Capitolo
5: viaggi, arrivi, saluti e via dicendo…
Jiulia
Moore, gg19/12, ore13:30, binario 9 e 3/4 , stazione
di King’s cross, Londra.
-Ed,
vieni, ti presento i miei!- dico trascinando il mio
(finalmente) ragazzo fuori dal gruppo. Anche gli altri si sparpagliano
per il
binario cercando i propri genitori (non sembra, ma
c’è un casino incredibile in
‘sto posto!). –Lia, come mai i miei stanno parlando
con i tuoi?- bella domanda.
Come mai?? -emh… boh? Come faccio a saperlo, scusa?? Si
saranno incontrati e
conoscendo mia madre avranno iniziato a parlare…- -si, beh,
questo lo
immaginavo, ma di cosa stanno parlando??- altra bella
domanda… non sembra ma
quando vuole sa essere molto perspicace (se non si capisce sono
ironica, ma
questo non vuol dire che il mio ragazzo sia uno stupido, capito??)
–Ed, mi dici
come faccio a saperlo??- arrossisce. Cavolo, com’è
carino quando arrossisce
(^\\\^)… ok, adesso è meglio se distolgo per un
solo istante la mia mente da
lui e che trovo una ragione logica per cui i nostri genitori si stanno
parlando. –Ed, tu non gli hai mica detto niente, vero??- -
no. Come facevo?? Ci
siamo messi insieme… aspetta che conto… 18 giorni
fa, e nel mese di dicembre i
miei non mi inviano mai lettere. Piuttosto, tu? Hai detto qualcosa?-
-stesse
tue ragioni… ma allora siamo a posto!- -in che senso?- -ah
boh, c’avevo voglia
di dirlo- mi sorride. Com’è carino quando
sorride!! (^///^). –ciao sorellina!!-
mi volto di scatto e vedo quel decerebrato di mio fratello Blake con un
sorriso
a trentadue denti mentre guarda la mia mano dentro quella di Ed.
divento
completamente rossa mentre Ed si stacca. –oh, non ce ne
bisogno- dice il
decerebrato sventolando in aria la mano destra con fare saccente.
–so già
tutto. E anche mamma e papà lo sanno ed immagino che adesso
anche i tuoi lo
sappiano- Ed mi guarda con rimprovero mentre fisso ad occhi sgranati
Blake.
-m-ma… co-co-come…?- -oh, ho le mie fonti- -dimmi
che è stato che lo uccido!!-
urlo sull’orlo di una crisi isterica. -eheh… me
l’aveva detto che sarebbe stato
divertente… comunque, il nome Demetra ti dice niente?- -
i-i-io la a-a-ammazzo,
giu-giuro ch-che la amma-ammazzo…-
sibilo a denti stretti
evitando di urlare. Demetra è mia cugina. O
meglio, era
mia cugina. È al primo anno, e non oso nemmeno immaginare
come abbia fatto a scoprirlo (non che ci volesse una scienza..).
–ciao
ragazzi!- mia madre, Sarah Moore, e mio padre, Richard Moore, si
avvicinano con
i genitori di Ed, Michael e Janet Keynes. Voglio sprofondare. Come se
non
bastasse arriva anche Clare, la fidanzata di Blake (non chiedetemi come
faccia
a stare con un decerebrato simile, perché proprio non lo
so!), che ci saluta
dicendo: -uh, come sono carini, non trovi Blake?- (ora che ci penso,
credo sia
normale che una cretina si ritrovi a stare con un decerebrato, no?)
-si, Clare,
hai ragione, sono proprio carini-
(0//0) non so cosa mi abbia trattenuto
dal tirare un pugno a Blake, forse nel mio subconscio non voglio fare
una
brutta figura con i genitori di Ed. –io e te ce la vediamo
dopo Blake, e non
pensare che avrò pietà- sibilo. –hai
detto qualcosa sorellina?- -chi, io? No,
non ho detto proprio niente- rispondo lanciandogli un occhiata omicida.
Credo
che i miei abbiano sentito, e non solo loro. Ed intanto è
alla ricerca di una
via d’uscita, infatti si sta guardando intorno sperando che
qualcuno dei nostri
venga a salvarci. –beh, campione, era ora che ti trovassi una
ragazza, non
trovi?- fa il sig. Keynes per tentare di sollevarci il morale. Apprezzo
il suo
tentativo, ma la mia allegria non vuole saperne di risalire da sotto le
scarpe.
Ed abbozza un sorriso. –come va mamma?- -bene tesoro, ho qui
le tue valige con
i vestiti puliti, dammi il baule forza-
Ed passa il suo baule a sua
madre mentre io faccio casualmente cadere il
mio sul piede di Blake. -ahia!- -ops, scusa- - Jiulia, amore, le tue
cose sono
già a Victoria’s Hollow, le ho lasciate a
Emanuele, così non hai bisogno di una
scusa per andare a salutarlo, ok?- -va
bene mamma- -chi è Emanuele?- mi bisbiglia con aria truce
Ed. –mai sentito
parlare di amici d’infanzia?- gli rispondo sempre
bisbigliando. –bimba, che ha
Tinkerbell? Non sembra stia molto bene- - lo so papà,
è un po’ di tempo che fa
così diciamo da quando Blake le ha dato da mangiare i semi
di Mandragora-
rivolgo un’altra occhiata omicida al decerebrato.
–mentre sei via la porto dal
veterinario, che ne dici? Poi appena è guarita te la mando-
-grazie papi,- rispondo
passandogli la gabbia dove sta la mia civetta. –beh, direi
che siamo a posto…
possiamo andare?- chiede Ed speranzoso. –ma sì,
andate a cercare i vostri
amici. Io vi aspetto qua fuori davanti al furgoncino giallo- sospiriamo
di
sollievo. Dopo baci, bacini e baciotti io e Ed siamo finalmente liberi
(naturalmente abbiamo lasciato le valige da caricare a
Blake… muahaha). –non
dire mai più “Ed ti porto dai miei”,
capito?- -volentieri-
Edmund
Keynes, gg19/12, ore 14:05, pulmino giallo, verso
Victoria’s Hollow
allora??? che ve ne pare?? ho postato tutti insieme i primi cinque capitoli perchè ho appena capito come si usa l'html e la storia era già in cantiere da un po'... me lo lasciate un commentino?? grazie in anticipo!!!
skannerizzata