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Autore: eLiSeTtA    09/02/2009    10 recensioni
Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per staccarsi dall’abbraccio di Tony...
Un po’ per il proprio orgoglio...
Un po’ perché se fosse rimasta con lui un minuto in più era sicura che non sarebbe riuscita ad abbandonarlo...
Mettendo però a rischio la sua vita...
E questo lei non poteva permetterlo assolutamente...
Così si incamminò verso la porta.
Arrivata alla soglia mise una mano sullo stipite e si girò verso di lui.
- Addio Tony...- E, dopo averlo guardato negli occhi per l’ultima volta, sparì.
ff di elisa_93, a parere di eLiSeTtA uno dei suoi migliori lavori... sta a voi decidere, oh carissimi lettori!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! Eccomi tornata!!! Scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto... ma la scorsa settimana qui a Catania era festa e ne ho voluto approfittare...  scusate il mio egoismo... XP

Che sarà successo a Tony?!? Scopritelo leggendo!!!

 

 

 

 

14. Tra vita e morte

 

 

 

 

Tel Aviv 10:10 ora locale

Proprietà di Yanir Afek

 

- No! Che gli hai fatto bastardo!- gridò Ziva con gli occhi offuscati dalle lacrime rimettendosi dritta e cercando di avvicinarsi di più a Tony...

Abdal rise di gusto vedendo quella scena.

- Lui avuto quello che meritava! Lui volere fare eroe... lui morto! E ora tu morire...- e puntò la pistola verso la testa della ragazza senza mai smettere di sorridere - Shalom!-

Ziva non se ne curò e continuò a fissare il corpo inerme di DiNozzo come se non potesse più distogliere lo sguardo...

Che quel bastardo la uccidesse pure...

Tanto ormai non aveva più nessuno al mondo...

Lentamente poggiò la sua fronte sulla spalla del ragazzo e cominciò a piangere...

Perché tutte le persone a cui teneva erano destinate a morire?

Perché la vita era così ingiusta con lei?

Aspettò con impazienza il proiettile...

Almeno così avrebbe raggiunto tutte le persone che amava...

Sarebbe finalmente stata felice...

E più nessuno sarebbe morto a causa sua...

La morte era la soluzione migliore...

Un urlo però la costrinse al alzare lo sguardo e ad abbandonare i suoi pensieri.

- Vai Badir!-

Il lupo si avventò sul mercenario proprio mentre stava per sparare a Ziva...

Afferrò tra i denti il polso dell’uomo spezzandolo come fosse un rametto secco.

Poi gli si gettò addosso facendolo cadere di spalle per terra...

L’uomo non potè fare niente mentre l’animale lo graffiava e lo riempiva di morsi...

Alla fine, Badir, stanco di giocare gli spezzò il collo con un sonoro e inquietante crack, ponendo finalmente fine alla vita di quell’uomo orribile e senza scrupoli.

- Stai bene?- chiese Afek a Ziva mentre la liberava dalle corde, che nel frattempo aveva osservato la scena compiaciuta.

Finalmente quel bastardo era morto...

Aveva avuto quello che si meritava...

Anche se avrebbe preferito farlo fuori con le proprie mani...

Conosceva una cinquantina di modi piuttosto crudeli e dolorosi...

- Ehi! Stai bene?- ripetè il vecchio, mentre pensava a liberare anche DiNozzo.

Lei trasalì e ritornò alla realtà...

La dura realtà...

- E’ morto...- rispose lei posando lo sguardo su Tony.

Stavolta fu Afek a trasalire...

Mentre guardava DiNozzo i suoi occhi verde opalino si oscurarono diventando verde scuro come le più segrete profondità del mare...

Non di nuovo...

Non proprio ora che era riuscito a riprendersi...

L’ ex medico controllò il polso del ragazzo preoccupato.

- No... è ancora vivo... ma il battito è debole... anzi debolissimo... dobbiamo sbrigarci altrimenti ci muore...-

Si strappò un pezzo di maglietta e ordinò alla ragazza di premerlo contro la ferita per far fermare un po’ il flusso del sangue, poi si passò una mano tra i capelli nervoso e indeciso sul da farsi...

- Va bene... aiutami a portare Anthony sul furgone!- fece prendendo il ragazzo per un braccio, poi si rivolse al lupo che era ancora chinò sul mercenario - Vieni Badir! Non devi cibarti di quel coso schifoso...-

Quello alzò la testa dal corpo martoriato di Abdal e trotterellò verso il padrone leccandosi il muso sporco di sangue.

Ziva prese Tony per l’altro braccio e insieme ad Afek lo caricò sul retro del furgone.

- Io resto con lui...- disse la donna.

L’uomo annuì e si andò a mettere nella cabina del guidatore insieme a Badir.

La ragazza ebbe appena il tempo di stringere a se Tony che il furgone partì a tutta birra verso la casa.

- Che sta facendo?!? Dobbiamo andare in ospedale!- gridò allarmata.

- Avete preso la via sbagliata! Di qui non si scende con la macchina! Dovevate usare la via sul retro della casa! Quella porta direttamente a livello della strada! Reggiti forte! Non abbiamo molto tempo!-

Si diede della stupida...

Prima avrebbero dovuto cercare tutte le vie di uscita possibili...

Aveva commesso l’ennesimo errore...

E forse questo sarebbe costato la vita di Tony...

Premete leggermente il pezzo di stoffa che le aveva dato Afek sulla parte sinistra del viso del ragazzo tentando di fermare l’emorragia facendogli però emettere qualche gemito di dolore...

- Stai tranquillo... ci sono io con te...- gli sussurrò.

Lui sentendo la sua voce parve calmarsi...

Era conciato davvero male...

Nel giro di un paio di giorni Ziva aveva perso Sara e stava per perdere anche Tony...

Ed entrambe le cose erano successe per colpa sua...

Neanche le parole di incoraggiamento che Afek le diceva dalla cabina del guidatore la rincuoravano...

DiNozzo diventava sempre più freddo e il sangue che fuoriusciva dalla ferita non accennava nemmeno a fermarsi...

- Stai tranquilla... io abito a dieci minuti dalla clinica “Meyudim”... stiamo per arrivare... Anthony si salverà...- le comunicò l’uomo.

Perché la voleva illudere?

Sapeva benissimo come sarebbe finita...

Anche se non l’avrebbe mai accettato...

Anche se non poteva neanche sopportare l’idea che Tony la lasciasse da sola...

Lei lo sapeva...

L’avrebbe lasciata esattamente come avevano fatto anche gli altri che aveva amato...

- Ti prego resisti... non puoi abbandonarmi pure tu... ti prego...-

E così dicendo lo strinse forte a se...

Ora capiva quello che aveva provato Tony vedendola andare via da lui...

Lo stava perdendo e non poteva fare nulla per evitarlo...

Quel senso di impotenza le era del tutto estraneo e la rendeva molto confusa e spaventata...

Non poteva perdere anche Tony...

Le sarebbe stato impossibile continuare a vivere...

Non riusciva più nemmeno a immaginarsi la sua vita senza di lui!

Sentì una mano tremante e fredda poggiarsi sul suo viso e alzarlo...

- Tony...- sussurrò Ziva con la voce rotta dai singhiozzi.

La guardava con dolcezza mentre cercava di tenere a bada il dolore per almeno un momento...

Ma poi la mano di Tony gli ricadde stancamente sul petto e lui si abbandonò tra le braccia della ragazza...

- Muoviti! Abbiamo pochissimo tempo!- gridò la donna disperata rivolta ad Afek.

Lui non se lo fece ripetere due volte e andò a tavoletta mentre il povero Badir di nascondeva la testa tra le zampe e guaiva spaventato...

Dopo circa due minuti di viaggio straziante raggiunsero la clinica “Meyudim”.

Afek mandò Badir verso le porte per richiamare l’attenzione e fare così arrivare i soccorsi e nel frattempo raggiunse i ragazzi che stavano sul retro...

Anthony era pallidissimo...

Non c’era tempo da perdere...

Salì sul retro del furgone e controllò il battito...

Ancora più debole di prima...

Nel frattempo arrivarono anche i medici, presero il ragazzo e lo portarono all’interno dell’edificio su una barella.

- Dobbiamo portarlo immediatamente in sala operatoria! Veloci!- gridò un uomo sulla quarantina che aveva tutta l’aria di essere il primario.

- Cosa gli è successo?- chiese avvicinandosi a Afek e alla ragazza.

- Gli hanno sparato...- rispose Ziva ancora scossa e con il viso rigato dalle lacrime.

- Voi state bene?-

- Si...- fece l’ex medico mettendo un braccio sulle spalle della donna per darle forza.

- Va bene... faremo di tutto per salvarlo signorina...- e così dicendo il dottore andò verso la sala operatoria.

Stancamente la ragazza si accasciò su una sedia e si mise le mani sul volto.

Sentì Afek litigare con una infermiera a causa di Badir...

Cercava in tutti i modi di convincerla che era buonissimo e che era solo un cucciolo ma lei non voleva sentire storie...

Alla fine l’uomo la mandò a quel paese e si sedette accanto a Ziva.

- Come stai?-

- Sto bene... sono solo un po’ scossa... non si preoccupi...- fece lei alzando il viso e cercando di fare un sorriso.

- Scusa se non mi sono presentato prima... sono Yanir Afek... e lui è Badir...-

- Io sono Ziva David... -

- E devi essere anche il motivo segreto per cui Anthony è venuto in questo paese disgraziato...-

Lei non rispose e fece un sorriso amaro.

Nel frattempo il lupo aveva preso ad annusarle la mano e a leccargliela con insistenza.

Forse Ziva gli stava simpatica...

Con un gesto incondizionato prese a fargli il solletico tra le orecchie.

- Ed anche colpa mia se Tony ora è in queste condizioni...-

- Non è vero... è colpa di quel mercenario...-

Lei scosse la testa.

- Se l’avessi protetto...-

- Non potevi fare niente... eri legata come un salame...- le mise nuovamente un braccio intorno alle spalle - Non è stata colpa tua... hai capito?-

- Ma io...-

- Guarda che se non rispondi che non è stata colpa tua Badir ti mangia la mano...- scherzò l’uomo osservando il lupo mentre si strusciava contro la ragazza.

- Va bene... non è stata colpa mia!- fece lei cercando di sorridere.

Dopo non parlarono più.

“Giuro che se riesce a sopravvivere lo terrò il più possibile lontano da me... non posso permettere che gli succeda qualcosa per causa mia...” pensò Ziva passandosi una mano tra i capelli neri.

Sapeva che quella sarebbe stata una delle cose più difficili che aveva mai fatto...

Ma doveva farlo...

Per il bene suo e soprattutto per il bene di Tony...

Le ore passarono lente... pareva che il tempo si fosse fermato...

I dottori non accennavano neanche ad uscire dalla sala operatoria...

Ziva era sempre più nervosa...

Il presentimento che l’operazione non stesse andando bene era vivo dentro di lei...

Il presentimento che non avrebbe mai più potuto incontrare gli occhi di Tony...

Il presentimento che avrebbe dovuto vivere con un'altra morte innocente sulla coscienza...

E il presentimento, anche se pareva più una certezza, che non sarebbe riuscita a trovare un’altra persona disposta a fare per lei quello che aveva fatto Tony...

Ancora una volta si chiese come avrebbe fatto senza di lui se fosse morto...

Ziva tentò di alzarsi e andare a vedere se l’operazione stesse andando bene...

Ma Afek, come del resto aveva fatto ogni altra volta che lei ci aveva provato, le mise prontamente una mano sul ginocchio per fermarla, e le rivolse una occhiata di ammonimento.

Il suo avvertimento era chiaro...

“Stai a cuccia!”

Lei sorrise e appoggiò la testa al muro cercando di non pensare a nulla e in breve si lasciò trasportare nel mondo dei sogni...

Anche se l’immagine del viso ricoperto di sangue di Tony e la risata sadica di Abdal continuava a tornarle in mente...

A quanto pare questa volta non poteva scappare dalla realtà neanche rifugiandosi nei sogni...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tel Aviv 16:31 ora locale

Clinica “Meyudim”

 

- Non abbandonarmi anche tu...-

Tony la fissa deluso perché lei non ha mantenuto la promessa...

Tony sorride perché è quello il suo modo per mascherare il dolore...

Tony che gioca...

Tony che ride...

Tony che la bacia...

Tony con il viso sporco di sangue che lotta tra la vita e la morte...

- Non abbandonarmi anche tu...-

 

Ziva si svegliò di soprassalto...

- Hai dormito bene?- le chiese Afek avvicinandosi a lei e porgendole un caffè.

Lei lo prese e mormorò qualcosa come un grazie.

Calò il silenzio.

- Perché lo ha fatto?-

- Che cosa?- domandò confuso il vecchio - Il caffè? Beh... mi sembrava che ne avessi bisogno...-

Ziva abbassò la testa e sorrise per la prima volta quel giorno...

Ora capiva perché Tony si era trovato tanto bene con lui...

Erano praticamente identici...

Avevano persino la stessa tecnica per sviare le domande alle quali preferivano non rispondere...

Alzò e lo fissò con l’occhiata che di solito riservava a DiNozzo...

Lui sospirò...

- Non ti si può nascondere nulla vero?- fece grattandosi la testa nervosamente.

Sospirò di nuovo e vuotò il sacco...

- Anthony mi ricorda mio figlio... sono entrambi due adorabili teste di legno... cocciuti come un mulo... superficiali... irritanti a volte... ma in fondo sono dei bravissimi ragazzi...-

Ziva annuì e sorrise di nuovo...

Una descrizione migliore di Tony non si poteva fare...

- Dov’è suo figlio ora?-

Afek si incupì...

- E’ morto pochi anni fa a causa dell’attentato di un kamikaze... e con lui poco tempo dopo mi ha lasciato anche mia moglie...-

Il sorriso morì sulle labbra di ziva che tornò a fissare il pavimento...

- Mi dispiace... capisco fin troppo bene cosa vuol dire perdere delle persone care...-

Afek fece un mezzo sorriso e accarezzò dolcemente la testa grigia di Badir.

Ziva continuò a sorseggiare il suo caffè fissando quegli occhi ambra che parevano tanto umani...

Nemmeno due minuti dopo il dottore uscì dalla sala operatoria.

La donna non perse tempo: si alzò di scatto e corse verso di lui...

- Dottore... come sta Tony?- chiese tutto di colpo.

 

 

 

 

 

 

* Ragazzi ribadisco di nuovo che non so se questa clinica benedetta esista veramente... ma visto che si sta intrecciando così tanto con la vita dei protagonisti farò delle ricerche...

* Spero di aver reso bene i pensieri di Ziva che negli scorsi capitoli avevo un po’ trascurato per rendere i capitoli più scorrevoli e dinamici... aspetto le vostre recensioni eh!

 

  
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