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Autore: skyewardlover    14/09/2015    1 recensioni
Raccolta di lettere che vari personaggi scrivono a Harry Potter per permettergli di conoscere i suoi genitori come avrebbe dovuto. Un tributo a James e Lily Potter, per il loro immenso sacrificio.
Percè senza di loro, non ci sarebbe mai stata nessuna storia da raccontare.
- 29 Aprile 1996: Sirius Black
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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29 Aprile 1996




Harry,
 
non ho potuto fare a meno di notare quanto fossi sconvolto, l’altro giorno e mi sarebbe piaciuto avere più tempo per parlarti di tuo padre.
Trovo così ingiusto che io conosca così tante cose di James, mentre tu così poche.
Tuo padre era una bravissima persona, Harry.
Non dimenticarlo mai.
Il ricordo di Piton potrà non averti mostrato la parte migliore di lui, ma non lasciarti influenzare da un unico episodio.
James Potter è stato tante cose, ma mai cattivo.
Quando ho conosciuto tuo padre per la prima volta, sul treno per Hogwarts, era un bambino felicissimo. La vita gli sorrideva, aveva una famiglia che lo amava e lo incoraggiava, la sua mente sgombra da spaventosi fantasmi del passato. James Potter era la pura essenza della gioia, a undici anni.
Avrebbe potuto scegliere amici normali, altrettanto felici e spensierati.
Invece, scelse me. Me, Remus e…anche Minus.
Al tempo, eravamo tre ragazzini tutt’altro che felici.
Io con il peso di una famiglia che mi rinnegava, Remus con il suo “piccolo problema peloso” e Minus…beh, diciamo che non era il tipo di persona con la quale faresti amicizia di tua iniziativa.
Ancora oggi mi chiedo perché tuo padre scelse proprio noi.
Si caricò sulle spalle tutti i pesi delle nostre coscienze e li fece suoi.
Tu padre insegnò a Minus il senso della vera amicizia, anche se lui non lo capì mai veramente.
Tuo padre rimase vicino a Remus, dopo aver scoperto il suo segreto.
Passò intere nottate nel reparto proibito della biblioteca, insieme a noi, per diventare un Animago e non mancò mai una luna piena. Non abbandonò mai Remus in quelle notti terribili.
James Potter mi diede una casa, quando io non ne avevo più una.
Divenne la mia famiglia.
Divenne mio fratello.
Tuo padre mi conosceva meglio di chiunque altro ed è riuscito a strapparmi dall’oscurità, più di una volta.
Sapeva che non ero come i miei genitori, che un nome non poteva definire la mia natura.
Io vorrei che ricordassi tutto questo di James, Harry.
James era, e rimane tutt’ora, la persona più buona che abbia mai conosciuto.
Insieme a te.
Ma buono non significa privo di difetti. Il mondo non si divide in buono e cattivo, tutti abbiamo dell’oscurità dentro di noi.
Io e James, da ragazzi, eravamo delle pesti, irritanti e spesso arroganti.
Ma avevamo quindici anni!
Non intaccare il meraviglioso ricordo di tuo padre per le stupidaggini che ha fatto da ragazzo.
Le ha fatte, questo è certo.
Però erano altri tempi, Harry.
La guerra non era ancora arrivata, non conoscevamo la morte, l’ingiustizia e il terrore, almeno non nelle sue forme più crudeli.
Io e James avevamo la presuntuosa convinzione di avere il mondo nelle nostre mani, credevamo che niente ci avrebbe mai fermato.
Per questo, Piton e James si odiavano.
Volevano entrambi la stessa cosa: tua madre.
Lily, fino al giorno dei G.U.F.O., era stata molto amica di Piton, anche se ancora oggi mi chiedo come questo potesse essere possibile.
Credo che Piton incolpi James per la fine della sua amicizia con Lily.
La verità è che il loro rapporto era in crisi già da molto tempo, solo che nessuno dei due voleva ammetterlo.
All’epoca del quinto anno, Piton frequentava gente poco raccomandabile. Maghi che poi si sono uniti a Voldemort.
Questi ragazzi, durante il quinto anno, avevano compiuto azioni davvero gravi nei confronti dei nostri compagni con genitori babbani. Un’amica di Lily venne torturata da uno degli amici di Piton.
L’Ordine non vuole che io te lo dica, Harry, ma ai tempi della scuola, Piton è stato convinto della supremazia dei purosague.
E questo a Lily non è mai andato giù.
La loro amicizia era ormai agli sgoccioli e, l’episodio al lago con tuo padre, è stata l’ultima goccia.
Ci siamo comportati da stupidi, io e James, ma quella frase, quel “stupida mezzosangue” ha ferito a morte tua madre.
Piton ha un ricordo distorto di quello che è accaduto, incolpa ancora oggi tuo padre.
James, però, c’entrava ben poco.
Piton e Lily la pensavano troppo diversamente per poter continuare ad essere amici.
Al ritorno a scuola, al sesto anno, le cose iniziarono a cambiare.
Io ero scappato di casa e James mi aveva accolto come un fratello, facendosi carico del mio dolore.
Fu al sesto anno che James e Lily iniziarono a comportarsi…civilmente.
Vorrei poterti dire che è stato amore a prima vista, tra i tuoi genitori, ma sarebbe una bugia.
La verità è che, per gran parte del tempo, si sono detestati.
James era stato un gran cafone da ragazzino, come me naturalmente. Lily, invece, era già molto matura per la sua età.
L’amore è arrivato dopo tanto, tanto tempo.
Solo dopo che James si era dato una regolata e Lily aveva iniziato ad abbassare le sue difese.
Alla fine del sesto anno erano quasi diventati una sottospecie di amici.

Ho visto i sentimenti di James cambiare, solo perché lo conoscevo bene quanto me stesso, altrimenti non me ne sarei mai accorto.
Col passare dei mesi, Lily passò dall’essere la ragazzina a cui fare i dispetti, all’unica ragazza che lo rifiutava (nessuno poteva dire di no a James Potter) e poi divenne l’amore della sua vita.
Quando iniziarono ad uscire insieme, al settimo anno, Lily riuscì a conoscere una parte di James che non aveva mai visto.
Scoprì tutto quello che lui aveva fatto per me, per Remus e Minus e capì che avere James nella propria vita era straordinario.
Avrei tanto voluto che potessi scoprire tutto questo anche tu, Harry.
Tuo padre aveva la capacità di tirare fuori il meglio delle persone, nelle rare occasioni in cui non faceva l’idiota.
Sapeva donare tutto il suo cuore con una semplicità che lasciava chiunque a bocca aperta.
Amava le persone e lo faceva senza preoccupazioni, senza mai chiedere nulla in cambio.
Ha amato me, nel momento in cui ne avevo più bisogno, quando mi sentivo completamente solo.
Mi ha fatto sentire parte del suo mondo e non potrò mai ringraziarlo abbastanza per questo.
James è stato mio fratello, quando ne avevo disperatamente bisogno uno.
Ha amato tua madre con tutto il suo cuore e anche Lily lo ha amato tantissimo.
E soprattutto amava te, Harry.
Ti avrebbe dato qualunque cosa, ti ha dato qualunque cosa.
Perfino la sua vita.
Sono passati quattordici anni da quella notte e non c’è giorno che passi senza che io non senta la mancanza di James Potter.
Eppure, rivedo così tanto di lui in te.
Hai il suo stesso cuore, Harry.
Ed è il regalo migliore che poteva farti.
Quando sarà tutto finito e potremo vivere insieme, mi piacerebbe mostrati alcuni ricordi che possiedo di James e Lily.
Molti ti hanno raccontato di quanto fossero meravigliosi i tuoi genitori, ma vorrei che li vedessi con i tuoi occhi.
 
A presto.
 
Felpato
 
 
 
 
Harry Potter accarezzò con delicatezza la firma del suo padrino, mentre il vento ancora freddo di aprile gli scompigliava i capelli.
Quei capelli così dannatamente simili a quelli del padre.
Harry allungò le gambe sul muretto della guferia, ammirando il castello circondato da un’atmosfera che annunciava l’arrivo della primavera.
Ripiegò la lettera nella tasca della giacca e socchiuse gli occhi, assaporando il pensiero del giorno in cui lui e Sirius sarebbero diventati una famiglia.
Il giorno in cui avrebbe smesso di essere “il ragazzo che è sopravvissuto”.
Il giorno in cui suo padre e sua madre avrebbero smesso di essere solo fantasmi del suo passato.
   
 
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