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Autore: hilal    14/09/2015    2 recensioni
Zayn e Louis passano tutto il tempo insieme, e a Liam mancano entrambi. Ma soprattutto Zayn. Tutto parte da qui.
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[Ziam] [Words: 14551] Traduzione.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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I'll get over the way that you got over me

 
Liam sta guardando Iron Man 3 sul portatile, raggomitolato nella sua cuccetta nel silenzio del bus, quando le risate filtrano. Sono facilmente riconoscibili; sia Louis che Zayn hanno delle risate davvero distinguibili, (anche Niall e Harry, ma Niall e Harry sono in hotel, quindi non ascolterà le loro risate questa notte, probabilmente), e Liam mette in pausa il film, ascolta loro due ridere per un momento. È buio nel bus, e non riesce a vedere tra le tende della cuccetta, ma riesce a sentirli muoversi, parlare, farsi vicini. Abbassa lo schermo del computer e spegne la luce, trattiene il respiro, non davvero sicuro del perché, ma—

“Merda, Lou, shh,” Zayn ridacchia, quando arrivano abbastanza vicini alla cuccetta che Liam riesce più o meno a distinguere le loro sagome muoversi. “Penso che Liam stia dormendo, shhhh.”

Louis ride più forte, e poi fa un rumore starnazzante come se stesse cercando di frenarsi. “Davvero?” chiede, un po' incredulo. “È solo mezzanotte o giù di lì, sta già dormendo? Che guastafeste,” ride, e anche Zayn ride, e Liam non pensa che sia con malizia—non lo è mai, certo che non lo è, sono Louis e Zayn—ma brucia comunque un po', anche se sa che stanno scherzando. Vuole quasi riaccendere il pc e riprendere il film, lasciargli sapere che è sveglio e ha sentito, ma—non pensa che si scuseranno, e non è sicuro che lo voglia, perché se lo fanno, allora.

Allora sarebbe malizioso, forse. O offensivo. Sicuramente non uno scherzo. Louis e Zayn non si sono mai scusati per uno scherzo in tutta la loro vita, probabilmente. Sicuramente non con Liam, mai. Non che Liam ne abbia bisogno, o qualcosa. Li conosce. Sa come sono fatti. (Brucia ancora, però).

“Quindi,” Louis sta dicendo, in un sussurro ora, “li facciamo domani, eh?”

“Sì, bello,” Zayn dice in risposta, ancora ridacchiando in un sussurro, la sua voce è acuta d'entusiasmo nonostante il fatto che stia ancora parlando così piano. “Sarà una figata, fratello, non vedo l'ora.”

Si stanno allontanando dalla cuccette, diretti al salotto sul retro probabilmente, e Liam libera il respiro, lentamente. Guarda in basso al suo portatile, a malapena visibile e lievemente ronzante tra le sue mani. Lo apre, raggiunge la sua borsa per le cuffie, e se le mette. Non sa cosa si faranno Louis e Zayn domani, (tatuaggi, probabilmente; avrebbe senso, in ogni caso), e si dice molto fermamente che non gli importa, perché non è il loro tutore e loro possono fare quel che vogliono. Inoltre, Tony Stark lo sta aspettando, e non può permettersi di ossessionarsi con i suoi compagni quando ha questa sorta di responsabilità sulle spalle.


~


Zayn torna indietro qualche minuto dopo. Liam non lo sente sopra il suono degli spari nelle sue cuffiette, ma se ne accorge quando tira via la tenda della cuccetta di Liam e infila la testa dentro. Ha un sopracciglio alzato, metà sorrisetto che preme sulle labbra. “Ti abbiamo svegliato?” chiede, quando Liam mette in pausa il film e si tira giù le cuffiette intorno al collo. Sembra un po' intimidito, come se avesse paura che potrebbero averlo fatto. Odora un po' di alcol e un sacco di fumo. Liam si lecca le labbra.

“Nah, amico,” gli assicura, sorridendo leggermente. “Ero già sveglio. Sto guardando questo da tutta la notte.”

Zayn fa una smorfia. “La tua cuccetta era buia quando siamo arrivati,” dice, e non è esattamente una domanda, né esattamente un'affermazione. Liam fa spallucce. Non è sicuro di come spiegarlo perché lui stesso non sa davvero come mai l'ha fatto. Zayn gli da un colpetto sul naso, ghignando. “Ci stavi spiando, Leeyum?” chiede, e Liam si succhia il labbro inferiore in bocca e alza un sopracciglio, spera che sembri qualcosa della serie forse lo stavo facendo, forse no. Zayn scuote la testa, scompigliandosi un po' i capelli. “Sfacciato,” lo rimprovera, felicemente. Si sta tirando un po' indietro, una mano ancora a tenere la tenda aperta, e Liam si aspetta quasi che lo inviti, che gli dica di unirsi a lui e Louis nel salotto, ma—non succede. Invece, Zayn dice, “’notte, Li,” e lascia che la tenda si chiuda, allontanandosi, nella direzione della cucinetta del bus.

Liam con molta attenzione si rimette le cuffiette e preme play.


~


Sono sul palco la notte successiva, in un'altra città, e Zayn fa quella strabiliante nota acuta alla fine di Last First Kiss, e Liam dice, “Hai spaccato, di nuovo, amico,” nel microfono, ghignando ampiamente, e Zayn sorride subito in risposta. Liam si gira verso il pubblico, indica Zayn, urla, “Fatevi sentire per Zayn!” e Zayn si inchina, ridendo un po', mentre la folla impazzisce.

Probabilmente è la parte che Liam preferisce del concerto.

 
~


Louis e Zayn escono dopo il concerto, guidano via nella loro Mystery Machine con un paio di guardie di sicurezza in un furgone nero dietro di loro, e Liam rimane nel bus di nuovo. Niall e Harry stanno con lui, questa volta, tutti e tre accoccolati sul divano nel salotto anteriore, giocando all'Xbox e ascoltando musica a volume alto, riempendosi la bocca di patatine e noccioline e qualche frutto dell'enorme collezione di Harry, (uva e arance, questa volta), ed è abbastanza bello, in realtà, Liam a malapena si accorge che Zayn e Louis non ci sono, (non è del tutto vero, ma).

Sono quasi le due per quando Zayn e Louis tornano, rumorosi e turbolenti come sempre, ma non così rumorosi com'è Niall, rimbalzando sulla sedia e urlando insulti al televisore perché ha scelto una macchina lenta e Liam sta vincendo di un miglio, (letteralmente un miglio, in realtà, visto che la sua macchina è attualmente circa un miglio avanti a quella di Niall e continua a pistare), e Liam non registra nemmeno veramente che i due sono arrivati finché Louis dice, ad alta voce, “Nessuno ci chiede dove siamo stati tutta la notte?”

“Nella Mystery Machine?” Harry indovina, un po' a presa in giro, e Liam morde indietro la risata. Sono sempre in quella dannata Mystery Machine, in questi giorni, ed è abbastanza bello non essere l'unico ad averlo notato. Anche se non è un gran problema, o niente. Zayn e Louis possono fare quello che vogliono, eccetera. È a posto. È—qualunque cosa.

Louis rotea gli occhi. Liam lo vede di striscio. È letteralmente a un secondo dal battere Niall nel gioco, e non lascerà stare ora solo perché Louis vuole attenzioni. “No,” Louis dice, e poi modifica, “Beh, non tutta la notte, comunque. Siamo andati a farci dei tatuaggi prima,” e sporge il braccio in fuori, mostrando il piccolo bendaggio bianco fissato proprio dopo il  filetto sul suo braccio.

Liam passa la linea finale e libera un grido di vittoria, girandosi per guardare Niall, che sta imprecando ad alta voce, lanciando il controller sul divano, e Harry sta ridendo. Louis fa un forte, suono impaziente, e Niall fa una smorfia a Liam a cui Liam non può far altro che ridacchiare, e si girano verso Louis e Zayn, che è ancora in piedi, a guardare l'intera scena con in faccia un morbido, sorriso divertito. “Cosa vi siete fatti, allora, Louis?” Harry chiede, pazientemente, perché assecondare Louis è quel che fa Harry.

“Beh, Curly, strano che tu me lo chieda,” Louis dice, pomposamente, e poi si sta aprendo la fasciatura, gentilmente, con attenzione. “Ci siamo fatti,” dice, e Liam si accorge del ci, il che implica che sia una sorta di cosa tra amici, una cosa Louis&Zayn, come la Mystery Machine, e—e Louis ha rimosso la fasciatura, ora, ed è solo. Bus 1. Liam batte le palpebre. Non ha senso, nemmeno per Zayn e Louis.

“Bus 1?” Niall chiede, tra una manciata di patatine. “Che’ignifica?”

“È, tipo,” Zayn dice, allora, avvicinandosi. La sua fasciatura è sulla mano, Liam nota. “Tipo, quanto a lungo stiamo in questo bus? Intendo, noi non, tipo, noi non stiamo in camere di albergo e altro, no? Preferiamo il bus, così, beh, sì. Compagni di Bus 1, ecco,” sta ghignando a Louis, come una sorta di scherzo implicito tra di loro, e Liam si sente un po' male perché—

“Anche Liam è nel bus ogni notte,” Harry sottolinea, con un piccolo cipiglio, e Liam ride, brevemente e un po' istericamente, e la ingoia giù velocemente, si morde il labbro e lancia a Louis e Zayn il suo più grande, ghigno luminoso. Non vuole che lo compatiscano. Non vuole—

Non lo stanno compatendo. Piuttosto, Louis muove una mano, dicendo, “Non è lo stesso, come dire. Questa è una cosa tra me e Zayn, capito? Liam lo capisce, non è vero, Liam?” E sta sorridendo a Liam, vittorioso, ed è così sincero, questo è il fatto. Genuinamente non si rende conto che Liam in realtà non lo capisce. Che Liam in realtà non sa perché lui non è importante abbastanza da avere un tatuaggio Bus 1 quando spende ogni dannata notte con loro. Non va nella Mystery Machine con loro, (nessuno va nella Mystery Machine con loro), ma è comunque nel bus, c'è comunque. È comunque . È comunque attorno, ed è comunque una parte di questo gruppo, e una volta, lo era anche di Zayn—ma ovviamente, ovviamente non lo è più.

“Già,” dice, allegramente. “Lo capisco.”

Louis gli batte una mano sulla spalla. “Bravo ragazzo,” dice. Si tira in piedi allora, si stira un po'. Da un colpetto a Zayn sullo stomaco, e Zayn gli lancia quello sguardo, occhi-increspati e affettuoso, lingua premuta contro i denti. “Vado a letto,” Louis annuncia, alla stanza in generale. “Se qualcuno mi sveglia, beh, lo ucciderò, probabilmente.”

“Non oseresti,” Niall ride, lanciandogli una nocciolina. Louis finge un'occhiataccia, tenerezza in ogni linea del volto mentre guarda Niall. Non oserebbe, Liam lo sa. Non farebbe mai del male a nessuno di loro. Non intenzionalmente, almeno.

Ma.


~


Hanno un giorno di riposo circa una settimana dopo, e Harry e Niall decidono di andare a giocare a golf. Invitano anche Liam, ma lui si tira fuori, (giocare a golf è cosa loro, davvero, anche se a Liam piace una bella partita di tanto in tanto, e sicuramente gli piace  giocare con loro più di chiunque altro), dice che troverà Zayn e lo trascinerà fuori a pranzo invece, magari.

Niall e Harry si guardano per un momento, e poi Harry scrolla le sue spalle larghe e si gira verso Liam, sorridendo ampiamente. “D'accordo,” dice, mentre Niall si sporge avanti e da una pacca sulla spalla di Liam, il pollice leggero che sfrega nell'incavo della sua clavicola brevemente. “Facci uno squillo se cambi idea, però,” Harry continua, “non saremo lontani, manderemo qualcuno a prenderti.”

“Grazie, amico,” Liam dice, toccato, e sta ancora sorridendo morbidamente quando se ne vanno, scherzando e spingendosi a vicenda come bambini piccoli, sparendo fuori dal bus. Pensa di andare a cercare Zayn ora, magari; manca solo mezz'ora a mezzogiorno, e se devono andare a pranzo, tanto vale cominciare a lavorare adesso su Zayn.

È per metà in piedi quando sente qualcuno ridere, ed è Zayn, piuttosto ovvio. La risata di Zayn risalta sempre per Liam, in mezzo agli altri ragazzi, e le riconosce tutte così facilmente, senza sforzo, ma quella di Zayn—quella di Zayn è diversa, in qualche modo. Fa venire anche a Liam voglia di ridere, anche se non ha idea del perché Zayn stia ridendo, eccetto. Non è sicuro di voler ridere ora, sente qualcosa di quasi simile al timore fermarsi nello stomaco, e non vuole davvero pensare al perché, non vuole prendere in considerazione—ma è troppo tardi per sottrarsi, non è vero, perché Zayn entra in salotto, già tutto vestito, jeans strappati e un canotta dei Guns ‘n Roses con sopra un giacchetto di pelle, (il suo giacchetto di pelle, Liam nota, ed è—gli da fastidio, un po', che Zayn gliel'abbia preso senza chiedere, anche se non gli ha mai dato fastidio prima), e Louis gli è dietro, ghignando ampiamente e maliziosamente e compiaciuto, come se sapesse che è lui il motivo per cui Zayn sta morendo dalle risate.

Forse se ne vanno e basta, Liam pensa, il che non ha per niente senso perché non ha mai voluto che nessuno dei ragazzi se ne andasse prima, e dovrebbe essere felice quando si accorgono di lui sul divano e si fermano per un momento, sorridendogli, includendolo nella loro felicità, ma lui è—

Lui non lo è.

È confuso, pensa.

“Hey Leeyum,” Zayn dice, gli occhi increspati agli angoli. “Io e Louis stiamo andando a fare un giro, già beh, forse non torneremo fino al concerto di stasera ma non preoccupatevi, ci saremo.” Louis gli da di gomito, come se fosse una sorta di scherzo tra di loro, (un altro, Liam pensa, un po' aspramente, ma lo reprime, ostinatamente), e Zayn ridacchia nella sua stessa spalla, fissando Louis.

“Oh,” Liam dice, e prova davvero, davvero duramente a tener lontano la scontrosità dalla sua voce, ma pensa di fallire piuttosto spettacolarmente, o forse Zayn lo conosce troppo bene e basta, perché il suo sorriso cede un po', il più piccolo dei cipigli si forma tra le sopracciglia.

“Qualcosa non va, amico?” chiede, tutto gentile e preoccupato, e Liam si stampa in faccia il miglior sorriso per lui.

“Nah, no, non è niente,” dice, agitando un po' la mano, ma Zayn non smette di guardarlo, (anche Louis lo sta guardando, ma Liam non sta davvero guardando Louis, perciò—), così aggiunge, “Pensavo solo che magari io e te saremmo potuti andare, tipo, saremmo potuti andare a pranzo o qualcosa, magari, non so, ma è—è okay, farò un giro da queste parti piuttosto, andate pure.”

Qualcosa come il rimorso lampeggia sul volto di Zayn, se ne va in un lampo, e poi sta sorridendo di nuovo. “Un'altra volta, eh?” dice, e Liam pensa, giusto, pensa, come se ci sarà un'altra volta quando hai Louis, ma non lo da a vedere, non lascia vacillare il suo sorriso neppure per un secondo. È molto bravo a sorridere.

“Sì,” accorda, allegramente, “un'altra volta.”

Louis posa la mano sulla spalla di Zayn, premendo gentilmente. “Muoviamoci, Zayn, andiamo,” dice, impazientemente, “abbiamo dei tempi da rispettare qui.” E poi stanno andando, stuccati insieme, e Louis sta dicendo, “È stato un po' scortese, non è vero, invitarti fuori a pranzo senza di me quando ero proprio lì,” e ci sta ridendo sopra, come se non lo intendesse, o come se non intendesse che Liam lo sentisse, e Liam avverte qualcosa di pesante posizionarsi sul suo stomaco, qualcosa di acido sulla lingua.

Serra chiusa la mascella e molto consapevolmente non pensa, oh, come se tu non mi stessi invitando quando sono qui ed è ovvio che non ho niente da fare, ma è qualcosa di molto simile.


~


È solo poco meno di tre ore dopo che Harry e Niall ritornano, rossi in faccia e sorridenti, parlando ancora animatamente della loro partita, (sembra che Harry abbia vinto, ma Liam non ne è sicuro), però si interrompono quando vedono Liam nello stesso posto in cui l'hanno lasciato, il silenzio aleggia imbarazzante su di loro, finché finalmente Niall dice, “Allora, Payno, com'è andato il pranzo con Zayn?” e c'è qualcosa nella sua voce che fa intendere sappia esattamente quale sarà la risposta di Liam prima che la dica.

“Non siamo andati,” Liam dice, più conciso di quanto volesse, e cerca di porvi rimedio offrendo un sorriso per alleviare un po' la sfumatura aspra. Non sembra che funzioni, ma presume valesse la pena provare, almeno. “Doveva fare una cosa con Louis, quindi.”

“Oh,” Harry dice, e Niall aggiunge, “Avresti dovuto chiamarci, ti avremmo fatto partecipare alla partita, lo sai.”

Liam fa spallucce. “Non volevo interrompere, o qualcosa del genere,” dice, ed è una mezza verità.

Niall fa una smorfia, si fa strada per sedersi accanto a lui sul divano, e afferra le sue spalle con entrambe le mani, guardandolo dritto negli occhi. “Non l'avresti fatto,” insiste, molto fermamente, e Liam lo sa, questo è il fatto, lo sa. Perché, perché questo è il fatto, no? Che Zayn e Louis probabilmente stanno facendo solo compere o qualcosa del genere, niente di così importante, magari guardando un film nel mentre e mangiando un boccone, e non hanno invitato Liam, ed è—è okay, non è che—a volte Liam e Zayn fanno cose e non invitano nessuno, perché vogliono passare del tempo insieme loro due da soli ma—

Ma Louis e Zayn stanno passando tutto il tempo insieme, ultimamente, e. E Niall e Harry stavano giocando una vera partita, con regole e punteggi da mantenere, un inizio e una fine prefissati, e comunque si sarebbero fatti chiamare da Liam nel bel mezzo del gioco per invitarlo ad unirsi, solo perché così non sarebbe dovuto rimanere da solo nel bus.

Questa è la differenza, non lo è. Liam non ricorda l'ultima volta che lui e Zayn hanno fatto qualcosa insieme, solo loro due. Questo è l'altro fatto, probabilmente. Che sono anni che non passa un po' di tempo con Zayn, e si supponeva fosse il suo preferito, quello che Zayn—ma non lo è, non più. Quindi.


~


Il loro film uscirà tra pochi giorni, e stanno facendo tutte queste interviste, improvvisamente, dopo non averne fatte molte per tutto l'anno, (non c'è molto tempo quando sono in tour, onestamente), ed è un ritorno alle interviste per tre giorni interi, ed è insano, ma Liam lo adora, in realtà. È un po' monotono alle volte, certo, e qualche volta sembra che tirino avanti per ore e ore, ma è anche una sorta di—è un po' refrigerante, forse, sedersi e rispondere a domande insensate e farsi due risate con i ragazzi su ricordi condivisi e strambi aneddoti.

Sono divisi in due gruppi, (perché, come dice Paul quando glielo chiedono, loro cinque insieme per tutte queste interviste di seguito è invocare guai), e Harry e Niall si lanciano immediatamente uno verso l'altro, così come Louis e Zayn, e c'è un momento—un doloroso, terrificante momento, in cui Liam non ha la minima idea di dove andare, e poi Zayn sta tirando la sua manica, ghignando tanto ampiamente che i suoi occhi sono piccole fessure, e Liam inciampa al suo fianco.

Ed è bello, effettivamente, passare del tempo con loro così. Non sono tutti avvolti in qualsiasi sia la loro cosa questa settimana, e Liam non si sente il terzo incomodo, e forse è per questo che si sta godendo queste interviste così tanto, davvero. Forse è perché si sente—sente che è come prima, come se Zayn fosse ancora suo, nel modo in cui lo era.

Ma ovviamente, ovviamente ha parlato troppo presto, ovviamente l'ha fatto, non è così che va sempre con lui, non è la storia della sua fottuta vita.

È una domanda talmente stupida, tra l'altro. Non gli fanno queste domande da anni, la gente deve essersi finalmente stancata, ma apparentemente questa ragazza e il giornale da dove viene non lo sono, e Liam lo sa, dal momento in cui le parole escono dalla sua bocca, che questo cambierà tutto. Forse è stupido da pensare, quando nessuno ha ancora risposto alla domanda, ed è una domanda talmente rancida in ogni caso, (come ha detto Zayn, una volta), e non ha importanza, ma Liam—Liam sa che cambierà tutto.

“Così,” dice la ragazza, sorridendo un po' sghemba, come se sapesse che la domanda che sta per fare sia sciocca,  “se doveste andare ad un appuntamento con uno dei vostri compagni, chi sarebbe e perché?”

Louis inizia a ridere. Zayn lo segue un minuto dopo, ridacchiando un po', come fa quando Louis ride, e Liam vuole ridere, vuole trovarlo divertente come loro, perché dovrebbe esserlo, dovrebbe essere un'altra domanda sciocca che non significa un cazzo ed è solo intesa per divertire, (o allietare le fans, scherzare un po' con le shippers, perché Liam sa della loro esistenza, grazie mille), ma il suo cuore sta martellando. È fatta, pensa, casualmente.

“Io uscirei con Louis,” Zayn risponde, quando le risate sono un po' scemate. Il cuore di Liam si ferma di colpo, e poi batte forte e costante nel suo petto mentre Zayn dice, “Solo perché siamo sempre, voglio dire, penso che sarebbe divertente uscirci, sì. Ci divertiamo un sacco insieme.”

No, Liam pensa, un po' furiosamente, un po' tristemente. Dovresti dire che usciresti con me.

Louis sta tubando, facendo un verso deliziato al suo lato, sbattendo le ciglia alla telecamera, la mano sul cuore. “Uscirei con Zayn, anch'io,” dice, quando ha finito, e Zayn si sporge oltre Liam per uno scontro di pugni che Louis gli concede, facilmente.  “Come ha detto lui, sì, ci divertiamo un sacco insieme, credo che passeremmo del tempo spettacolare.”

Liam sente qualcosa quasi come gelosia crescergli in gola, stretta e dal sapore amaro, perché non è così che va, non è mai andata così. Sono sempre stati Liam e Zayn, Zayn ha sempre scelto Liam, e Louis non può semplicemente—“Niall,” dice, sorprendendosi un po'. Non aveva nemmeno realizzato che stava per rispondere, non aveva considerato la risposta, davvero, ma la fa franca senza prestare attenzione, rigirandosela così, “È dolce, non lo è, uscirei con Niall.”

Non sta guardando Zayn, ma riesce a sentire il suo sguardo addosso, pesante e che lo sta considerando, e c'è una parte di Liam che pensa, spietatamente, davvero credevi che ti avrei scelto quando tu non hai scelto me, ma non lo dice, non lo da a vedere, perché è insignificante e stupido, e non ha nessun tipo di diritto su Zayn ma è solo che.

Vorrebbe averne, fondamentalmente.

Che non è qualcosa a cui ha pensato molto in passato, perché ha sempre dato per scontato che—beh, che ne aveva, un po', perché lui e Zayn erano Liam&Zayn, e gli manca, un sacco, tutto il tempo. Gli manca sapere che Zayn lo prediligeva tra altri, gli manca sapere che Zayn avrebbe preferito passare il tempo con lui piuttosto che con chiunque altro, gli manca essere la risposta a domande tipo a chi sei più legato nel gruppo o qual è la miglior cosa dell' essere nei One Direction o chi è il tuo miglior amico nella casa. Gli manca essere il centro del mondo di Zayn, anche se è egoista. È sempre stato un po' egoista quando si tratta di Zayn.

Gli manca com'era prima. Gli manca essere la persona che tutti davano per scontato sapesse esattamente dov'era Zayn in qualsiasi momento di qualsiasi giorno. Gli manca continuamente sapere dov'è Zayn in qualsiasi momento di qualsiasi giorno. Gli mancano lui e Zayn, piegati insieme sui fumetti, a far compere insieme in paesi stranieri, a recitare tutte le line dei loro film preferiti e ridere alle stesse stupide battute milioni di volte senza mai stancarsi.

Gli manca Zayn.


~


Più tardi, è dietro le telecamere quando a Niall e Harry vengono fatte le stesse domande, e guarda come Niall alza lo sguardo verso di lui e gli fa l'occhiolino, sfacciatamente, dopo che gli hanno chiesto con chi di loro andrebbero ad un appuntamento, e dice, “Uscirei con Liam, voglio dire, avete visto gli addominali del ragazzo, dai,” e sente la risata formarsi nella gola, automatica e involontaria.

Anche Harry lo sceglie, dice, “Liam è carino,” in quella lenta, voce considerata, come se intendesse molto più che solo carino, e Liam sente il cuore gonfiarsi d'affetto per quei due, per i loro sorrisi facili e il loro essere semplici, il loro calore e amore.

Come se ne va, la ragazza passa Liam e si ferma, sorridendo. “Credo fossi con i ragazzi sbagliati,” gli dice, e sta scherzando, ma Liam sente—beh. “Gli altri due volevano entrambi uscire con te, saresti stato meno un terzo incomodo.” È ancora solo uno scherzo ma Liam lo sente fermarsi sullo stomaco  come una roccia, ed è così.

Lo fa arrabbiare un po', il fatto che sia vero.


~


Il fatto che sia innamorato di Zayn non è esattamente una sorpresa. Non ne era a conoscenza, prima, ma ora che ha realizzato, non è davvero così scioccato. È per lo più sorpreso di non averlo realizzato prima, in realtà, guardandosi indietro, non riesce a ricordare un momento in cui non si è sentito così nei confronti di Zayn, in cui Zayn non lo ha fatto sentire così. Pensa di essere innamorato di Zayn probabilmente da quando hanno avuto quella chiacchierata dopo che Zayn ha saltato il loro primo incontro di gruppo, quando Zayn era rosso in faccia e agitato e dispiaciuto, e tutto quello che Liam voleva fare era ripulire l'incertezza e l'insicurezza dalla sua faccia.

Avrebbe dovuto saperlo anche allora, pensa. Ma ci sono un sacco di cose che vorrebbe il suo sé stesso sedicenne avesse saputo. Avrebbe potuto risparmiarsi un sacco di dolore al cuore, se l'avesse fatto.


~


Il tour ricomincia, e Liam quasi lo teme un po', ad essere onesti. In coda alla particolare rivelazione legata a Zayn, così come al aver realizzato che Louis ha preso il suo posto di preferito di Zayn nella band, che Zayn e Louis non hanno bisogno di lui intorno, non ha esattamente grandi speranze per come andrà la lega finale del tour. Prova a dirsi che si sta comportando da sciocco, prova a forzarsi a credere che forse le cose andranno diversamente, che forse Louis e Zayn realizzeranno che lo stanno escludendo e smetteranno.

È una notte d'hotel quando succede, e Niall e Harry sono spariti nell'hotel come fanno sempre, per fare qualsiasi cosa facciano negli hotel mentre Liam, Zayn e Louis rimangono nel bus, e Liam sta sfogliando svogliatamente un fumetto, (lui e Zayn lo stavano leggendo insieme, all'inizio del tour, e Liam ha messo da parte l'idea di finirlo da solo perché sperava—ma suppone che non ce ne sia più motivo, oramai), quando Zayn e Louis entrano in salotto. Stanno parlando, come sempre, ma Liam non alza lo sguardo. Fissa le pagine del fumetto, un Tony Stark che la sta mettendo di nuovo alle brutte per Rhodes, e finge che le lettere non si stiano confondendo insieme.

“Oh, hey, Liam,” Louis dice, allegramente, e Liam dice, “Ciao,” in risposta, ancora senza alzare lo sguardo. Non vuole vederli uscire dalla porta senza di lui, di nuovo. Louis dice, “stiamo andando alla Mystery Machine per un po', torniamo dopo. Non aspettarci, però, potremmo far tardi,” e le mani di Liam si chiudono a pugno intorno al fumetto.

Quella fottuta mystery machine.

Ha fatto partire tutta la cosa, pensa, istericamente. Non erano così finché non hanno preso quella dannata cosa, erano complici e piccoli stronzetti maligni, sicuro, fratelli in armi e tutto il resto, ma non erano così. È come se avessero avuto un circolo, e poi fossero diventati una società ristretta, e Liam  improvvisamente è così arrabbiato, pensa che potrebbe piangere.

Non è sicuro di cosa lo induca a dirlo, ma sta sbottando un, “Posso venire?” prima che riesca a trattenersi, e si morde il labbro alla fine, il cuore in gola. Alza lo sguardo, finalmente, quando Louis e Zayn si azzittano.

Lo stanno fissando, esilarati, (o forse no), simili espressioni di shock sulle loro facce. Finalmente, Louis chiude la bocca e alza un sopracciglio perfettamente ricurvo, scetticamente. “Cosa, nella Mystery Machine?” chiede, come se avesse bisogno di chiarificazioni.

Liam fa spallucce. “Beh, sì.”

“Amico,” Louis dice, esitante, e Liam riesce a sentirsi arrossire, il calore salire alla faccia con umiliazione, perché si è messo allo scoperto e loro lo stanno abbattendo ed è tutto, è davvero tutto, pensa.

Abbassa lo sguardo al fumetto. “Dimenticatelo,” si affretta, un po' strozzato. “Divertitevi.”

“Tutto bene, bimbo?” Zayn chiede, e avrebbe potuto benissimo aver dato un cazzoto nello stomaco di Liam.

“‘bene,” Liam insiste, fissando il fumetto, le nocche diventano bianche contro la carta.

“Non è che non vogliamo uscire con te, o qualcosa,” Louis dice, e Liam è abbastanza sicuro che sia inteso per esser di supporto, confortante, ma sembra davvero un cazzata. “Ma, la Mystery Machine è come dire, è nostra, capisci? È la nostra cosa.” Come zap, e Bus 1, e ogni fottuta cosa ultimamente, Liam pensa, amaramente, miserabilmente. “Torniamo dopo, possiamo vedere un film o qualcosa.”

Liam scuote la testa. “Potrei andare in hotel,” dice. La sua voce completamente ferma, neanche il minimo tremore, e ringrazia ogni singola ora passata a far pratica sul non tremare di fronte alla gente che lo spaventava in passato. “Potrei fare un bagno, e aver un letto come si deve, e. Capito.” Alza lo sguardo di nuovo, e gli regala un sorriso luminoso.

“Va bene,” Louis dice, lentamente, un po' confuso forse. “Se sei sicuro,” aggiunge, e le sue spalle si rilassano un po' quando Liam annuisce, come se niente andasse storto. Avrebbe dovuto essere un fottuto attore, pensa. O forse Zayn e Louis sono solamente così disperati di andare nella loro preziosa Mystery Machine insieme, che non gli importa nemmeno se sta dicendo la verità o no.

“Divertitevi,” ripete, un po' più fermamente questa volta, e loro gli sorridono.

“Goditi il bagno,” Zayn dice, un po' lascivamente, e Liam rotea gli occhi, forzando una risata che suona genuina abbastanza, e poi Zayn e Louis stanno scomparendo dal bus, e Liam guarda la porta chiudersi alle loro spalle. Cade all'indietro sul divano, stancamente.

Beh. Questa è fatta, allora, riflette, e poi si alza e inizia a fare una borsa per la notte in hotel.


~


È sdraiato nel suo letto nella stanza d'hotel quando il pensiero lo colpisce.

Ed è una piccolezza, forse, ma è così arrabbiato, e si sente un tale idiota per diventare così emotivo per questa cosa quando è ovvio, è ovvio che a loro non importa per niente, e non riesce a trattenersi, non riesce a trattenere il, beh se non mi voglio intorno, allora non li voglio intorno neanche io, che cresce e si schianta nel suo petto come un'onda di marea, buttandolo a terra e spingendo in basso finché è tutto quel che riesce a pensare, finché è tutto quel che respira.

Si sveglia la mattina, meno arrabbiato e più rassegnato, forse, al fatto che è così che è, ora. Zayn è andato avanti, ha trovato qualcosa di più interessante, (Liam ha sempre saputo che sarebbe successo, perché lui non è molto interessante, questa è la cosa, ed è sempre stato così meravigliato per il fatto che Zayn perdesse il suo tempo con lui quando c'erano così tante persone molto più fighe intorno a loro, e immagina che dovrebbe esser felice per il tempo che hanno passato, per gli anni in cui è stato il preferito di Zayn), ed è probabilmente arrivato il momento per Liam di smettere di struggersi per lui e andare avanti, a sua volta. È stato abbastanza facile per Zayn, (e Louis), no?

La rabbia divampa nel suo stomaco di nuovo, stretta e strangolante, al pensiero. Sa che loro non ne avevano intenzione, ed ha provato a dirsi che non l'hanno fatto apposta, che non è che loro volessero dimenticarsi di lui, ma è solo peggio, pensa, è solo tanto peggio. Almeno se lo avessero fatto di proposito, non sarebbe stato—sarebbe stato crudele oltre ogni immaginazione, ma non sarebbe stato questo, il fatto che è così facile da dimenticare e mettere da parte da due persone che dovrebbero vederlo come il loro migliore amico, loro fratello.  Non è giusto, in realtà, che loro lo facciano, non importa se ne abbiano intenzione o meno. Dovrebbero saperlo, pensa, rimpinzando di vestiti la sua borsa da notte con una malvagità che stupisce persino sé stesso, dovrebbero saperlo eccome.

Ma non è così. Loro non lo sanno per niente, e Liam ha avuto modo di abituarcisi. E, beh. Fanculo, onestamente. Non striscerà ai loro piedi come un dannato cucciolo in cerca di un po' di amore e riconoscenza. Non è più il cucciolo dei One Direction, e si rifiuta di essere un cucciolo per Louis Tomlinson e Zayn fottuto Malik.

 
~


Sul palco quella notte, Zayn prende una nota assolutamente incredibile alla fine di Last First Kiss, e Liam può sentire il modo in cui tutti guardano verso di lui, con aspettativa, in attesa di qualsiasi elogio che sicuramente uscirà dalla sua bocca dopo quello sfoggio. Rimane in silenzio, testardamente. Si caccia un labbro in bocca e guarda oltre Zayn, assicurandosi che la sua faccia dica, che cosa stiamo aspettando, e l'espressione di Zayn cade, così all'improvviso e rovinosamente che Liam sente qualcosa di simile al senso di colpa stabilirsi nel suo stomaco, ma lo spinge giù.

Non è qualche giocattolo che Zayn può tirar fuori quando ha bisogno di una pompata d'ego e poi rimettere dentro la scatola in qualsiasi altro momento.

Niall dice, “È stato fantastico, Zayn, ti adoro,” e la folla esulta.

Il concerto continua, nel modo in cui si suppone i concerti debbano fare.


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Zayn e Louis vanno a nuotare nella piscina dell'hotel, anche se Zayn ancora non sa nuotare. Liam non è mai stato capace di portarlo vicino ad una piscina, mai stato capace di lasciarsi permettere di insegnargli a nuotare. Deglutisce giù il pensiero e va a surfare, sdraiandosi sulla spiaggia senza maglia, e la sua biancheria viene rubata da una fan.

Una giornata davvero eccitante, tutto sommato.


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C'è un'altra nottata in hotel, e Liam sta comparando due magliette, contemplando quale crede che vorrà indossare la mattina così da poterla mettere nella borsa, quando Zayn arriva dietro di lui e aggancia il mento sulla sua spalla. “Che succede, Leeyum,” dice, allegramente, e Liam cerca davvero, davvero duramente di non pensare a quanto Zayn non abbia nemmeno notato che Liam sta tenendo le distanze. Alza le due magliette un po' più in alto, lasciando che Zayn le guardi.

“Cerco di sceglierne una, per domani,” spiega. “Non voglio metterle dentro entrambe visto che ne indosserò solo una, no? Sarebbe un po' uno spreco, non è vero?” E sorride, piegando la testa di lato e indietro, così Zayn può vederne l'angolo da dov'è sulla spalla di Liam.

Zayn mormora, pensieroso. “Vai in hotel?” chiede, curiosamente. Liam sente qualcosa come speranza fluttuare nel suo stomaco, come se forse Zayn se ne stesse accorgendo, forse—ma la respinge, spietatamente, perché niente di questo farà in modo che Zayn gli presti di nuovo attenzione. Non conta, se Zayn lo sta facendo solo perché Liam lo sta spingendo via. Conta solo se lo fa per sé stesso, e non l'ha mai fatto. Liam morde via la tristezza.

“Già,” dice, casualmente, come se non fosse un gran problema. “Ho voglia di una dormita come si deve, e potrei anche chiamare mia mamma con Skype.”

“Non rimani nel bus da un po',” Zayn menziona, tutta finta casualità, e Liam pensa molto fermamente a tutte le ragioni per cui questo non conta.

“Non me la sento molto,”  spiega, onestamente. Scrolla la testa di Zayn dalla sua spalla, gentilmente, e mette nella borsa una delle magliette, a caso, perché vuole che questa conversazione finisca, e impacchettare velocemente e andarsene è il modo più veloce per farlo. Lo sta soffocando.

“Però stai bene, vero?” Zayn chiede, e sembra così preoccupato, e Liam quasi vuole ridere perché—non realizza nemmeno, non è vero, che è lui. Che niente di questo è perché Liam ha nostalgia di casa o perché gli arrivano commenti cattivi sui social o perché gli manca suo nonno. Ha notato che Liam si comporta diversamente, ma probabilmente non ha pensato molto al fatto che Liam si stia allontanando da lui, e perché dovrebbe, non è che effettivamente stiano passando meno tempo insieme ora di quanto facessero prima, no? Liam ha solo smesso di provarci, e. E gli spezza il cuore in un certo senso, realizzare che niente è cambiato, che lui che non ci prova più non ha fatto nessuna differenza in realtà. Che Zayn ancora non si rende conto.

“Sto bene,” risponde, allegramente, regalando a Zayn il suo miglior ghigno accecante, avverte il modo in cui i suoi occhi s'increspano agli angoli grazie alla forza di ciò. Zayn sorride in risposta, qualcosa come il sollievo ai lati della sua bocca. Liam gli batte la spalla, gentilmente, sfregando il pollice sul tessuto della maglietta di Zayn per un momento, godendoselo—non tocca Zayn da anni, gli sembra come—e poi si tira indietro. “Vado a prendere lo spazzolino nel bagno, sì. Ci vediamo, Zayn.”

“Sì, sì, buonanotte, sogni d'oro,” Zayn risponde, e Liam si infila nel bagno del bus, la porta scorre chiudendosi dietro di lui. Sta tremando un po', si rende conto. Chiude le mani in pugni e prende dei respiri profondi, e poi si sporge per afferrare lo spazzolino.


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Fanno un'intervista pochi giorni dopo, e Paul gli dice di dividersi di nuovo. (Sa che i fans si lamentano che loro non sono tutti insieme, dice, ma sa anche che dividerli rende il lavoro degli intervistatori circa un milione di volte più facile, e non c'è davvero niente che possano dire per negarlo). Liam si allunga al lato di Niall prima che Zayn o Louis possano tirarlo verso di loro, fingendo di non notare come non sembrino farci molto caso.

Niall posa una mano sulla sua vita, stringendo gentilmente. “Cambiamo squadra, non è vero, Payno?” lo prende in giro, morbidamente, e Liam nasconde la faccia nel suo collo così da non dover mostrare il volto. Niall stringe un po' più forte. “Bella scelta,” dice, colloquialmente, “io e Harry siamo i migliori, in ogni caso.” Liam sorride sulla sua pelle, mordendogli la spalla, e Niall non gli urla neppure contro.

Gli chiedono della biancheria rubata, e di quelle foto piuttosto disgraziate di lui con il suo cazzo quasi fuori dalla tuta, e Niall lo prende in giro senza sosta, Harry ridendo e sorridendo e infastidendolo col gomito, e Liam pensa, in parte vertiginosamente, che non ha idea del perché non l'abbia fatto prima, perché non si è buttato verso di loro prima.

(Gli mancano ancora, sia Zayn che Louis. Perché Zayn è speciale, sì, ma c'era stato un periodo in cui aveva visto Louis come la persona a lui più vicina a parte Zayn, e pensa che Louis potrebbe aver fatto lo stesso. Ma è passato, e ha fatto tutto questo per dimenticarsene completamente, per fregarsene perché loro lo fanno, e non è sicuro di quanto stia funzionando, ancora gli mancano entrambi qualcosa come terribilmente, ma.

Niall e Harry sono calorosi e accoglienti e senza pretese, ed è così facile lasciarsi andare a loro, scordarsi di Louis e Zayn per qualche minuto, fingere che i suoi migliori amici non abbiano deciso che non era interessante abbastanza per il loro tempo. Fingere che il ragazzo di cui è innamorato non voglia avere niente a che fare con lui fuorché quelle poche volte che è annoiato o non ha niente di meglio da fare o—e non è giusto nei confronti di Zayn, probabilmente, ma è quel che sente.

Quindi Liam finge, e Harry e Niall glielo lasciano fare).


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Inizia ad andare in discoteca, un sacco.

Non ne ha veramente intenzione, succede e basta. Gli è sempre piaciuto frequentare i locali, (almeno da quando gli è ricresciuto quel rene, o quel che è, e non doveva star attento a quel che beveva quasi quanto tutti gli altri), gli è sempre piaciuto perdersi nella musica e le persone e i cocktails e tutto, e probabilmente l'ha sempre fatto come una sorta di meccanismo di coping1, forse, (si ricorda come, dopo che Danielle l'ha scaricato, per davvero, come non riusciva a smettere, non finché Zayn l'ha fatto per lui, ma Zayn non lo farà questa volta, è lui), ed è così, così facile ricascarci, ora.

Perché, il fatto è, non importa quanto calorosi e accoglienti siano Harry e Niall, sono comunque Harry e Niall, e hanno comunque il loro piccolo legame e la loro gamma di scherzi tra di loro, e Liam può dire che provino davvero tanto a non essere troppo odiosi riguardo questo quando lui è nei paraggi, ma lo fa solo sentire peggio, onestamente.

Così inizia ad uscire, invece. Sedersi da solo lo sta rendendo solamente miserabile, ed essere intorno Harry e Niall, per quanto meravigliosi siano, lo fa sentire un po' egoista occasionalmente, uno stupido idiota, ed essere intorno a Louis e Zayn è impossibile perché non glielo lasciano dannatamente fare, il che è il problema da cui è scaturito tutto, e, beh. Uscire è l'unica cosa che gli rimane da fare, così è quel che fa.

Esce, e si ubriaca spettacolarmente, e balla con un sacco di persone, e si diverte da pazzi, e poi lo fa di nuovo la notte seguente, e la notte dopo ancora, e la notte dopo ancora. Niall gli lancia qualche sguardo strano, qualche volta, ma non chiede, e gli altri non sembrano pensarci molto; Liam è diventato un po' un animale da festa, onestamente, e probabilmente non è così strano per, beh, nessuno che esca così spesso. Brucia ancora un po', da qualche parte, che loro non—ma poi, immagina, è questo il punto, no? Non aver bisogno di loro. Non aver bisogno di Zayn.

Si prende una pausa per qualche giorno, sta con Niall e Harry e guarda qualche film, sta da solo e chiama sua mamma su Skype, e poi esce di nuovo, dopo circa una settimana, perché Zayn e Louis ordinano la pizza e mangiano insieme nella Mystery Machine, e Liam vuole dannatamente urlare, perché ci ha provato così tanto e ancora, ancora non riesce a smettere di volerli intorno, di volere che loro lo vogliano attorno.

Probabilmente è per questo che lui—

Sta bevendo in una delle cabine VIP, non ancora ubriaco ma piuttosto sicuro che lo sarà per la fine della serata, e c'è questo ragazzo, lì sulla pista da ballo, che lo guarda come. Come se volesse che Liam si avvicini, fondamentalmente, come se volesse che Liam vada a ballare con lui, ed ha capelli chiari e occhi luminosi e Liam non riesce a capire molto nelle luci viola lampeggianti del locale, ma è piccolo, più piccolo di Liam sicuramente, e Liam non si fa una scopata con un ragazzo da anni, e pensa—va bene. Non si porterà il ragazzo a casa, probabilmente, ma ballerà. Non ha bisogno di Zayn.

Si spinge via dal suo posto, dice alla guardia di sicurezza che sta andando a ballare, e poi si sta spingendo tra la folla finché non raggiunge il ragazzo, che non è così piccolo da vicino ma comunque arriva solo alla mascella di Liam, e il suo sorriso è luminoso abbastanza da essere accattivante. “Ti ci è voluto un bel po',” saluta, con ironia, e Liam ne è quasi affascinato, onestamente. Mette una mano sul fianco di Liam, più audace di quanto lui sarebbe al suo posto, e Liam non ha bisogno di Zayn, così ci si spinge contro. Mette la mano sul collo del ragazzo, dove la sua pelle è un po' sudata e i suoi capelli sfregano sulle dita di Liam, e ballano.

Il nome del ragazzo è Noah, gli dice qualche canzone dopo, abbastanza vicino all'orecchio di Liam che deve alzarsi sulle punte per raggiungerlo, e Liam se lo ripete in testa, Noah. Gli piace, pensa, tirando Noah un po' più vicino dai fianchi, e Noah ghigna verso di lui, gli occhi fiammeggianti. Liam pensa che probabilmente potrebbe portarlo in hotel, se volesse. (Pensa che forse lo farà, lo vuole, ma non è sicuro che dovrebbe, non è sicuro che lo porterebbe da lui per le giuste motivazioni. Non è sicuro che avere una botta e via con qualcuno per provare a se stesso che non ha bisogno di Zayn sia una buona idea. Non è abbastanza ubriaco per niente di tutto questo).

Noah sta ruotando i fianchi contro quelli di Liam, andando a tempo con il ritmo della musica, un braccio a tracolla sulla spalla di Liam, l'altro avvolto attorno alla sua vita, e non è davvero così pornografico, onestamente, è davvero solo ballare, ma la sua testa è gettata indietro, (per guardare in alto verso Liam, probabilmente), e Liam—Liam avvolge una mano tra i capelli sudati di Noah e si abbassa e attacca le labbra sul suo collo là dove è esposto, e Noah rabbrividisce tra le sue braccia. La sua pelle ha un sapore salato, e il suo battito tuona sotto le labbra di Liam, e Liam è per metà tentato di fregarsene della morale e invitarlo da lui in ogni caso, sinceramente, quando Noah dice, “Non che non mi stia divertendo,” e Liam morde la sua clavicola, sfacciatamente, e Noah soffoca fuori, “merda, cazzo, perché lo sto davvero facendo,” e Liam ghigna, compiaciuto, contro la sua pelle, finché Noah finisce con un, “ma c'è una ragazza che ci sta filmando laggiù.”

È un po' come se qualcuno gli avesse gettato dell'acqua fredda addosso, il modo in cui Liam si ferma, improvvisamente, la mano ancora angolata tra i capelli di Noah e le labbra probabilmente molto rosse, e guarda sopra la sua stessa spalla verso dove Noah sta guardando, e—c'è una ragazza, però abbassa la telecamera e corre via il minuto in cui Liam incatena gli occhi nei suoi, e Liam sente il terrore diffondersi nelle vene perché, merda, questo—merda.

Non è da lui. Non pensa. Sarà ovunque su internet in minuti, probabilmente, e non c'è un cazzo che Liam possa fare per fermarlo, e non è che sia imbarazzato per esser stato beccato a pomiciare un ragazzo, o qualsiasi cosa, ma—è piuttosto sicuro che ci siano delle persone che lo prenderanno per un oltraggio, persone che gli diranno dietro brutte cose forse, e diranno dell'intera band brutte cose, e, merda, non stava neppure pensando a quello che sarebbe potuto succedere se—e pensa che il loro management sarà arrabbiato con lui, probabilmente, per aver mandato tutto a puttane così egregiamente.

La mano di Noah scivola attorno alla sua schiena, arricciandosi attorno alla maglia. “Ti ho appena messo in un sacco di casini?” chiede, e suona genuinamente preoccupato, se così fosse.

“Forse,” Liam ammette, girandosi per guardarlo. C'è già un segno scuro sulla sua gola, e Liam non vuole davvero pensare a quanti altri potrebbero spuntare fuori in poche ore. “Credo sia meglio che vada prima che le cose peggiorino, già,” aggiunge, sorridendo un po' ironicamente, e Noah ride, ma non in modo malizioso. A Liam piace. Pensa che se le cose non fossero così incasinate nella sua testa in questo  momento, con Zayn e—pensa che gli sarebbe potuto piacere averlo intorno per un po', magari.

Per quel che è, però, si tira indietro abbastanza facilmente, si guarda intorno furtivamente prima di premere un bacio veloce sulla mano di Noah per congedarsi, e si affretta via, il suono della risata grata di Noah echeggia nelle sue orecchie a lungo dopo aver lasciato il locale. Nonostante sappia di essere molto probabilmente in un mare di guai, (non è che al management importerà che è stato beccato a baciare un ragazzo, in particolare. È più che gli importerà che è stato beccato a baciare una persona a caso, in un nightclub in Australia, quando si suppone che sia più intelligente di così. Quando si suppone tutti loro siano più intelligenti di così), sorride morbidamente per tutto il viaggio di ritorno in hotel.

 
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“Ho letto su internet che hai pomiciato un ragazzo in un locale ieri sera, Liam,” Louis dice la mattina dopo, ammiccando esageratamente verso di lui quando sale sul bus. Zayn è al suo fianco sul divano, ma non guarda Liam. C'è qualcosa di quasi scontroso nel suo volto, ma Liam non ci fa troppo caso. Sono solo le otto di mattina; probabilmente Zayn è solo infastidito per esser sveglio.

Piuttosto, guarda Louis e si rifiuta di arrossire. “Non l'ho pomiciato,” dice, per prima cosa, “e il suo nome era Noah, non un ragazzo.”

“Va bene,” Louis dice, le mani alzate difensivamente. Sta occhieggiando Liam in una strana maniera. “Abbiamo visto il video, amico, se non te la stavi spassando con lui, che stavi facendo?” Suona un po' sarcastico, come è spesso, ed è così vicino al normale, vicino abbastanza che Liam riesce quasi ad assaggiarlo, ma lo rende così arrabbiato, davvero, che questo—che spassarsela con un ragazzo in un locale è quello che fa si che gli prestino attenzione.

“Potrei aver pomiciato un po' con il suo collo,” ammette, brevemente. “Non che siano davvero fatti tuoi, comunque.”

Louis sembra preso alla sprovvista, occhi sgranati e sopracciglia alzate. Zayn alza lo sguardo velocemente, qualcosa di simile alla rabbia in volto, e dice, “Sta zitto, Liam, non essere scortese, era solo curioso,” e Liam vuole prendere a pugni un cazzo di muro perché certo, certo che Zayn avrebbe preso le difese di Louis. Certo che l'avrebbe fatto.

“Come ti pare,” mormora, invece, sollevando la borsa in alto sulla spalla e marciando fuori dal salotto e verso le cuccette, assolutamente accigliato, perché non è—non è giusto, e Zayn dovrebbe stare dalla sua parte, è così che è sempre stato, ma no—fottuto Louis, e vuole piangere perché ha provato così tanto a scordarsi di loro e non ci riesce, non riesce a scordarsi di loro, e non riesce a scordarsi di Zayn, e non è come dovrebbe essere, e—

—e Zayn sta afferrando il suo braccio, fermandolo, e Liam potrebbe scrollarlo via, facilmente, ma non vuole perché è Zayn che gli sta dando attenzioni, finalmente, ed è così stupido ma non riesce a far altro che sprofondarci, nonostante tutto. Anche se Zayn lo sta guardando male quando si gira, occhi scuri e pericolosi in un modo che Liam non ha mai, e poi mai visto usare contro di lui. “Cosa?” sbotta, e riesce già a sentire la rabbia ribollire sotto la superficie, la rabbia e la disperazione e la devastante, paralizzante tristezza.

“Sei stato un vero e proprio coglione ultimamente, e voglio sapere perché,” Zayn chiede, le dita spingono nella pelle di Liam. “E voglio sapere da quando pensi che sia una buona idea uscire e ubriacarsi e pomiciare ragazzi nei locali—”

“Oh,” Liam dice, e riesce a sentire il modo in cui la sua gola si soffoca e gli occhi bruciano ma rimanda tutto indietro, “Non pensavo nemmeno te ne saresti fottutamente accorto, Zayn.”

Qualcosa attraversa la faccia di Zayn, qualcosa che sembra un po' incertezza, e un po' della rabbia sparisce. Liam pensa, testardamente, bene. “Cosa—” Zayn inizia, un piccolo cipiglio tra le sopracciglia, e Liam tira via il braccio dalla sua mano, allora. Non è sicuro che voglia che Zayn lo tocchi per questo. Non è sicuro che voglia che Zayn lo tocchi in generale.

“Pensavo saresti stato troppo occupato,” ringhia, perché la rabbia riesce a gestirla, con la rabbia sa cosa fare. Non sa cosa si suppone debba fare con questa sensazione simile a qualcuno che gli sta stringendo il cuore nel petto. “Con Louis e la vostra Mystery Machine e il fottuto Bus 1—”

“Liam,” Zayn soffia, e non sembra per niente arrabbiato ormai. Sembra un po' scioccato, un po' triste, forse. “È di questo che si tratta? Del tatuaggio? Perché, intendo, io e Louis non volevamo—non pensavamo neppure lo volessi, voglio dire. Non doveva essere, voglio dire. Era solo un. Ne volevi davvero uno?” chiede, alla fine, e sembra confuso, di tutte le cose, e Liam vuole ridere.

“Mi sarebbe piaciuto se me l'aveste chiesto, almeno,” dice, amaramente.

“Mi dispiace,” Zayn dice, e lo sembra pure, ma sembra anche—sembra ancora un po' sorpreso, come se davvero non lo capisse, ed è—Liam vuole scuoterlo. “Se vuoi, sai, io e te possiamo andare e farcene uno, o qualcosa.”  Sembra così casuale al riguardo, così alla leggera, come se non significasse niente, e non è affatto quel che vuole Liam.

“Già, è questo che voglio,” replica, e riesce a sentire quanto miserabile suoni ma non può evitarlo, “un tatuaggio tra amici per pietà.” La bocca di Zayn si spalanca, e Liam scava, “Grazie, ma no grazie, Zayn, sto bene, davvero. Tu e Louis tenetevi le vostre dannate cose, e non preoccupatevi di me, starò fuori dai vostri affari e la vostra preziosa fottuta Mystery Machine—” Prende un respiro profondo. “Non importa che ci sono anch'io qui, non importa che c'ero prima io, non importa—”

Si affievolisce, non sicuro di cos'altro dire, non sicuro di non scoppiare in lacrime se continua, e Zayn lo sta guardando quasi sotto shock, la bocca un po' aperta. “È questo—” Zayn comincia, e poi si ferma, si schiarisce la gola e lecca le labbra, come se la sua bocca fosse troppo secca. “È questo che, Cristo, Liam, è questo che—tu pensi che a noi—che a me non importi?” Sembra così incredulo, come se non riuscisse a crederci per niente, e Liam serra gli occhi e si passa una mano sul viso. “Leeyum,” Zayn dice, e fa male, brucia, sentirgli dire il suo nome così, trascinandolo come fa, quasi come fosse il suo soprannome personale, e Liam tiene gli occhi chiusi molto fermamente.

“So che non ne avevi intenzione,” dice, la voce molto stabile.  “So che non avresti mai—non di proposito, almeno. Ma. È quel che è, giusto? Hai Louis ora, e—e io ho finito quel fumetto da solo—” Zayn fa un verso, e quando Liam apre gli occhi, quelli di Zayn sono lucidi di lacrime. Liam si sente osceno per sentirsi solo un po' bene per questo. “È quel che è, no? Intendo. Ti sei scordato di me ed è—non c'è niente che possiamo fare ora al riguardo.”

“Rimedierò,” Zayn promette, con urgenza. Si sporge avanti e afferra le spalle di Liam, ma Liam lo scrolla via. Il contatto fa male. “Liam,” Zayn ripete, “Rimedierò, te lo prometto, farò—farò meglio, non mi scorderò più di te, lo giuro, non volevo.”

Liam quasi vuole piangere, un po'. “È questo il fatto, non lo è,” dice, impotente. “Non volevi, Ma l'hai fatto. E lo farai, di nuovo. È—non posso farlo ancora, Zayn. Tu e Louis avete la vostra cosa, e io non—lasciami essere arrabbiato, per un po', sì, e poi—poi starò bene. Ma.” Guarda Zayn, dritto negli occhi, e Zayn sostiene lo sguardo. “Non dire che rimedierai. Non puoi. Lo farai—alla fine, ti scorderai di nuovo, già. E non vorrai, nemmeno, ma. Io non posso farlo, non di nuovo.”

La mano di Zayn sta tremando quando se la sfrega sulla gola. Scuote la testa, apre la bocca come se volesse dire qualcosa, ma Liam non può—così si gira e cammina via, e Zayn lo lascia fare. Non sa se è sollievo o delusione quello che lo attraversa. Striscia nella sua cuccetta, tira le tende, e si rannicchia


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Liam si sente una specie di schifo per tutto il giorno, e ci sono cinque diverse volte in cui vuole sgusciare fuori dalla sua cuccetta e trovare Zayn e rannicchiarsi contro di lui e scusarsi per esser stato terribile, ma non può, non può perché aveva ragione, su tutto. Zayn non aveva intenzione di renderlo triste, ma questo non migliora niente. Non ha cambiato niente. E anche se Zayn avesse provato a cambiarlo, se avesse prestato attenzione a Liam per un po'—questo è tutto quello che sarebbe stato. Un po'.

Liam l'avrebbe saputo, per tutto il tempo, che Zayn lo stava facendo solo per il senso di colpa, per una sorta di senso di dovere fuori luogo, perché sentiva che doveva farlo. Non perché volesse, o avesse realizzato che gli mancava Liam intorno, no. Ma perché Liam gliel'aveva detto, e.

E alla fine Zayn si sarebbe scordato, di nuovo. Alla fine sarebbero ricaduti in una sorta di ritmo Zayn&Liam di nuovo, e poi Zayn si sarebbe scordato, e sarebbe andato avanti, e Liam sarebbe stato—

Perciò non può. Non importa quanto voglia.


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Louis infila la testa dentro circa una mezz'ora prima del sound check, ed è timido in un modo in cui Louis non è mai, davvero. Liam lo guarda male, senza troppa convinzione, e Louis indietreggia. “Posso venire?” chiede, morbidamente, e Liam non vuole davvero coccolarsi con lui e tutto il resto, ma è stanco, così si sposta di lato e lascia che Louis si issi nella cuccetta e si rannicchi accanto a lui, le loro ginocchia si scontrano insieme impacciatamene nel piccolo spazio. “Non lo sapevo,” Louis dice, alla fine.

Liam esala un respiro. “Lo so,” sospira. Non riesce a raccogliere lo stesso dolore e la stessa rabbia verso Louis come ha fatto con Zayn, ma. È diverso, suppone. Non è innamorato di Louis, per prima cosa, e Louis non ha nemmeno mai sostenuto che Liam fosse il suo migliore amico. “Lo so, Tommo.”

“Tommo?” Louis ripete, un piccolo sorriso preme sulle sue labbra. “Sono ancora al livello dei soprannomi, allora, no?”

Liam non può fare a meno di ridere, e il ghigno di Louis si allarga, non importa quanto piccolo e riluttante sia. “Suppongo di sì,” Liam accorda. “Intendo. Sono ancora arrabbiato con te, un po', e. E ferito, anche, lo sai, ma. È diverso, con te. Tu non sei—” Sospira, guarda la paziente faccia seria di Louis per un momento, e poi scrolla le spalle, goffamente nella cuccetta angusta.

“Perché non sono Zayn,” Louis indovina, alla fine. Liam scrolla le spalle di nuovo. Non è solo questo, in realtà; c'è anche la parte in cui Louis non gli ha mai promesso niente, e in cui Louis ha già fatto questo prima, focalizzato tutta la sua attenzione su una persona e poi scappato via per focalizzarsi su qualcun altro. Il fatto che Louis si annoi, e loro hanno imparato ad amare questo di lui, ma Liam non è sicuro di come dirlo senza ferire i sentimenti di Louis. Deve leggerglielo in faccia, però, perché ride un po', morbido e fluente. “E perché sono un po' una puttana in amicizia, sì. Lo so. Harold me l'ha urlato contro, una volta. Non so cosa farci, però. Non lo faccio apposta.”

Fa una smorfia, e Liam scuote la testa. “Lo so che non lo fai,” dice, di nuovo.

“Mi farò da parte, se vuoi,” Louis offre, tranquillamente. “Non vorrei—non avrei mai voluto mettermi tra quello che avete tu e Zayn, Liam, questo devi saperlo.”

Liam fa un verso di derisione, non può farne a meno. “Io e Zayn non abbiamo niente,” insiste, ma sembra un po' vuoto. Louis gli pizzica il fianco, e poi trattiene il respiro come se stesse aspettando che Liam lo calci via dalla cuccetta per aver oltrepassato il limite, visto che sono in una specie di lite, o qualsiasi cosa, ma Liam non lo fa. Non è davvero sicuro del perché.

“Questa è una cazzata,” Louis gli dice, alla fine. “Certo che l'avete. Siete Liam e Zayn. Voi avete sempre—avete sempre avuto la vostra piccola bolla, o qualunque cosa sia. Sin dall'inizio, già, e tre anni dopo, lo siete ancora.” Guarda Liam, dritto in faccia, e sospira. “Ho fottuto tutto, non è vero,” dice, debolmente. “Mi dispiace davvero, Liam. Non volevo davvero portartelo via, o qualcosa. Non pensavo—non lo faccio dannatamente mai, no?—ma non pensavo sarebbe cambiato qualcosa, sai? Tu e Zayn siete sempre stati così dannatamente stabili, come nessuno mai davvero. Non importa cos'altro cambiava, voi eravate sempre Liam e Zayn. Ha senso?”

“Non troppo,” Liam dice, il cuore in gola. “Ma non ha più importanza, non è vero. Ti sbagliavi.”

“Io non sbaglio mai,” Louis risponde, fingendosi insultato, e Liam ride di nuovo, impotente. È ancora arrabbiato con Louis, un po', ma. Louis si è scusato, e lui sa com'è fatto Louis, e Louis non è Zayn. Questa è la cosa più importante, in realtà. Louis si ammorbidisce al suono. Scorre una mano gentilmente lungo la guancia di Liam, sulla sua mascella, finché la sistema dietro il suo orecchio, giocando con le ciocche dei suoi capelli. “E non mi sbaglio nemmeno su questo,” dice, piano e fermo tutto in una volta. “Vedrai.”

Liam è onestamente troppo stanco e troppo scosso per tutto per continuare a parlarne, così chiude gli occhi e non dice niente in risposta.


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“Perché hai perdonato Louis?” Zayn chiede, dopo il concerto, quando Liam è sudato e dolorante e assolutamente esausto, e l'ultima cosa che vuole è aver a che fare con Zayn, e l'accenno di ferita indignazione nella sua voce. Liam gli da le spalle e spera, stupidamente, che magari se ne andrà e basta. “Liam,” Zayn scatta, facendo il giro così da essergli davanti. È ferito, Liam riesce a dirlo; si vede su tutta la sua faccia. “Perché hai perdonato Louis e non me?”

“Zayn,” Liam dice, e può sentire l'avvertimento nella sua stessa voce chiaro come il giorno, ma Zayn non si smuove di un centimetro. Rimane fermo dov'è, davanti al volto di Liam, occhi grandi e feriti e infuocati e Liam non riesce a dire se vuole più baciarlo o prenderlo a pugni. Si aggroviglia nel suo stomaco dolorosamente.

“No,” Zayn sibila, gli occhi si stringono un po'. “Non è giusto, Liam.”

“Giusto? Giusto?” Liam fa eco, ed eccola lì—la rabbia, la furia distruttiva che ha trattenuto per tutto il giorno. “Amico, sai cosa non è giusto? Louis non è mai—non è mai stato—ma tu, tu eri il mio migliore amico, si supponeva fossi il mio—e mi hai lasciato!” Sta urlando, ora, e riesce a vedere Niall, Louis e Harry avvicinarsi a pochi passi di distanza, probabilmente pronti ad intervenire se le cose fuggono di mano. Zayn fa un passo indietro, come se Liam l'avesse colpito. Liam pensa che potrebbe, se Zayn non se ne va. “Mi hai lasciato,” ripete, lento e preciso, la voce trema un po' perché la gola è stretta, “e ha fatto schifo.”

Vuole dire altro, forse, ma Niall sta avvolgendo un braccio intorno alla sua vita e lo sta tirando, e Louis sta mettendo una mano sulla spalla di Zayn, (e Liam vuole ridere, forse, ma più per l'ironia che perché faccia male, davvero. Non è che si aspetti, o voglia, che Louis e Zayn smettano di parlare completamente, dopo questo. Non lo fa. È solo un po' divertente, non lo è), di spalle a Liam mentre sussurra qualcosa nell'orecchio di Zayn che fa si che la sua faccia, scioccata e triste, si isoli. Liam non vuole sapere cos'è. Si lascia tirare via da Niall, verso Harry, e poi lascia che Harry lo guidi fuori dalla stanza.

Niall rimane con Louis e Zayn, ma Liam non è sicuro di volere sapere cosa stia succedendo tra loro tre, così si spinge contro il fianco di Harry e va con lui verso le macchine che aspettano fuori.


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“Davvero non perdonerai mai Zayn?” Harry chiede, nella macchina. Sembra più pensieroso che triste, e Liam ne è grato. È stanco di essere triste, o delle persone intorno a lui che lo sono. Ed è questo il punto della situazione, non è vero.

“Certo che lo farò,” dice, e osserva come Harry aggrotta le sopracciglia, confuso. “Sono arrabbiato con lui ora perché è ancora tutto—fa ancora male. Ma non sarò arrabbiato per sempre, non potrei esserlo. Semplicemente non posso—non posso tornare indietro a come erano le cose prima, capisci? Non posso essere il migliore amico di nuovo, non posso—solo per essere lasciato di nuovo. Non credo di potermi fidare che lui non lo faccia di nuovo, capisci? Non aveva intenzione di farmi male, lo so, non sono stupido, però mi ha fatto male. Non l'ha fatto nemmeno di proposito, è questo che rende tutto peggiore. Lui semplicemente—semplicemente non ha pensato a me.” Harry sembra quasi afflitto, ma anche molto come se capisse, e pensa a quel che ha detto Louis—Harold me l'ha urlato contro, una volta—e pensa che forse Harry ha avuto una conversazione esattamente come questa, una volta, solo con Louis invece. Lo rende quasi triste pensarci, ma fa anche stabilire nel suo petto qualcosa di simile alla speranza, perché Harry e Louis stanno a posto ora, sono ancora vicini e forse non sono più inseparabili, ma sono ancora migliori amici, e Liam pensa, se loro hanno passato tutto questo e ne sono usciti come sono ora, allora forse—forse lui e Zayn possono fare lo stesso. Alla fine.


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C'è una sorta di tensione nel bus il giorno dopo, ma Liam suppone che non sia così strano, considerando tutto. Gioca ai videogames con Niall per un po', e poi con Louis, (che si avvicina a loro tutto timido e attento, e non si siede finché Liam non tira via il cuscino liberando il posto vicino a lui per metterselo in grembo, e Louis si lascia cadere accanto a lui con un sospiro di sollievo, prende il posto di Niall quando Niall decide di voler fare un pisolino), e Harry si unisce a loro da qualche parte nel pomeriggio, scivolando alla fine del divano e puntellando i piedi in grembo a Louis, dita e occhi incollati al cellulare mentre smanetta allegramente.

È ancora un po' strano, però; Louis si irrigidisce goffamente ogni volta che si scontra col fianco di Liam, come se fosse preoccupato che Liam potrebbe maledirlo per questo, ma è abbastanza piacevole, loro tre in un per lo più casuale silenzio, il suono metallico delle armi da fuoco alla televisione e  il ronzio delle ruote del bus che girano sotto i loro piedi.

E poi entra Zayn, con i pantaloni della tuta e una felpa, e l'intera atmosfera nel salone cambia completamente. Il cellulare di Harry cade sul suo petto e lui si tira su sui gomiti, quasi un po' ansioso, e Louis si rannicchia su se stesso, facendosi piccolo. Liam pensa che sia un po' ridicolo. È arrabbiato con Zayn, sì; non c'è nessun bisogno che tutti si comportino come se stesse per sparare a Zayn per essere sul suo stesso bus. Tutto quello che farà sarà ignorare Zayn, probabilmente, finché non sentirà più le ferite aperte e fresche e sarà arrabbiato al suo pensiero.

Tranne che Zayn dice, “Leeyum,”  in quella morbida, voce roca, come se fosse appena uscito dal letto e venire a vedere Liam fosse la prima cosa che aveva in mente, e Liam chiude gli occhi contro lo scorrere dei ricordi di quando ciò era vero. Zayn continua, “Vuoi venire a leggere questo fumetto con me? So che hai detto che l'hai già finito ma io no, e pensavo—”

“Zayn,” Liam lo interrompe, disperatamente.

“Non mi arrenderò,” Zayn gli dice, testardamente. “Mi farò perdonare, giuro che lo farò.”

Liam non è sicuro se voglia urlare o piangere. Raddrizza le spalle e ignora Zayn, invece, ritornado al videogioco. Zayn gira intorno per un momento, e poi si trascina via, tornando da dove è venuto. Harry si spinge via dal divano qualche istante dopo di lui, seguendolo. Liam rilassa un po' le spalle, e spara Louis in testa con un bazooka. È sorprendentemente liberatorio.
 
~


Qualche notte dopo, sono sul palco, eseguendo Summer Love, e Liam gioca un po' con il suo solo, e specialmente con i riffs sulle armonie e i cori, ed è piuttosto orgoglioso della nota che prende ad un certo punto, il modo in cui sa la sua voce suona e il modo in cui riesce a sentire le ragazze nel pubblico strillare più forte. Questo è quel che rende quest'intera esperienza la miglior cosa al mondo, pensa. Quando canta, e sente le persone reagire al suo cantare.

La canzone si affievolisce, e tra le acclamazioni assordanti del pubblico, Zayn dice, “Liam ha spaccato questa volta, non è vero,” e ghigna quando le acclamazioni, impossibilmente, aumentano di volume. Il cuore di Liam trema nel petto. Zayn guarda verso di lui, ancora sorridente, ma c'è qualcosa di così serio e sincero nei suoi occhi. Liam vuole quasi prenderlo a pugni, o forse correre via e nascondersi sotto le coperte. “Assolutamente fantastico, fratello. Com hai fatto quella cosa?”

Liam si lecca le labbra, il cuore in gola. “Amico, è tutta questione di pratica, no,” dice, perché altrimenti potrebbe dire qualcosa di scortese, e questa—davanti a migliaia di fans urlanti, probabilmente non è la miglior idea.

Niall gli da una pacca sulla spalla quando passano alla prossima canzone, e Liam pensa a tutti i motivi per cui fuggire dal palco nel bel mezzo di un concerto sia una cosa molto sbagliata.


~


Sa quel che sta facendo Zayn, certo che lo sa.

Zayn sta cercando di dimostrargli che può aggiustare le cose, che può farsi perdonare per averlo abbandonato. Ma Liam non è sicuro di volere che Zayn si faccia perdonare. Non sa che tipo di scuse Zayn potrebbe chiedergli per essersi scordato di lui. Tutto quel che vuole è che Zayn lo lasci in pace abbastanza a lungo che Liam possa stargli intorno senza sentirsi così stravolto, e Zayn che fa tutto questo—prestare attenzione a Liam perché Liam gli ha ricordato che non lo stava facendo—

Questo fa ancora più male.


~


Siccome la loro vita sembra essere un ciclo senza fine tra l'essere sul palco e fare interviste, (e cantare, e partecipare a spettacoli di premiazione, ma queste due non succedono da un po'. E per “un po”, Liam intende circa un mese. A volte ancora non riesce proprio a credere che questa sia la sua vita, la sua vera vita), si ritrovano a fare una serie d'interviste pochi giorni dopo, e in qualche modo Paul è stato convinto a lasciarli tutti e cinque nella stessa stanza per l'intera durata della cosa.

Liam finisce seduto tra Niall e Zayn, il che è piuttosto sicuro Zayn abbia fatto di proposito, anche se non è davvero sicuro del perché. Non succede niente durante la prima intervista, tranne che la mano di Zayn sfiora la sua nuca ad un certo punto, quando Zayn si sporge dietro di lui per punzecchiare la guancia di Niall alla risposta su chi arrossisce di più.

È a metà della quarta di cinque interviste, e Liam è quasi riuscito a convincersi che tutto quel che Zayn voleva era sedersi al suo fianco, (per provare che Liam è ancora quello a cui vuole sedersi vicino, forse, o—), quando gli viene chiesto come passano il loro tempo tra i concerti in giro, e improvvisamente Zayn sta avvolgendo il braccio attorno al petto di Liam e se lo sta tirando addosso, finché Liam non è accoccolato al suo fianco, accogliente e confortevole e così fottutamente familiare, e Liam vuole piangere, forse, perché gli è mancato così tanto, ed è ancora così fottutamente davvero innamorato di Zayn, e fa male, sapere che sta riavendo questo solo perché Zayn si sente in colpa.

“Io e Liam leggiamo fumetti insieme,” Zayn racconta all'intervistatrice, sorridendo luminoso.

“Già,” Liam annuisce, automaticamente, perché è ancora professionale abbastanza da non fare una scenata nel mezzo di un intervista, ma—deve parlare con Zayn, pensa, disperatamente. Deve davvero, davvero parlare con Zayn di questo, sul perché Zayn non può—ha bisogno di tempo, tempo per passare oltre Zayn che l'ha lasciato, e tempo per passare oltre Zayn. “Noi stiamo, um. Stiamo leggendo un po' di Iron Man al momento, in realtà.”

L'intervistatrice si rianima, si sporge avanti sulla sedia eccitata. “Davvero?” chiede. “Avete visto il film?”

Zayn sta annuendo prima che Liam possa dire qualcosa, rispondendo con entusiasmo, “Già, ci siamo andati insieme, non è vero, Leeyum,” e stringendo la spalla di Liam, e Liam annuisce, in una sorta di stato confusionale, perché l'hanno fatto.

“Fate un sacco di cose insieme?” l'intervistatrice chiede. I suoi occhi sono positivamente scintillanti. Liam si chiede se sia una shipper, quasi istericamente. “Sembrate molto vicini.”

“Liam è il mio miglio amico,” Zayn le dice, molto seriamente. Liam è abbastanza vicino che riesce a sentire il modo in cui la frequenza cardiaca di Zayn si raccoglie, il suo cuore batte veloce e pesante contro la cassa toracica. “Farei tutto con lui, se non si stancasse di me per essere appiccicoso o qualcosa.”

Liam vuole urlare. “Non sei appiccicoso,” dice a Zayn, e fa del suo meglio per sembrare più affettuoso e meno acido. Odia quasi quanto semplice sia, odia quasi se stesso per quanto semplice sia. Ha bisogno di cambiare argomento, pensa, pressappoco disperato, e sputa fuori, “Niall e Harry fanno golf qualche volta,” e tutti sono sufficientemente distratti dopo questo.

Zayn non lo lascia andare per il resto delle interviste, e Liam non sa come scrollarselo di dosso senza fare una scena, così si siede contro il petto di Zayn, il braccio di Zayn arrangiato casualmente sul suo petto, e si concentra sul non serrare la mascella in maniera troppo evidente.


~


“Devi smettere,” dice a Zayn, quando hanno finito. Non sono soli, (Lou sta lavorando ai capelli di Harry, tirandoli impazientemente, e Caroline sta togliendo il trucco dalla faccia di Louis, e Niall ha in qualche modo attirato Paul in una guerra tra pollicioni), ma Liam non ha nemmeno pianificato di fare una scenata, ora. Ha solo bisogno che Zayn smetta. “So quello che stai facendo, e—deve finirla, Zayn.”

La faccia di Zayn si smonta un po'. “Ti ho detto che non mi sarei arreso,” dice, e suona ancora così incredibilmente testardo. Liam quasi vuole distruggere qualcosa. Opta per sfregarsi la testa con entrambe le mani, con durezza.

“Devi darmi tempo,” dice, quando non è più sul punto di scoppiare in lacrime o fare un buco nel muro. “Non sarò arrabbiato per sempre, te lo prometto, ma devi lasciare che—non sarà mai com'era prima, ma saremo ancora migliori amici, te lo prometto. Non saremo migliori amici, come prima, ma è—saremo ancora amici, migliori amici, lo giuro, ma devi smetterla, o non saremo amici per niente. Tutto questo sta peggiorando le cose.”

Lo scopo è scoraggiare Zayn, ma—e Zayn sembra un po' scosso, certo,  ma non sembra per niente scoraggiato, e Liam non sa assolutamente cosa fare.


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Si aspetta quasi che Zayn mantenga la sua promessa, dopo, dato che non sembrava sul punto di voler smettere, ma. Zayn smette. Smette di chiedere a Liam di uscire, non complimenta le sue doti vocali o canta verso di lui o gli tocca il sedere sul palco, e non si siede accanto a lui alle interviste. Becca Zayn a guardarlo, qualche volta, ma lui distoglie lo sguardo ogni volta. C'è una parte di lui che pensa che forse si stia comportando irragionevolmente, ma non può farne a meno; ogni volta che pensa di prendere in considerazione una delle offerte di Zayn, il suo stomaco si stringe tutto con paura, perché lui—Zayn si è già scordato di lui una volta. Non può fare tutto da capo. (Specialmente non ora che ha capito che è innamorato di Zayn, e tutto quel che vuole è passare le dita sulla sua pelle e leccargli la bocca, e fa male, pensare a tutte le cose che non potrà mai avere e come probabilmente non sarà mai in grado di tenersi le cose che può avere).

È il loro ultimo concerto in Australia, quasi la fine del tour, e si stanno preparando per le domande di Twitter, ammucchiandosi sulla piattaforma centrale, quando Zayn si schiarisce la gola nel microfono, dal nulla, e dice, “Quindi, um, so che vi aspettate, tipo, le domande di Twitter, sì, e ci arriveremo, in, tipo, cinque minuti. Ma prima o bisogno di. C'è qualcosa che ho bisogno di dire, eh?”

Oh, Liam pensa, e poi, no. Fa un passo avanti, istintivamente, ma Harry è proprio lì, a far scivolare un braccio attorno alle sue spalle e tenerlo sul posto, e sta guardando Liam come se sapesse esattamente quello che sta per succedere, e, merda. Zyan l'ha pianificato. Tutti quanti l'hanno pianificato, Liam realizza, quando Niall e Louis arrivano verso lui e Harry per mettersi in linea, così sembra che si siano sistemati tutti per guardare Zayn. Liam vuole strangolarli, ma non riesce dannatamente a muoversi con Harry che lo trattiene.

Davanti a loro, Zayn gli da le spalle, fronteggiando le fans. Liam riesce a vedere la sua faccia sul grande schermo, però, riesce a vederlo leccarsi le labbra e prendere un respiro profondo. “Quindi, um, praticamente,” comincia, impacciato,  “Ho quasi—ho incasinato tutto. Tipo, ho fatto qualcosa di stupido, ad uno dei miei migliori amici al mondo, e ora lui ce l'ha con me.” Le fans, che stavano urlando prima, diventano quasi silenziose a questo, e Liam chiude gli occhi. “E ho provato a farmi perdonare da lui, ma lui è, tipo. Ho davvero fottuto tutto, eh? Scusate,” aggiunge, timidamente, ai genitori, “e lui non mi ha proprio. Non mi ha perdonato. E non dovrebbe, probabilmente, perché, tipo. Gli ho fatto davvero male. E non volevo, ma l'ho fatto comunque. Quindi. Dovrebbe essere arrabbiato con me, intendo, lo è—ma il fatto è, sì, intendo. Mi manca. Tutto il tempo. Anche se è proprio lì. Mi manca e basta.” Liam può dire che Zayn sta soffocando, diventando quasi disperato, e pensa che probabilmente dovrebbe far qualcosa, interromperlo, qualsiasi cosa—ma non riesce nemmeno a respirare, perché Zayn è—

Zayn sta facendo uno spettacolo di se stesso. Zayn, che odia ogni tipo di attenzione che sia vagamente negativa o eccessivamente curiosa, sta facendo un assoluto spettacolo di se stesso, per Liam.

“E non so cosa fare,” Zayn sta dicendo, la voce che s'incrina un po'. “Perché ci sono arrivato, sì, ho capito perché ce l'ha con me, ma non riesco—non riesco a non parlare con lui, sapete, come.” E poi si sta girando, guardando proprio Liam, e il cuore di Liam gli salta in gola. “Liam,” dice, disperato, e le fans diventano assolutamente silenziose, una sorta di tesa immobilità si assesta su di loro. “Liam,” Zayn ripete, e non sta più parlando nel microfono, perché non ne ha bisogno, è silenzioso abbastanza perché la sua voce risuoni comunque tra le mura. “Mi dispiace così tanto, Liam, lo giuro, io—”

“Cristo, Zayn,” Liam sfiata, finalmente. Riesce a sentire le dita di Harry scavare nella sua spalla, come se forse nemmeno lui stesse respirando. “Solo—smetti, Cristo, ti stai rendendo ridicolo.”

“Non m'importa,” Zayn insiste. “Non m'importa di niente, se sei ancora arrabbiato con me.”

Ed è—è una specie di cliché, forse, che è questo che serve, il grande gesto, quello per cui Liam ha sempre roteato gli occhi nei film, ma comunque. C'è Zayn, a cui importa più di tutti loro di come appare, a cui importa di più apparire figo e allo stesso tempo non sembrare un idiota in pubblico, che si è rifiutato di ballare quando erano ad X Factor anche se rischiava di mettere a repentaglio la sua possibilità perché non voleva sembrare uno stupido. Ed eccolo lì, a dare spettacolo di se stesso di fronte a migliaia di persone con le telecamere nei cellulari, e non gli importa.

“Non lo sono, non sono arrabbiato con te,” Liam precipita fuori, perché improvvisamente gli manca Zayn con quest'intenso, acuto dolore, e non riesce a resistere ancora a  lungo a debita distanza, non dopo questo. La faccia di Zayn si scioglie in sorpresa, e Liam soffoca, “Non lo sono, Cristo, vieni qui e basta, merda,” e Liam non pensa che nessuno abbia mai attraversato il palco così velocemente come fa Zayn quando inizia a correre, e poi sta avvolgendo Liam in un abbraccio.

Liam passa le braccia intorno alle spalle di Zayn e strofina la faccia nel suo collo. Cristo, pensa, quasi sotto shock, ma gli è mancato questo.

“Ho bisogno di parlarti,” Zayn sussurra contro la sua pelle. La sua voce sta tremando. “Ho bisogno di—ti spiegherò tutto, per favore, ascolterai?”

Liam si lecca le labbra. “Va bene,” mormora.  “Dopo, però.”

Zayn annuisce, e poi passano tutto il tempo delle domande di Twitter fianco a fianco, braccia avvolte intorno a vicenda, e Liam quasi non riesce a ricordarsi perché si sia rifiutato di perdonare Zayn per così tanto tempo.

(Tranne che ci riesce, ancora, e. Ed è ancora un po' terrorizzato che succederà di nuovo, ma. Ma Zayn gli spiegherà tutto, ha detto, e Liam non si preoccuperà di niente fino a dopo che l'avrà fatto, decide).


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“Questa,” Zayn dice, quando scendono dal palco, “è la cosa più imbarazzante che abbia fatto in tutta la mia vita.” Ha ancora un braccio avvolto intorno alla vita di Liam, e Liam non vuole davvero che lasci andare. Gli è mancato così tanto, gli sembra come esser tornato a respirare dopo esser stato sott'acqua per troppo tempo. (È un fottuto disastro quando si tratta di Zayn, Cristo). “E la più smielata,” Zayn aggiunge, pensieroso, facendo una smorfia a se stesso.

“Ci ne stiamo pentendo, non è vero?” Louis lo prende in giro, alzando un sopracciglio. “Pentendo di aver perso un po' di quella immagine da misterioso ragazzo cattivo per cui hai lavorato tanto?”

“Nemmeno un po',” Zayn replica, stringendo più forte Liam, e Louis grugnisce.

“Ti sbagli,” dice, e sembra disgustato ma sta sorridendo. “Questa è la cosa più smielata che tu abbia mai detto.”

A Zayn non sembra importare per niente. Infatti, sembra quasi fiero di se stesso. Liam non è davvero sicuro di cosa pensare. Sollecita Zayn con il fianco. “Volevi,” comincia, e poi si schiarisce la gola e ricomincia, “Volevi parlare?”

Zayn lo guarda, il sorriso sfuma un po' dal suo volto. “Sì,” dice, e sembra serio e stanco e un po' spaventato. “Si, volevo.”


~


Siccome è il loro ultimo giorno in Australia, non hanno un hotel, per il quale fatto Zayn brontola un po', e poi arrossisce quando Liam lo sollecita di nuovo, prendendolo in giro perché avrebbe potuto scegliere tempi migliori, allora, ma poi lui annuisce a se stesso e trascina Liam nello studio dove hanno registrato il loro nuovo album durante il tour, e poi chiude anche a chiave la porta.

Gli sgabelli in studio non sono nemmeno lontanamente confortevoli come i divani e i letti nel bus, ma Liam si siede senza lamentarsi, supponendo che Zayn abbia ragione sul volere un po' di privacy. Probabilmente hanno avuto abbastanza conversazioni davanti agli altri. “Quindi,” dice, quando si è seduto, e Zayn è in piedi davanti a lui, rigirandosi l'anello attorno al pollice nervosamente,  “non sono più arrabbiato con te, lo sai,” Liam dice, perché Zayn sembra assolutamente terrorizzato, e Liam vuole migliorare la situazione. “Probabilmente non sarò arrabbiato neppure dopo.”

Zayn ride, ma suona un po' ironico e auto-commiserativo. “So che non lo sarai,” dice, quasi un po' triste. “Ma tu—le cose saranno diverse, già, e io. Tu mi guarderai diversamente.”

Liam si acciglia. “Non c'è niente che potresti dirmi che mi farebbe guardare te diversamente,” dice, sinceramente, e Zayn gli regala questo sguardo che è così incredibilmente affettuoso, fa contorcere lo stomaco di Liam, stretto e svolazzante.

“Cazzo, Leeyum,” Zayn dice, piano. Passa una mano lungo la guancia di Liam, gentilmente, e poi la ritrae, passandosela tra i capelli. “Sei incredibile, lo sai? Tipo. Penso tu sia la persona più incredibile che conosca.” Liam apre la bocca, per dire che non è vero, ma Zayn lo azzittisce. “Tu sei, sta zito. Tipo. Questo va a finire in quello che volevo dirti, in realtà, tipo. La spiegazione che ti ho promesso, eh?” Liam annuisce, senza parole. Zayn si lecca le labbra. “Va bene, quindi. Credo che farei meglio a spiegarmi, allora.”

“Non ce n'è bisogno,” Liam si intromette, perché Zayn sembra così avvilito, e questa è l'ultima cosa che vuole. “Non ho bisogno di una spiegazione, Zayn, no. È a posto, okay? Stiamo bene.”

Zayn sbuffa fuori una risata. “Okay,” dice, “ma dovrei comunque. Perché, tipo.” Si ferma, di nuovo, come se si stesse preparando mentalmente, e poi fa una smorfia e dice, velocemente, “Lo sapevo. Sapevo quel che stavo facendo. Io non—non sapevo che ti stavo facendo così tanto male, o avrei smesso, ma lo sapevo, intendo, sapevo che stavo facendo l'amico di merda, sapevo che ti stavo escludendo, sapevo—lo sapevo. Lo stavo facendo di proposito, anche,” dice, e Liam si sente un po' come se fosse stato schiaffeggiato, un forte, dolore pungente gli attraversa il corpo.

“Oh,” dice, cupo. “Um. Perché?”

Zayn sembra così avvilito. “Perché—perché avremmo letto i fumetti e tu, tu ti saresti morso le labbra e avresti ghignato e fatto stupide voci, e tutto quello che sarei riuscito a pensare sarebbe stato quanto volevo baciarti,” dice, e per un singolo, estremamente lucido momento, Liam pensa che il suo cuore abbia smesso di battere. Poi tutto torna alla realtà, e Zayn sta dicendo, “O saremmo andati al cinema e avrei passato l'intero film pensando di tenerti la mano, o saremmo usciti a far shopping e avrei pensato d'intrufolarmi nel tuo camerino e—era troppo difficile, tenere tutto dentro e. E con Louis era semplice, sì, non c'era niente di questo.” Si interrompe, guarda in basso verso Liam quasi impotente. “Sono davvero, davvero innamorato di te, Liam,” dice, poi, e Liam pensa che potrebbe avere un infarto, il suo cuore sta battendo così velocemente.

“Oh,” dice, di nuovo, solo che questa volta la sua voce suona acuta e strozzata.

“Già,” Zayn dice, sorridendo quasi tristemente. “Te l'ho detto che non saresti più stato capace di guardarmi come prima.”

Liam si acciglia. “No,” protesta.  “Lo faccio ancora, solo—davvero? me? Tu hai.” Qualche volta, pensa, sprezzante, odia fottutamente di non esser bravo con le parole. “Sai perché ero molto più arrabbiato con te che con Louis?” chiede, finalmente.

Zayn sembra un po' strano, un po' pallido, occhi grandi, bocca tesa. “Perché sono il tuo migliore amico e ti ho lasciato?” risponde, ma non sembra molto sicuro di se stesso.

“Beh, sì,” Liam ammette, “ma anche. Ero davvero ferito, ma tipo, ero anche davvero geloso? Di Louis, intendo, perché. Questo è. Tu sei mio, capisci? Il mio Zayn. E volevo—volevo baciarti anch'io, lo sai. Quando leggevamo i fumetti. E voglio tenerti la mano al cinema e vederti intrufolare nel mio camerino quando mi sto provando i vestiti, e—”

Zayn lo bacia. Liam sta ancora parlando quando le labbra di Zayn si posano sulle sue, così la sua bocca è aperta, e Zayn ne prende un vantaggio spudorato, leccando dietro i denti di Liam, e Liam è davvero, davvero grato di esser seduto, perché non è sicuro che le sue gambe potrebbero supportarlo. Il suo stomaco si sta rigirando, e le sue mani stanno tremando quando le chiude a pugno nella maglia di Zayn e tiene duro, impotente contro il calore che gli attraversa il corpo. Le labbra di Zayn sono bagnate e calde e il suo naso si sta scontrando con quello di Liam quasi impacciatamente, ed è un po' troppo frenetico per esser davvero fantastico, ed è il miglior fottuto bacio di tutta la vita di Liam.

“Va bene,” dice, quando Zayn si tira indietro, sorridendo come uno stupido. Zayn sorride in risposta, gli occhi increspati ai lati e la lingua premuta contro i denti. Liam vuole leccarli, di nuovo. “Possiamo—di nuovo?” chiede, e quando Zayn ride, deliziato, è il miglior suono che Liam abbia mai sentito.



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1) Nelle note originali non viene spiegato, ma siccome io non avevo idea di cosa fosse ed ho scoperto che invece esiste e non viene tradotto, ecco qui: si definisce "coping" in psicologia quel meccanismo che si mette in moto nel tentativo di dominare, ridurre o rendere sopportabili situazioni conflittuali o che sono fonte di stress. 

Autrice: Wafflehood
Storia originale: Qui.
 
Scusate l'Angst. No davvero, non odiatemi per aver scelto di tradurla, ma io adoro l'angst ziam (x287973) sarà la mia morte. Al momento non ci capisco un cazzo e sto dormendo in piedi, non so letteralmente che diavolo ho fatto con l'html e non ho riletto la storia ma dovevo assolutamente postarla prima dell'inizio della scuola. Perciò scusatemi eventuali errori (e fatemeli pure notare, li corregerò subito).

Se via è piaciuta o avete critiche in merito alla traduzione, per favore, peeer favore, me lo fate sapere? Mi farebbe molto piacere :)
  
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