A vedere Arya Stark in quel momento, nessuno la penserebbe la figlia di un grande Lord. Indossa un bel vestito, ma è seduta su una staccionata a parlare a ruota libera con un ragazzo di statura impressionante intento a sellare un cavallo, come una qualsiasi popolana.
Myrcella, infagottata in abiti regali, rimane immobile ad osservarli. Arya sembra così felice, nel discorrere con quel semplice attendente, che per un attimo prova una punta di invidia. Invidia che si dissolve immediatamente, quando la ragazzina del Nord si volta a guardarla, sollevando irriverente un sopracciglio e facendole cenno di avvicinarsi pure.
Esitando, la principessa si guarda intorno. Sa che sua madre non approverebbe mai, ma allo stesso tempo quella lady così atipica non può che incuriosirla. Lentamente la raggiunge, e Arya sfodera un sorriso disarmante.
«Hodor, lei è Myrcella. O devo chiamarti Vostra Grazia Principessa Myrcella Baratheon?»
Parole del genere, pronunciate con un così palese scherno per il suo titolo, normalmente l'avrebbero offesa. Ma in quel momento non può che sorridere.
«Va bene Myrcella.»
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