tue labbra, e il tuo meraviglioso sedere,” Harry replicò, chiudendo la porta della camera con un calcio e mettendo le mani attorno al sedere di Louis, stringendolo.

Louis rise, “Come vuoi. Continuiamo con questo,” mormorò prima di baciare Harry avidamente.

 

*

Louis e Liam dovevano partire il giorno dopo così fu mandata una macchina per prenderli e portarli all’aeroporto.

“Mi mancherai così tanto,” Harry disse per la cinquantesima volta, questa volta abbracciando Louis che stava per entrare in macchina.

“Anche tu, amore. Ma ci siamo quasi. Prima che lo sappiamo sarai lì con me,” Louis replicò, baciando la guancia di Harry.

Harry sospirò e annuì debolmente.

“Avanti, Styles, lascia che lo salutiamo anche noi,” Zayn si lamentò.

Harry, nel frattempo, abbracciò Liam.

“Allora ci vediamo presto,” Liam sorrise.

Niall saltò sui piedi, emozionato per l’invito. “Si! Non vedo l’ora,”

Risero all’entusiasmo di Niall.

Liam sorrise a loro per l’ultima volta, “Arrivederci, ragazzi,”

Mormorarono i loro saluti per loro.

Liam entrò nella macchina e Zayn e Niall cominciarono ad andare via.

Harry, ancora, sospirò tristemente.

“Vieni qui,” Louis disse, abbracciandolo stretto.

“Abbi cura di te, si?”

“Certamente, piccolo. Anche te,”

Harry si tirò indietro abbastanza per riuscire a baciare Louis sulle labbra.

Louis non voleva prendere la mano con il bacio, poichè l’autista stava aspettando che lui e Liam entrassero in macchina, ma era Harry e non potè che approfondirlo.

Questo bacio sarà l’ultimo per molto tempo, quindi voleva ricordarlo. Voleva ricordare il sapore, il calore e la familiarità delle labbra di Harry. Il modo in cui il corpo di Harry si adattava perfettamente con il suo, gli dava la sensazione che Harry era dove apparteneva. E provò a non pensare che sarebbe passato ancora molto tempo prima che sarebbero stati di nuovo insieme.

Con grande costernazione di Louis, si dovevano separare dal bacio.

Louis riuscì a sorridere per Harry, e anche Harry provò a ritornarlo. Ma i loro sorrisi non arrivavano agli occhi.

“Ti amo,” Louis disse.

“Ti amo anche io,”

“Ci vediamo presto, piccolo,”

Harry annuì, e con quello Louis si girò e camminò verso la macchina.

L’autista gli aprì la portiera.

“Sai,” Louis disse ottenendo l’attenzione di Harry. Poi annuì all’autista che camminò verso la portiera del guidatore, e aprì la portiera per se stesso, “Quando arrivi, a dicembre, dirò ai miei genitori di noi.”

Gli occhi di Harry si spalancarono, “Tu- cosa?”

“Voglio dire, io sono sicuro di questo. Tu lo sei?” Louis disse indicando tra di loro.

“Si, ma… non vuoi aspettare un pò di più?”

“No, non ne vedo il punto. Se stiamo insieme lo scopriranno prima o poi, quindi è meglio presto che tardi.” Louis sorrise. “Non vedo l’ora di mostrare al mondo che posso stare con te,”

Harry stava sorridendo, senza parole.

“Ti amo,” Louis disse un’altra volta.

Harry, con due grandi passi, chiuse la distanza tra di loro e scontrò le sue labbra contro quelle di Louis.

“Ti amo anche io. Ti amo così tanto,” Harry sorrise.

Louis rise e gli diede un ultimo bacio, “Ciao, Haz,”

“Ciao, Lou,” Harry sorrise.

Louis annuì ed entrò nella macchina. Harry chiuse la portiera.

E Louis era così felice che non se ne andò con l’immagine di un Harry con l’espressione triste, ma un Harry con un grande e genuino sorriso e occhi pieni di speranza.

*

 

Harry e Louis si videochiamavano quanto potevano –il che era solo nei fine settimana. E, a differenza di molte relazioni a lunga distanza, la distanza non li aveva fatti separare. Entrambi si facevano l’un l’altro più forte, e si rassicuravano a vicenda quando le cose erano confuse.

Quando le ultime settimane arrivarono, erano più occupati. Harry aveva gli esami finali, e anche Louis aveva dei test ed esami particolari.

Alcuni giorni dove erano entrambi occupati, continuavano a fare i loro compiti ma con la videochiamata accesa. Non era esattamente una grande conversazione, ma almeno potevano alzare gli sguardi dai loro compiti e trovare l’altro ugualmente concentrato nel suo lavoro nello schermo dei loro computer.

Quindi Louis non pensava che era così male, perchè sentiva come se i giorni passassero più veloci, il che significava che il giorno in cui Harry stava per arrivare, era più vicino.

*

 

“Ciao, mamma. Avevi bisogno di me?” Louis chiese dopo che entrò nell’ufficio dei suoi genitori.

L’ ‘ufficio’ era solo una grande stanza con due scrivanie che appartenevano ai suoi genitori. Due muri erano occupati da degli scaffali dove c’erano ogni tipo di libri. Vasi con fiori decoravano la stanza, insieme ai dipinti.

“Si, caro. Vieni e siediti,” Jay rispose e Louis si sedette di fronte alla sua scrivania.

“Non riesco a decidere,” Schioccò la lingua, “Non so quale di questi sia meglio.” Disse dando a Louis due pezzi di carta rigida piegati.

“Che cosa sono?” Louis li prese.

“Gli inviti per la tua festa,” Jay replicò, nello stesso momento in cui Louis lesse il suo nome e il numero ventidue.

“E qual’è la differenza?” Chiese, aprendoli e leggendo la stessa cosa su entrambi, che era lo stesso testo e l’informazione della festa.

“Questo,” lei indicò le strisce blu che uscirono da sotto il foglio.

“Sono blue,” Louis disse confuso.

Jay roteò gli occhi, “Questo è blu ghiaccio,” ne indicò uno, “e quello è blu cielo,”

Louis li guardò ancora. Si, forse uno era un pò più chiaro dell’altro, ma perchè importava così tanto?

“Aiutami, tesoro,”Jay insistette.

Louis rise alla meticolosità di sua madre.

“Jay, cara, per caso sai dov’è il documento, la revisione, che Paul ha stampato ieri? Non riesco a trovarlo,” il padre chiese, entrando nella stanza senza avvertimento –non che avesse bisogno di bussare.

“Si. Credo che ce l’ho io,” Jay rispose.

“Ciao, figliolo,” Mark salutò.

“Ehi, papà,” Louis salutò di ritorno.

“Allora che colore, Lou?” Jay chiese, rovistando tra i cassetti della sua scrivania.

“Uh… blu ghiaccio,” Louis decise. Ad essere onesti, solo perchè non riusciva a ricordarsi l’altro nome. Era Baby blue?

Comunque, Jay sembrava felice della scelta.

“Va bene,” lei sorrise. “Ecco, Mark” lei gli diede la cartella.

Dopo che Mark la ringraziò, lui si sedette nella sedia di fronte alla scrivania di Jay.

“E ho bisogno che scrivi i nomi delle persone che vuoi invitare. O viene solo Ed di nuovo?” Jay chiese a Louis, dandogli un foglio bianco.

“No, ho altri nomi quest’anno,” Louis sorrise, prendendo il foglio.

Cominciò a scrivere i nomi interi dei suoi amici. Quello di Ed, Elena e Claire da una parte, sotto il titolo di Saint Andrews; e quello di Harry, Niall e Zayn dall’altra parte, con Brown University scritto sopra.

“Molto bene,” Jay cominciò a leggere il foglio, “Vedo il nome delle ragazze, quello di Harry, e altri due.” Lei sorrise, “Questo è il primo anno che sembrerà veramente la tua festa,”

Louis ritornò il sorriso, “Si, sono veramente felice che lui venga qui- voglio dire, loro.” Velocemente si corresse, “Non vedo l’ora di vederli,”

Ma Jay non lo mancò e neanche Mark, poichè alzò lo sguardo da quello che stava leggendo, guardando Louis che sembrava particolarmente nervoso adesso.

Jay e Mark si guardarono.

“Sai, Louis,” Jay parlò dolcemente, “la scorsa estate ho notato alcune cose.”

E Louis cominciò a sudare freddo. Sapeva che avrebbero parlato presto, ma non così presto. Doveva provare il suo discorso con Liam prima. E doveva anche parlare con Harry prima che succedesse.

“E lo fatto sapere a tuo padre.” Jay continuò, “Non abbiamo detto niente perchè volevamo che fossi tu a venire a parlarcene prima.”

“Non volevamo forzarti ad ammettere niente. Anche adesso non vogliamo,” Mark aggiunse.

“Ma devi sapere che, prima di qualsiasi cosa, noi siamo tuoi genitori e ti vogliamo bene non importa cosa.” Jay sorrise.

E Louis non poteva credere a quello che stava succedendo.

Quando Louis non parlò, Jay parlò di nuovo.

“E per questo, noi vogliamo proteggerti, vogliamo che tu sia al sicuro,”

“Ascolta, figliolo. Ci sono molte persone gelose e interessate che morirebbero per una buona storia su te e sulla tua vita personale. E non possiamo impedire che nulla di male accada se non comunichiamo e non ci fidiamo di l’un l’altro.” Mark disse.

Fecero una pausa, volendo che Louis disse qualcosa.

Dopo un respiro profondo, Louis parlò, “Non c’è niente da aggiungere. Sembra che sapete già tutto.” E, si, forse la paura lo ha fatto parlare bruscamente, ma i suoi genitori non la presero male.

“Lou, lo sai che non abbiamo persone che ti seguono in giro, questa è più intuizione genitoriale. Ti conosco. E, lascia che ti dica, sei un pò differente adesso. Specialmente quando Harry era qui, o semplicemente parli di lui,” Jay replicò.

Louis deglutì nervosamente. Parla veramente così tanto di Harry?

“Pensa solo a quello che abbiamo appena parlato. E quando vuoi parlare di nuovo con noi, ce lo fai sapere,” Mark sorrise.

Louis sospirò, perchè quale era la differenza tra adesso e la settimana prossima?

“Beh, è quello che è,” Louis disse, guadagnando un pò di fiducia. “Sto con Harry e non c’è molto che nessuno possa fare a proposito.”

Jay e Mark sembravano sorpresi all’improvvisa rivelazione, ma gli mandarono sguardi di incoraggiamento.

“Non l’ho previsto, ma mi piace quello che abbiamo.” Louis spiegò, “Amo stare con lui, e voglio stare con lui,”

Jay annuì, “Quanto è seria questa storia, tesoro?”

“Huh?”

“Siete insieme da quanto? Un anno e mezzo?” Jay chiese.

Louis inclinò la testa, “Si, si può dire,” replicò semplicemente.

“Per quanto tempo avete intenzione di portare avanti il rapporto? É una cosa sperimentale, o…”

Louis quasi si strozzò, “Sper- dio, no. Affatto. Quando ho detto che voglio stare con lui ero serio. E intendo stare con lui per molto tempo,”

“Quindi è una cosa seria? Lo volete entrambi?”

Louis parlò, non trovando nessun altro modo di descriverlo, “Non mi vedo con nessun altro. Mamma, lo amo.”

Mark sospirò, “Non sarà facile per nessuno.”

“Lo so,” Louis disse debolmente.

“Le persone parleranno di voi. Forse per un paio di anni, forse per il resto della tua vita. Alcuni vi odieranno, ad altri non importerrà. Ma noi,” lui mise un sorriso rassicurante per suo figlio, “noi ti supportiamo figliolo. E non nasconderemo niente. Dovremo parlare molto, ci saranno molte persone da convincere. Ma voglio che tu sia felice, quindi lo faremo insieme come una famiglia,”

Louis sorrise a suo padre, “Grazie, papà,”

Mark ritornò il sorriso.

Jay guardò Mark, che annuì, “Allora penso che sia meglio se invitiamo anche la sua famiglia alla tua festa di compleanno. Dobbiamo incontrarli,”

Louis rimase sorpreso, anche se sapeva che non avrebbe dovuto poichè aveva appena confermato a loro che aveva una relazione seria, e incontrare sua madre sarebbe una cosa fondamentale da fare.

“Sua madre e, hai detto che ha una sorella?” Jay chiese.

Louis annuì, “Si,”

“Okay, caro. Allora scrivi i loro nomi sulla lista, perfavore,” Jay sorrise.

E con mani tremanti, Louis lo fece.

*

 

Pronto?” Harry rispose al suo telefono con la voce roca.

Louis si schiaffeggiò sulla fronte, “Ti ho svegliato, non è vero, amore?”

Lou!” Harry disse, un pò più sveglio.

Louis raramente lo chiamava al telefono. Erano sempre videochiamate.

“Buongiorno, tesoro,” Louis sorrise.

Ciao, piccolo. No, non mi hai svegliato,” Harry mentì, sbadigliando.

Louis rise, “E’ domenica, e sono tipo le sette di mattino lì. Quindi, si, ti ho definitivamente svegliato,”

Harry mormorò, “E’ stato il modo migliore in cui avrei potuto essere svegliato.”

Louis si morse il labbro. “Mi manchi così tanto,” disse con affetto.

Ancora per due settimane!” Harry disse eccitato.

“Si. Per quello,” Louis prese un grosso respiro, “Gli inviti saranno spediti domani. Quindi aspettalo nei prossimi giorni,”

Riceverò un invito vero?” Harry chiese, stordito.

“Si. Ma non solo te,”

Anche Zayn e Niall?”

“Si, ma sto parlando di qualcun altro,” Louis disse e poi fece una pausa.

Harry aspettò che lui parlò.

“Il tuo invito non è personale. Anche tua madre e Gemma sono invitate,” Louis spiegò.

Oh... Uh, perchè?” Harry era forse un pò troppo addormentato per arrivare alle conclusioni.

“Perchè i miei genitori vogliono incontrare la famiglia del mio ragazzo,” Louis disse senza trattenere un sorriso.

Si, probabilmente era spaventoso. Ma era molto più eccitante essere in grado di avere una relazione normale, dove tutti sapevano che stavano insieme.

Hai parlato con loro?” Harry immediatamente di sedette, sentendosi più sveglio.

“Si,” Louis rispose, e prima che potesse dire qualcosa, Harry cominciò a parlare.

Ho pensato che avresti aspettato di più. Che cosa hai detto? Che cosa hanno detto? Vogliono incontrare mia madre? Significa che stiamo bene?

Louis rise al suo fidanzato, “Calmati,” sospirò, rilassato, “E’ una lunga storia, ma tipo lo sapevano già, e penso che hanno avuto qualche tempo per pensarci su, quindi non si sono arrabbiati. Stavano solo aspettando me che gliene parlassi.”

Sei serio? Sembra troppo buono per essere vero.” Harry rise, “E’ mia madre quella che impazzirà,”

Louis rise, “Dille che la saluto,”

Lo farò,” Harry sorrise e Louis desiderò che poteva vedere le sue fossette.

“Devo andare adesso, amore. Ma, parliamo dopo?”

Si,” Harry annuì anche se Louis non poteva vederlo.

“Tutto andrà alla grande,” Louis disse, cercando di convincere entrambi.

Harry annuì di nuovo, “Si,”

“Ciao, Haz. Ti amo,”

Ti amo di più,” Harry replicò, con un sorriso stampato sul suo viso.

  
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