Si era fatta sera, Talon e Kyla non avevano mai smesso di giocare tra loro: i due sembravano avere un buon feeling.

-Allora, quanti anni hai?- chiesi a Sarah, interrompendo una dettagliata descrizione dell'attentato alla sede di Charlie Hebdo

-La mia età è irrilevante. Continua il racconto- rispose lei fredda

-Stiamo andando avanti da ore… Perché non possiamo prenderci una pausa?- protestai

-Niente pause. Prima finiamo meglio è. Voglio tornare a casa- ribatté stizzita

-D'accordo… Vediamo…- ripresi con aria delusa.

Non potei fare a meno di notare con quanta passione si dedicasse alla scrittura degli appunti: quel lavoro doveva essere veramente importante per lei. Non ero mai andato male a scuola, ma ricordavo bene quanto odiassi prendere appunti. Non riuscivo a capire come quello che accedeva nel mio noioso e piatto mondo potesse avere così tanta rilevanza: insomma, qua c'erano Pokémon, pace, natura incontaminata, e tutto ciò che di bello si può immaginare.

-…E Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repub…-

-…Diciassette- sbottò lei, interrompendo il mio racconto

-Come?- chiesi sorpreso

-Ho diciassette anni… Questo è il primo incarico che ricevo da mio padre e non intendo deluderlo, perciò vorrei chiudere questa storia al più presto… Sono stata egoista, neanche per te dev'essere facile: sei stato catapultato qui, hai perso tutto quello che avevi nel tuo vecchio mondo, e l'unica cosa a cui sono stata in grado di pensare sono questi stupidi appunti. Senti, che ne dici se per oggi ci fermiamo e riprendiamo domani? Avrai fame, ho un sacco di cibo nella borsa…-

-Beh, in effetti avrei un certo languorino- sorrisi.

Per un attimo mi chiesi come potessero quattro barattoli di cibo in scatola entrare in quella borsetta, ma poi realizzai che anche il contenuto del mio zaino era più grande dello zaino stesso. Mi diedi dello stupido per non essermene accorto prima, ma poi mi perdonai attribuendo la colpa della mia disattenzione alla foga del momento.

-È lo stesso principio che si applica per le Poké Ball…- spiegò lei, come se mi avesse appena letto nel pensiero -… Qua dentro tengo anche la bici- proseguì facendomi scappare una risata, anche se non ero del tutto sicuro che quella fosse una battuta.

La osservai mentre accendeva un fuoco e metteva a scaldare della zuppa, dopodiché mi misi al lavoro per riempire le ciotole dei nostri Pokémon con dei deliziosi croccantini che Sarah mi aveva dato. Quando la cena fu pronta sia Talon che Kyla si erano già addormentati da un pezzo, mentre io fremevo per mettere qualcosa di caldo nello stomaco, e quel delizioso profumino che si stava propagando nell'aria non aiutava affatto.

-Passami la tua ciotola- esclamò Sarah tendendomi la mano

Feci per eseguire l'ordine, ma non appena ebbi ruotato il braccio il suo volto divenne una maschera di rabbia

-Brutto bugiardo!- strillò lanciandomi contro il mestolo con il quale stava girando la zuppa -Perché hai mentito? Non dirmi che l'hai fatto solo per il cibo!-

-Cosa? Che stai dicendo?- domandai frastornato

-I Visitatori non hanno il Marchio! Ti sei inventato tutto, vero? Mio padre mi ucciderà!- gridò cercando di non piangere, mentre Kyla, che nel frattempo si era svegliata, era balzata al suo fianco, pronta a sferrare un attacco

-Sarah, ti giuro, mi sono svegliato qui. Non ho mentito riguardo a nulla!- provai a spiegare, mentre Talon, che era balzato sulla mia spalla, ringhiava furioso contro quella che fino a poco prima sembrava essere una sua grande amica

-E allora come lo spieghi il Marchio? Come faccio a fidarmi di te?- sbottò, mentre le lacrime che fino a poco prima aveva trattenuto si tuffavano sull'arida sabbia scavando minuscole buche

-Non lo so! Senti, portami da tuo padre, magari lui saprà dirci di più su questa storia- proposi

-Così penserà che sono una buona a nulla…- sussurrò rannicchiandosi a terra

Osservandola avvertii la stessa sensazione che avevo provato guardando Talon qualche giorno prima, un misto tra compassione e determinazione, che mi spinse ad esclamare -Se tuo padre è una persona tanto intelligente come dici, allora potrà soltanto essere fiero di te. Non ho mai visto nessuno prendere tanto a cuore un incarico in vita mia! Non so nulla di questo mondo ma posso assicurarti che se la gente che lo abita assomiglia anche solo lontanamente a quello che tu mi hai dimostrato quest'oggi, allora posso ritenermi fortunato, perché sono capitato in un posto migliore. Adesso smettila di piangere e porta a termine il tuo incarico!-

I suoi lucidi occhi azzurri si posarono a lungo su di me. Pensai che forse avevo esagerato, non ero abituato ad avere contatti con le persone, e forse questa volta ero stato troppo aggressivo. La vidi alzarsi in silenzio e recuperare le sue cose. Mi arrabbiai con me stesso: avevo appena perso l'unica persona che si fosse mai interessata a me.

-Hai ragione…- mormorò lanciandomi il mio zaino, mentre sul suo volto si dipingeva un'espressione di grinta tale da farmi rabbrividire -… Riempiti la ciotola e alzati in piedi, abbiamo molta strada da fare-.

Angolo dell'autore
"Eh già: dopo una lunghissima assenza, eccomi tornato! Vorrei innanzitutto scusarmi con chi stava seguendo la mia storia, ma sono stato veramente molto impegnato con scuola e lavoro. Comunque, spero di poter continuare adesso e di portare questa Fiction fino alla conclusione. Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono preoccupati per me anche nei messaggi personali, e per farlo, ho deciso che il prossimo capitolo uscirà a brevissimo, visto che questo è un po' corto. Spero apprezzerete, a presto!"