Fumetti/Cartoni europei > I Dalton
Segui la storia  |       
Autore: jarmione    14/09/2015    5 recensioni
[I Dalton]
[I Dalton]Mamma Dalton trova una bambina abbandonata e la tiene con se e i fratelli l'adorano.
divenuta grande la ragazza scompare e i fratelli, che si trovano al penitenziario, cercano un modo per trovarla.
tra rocamboleschi tentativi di evasione, nuovi amori e divertimento i quattro fratelli riusciranno a trovarla?
Genere: Avventura, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Niente premessa, ci vediamo in fondo *fugge via*




Vennero messi in due celle differenti.
Peabody si diede subito da fare avvisando persino Mamma Dalton.
Quando i Dalton furono nella loro cella, Joe non mancó di dire la sua opinione a riguardo "Perfetto!" Esclamò "adesso che quella ragazzina è qui possiamo dire addio ai nostri piani di evasione"
Gli altri furono sbalorditi di questa sua uscita "Joe, guarda che siamo evasi grazie a lei" gli fece notare William
"Non c'entra niente ci sarà fra i piedi! E poi farebbe sicuramente la spia"
"Ma prima eri felice che fosse con noi" brontoló Averell "e non è una spia"
"Tu sta zitto Averell!"
"Averell ha ragione" si intromise Jack "eri felice che fosse con noi e adesso ti da fastidio" il suo sguardo si fece minaccioso "qual'è il tuo problema?"
Anche Joe lo fulminó "Il mio problema? Stai alzando troppo la cresta"
"Io amo Evelyn e sono felice che sia con noi" continuó "magari saprà farci evadere senza piani idioti come i tuoi"
"Adesso è troppo" saltó addosso a Jack mentre William cercava di fermarlo insieme ad Averell.
Jack non reagì fino a che non sentì una frase che lo fece andare in escandescenza "Tu non meriti Evelyn"
Joe venne scaraventato, senza preavviso, dall'altra parte della cella da un pugno in pieno viso sferrato da Jack.
Quando si riprese vide il fratello sopra di lui con lo sguardo di fuoco.
Nessuno di loro aveva mai reagito alle sue sfuriate e questo lo aveva lasciato senza parole.
Era comunque palese, non solo per quella frase, che anche a Joe piaceva Evelyn ed essendo abituato ad avere tutto ciò che voleva, evasione a parte, non accettava che qualcuno gliela soffiasse.
Ma era troppo scioccato per la reazione di Jack per rispondere o reagire.
Il fratello non fiató e usando la forcina che Joe utilizzava di solito uscì dalla cella sbattendo la porta.
Per un attimo non credette di essersi ribellato a suo fratello maggiore, era qualcosa di inconcepibile, specie se si trattava di una ribellione per una donna.
Pensó fosse una cosa stupida ma poi si disse che Evelyn era tutto tranne che qualcosa di stupido per cui battersi.
Era Joe a non meritarsi Evelyn non lui.
Percorse l'intero corridoio fino alla cella di lei, che era tenuta sotto controllo da Emmet e Pit.
"Per favore fatemi entrare"
Emmet e Pit si guardarono "Che vuoi fare Jack Dalton?" Chiesero "con quella faccia ben poco"
Jack si era completamente dimenticato dei lividi in faccia per via degli schiaffi di Joe.
Era così infervorato che non sentiva nemmeno dolore.
"Ho chiesto di entrare"
Emmet e Pit si guardarono e poi lo fecero passare
"Dieci a uno che lei lo prende a schiaffi"
"Ci sto"
Una volta dentro Jack osservó Evelyn sdraiata sulla branda.
I capelli biondi di lei ondeggiavano sfiorando il pavimento.
Era la visione più angelica che Jack avesse mai visto.
"Grazie Evelyn"
"Non ringraziarmi" si mise a sedere e lo guardó in faccia "oh mio dio Jack" preoccupata si alzò e si avvicinò a lui.
Non aveva niente per medicarlo e passó delicatamente una mano sui lividi e i graffi come se potesse dargli sollievo "che ti è successo? Chi è stato?"
"Non è niente" prese la mano di lei fra le sue "tu stai bene?"
"Che importa di me, ma guardati" sospiró "devi andare in infermeria"
"Evelyn calmati" cercó di farla tranquillizzare "sto bene, non mi serve l'infermeria e non sento dolore...per ora"
Evelyn si arrese e lo fece sedere.
A giudicare da come erano formati i lividi doveva essere stato qualcuno con una grande forza o una grande rabbia.
Jack Dalton non aveva nemici e anche se li avesse avuti non aveva mai dato fastidio a nessuno.
L'unico che poteva aver fatto un lavoro del genere era Joe...solo lui.
"Perché?" Chiese destando uno sguardo interrogativo da parte di Jack "perchè ti ha fatto questo?"
Specificó.
L'uomo capi e sospiró senza rispondere "Te l'ho detto, non preoccuparti non è lui il mio problema" le mise una mano intorno alle spalle e le diede un bacio sulla fronte. 
"Non può trattarvi così e fare il capo" si liberó dalla presa "Jack non va bene così, adesso mi sente e vedrà"
"No Evelyn aspetta!"
Poi la cella si spalancò ed entrarono William ed Averell.
"Sorellina!" Nonostante tutto Averell era sempre lo stesso, si avvicinò e la prese fra le braccia stringendola forte.
"Sei ridotto male" constató William avvicinandosi al gemello "tutto ok?"
"Si sto bene"
"Averell ti prego mettimi giù mi stai uccidendo" pigoló Evelyn sentendo le braccia di Averell stringersi più forte intorno alla vita.
"Scusa" la rimise a terra "Joe è stato davvero cattivo"
"Adesso sarà ancora li a dare colpi contro al muro" proseguì William "finirà nella cella di Stinky Bill"
"Ma che è successo?"
"Niente" risposero in coro i fratelli.

****************

L'urlo di rabbia, emesso da Joe, fece tremare l'intero penitenziario tanto che si chiese lo scompiglio che può aver portato.
Era in ginocchio e sbatteva i pugni a terra come se fosse un bambino che faceva i capricci.
Si sentiva oppresso, manipolato nonché furibondo.
Essendo il fratello maggiore era abituato a comandare e dirigere i fratelli ma quella volta venne sottomesso.
Nessuno si era mai ribellato a lui MAI!
Adorava i suoi fratelli ma adorava anche essere il capo e vedere che gli si erano ammutinati contro per via di una donna lo fece andare in escandescenza.
Però, pensó, la donna in questione era Evelyn.
Si mise seduto in un angolo.
Possibile che fosse arrivato a tanto? A picchiare Jack per lei?
Di solito dava sberle ad Averell perché era talmente idiota da uscire con qualche stupidaggine al momento sbagliato, ma gli altri non li aveva mai toccati.
Era davvero caduto così in basso?
Non poteva negare a se stesso che Evelyn era comunque l'unica persona di sesso femminile, oltre alla madre, a cui voleva bene e sapendo che non era sua sorella di sangue fece aumentare il tutto tramutandolo in altro.
Si rese conto che era l'unica donna che avesse mai amato.
Caló la notte.

**************

Il penitenziario era nel pieno del sonno e tra i corridoi si sentiva il russare dei detenuti.
Jack e i fratelli erano rimasti con Evelyn e si erano addormentati tutti vicini.
Evelyn fra le gambe di Jack con la testa appoggiata al suo petto, William ed Averell con le teste l'una contro l'altra.
Era a malapena mezzanotte e persino le guardie si erano addormentate.
La serratura della cella scricchioló è un ombra si stagliò contro al muro.
Si avvicinò ai quattro, che dormivano, facendo attenzione a non fare rumore.
Allungó una mano e la posó sulla spalla di Evelyn scuotendola leggermente.
Evelyn mugugnó e lentamente aprì gli occhi.
Quando riuscì a mettere a fuoco vide un ombra davanti a se e fece per gridare ma una mano si posò sulla sua bocca.
"Tranquilla non urlare" con la mano libera accese un fiammifero e fece abbastanza luce da illuminare la sua faccia.
Pian piano levó la mano.
"Lucky Luke?"
"Se facciamo alla svelta tra un paio di ore sarete in Messico"
"C-cosa?" Era confusa e credette di non aver capito bene "ragazzi svegliatevi" sveglió gli altri e quando tutti furono in piedi lo guardarono "ho capito bene? In Messico?"
"Si hai capito bene"
"C'è qualche trucco?" Domandó William ancora più sorpreso.
"Nessun trucco...dov'è Joe?"
I quattro si guardarono "Lui non credo che verrà" disse Jack dando vita al pensiero di tutti.
Luke fece loro cenno di seguirlo ed uscirono dalla cella e anche dal penitenziario dove trovarono quattro cavalli, più quello di Luke, ad attenderli.
"Forza salite" aiutó Evelyn
"Perché ci aiuti?" Chiese lei una volta in sella.
"Perché sei innocente"
"E loro?"
"Per quanto criminali siano sono sempre stati manipolati da Joe" rispose Luke "non sono cattivi" poi si rivolse agli altri "raggiungete il campo dei Braccia Rotte, troverete Lupo Pazzo che vi darà un po' di provviste e poi raggiungete il Messico"
I tre fratelli annuirono e partirono.
"E Joe?" Chiese Evelyn "alla fine nemmeno lui è cattivo...come farà?"
"Lo sorveglierò io, un po' di tempo solo non gli farà male" ridacchiò al pensiero "coraggio piccola altrimenti non ce la fai" diede un colpo sul dorso del cavallo e questo parti al galoppo raggiungendo gli altri.
Arrivati al campo indiano trovarono Lupo Pazzo e Vero Falco ad aspettarli, dietro di loro due enormi indiani facevano la guardia.
"Grande viso pallido solitario ci ha avvisati che sareste passati di qua e ci ha chiesto di preparare provviste" spiegó vero falco mostrando un carretto con cibo e acqua per due settimane.
"E questo è un porta fortuna omaggio" Vero Falco sorrise e tiró fuori un acchiappa sogni appendendolo al collo del cavallo di Averell.
"Uuh un acchiappa sogni!"
"Shh" lo fecero zittire in quanto la notte, per via del silenzio, c'era eco in tutta la valle.
"Andate" continuó Lupo Pazzo "e che il grande spirito Manitù vi protegga"
"Grazie" partitono alla volta del Messico. Ci misero un paio di ore.
Raggiunto il confine Evelyn si voltò.
Il penitenziario si riusciva a scorgere in lontananza e così anche il campo indiano.
Cercó persino la casa di Mamma Dalton ma non si vedeva.
Cosa avrebbe detto la mamma se non li avesse più visti?
Per un attimo volle tornare indietro ma poi pensó che se fosse tornata sarebbe comunque evasa, salvo complicazioni, con uno dei piani di Joe arrivando proprio in Messico.
Forse era meglio attendere e....scosse la testa.
No, Joe no.
Avrebbe fatto rapine e mandato nuovamente dentro tutti e lei non voleva perdere di nuovo i fratelli a causa sua.
Diede un ultimo sguardo al penitenziario e ripartì al galoppo.
Nuova vita, nuova identità.

**************

Il mattino seguente l'allarme del penitenziario risuonò in tutte le celle.
"Allaaaaarme!" Gridó Peabody "i Dalton sono evasi!"
La notizia giunse alle orecchie di Joe, che si svegliò di scatto e si aggrappò alle sbarre della finestra.
"I Dalton sono evasi" ripetè la signorina Betty "e senza lasciare tracce o segni di scavi"
"Ehi" Joe agitó le braccia attirando l'attenzione "io sono qui!"
"Joe Dalton?" Peabody rimase scioccato, i tre fratelli e la ragazza erano scomparsi e Joe no? "Non sei evaso?"
"Ma se sono qui come posso essere evaso?" ignoró il resto del discorso di Peabody e poi li lasció organizzare le ricerche.
Come avevano fatto a scomparire senza di lui? Non erano in grado di organizzare niente!
Uno strano pensiero lo invase e più ci pensava più era concreto.
Evelyn.
Lei li aveva fatti uscire una volta e forse anche quella.
Erano sicuramente evasi...e non lo avevano portato.
Volle piangere ma si trattenne, lui era un duro.
Erano riusciti a scappare e se ci erano riusciti davvero a quest'ora erano sicuramente in Messico.
Sbraitò e urló con quanto fiato aveva in gola tirando un calcio al muro.
Come osavano mollare Joe Dalton?
Gliel'avrebbe fatta pagare.




Ciao!!! Lo so sono davvero cattiva uccidetemi pure (però non saprete mai come finirà XD)
DOMANDA!! Potete scegliere un numero tra 10 e 20?
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > I Dalton / Vai alla pagina dell'autore: jarmione