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Autore: Arya Rossa    15/09/2015    2 recensioni
okay, è un'idea abbastanza assurda, ma non scrivevo su Game of thrones da un pezzo e mi mancava, così ho deciso di scrivere questa... cosa: mi sono chiesta, se i personaggi di GoT si ritrovassero nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts?
è tutto ambientato dopo la prima guerra magica ma prima di Harry e ci sono quasi tutti i personaggi di game of thrones ed anche alcuni della storia originale, più un po' di Jon/Ygritte e di Arya/Gendry (le mie OTP) per rendere tutto più... 'alla me'
Genere: Comico, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando Cersei Lannister si svegliò quella mattina si rese conto di non potersi sentire più felice. Tutto stava andando secondo i suoi piani, anche se delle persone sospettavano di lei nessuno poteva fare nulla ed il nuovo piano che aveva ideato avrebbe risolto tutti quanti i suoi problemi. Doveva solamente avere un po’ di pazienza.
Anzi… in realtà sarebbero bastate poche ore perché tutto si risolvesse.
Dopo essersi alzata si mise uno dei suoi soliti lunghissimi vestiti, le cui maniche arrivavano quasi fino alle dita, ma poco importava visto il freddo che faceva. Dopo la colazione sarebbe dovuta andare a fare lezione, ma per fortuna almeno la prima ora l’aveva con so figlio e quindi poteva iniziare bene la giornata.
Beh, più o meno.
Quando mise piede nella sala grande vide che non c’erano molte persone. Il suo sguardo si spostò al tavolo dei serpeverde, come ogni mattina, e vide solamente Daenerys Targaryen che parlava con un ragazzo di Durmstrang parecchio strano. Nulla di così sconvolgente.
Invece i professori e quello stupido preside erano già tutti sistemati e l’unica sedia vuota era quello accanto a Tyrion. Alzò gli occhi al cielo e prese posto tentando di mascherare il disgusto verso quel nanetto che aveva iniziato a fare danni nell’esatto momento in cui era venuto al mondo.
Stava tranquillamente chiacchierando con Varys, ma appena lei si sedette si interruppe. Cersei ebbe la sensazione che stesse complottando qualcosa ma si costrinse a far finta di nulla.
“Buongiorno sorella cara, spero che tu abbia fatto sogni d’oro” affermò con il suo solito tono.
“D’oro e d’argento Tyrion, oggi è una meravigliosa giornata” no, non ce la faceva a fare l’indifferente. Era così raro che si sentisse felice che quando succedeva lo mostrava letteralmente a tutti.
Tyrion fissò Varys per un secondo e poi riportò l’attenzione sulla sorella. “È successo qualcosa?”
“Affatto, torna pure a confabulare col tuo amichetto, io vorrei mangiare senza poi dare di stomaco”
“Cersei, sorvolando il tuo commento, che hai combinato? Tu non sei mai felice e visto da che parte sei e visto che mi odi temo che la tua felicità possa farmi succedere qualcosa di brutto”
“Da che parte siamo intendevi, non è vero Tyrion?”
“Naturalmente” sorrise, provocando alla sorella l’ennesima voglia di strappargli la faccia. Chi lo sa, magari senza naso sarebbe stato più carino.
 
Sansa quella mattina aveva saltato la colazione: si era svegliata tardi e quindi era stata costretta a dirigersi nell’aula di difesa contro le arti oscure con lo stomaco completamente vuoto.
Mentre camminava non poté fare a meno di notare Margaery Tyrell che aveva una ciocca di capelli verde vomito che si stava lentamente espandendo verso la sua testa. Le stava molto simpatica, ma non poteva andare da lei e dirglielo o avrebbe sospettato di uno scherzo stupido della sorella. Cosa totalmente assurda visto che era stato Gendry: i due avevano un accordo piuttosto particolare: lei prendeva di mira solo i ragazzi e lui solo le ragazze.
Certe cose non cambiavano mai, poco importava cosa stesse succedendo a scuola.
Il professor Jaime Lannister in quella giornata era particolarmente stressato e questo voleva dire che non prestava attenzione a nessuno ed i ragazzi seduti ai tavoli infondo potevano fare praticamente ciò che volevano senza essere beccati.
In quel caso Sansa stava parlando con la sua migliore amica Jayne Poole.
La ragazza era piuttosto distratta, ma ad un certo punto non poté fare a meno di sentire l’amica che nominava Jon, a quel punto si girò e la fissò con i suoi occhi azzurri. “Scusa, cos’hai detto su mio…”
“Sul tuo fratellastro? Beh, niente, commentavo il fatto che passi moltissimo tempo con lui ultimamente, con lui e con tutta quella combriccola” ridacchiò.
“Combriccola? Forse non te ne sei accorta ma ci sono i miei parenti in quel gruppo”
“Parenti che odi, ricordi?” Jayne si comportava come se la ragazza che aveva davanti fosse una sconosciuta. “Ma che hai? Sei strana, io dico che è la loro influenza negativa, ci serve un weekend ad Hogsmeade lo sai? Ci sono dei nuovi vestiti in quel negozio che ti piaceva e…”
“Jayne, piantala”
“Scusami?”
“È solo che… non mi piace che insulti la mia famiglia” Sansa la stava praticamente offendendo con la sua solita delicatezza, come faceva?
“E da quando sono la tua famiglia scusa? Li hai sempre odiati”
“Forse da quando ma sorella rischia la morte? Senti, limitati a cambiare argomento”
“Li hai sempre insultati!”
“PIANTALA! Io lo faccio sì, ma comunque so che voglio bene a tutti quindi se li insulto io va bene ma tu non ti devi più permettere!” urlò, stressata.
“Calmati però, sei davvero strana, in fin dei conti Arya è…”
“Mia sorella! Non c’è assolutamente nient’altro da aggiungere” fece per andarsene, fregandosene dell’insegnante, ma poi si girò e si mise praticamente ad urlare “e prova di nuovo a chiamarla Arya faccia-da-cavallo e racconterò a tutti cos’hai combinato al terzo anno nell’aula di incantesimi!”
A quel punto se ne andò sul serio e quando si ritrovò fuori iniziò a maledirsi mentalmente ed a morire per l’imbarazzo, del resto non aveva assolutamente mai infranto le regole ed ora lo aveva fatto ed aveva ‘insultato’ la sua migliore amica nello stesso giorno! Ed anche volontariamente! Stava succedendo qualcosa di strano e non andava bene.
Comunque, sapeva bene che Jaime non se ne sarebbe fregato visto che era stressato… ma dove poteva andarsene? Arya e Bran avevano già saltato le lezioni il giorno prima e quindi probabilmente Jon gliel’aveva impedito e lo stesso valeva per Gendry… ora che ci pensava i professori non se ne fregavano molto.
Alla fine decise di andare al campo di quidditch: se non ricordava male Bran aveva due ore di volo e almeno avrebbe potuto guardarlo.
Non si aspettava che sugli spalti facesse freddo, ma non si preoccupò ed eseguì un semplicissimo incantesimo per scaldarsi e poi andò a sedersi. Quello che non si aspettava era che,seduto lì, c’era anche Jon. Visto il loro rapporto non sapeva se avvicinarsi o no ma poi il fratellastro si girò tirò un sorriso, a quel punto si sentì quasi costretta ad avvicinarsi.
Okay, iniziò a pensare, doveva assolutamente smettere di trattarlo come una malattia vivente.
“Ciao” gli disse sedendosi.
“Ciao” gli rispose lui senza distogliere lo sguardo dal campo.
“Che ci fai qui?”
“Volevo vedere Bran, mi ha detto che vorrebbe entrare nella squadra di quidditch l’anno prossimo e mi ha chiesto dei consigli ieri. Ha detto che avrebbe voluto vedermi qui ed io gli ho fatto una sorpresa”
Sansa si morse il labbro inferiore di fronte quel gesto così… fraterno.
“Tu invece?” continuò.
La ragazza osservò Bran lanciare la pluffa ad un compagno, quell’esercizio se lo ricordava: serviva a migliorare la velocità e la direzione della scopa. “Ho litigato con Jayne ed ho deciso di venire a vedere Bran giocare”
“Con Jayne? Ma non era la tua migliore amica?”
“E tu come lo sai?”
“Ehm… ti ascolto quando parli” ridacchiò. “cos’è successo?”
Okay, se voleva farla sentire in colpa senza dubbio ci stava riuscendo… lei di certo non lo ascoltava mai e non si interessava di quello che gli succedeva. “Beh… ha insultato Arya e mi sono arrabbiata”
Jon assunse un’espressione a metà tra lo stranito e l’incazzato. “L’ha insultata? Di nuovo? Sono contento che tu l’abbia difesa ma aspetta che glielo dica”
“Perché dovresti dirglielo? Non cambierà niente”
“Non ho segreti con lei e così potrà vendicarsi… o almeno dirlo a Gendry. Lo sai che lei fa scherzi solo a…”
“Ai ragazzi, sì”
Bran tirò la pluffa all’insegnante visto che era finita l’ora e poi si avviò verso gli spalti, lì sorrise a Jon. “Che ne pensi? Ho qualche speranza come cercatore?”
Jon ridacchiò. “Direi che potresti anche batterci se continui così, fortuna che non ci sarò più a scuola quando corvonero verrà sconfitta”
Bran sorrise anche alla sorella e poi se ne andò per posare la scopa.
Sansa e Jon si ritrovarono da soli e rimasero in silenzio per un po’, alla fine la ragazza si costrinse a vincere il suo imbarazzo ed abbassò lo sguardo. “Jon… non sei male come… come fratello. Si vede che Bran ti vuole bene”
Il ragazzo rimase piuttosto stupito. Voleva rispondere ma sentì qualcosa nella tasca e cacciò la sua moneta, inarcando le sopracciglia. “È Daenerys, ha detto che ci dobbiamo vedere in sala grande”
“Cosa? Me era a storia della magia ed è appena finita l’ora… che può essere successo?”
“Non lo so ma non ho un bel presentimento, muoviamoci”
Sansa fece come le era stato detto ed iniziarono a correre, per quanto fosse possibile visto quanti ragazzi c’erano per i corridoi. Rincontrarono anche il fratellino che probabilmente aveva gettato il suo manico di scopa per terra senza farsi troppi problemi.
Quando finalmente riuscirono ad entrare videro tutti i campioni al posto del tavolo dei professori.
Margaery aveva ancora i capelli di quel meraviglioso colore.
“Oh no” iniziò Bran
Jon deglutì. “Cazzo, l’ultima prova non ci voleva per niente, non adesso”
Silente iniziò a spiegare in cosa consisteva mentre i ragazzi raggiunsero Ygritte e Daenerys al tavolo dei corvonero. Arya si mostrava forte, ma non ingannava il suo fratellone.
C’erano tre coppe tremaghi false davanti le varie coppie di campioni (portate dai professori) che conducevano nello stesso luogo, chi avesse trovato per primo la coppa vera sarebbe tornato indietro ed avrebbe vinto, facile no?
Jon riuscì a vedere Gendry ed Arya che si guardavano come per darsi forza a vicenda e poi si avvicinarono al trofeo davanti a loro.
Sansa iniziò a sentirsi male e nel momento in cui la sorella tocco la passaporta perse del tutto i sensi.
Però non fu l’unica.
A poco a poco successe lo stesso anche a Daenerys, poi a Bran, Ygritte ed infine anche allo stesso Jon.
Lui se lo aspettava visto la pozione… ma perché Silente aveva avuto quell’idea??
 
*Angolo me*
Sì, sì, lo so, sono di nuovo in ritardo. Ma ormai sono sempre in ritardo quindi tecnicamente sono puntuale! È ovvio no?
Comunque! So che il capitolo è un po’ morto… ma dovevo introdurre l’ultima prova e volevo dare un po’ di spazio a Sansa…
Inizio a dire che nel libro la odio, è davvero insopportabile, ma dopo tutto ciò che le succede inizia ad apprezzare di più la sua famiglia (Jon compreso) e poi anche io ho una sorella che adoro e quindi non ce la facevo a renderla così insopportabile.
Diciamo che ho voluto renderla una sorella vera e come iniziare se non difendendo Arya faccia-da-cavallo e “facendo pace” col fratellastro che ha sempre odiato?
Piccolo spoiler, nel prossimo capitolo finalmente si capirà a che diamine serviva la pozione, come sempre ringrazio tutti e… ci sentiamo presto! (più o meno… più meno che più XD)
Arya Rossa
  
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