Ciao
a tutti!!! Eccomi tornata!!! Scusatemi
se vi ho fatto aspettare così tanto... ma la scorsa
settimana qui a Catania era
festa e ne ho voluto approfittare...
scusate il mio egoismo... XP
Che
sarà successo a Tony?!? Scopritelo
leggendo!!!
14.
Tra vita e morte
Tel
Aviv 10:10 ora locale
Proprietà
di Yanir Afek
-
No! Che gli hai fatto bastardo!- gridò
Ziva con gli occhi offuscati dalle lacrime rimettendosi dritta e
cercando di
avvicinarsi di più a Tony...
Abdal
rise di gusto vedendo quella scena.
-
Lui avuto quello che meritava! Lui volere
fare eroe... lui morto! E ora tu morire...- e puntò la
pistola verso la testa
della ragazza senza mai smettere di sorridere - Shalom!-
Ziva
non se ne curò e continuò a fissare il
corpo inerme di DiNozzo come se non potesse più distogliere
lo sguardo...
Che
quel bastardo la uccidesse pure...
Tanto
ormai non aveva più nessuno al
mondo...
Lentamente
poggiò la sua fronte sulla
spalla del ragazzo e cominciò a piangere...
Perché
tutte le persone a cui teneva erano
destinate a morire?
Perché
la vita era così ingiusta con lei?
Aspettò
con impazienza il proiettile...
Almeno
così avrebbe raggiunto tutte le
persone che amava...
Sarebbe
finalmente stata felice...
E
più nessuno sarebbe morto a causa sua...
La
morte era la soluzione migliore...
Un
urlo però la costrinse al alzare lo
sguardo e ad abbandonare i suoi pensieri.
-
Vai Badir!-
Il
lupo si avventò sul mercenario proprio
mentre stava per sparare a Ziva...
Afferrò
tra i denti il polso dell’uomo
spezzandolo come fosse un rametto secco.
Poi
gli si gettò addosso facendolo cadere
di spalle per terra...
L’uomo
non potè fare niente mentre
l’animale lo graffiava e lo riempiva di morsi...
Alla
fine, Badir, stanco di giocare gli
spezzò il collo con un sonoro e inquietante
crack, ponendo finalmente fine alla vita di
quell’uomo orribile e senza
scrupoli.
-
Stai bene?- chiese Afek a Ziva mentre la
liberava dalle corde, che nel frattempo aveva osservato la scena
compiaciuta.
Finalmente
quel bastardo era morto...
Aveva
avuto quello che si meritava...
Anche
se avrebbe preferito farlo fuori con
le proprie mani...
Conosceva
una cinquantina di modi piuttosto
crudeli e dolorosi...
-
Ehi! Stai bene?- ripetè il vecchio,
mentre pensava a liberare anche DiNozzo.
Lei
trasalì e ritornò alla realtà...
La
dura realtà...
-
E’ morto...- rispose lei posando lo
sguardo su Tony.
Stavolta
fu Afek a trasalire...
Mentre
guardava DiNozzo i suoi occhi verde
opalino si oscurarono diventando verde scuro come le più
segrete profondità del
mare...
Non
di nuovo...
Non
proprio ora che era riuscito a
riprendersi...
L’
ex medico controllò il polso del ragazzo
preoccupato.
-
No... è ancora vivo... ma il battito è
debole... anzi debolissimo... dobbiamo sbrigarci altrimenti ci muore...-
Si
strappò un pezzo di maglietta e ordinò
alla ragazza di premerlo contro la ferita per far fermare un
po’ il flusso del
sangue, poi si passò una mano tra i capelli nervoso e
indeciso sul da farsi...
-
Va bene... aiutami a portare Anthony sul
furgone!- fece prendendo il ragazzo per un braccio, poi si rivolse al
lupo che
era ancora chinò sul mercenario - Vieni Badir! Non devi
cibarti di quel coso
schifoso...-
Quello
alzò la testa dal corpo martoriato
di Abdal e trotterellò verso il padrone leccandosi il muso
sporco di sangue.
Ziva
prese Tony per l’altro braccio e
insieme ad Afek lo caricò sul retro del furgone.
-
Io resto con lui...- disse la donna.
L’uomo
annuì e si andò a mettere nella
cabina del guidatore insieme a Badir.
La
ragazza ebbe appena il tempo di
stringere a se Tony che il furgone partì a tutta birra verso
la casa.
-
Che sta facendo?!? Dobbiamo andare in
ospedale!- gridò allarmata.
-
Avete preso la via sbagliata! Di qui non
si scende con la macchina! Dovevate usare la via sul retro della casa!
Quella
porta direttamente a livello della strada! Reggiti forte! Non abbiamo
molto
tempo!-
Si
diede della stupida...
Prima
avrebbero dovuto cercare tutte le vie
di uscita possibili...
Aveva
commesso l’ennesimo errore...
E
forse questo sarebbe costato la vita di
Tony...
Premete
leggermente il pezzo di stoffa che
le aveva dato Afek sulla parte sinistra del viso del ragazzo tentando
di
fermare l’emorragia facendogli però emettere
qualche gemito di dolore...
-
Stai tranquillo... ci sono io con te...-
gli sussurrò.
Lui
sentendo la sua voce parve calmarsi...
Era
conciato davvero male...
Nel
giro di un paio di giorni Ziva aveva
perso Sara e stava per perdere anche Tony...
Ed
entrambe le cose erano successe per
colpa sua...
Neanche
le parole di incoraggiamento che
Afek le diceva dalla cabina del guidatore la rincuoravano...
DiNozzo
diventava sempre più freddo e il
sangue che fuoriusciva dalla ferita non accennava nemmeno a fermarsi...
-
Stai tranquilla... io abito a dieci
minuti dalla clinica “Meyudim”... stiamo per
arrivare... Anthony si salverà...-
le comunicò l’uomo.
Perché
la voleva illudere?
Sapeva
benissimo come sarebbe finita...
Anche
se non l’avrebbe mai accettato...
Anche
se non poteva neanche sopportare
l’idea che Tony la lasciasse da sola...
Lei
lo sapeva...
L’avrebbe
lasciata esattamente come avevano
fatto anche gli altri che aveva amato...
-
Ti prego resisti... non puoi abbandonarmi
pure tu... ti prego...-
E
così dicendo lo strinse forte a se...
Ora
capiva quello che aveva provato Tony
vedendola andare via da lui...
Lo
stava perdendo e non poteva fare nulla
per evitarlo...
Quel
senso di impotenza le era del tutto
estraneo e la rendeva molto confusa e spaventata...
Non
poteva perdere anche Tony...
Le
sarebbe stato impossibile continuare a
vivere...
Non
riusciva più nemmeno a immaginarsi la sua
vita senza di lui!
Sentì
una mano tremante e fredda poggiarsi
sul suo viso e alzarlo...
-
Tony...- sussurrò Ziva con la voce rotta
dai singhiozzi.
La
guardava con dolcezza mentre cercava di
tenere a bada il dolore per almeno un momento...
Ma
poi la mano di Tony gli ricadde
stancamente sul petto e lui si abbandonò tra le braccia
della ragazza...
-
Muoviti! Abbiamo pochissimo tempo!- gridò
la donna disperata rivolta ad Afek.
Lui
non se lo fece ripetere due volte e
andò a tavoletta mentre il povero Badir di nascondeva la
testa tra le zampe e
guaiva spaventato...
Dopo
circa due minuti di viaggio straziante
raggiunsero la clinica “Meyudim”.
Afek
mandò Badir verso le porte per richiamare
l’attenzione e fare così arrivare i soccorsi e nel
frattempo raggiunse i ragazzi
che stavano sul retro...
Anthony
era pallidissimo...
Non
c’era tempo da perdere...
Salì
sul retro del furgone e controllò il
battito...
Ancora
più debole di prima...
Nel
frattempo arrivarono anche i medici,
presero il ragazzo e lo portarono all’interno
dell’edificio su una barella.
-
Dobbiamo portarlo immediatamente in sala
operatoria! Veloci!- gridò un uomo sulla quarantina che
aveva tutta l’aria di
essere il primario.
-
Cosa gli è successo?- chiese
avvicinandosi a Afek e alla ragazza.
-
Gli hanno sparato...- rispose Ziva ancora
scossa e con il viso rigato dalle lacrime.
-
Voi state bene?-
-
Si...- fece l’ex medico mettendo un
braccio sulle spalle della donna per darle forza.
-
Va bene... faremo di tutto per salvarlo
signorina...- e così dicendo il dottore andò
verso la sala operatoria.
Stancamente
la ragazza si accasciò su una
sedia e si mise le mani sul volto.
Sentì
Afek litigare con una infermiera a
causa di Badir...
Cercava
in tutti i modi di convincerla che
era buonissimo e che era solo un cucciolo ma lei non voleva sentire
storie...
Alla
fine l’uomo la mandò a quel paese e si
sedette accanto a Ziva.
-
Come stai?-
-
Sto bene... sono solo un po’ scossa...
non si preoccupi...- fece lei alzando il viso e cercando di fare un
sorriso.
-
Scusa se non mi sono presentato prima...
sono Yanir Afek... e lui è Badir...-
-
Io sono Ziva David... -
-
E devi essere anche il motivo segreto per
cui Anthony è venuto in questo paese disgraziato...-
Lei
non rispose e fece un sorriso amaro.
Nel
frattempo il lupo aveva preso ad
annusarle la mano e a leccargliela con insistenza.
Forse
Ziva gli stava simpatica...
Con
un gesto incondizionato prese a fargli
il solletico tra le orecchie.
-
Ed anche colpa mia se Tony ora è in
queste condizioni...-
-
Non è vero... è colpa di quel
mercenario...-
Lei
scosse la testa.
-
Se l’avessi protetto...-
-
Non potevi fare niente... eri legata come
un salame...- le mise nuovamente un braccio intorno alle spalle - Non
è stata
colpa tua... hai capito?-
-
Ma io...-
-
Guarda che se non rispondi che non è
stata colpa tua Badir ti mangia la mano...- scherzò
l’uomo osservando il lupo
mentre si strusciava contro la ragazza.
-
Va bene... non è stata colpa mia!- fece
lei cercando di sorridere.
Dopo
non parlarono più.
“Giuro
che se riesce a sopravvivere lo
terrò il più possibile lontano da me... non posso
permettere che gli succeda
qualcosa per causa mia...” pensò Ziva passandosi
una mano tra i capelli neri.
Sapeva
che quella sarebbe stata una delle
cose più difficili che aveva mai fatto...
Ma
doveva farlo...
Per
il bene suo e soprattutto per il bene
di Tony...
Le
ore passarono lente... pareva che il
tempo si fosse fermato...
I
dottori non accennavano neanche ad uscire
dalla sala operatoria...
Ziva
era sempre più nervosa...
Il
presentimento che l’operazione non
stesse andando bene era vivo dentro di lei...
Il
presentimento che non avrebbe mai più
potuto incontrare gli occhi di Tony...
Il
presentimento che avrebbe dovuto vivere
con un'altra morte innocente sulla coscienza...
E
il presentimento, anche se pareva più una
certezza, che non sarebbe riuscita a trovare un’altra persona
disposta a fare
per lei quello che aveva fatto Tony...
Ancora
una volta si chiese come avrebbe
fatto senza di lui se fosse morto...
Ziva
tentò di alzarsi e andare a vedere se
l’operazione stesse andando bene...
Ma
Afek, come del resto aveva fatto ogni
altra volta che lei ci aveva provato, le mise prontamente una mano sul
ginocchio per fermarla, e le rivolse una occhiata di ammonimento.
Il
suo avvertimento era chiaro...
“Stai
a cuccia!”
Lei
sorrise e appoggiò la testa al muro
cercando di non pensare a nulla e in breve si lasciò
trasportare nel mondo dei
sogni...
Anche
se l’immagine del viso ricoperto di
sangue di Tony e la risata sadica di Abdal continuava a tornarle in
mente...
A
quanto pare questa volta non poteva
scappare dalla realtà neanche rifugiandosi nei sogni...
Tel
Aviv 16:31 ora locale
Clinica
“Meyudim”
-
Non abbandonarmi anche tu...-
Tony
la fissa deluso perché lei non ha mantenuto la promessa...
Tony
sorride perché è quello il suo modo per
mascherare il dolore...
Tony
che gioca...
Tony
che ride...
Tony
che la bacia...
Tony
con il viso sporco di sangue che lotta tra la vita e la morte...
-
Non abbandonarmi anche tu...-
Ziva
si svegliò di soprassalto...
-
Hai dormito bene?- le chiese Afek
avvicinandosi a lei e porgendole un caffè.
Lei
lo prese e mormorò qualcosa come un
grazie.
Calò
il silenzio.
-
Perché lo ha fatto?-
-
Che cosa?- domandò confuso il vecchio -
Il caffè? Beh... mi sembrava che ne avessi bisogno...-
Ziva
abbassò la testa e sorrise per la
prima volta quel giorno...
Ora
capiva perché Tony si era trovato tanto
bene con lui...
Erano
praticamente identici...
Avevano
persino la stessa tecnica per
sviare le domande alle quali preferivano non rispondere...
Alzò
e lo fissò con l’occhiata che di
solito riservava a DiNozzo...
Lui
sospirò...
-
Non ti si può nascondere nulla vero?-
fece grattandosi la testa nervosamente.
Sospirò
di nuovo e vuotò il sacco...
-
Anthony mi ricorda mio figlio... sono
entrambi due adorabili teste di legno... cocciuti come un mulo...
superficiali...
irritanti a volte... ma in fondo sono dei bravissimi ragazzi...-
Ziva
annuì e sorrise di nuovo...
Una
descrizione migliore di Tony non si
poteva fare...
-
Dov’è suo figlio ora?-
Afek
si incupì...
-
E’ morto pochi anni fa a causa
dell’attentato di un kamikaze... e con lui poco tempo dopo mi
ha lasciato anche
mia moglie...-
Il
sorriso morì sulle labbra di ziva che
tornò a fissare il pavimento...
-
Mi dispiace... capisco fin troppo bene
cosa vuol dire perdere delle persone care...-
Afek
fece un mezzo sorriso e accarezzò
dolcemente la testa grigia di Badir.
Ziva
continuò a sorseggiare il suo caffè
fissando quegli occhi ambra che parevano tanto umani...
Nemmeno
due minuti dopo il dottore uscì
dalla sala operatoria.
La
donna non perse tempo: si alzò di scatto
e corse verso di lui...
-
Dottore... come sta Tony?- chiese tutto
di colpo.
*
Ragazzi ribadisco di nuovo che non so se
questa clinica benedetta esista veramente... ma visto che si sta
intrecciando
così tanto con la vita dei protagonisti farò
delle ricerche...
* Spero di aver reso
bene i pensieri di
Ziva che negli scorsi capitoli avevo un po’ trascurato per
rendere i capitoli
più scorrevoli e dinamici... aspetto le vostre recensioni eh!