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Autore: Shade_of_sky    15/09/2015    1 recensioni
Le antiche scritture narrano che, alla notte dei tempi, gli esseri umani s'inoltrarono nelle profondità della terra e trovarono gemme molto grandi, color rosso vivo, dentro di esse sembrava pulsare vita.
Essi ignari le presero fra le mani. In pochi attimi la vita dentro esse si spense e divennero polvere. Spaventati e scioccati tornarono in superficie e dimenticarono l'accaduto, ma non per molto.
I loro figli erano in grado di controllora gli elementi intorno a loro. in loro scorreva la prima forma di magia. In breve nacquero stirpi di maghi. Ma non tutto era rose e fiori.
Gli antichi dei, Vita e Morte, scagliarono una maledizione su due stirpi particolari a causa dei loro atti distruttivi.
Queste due stirpi sono i maghi del tempo e gli evocatori.
fatemi sapere che vi sembra.
Genere: Fantasy, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono appena suonate le sette di sera, le campane della chiesa più vicina rimbombano con un suono sinistro e tetro in questo cielo denso di umidità e smog. Mai ho visto un cielo così, sembra di avere un tetto di lana fradicia sulla testa.

Oggi è stata una tipica giornata estiva: afosa e rovente. Nell'ultimo mese non è caduta una sola goccia di pioggia, rendendo ancora più insopportabile questa caluria. Questa perenne estate. E stasera, il cielo all'imbrunire, è surreale di riflessi in questa capitale dell'ovest, satura d'industrie.

Chiusi la saracinesca del mio negozio e ci agrovigliai attorno un grosso catenaccio con lucchetto. Quando misi la chiave nella tasca dei pantaloni. Guardai in alto. Inizio a pensare che c'è qualcosa che non va in questa città. Negli ultimi tempi alcune persone hanno iniziato a morire in modo anomalo. Letteralmente prendono fuoco. Sicuramente è qualche strano gas fuoriuscito da una fabbrica nelle vicinanze. Di sicuro non è per quelle strampalate voci che dicono della presenza di una bestia in città. Non siamo mica in un film!

Per me oggi è stata una giornata impegnativa, infatti il fine bilancio è stato sostanzioso, più del solito, non mi va di rovinarmil'umore con queste storie senza senso. Controllai velocemente che tutto sia a posto poi lasciai il negozio alle spalle mentre m'icamminai verso casa.
Attraversai le strade appena affollate, una parte della città vive di notte, dal tramont all'alba. Di solito sono quelli con la magia nelle vene, con il gene magico, così viene chiamato. Vengono tenuti a distanza per ciò che posso fare, e per questo trovano rifugio altrove. Ma non sono tutti malvagi... ho detto, non tutti.

A metà strada sentii un brivido passarmi attraverso la colonna vertebrale, come una scossa elettrica, d'istinto mi voltai.
Qualcosa, non qualcuno, sta alle mie spalle. Eppure dietro di me non vidi nessuno. Quel qualcosa mi segue, una presenza sgradevole ed ostile. È da qualche giorno che la sento, ma stasera è più pressante del solito, quasi sento il suo respiro...

-è tutto ok, sono quasi a casa- dissi a me stesso, per farmi forza e coraggio. Velocizzai il passo.
Dopo metri che sembravano interminabili sentii l'abbaiare insistente del mio cane, alla finestra di casa mia che riesco a scorgere. Ancora prima di arrivare alla porta presi tra le dita le chiavi di casa, avevo fretta, volevo entrare in quelle mura che in qualche modo ero sicuro mi avrebbero protetto da qualsiasi cosa mi stia seguendo. Probabilmente dopo mi sarei fatto una risata dandomi dello sciocco.
Poco prima d'infilare la chiave nella serratura sentii qualcosa. Volevo muovere la mano ma essa non si mosse. Volevo muovermi ma il mio corpo è irrigidito. Il cane abbaiò ancora più insistentemente, di minaccia. Mi sentii raggelare il sangue, come se qualcosa stesse scorrendo nelle mie vene. Quel qualcosa prese prima il braccio poi tutto il corpo. teneva con strani artigli invisibili il mio cuore ed i miei muscoli.
La mia mano perse presa sulla chiave che cadde in un tintinnio nitido. le mie gambe iniziarono a muoversi da sole. Il cane lo sento sempre più lontano mentre il mio corpo si muoveva in strade sempre meno affollate, strette e buie. Si fermò in un vicolo cieco buio, nascosto, lontano da qualsiasi orecchio amico. Per diversi secondi non successe nulla, poi qualcuno si mosse davanti a me.

-sei tu Bryan Stein?- chiese un esile voce femminile, un sussurro appena pronunciato, stanco, strascicante. Una ragazza nascosta da un mantello, qualche ciuffo rosso ribelle incornicia un mento tondeggiante, accompagnata da una seconda figura, nascosta più indietro nella penombra.
-si, sono io - borbottai terrorizzato
-per ordine di una missiva proveniente da sud, sono qui per toglierti la vita.-
-e lo dici anche!?- strillai incredulo
-si.- concluse semplicemente, senza alcuna emozione apparente.
Qualche attimo dopo la sua mano divenne di fiamma, come se fosse uscito direttamente dalla sua mano, da sotto la sua pelle. Quelle fiamme ricoprirono la sua mano come un guanto.

-sei una maga?- chiesi nel tentativo di perdere tempo.
-qualcosa di simile.- borbottò. alle sue spalle per un attimo comparve una strana sagoma di fumo che non ebbi tempo di riconoscere. Quel guanto giunse a me. Un dolore acuto ed improvviso in un mare di fiamme.
Poi nero.
Poi il nulla.
   
 
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