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Autore: Neera Everdeen    16/09/2015    0 recensioni
Chloe vive nelle montagne della periferia di Washington, vicino alla famiglia dei Cullen e la tribù Quileute con cui ha un legame di sangue tramite il padre.
Con l'avvicinarsi dei suoi quindici anni, la ragazza comincia a cambiare, facendole scoprire una verità che le avevano tenuto nascosto per tutto quel tempo.
E una visione di Alice dovrà far alleare di nuovo vampiri e licantropi in un nuovo scontro con i Volturi. Ma se questi si sbagliassero?
Se la ragazza fosse qualcosa di più potente di quello che sembra?
E solo uno può scoprirlo, qualcuno che reclama il suo sangue.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Corro senza voltarmi indietro, ma so che mi è alle calcagna. Mi appoggio ad un albero, sondando il terreno circostante, e credo di averlo seminato quando qualcosa mi solleva da terra.  Comincio a scalciare e a graffiare , ma chiunque mi stia tenendo deve avere una forza bruta. Il ragazzo ci raggiunge e toglie le lenti a contatto colorate, mostrando gli occhi rosso cremisi.
Cerco di dibattermi, ma vengo buttata sulle spalle di qualcuno tremendamente alto.
- Razza di idiota!- strillo – mollami o ti strappo gli occhi e li butto in mare, ti do tanti di quegli schiaffi che nemmeno tua madre a cinque anni per metterti in riga! Ti .. o cavolo!- cominciano a correre, senza fermarsi, con una velocità impressionante. Veniamo affiancati da una deliziosa biondina con gli occhi grigiastri.
- Missione compiuta!- trilla, contenta. Mi guarda con un ghigno.
Arriviamo davanti ad un molo, in cui è parcheggiato un grosso motoscafo.
mi portano dentro senza tanti complimenti e un ragazzone dalle spalle larghe mette in moto.
- A noi piace viaggiare con stile.- dice la biondina alzando le mani.
- Allora, chi abbiamo qui?- mi dice, alzandomi il mento.
- Non toccarmi.- le dico, girando la testa da un lato. La barca va a una velocità costante e ben presto cominciamo a sobbalzare per colpa delle onde. Quando prova a toccarmi di nuovo, cerco di morderla. Il rumore secco dei denti la fa sussultare.
- Aggressiva la ragazza.- ridacchia il guidatore, che sento chiamare Felix.
- Farà meno la sbruffona davanti al Consiglio di Anziani. Vedrai che la terranno calma.- annuncia il rosso, con un sorriso sbruffone in faccia. Anche se il mio primo istinto è quello di darlo in pasto agli squali, preferisco restare a guardare il mare. L’acqua è scura e alcuni fiocchi ghiacciati si posano sulla superficie. È una cosa così surreale da sembrare senza senso. Dietro di noi, la costa in cui sono cresciuta si fa via via più piccola, fino a scomparire del tutto. Ora siamo in mezzo alle onde. Ora sono in mezzo ad un trio di vampiri pronti ad ammazzarmi. Non poteva andare peggio. Sento squillare il cellulare. Il nome “Emmett” compare sulla schermata, e la bionda mi fa cenno di rispondere.
- Pronto?- rispondo, cercando di essere tranquilla.
- Dove sei?- mi chiede, rabbioso.
- Sto tornando.- gli dico, cominciando a vacillare.
- Lo so che non stai tornando. Ti raggiungo io fifona. Dimmi dove sei.-
“ su una barca in mezzo all’oceano, in compagnia delle guardie dei Volturi da cui mi avete detto di stare attenta e diretta verso l’Italia. Contento? Ti aspetto , e se non arrivi tra cinque minuti ti picchio.” sono tentata di rispondergli. Ma l’unica cosa che gli dico è di andare verso al molo.
I vampiri non hanno visto l’artigliata che ho dato al legno, e ciò gioca a mio favore.
- Brava. Ora dammi il telefonino.- mi dice la bionda, dopo che io ho riattaccato, prendendolo con un gesto fulmineo e mettendoselo in tasca dopo averlo spento.
Mi rannicchio contro a una delle pareti. Dopo due notti e due giorni di viaggio, arriviamo ad una altro piccolo molo di legno e pietra, dove parcheggiano il mezzo. Dopo aver fatto lo stesso viaggio scomodo in spalla al bruto, arriviamo di fronte ad una villa.
- Ed eccoci qua!- dice il rosso, osservandomi con un ghignazzo mostruoso.
- Casa dolce casa.- aggiunge la biondina, osservando il paesaggio circostante. Beh devo ammettere che non è niente male. Il giardino è curato, con delle aiuole cariche di rose rosse e bianche. Querce e salici sono ben curati e disposti vicino ad alcuni laghetti.
Entriamo senza problemi dalla porta e scendiamo per delle strette scale di pietra a chiocciola.
Quando varchiamo un pesante portone di legno e ferro, veniamo risucchiati dal lusso. Pavimenti in marmo, quadri di guardie e Volturi vari (mica li so i nomi, giustamente), statue di personaggi famosi come Aristotele, e tante altre cose. Mi scortano fino ad una porta a due battenti, che la bionda apre senza esitazioni.
Davanti a noi, dietro ad un tavolo, ci sono tre individui con una toga nera. Li osservo, incuriosita.
Uno ha dei capelli neri lunghi , e sono certa sia il tizio vagamente inquietante della visione, un tipo dai capelli biondi con un ghigno stampato in faccia e un altro dall’aria stanca. L’ultimo è quello che mi incuriosisce di più. Sì, sono una di quelle personcine che si prendo carico dei “casi umani”.
Anche se qui di umano vedo ben poco.
- Ed ecco qui la nostra ospite.- annuncia il tipo inquietante. – a cosa dobbiamo il piacere di questa visita?-
- Rapimento, vorrei correggere.- dico, facendo le spallucce. – ma questi sono dettagli.- aggiungo con un gesto della mano.
L’uomo sorride, compiaciuto. Quello alla sua sinistra, il tipo dall’aria stanca, accenna ad un sorriso. L’ultimo invece, sembra semplicemente indignato.
- Abbiamo una piccola sbruffona.- sibila, infatti.
- Diciamo che è la parte che mi manca nella mia personalità. Oserei dire che sono simpaticamente sarcastica.- gli rispondo con l’ombra di un sorriso. L’atmosfera si è decisamente alleggerita. Perfino la ragazza bionda sta sorridendo.
Sento l’omuncolo borbottare qualcosa come un “ma guarda un po’..”
- Eddai papi, almeno è simpatica.- gli dice la vampira.
- Permettimi di presentarci. Io sono Aro, e questi sono Marcus e Caius.- dice il “capo” , come oserei dire, del trio. – mentre questi sono Demetri, Felix e Alina.-
Vorrei dire “di pollo?” ma capisco che questo darebbe solo fastidio.
- Tu invece sei..?- mi chiede, con un sorrisino dolcemente orrendo.
- Chloe, anche se deduco che lo sapete già.- rispondo semplicemente.
- Sei un’ospite.- dice Aro.  Caius sta per ribattere, ma viene zittito da un’occhiataccia di Marcus. Incrocia le braccia e si mette a guardare il muro.
Alina mi porta verso una stanza , in cui troviamo due donne –vampiro.
Si presentano come Athenodora e Sulpicia. La prima ha dei lunghi capelli biondi raccolti in una strana capigliatura vaporosa, mentre l’altra ha dei lucidi capelli neri raccolti in una crocchia.
Mi buttano in un armadio pieno di vestiti assurdamente belli ( da quando ho subito la trasformazione ho smesso di sudare. Comincia a piacermi l’essere un quasi vampiro.)
Mentre sono seduta su una poltrona , guardo la camera da letto in cui sono finita.
Un grande letto a baldacchino con delle tende rosso scuro e lenzuola in tinta mi sovrasta, mentre la stanza è bella ne complesso. C’è un grosso armadio color mogano pieno di vestiti e una scrivania con alcuni libri impilati sopra, un soffice ed elegante tappeto percorre quasi tutta la stanza e uno specchio sottile sta in un angolo, vicino ad una toeletta. Le lenzuola sono lisce, ma si vede che sono qui da almeno una settimana. Beh, logico. I vampiri non dormono. Mi trascinano a forza per farmi mettere un vestito. Fuori, sta calando il sole. Quando mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco. L’abito è bellissimo. Ha un corpetto a cuore preceduto da una parte in pizzo che mi ricopre le braccia e il collo, mentre da lì in poi è in seta nera e lungo fino ai piedi. I capelli sono raccolti in una treccia a lisca di pesce perfetta. La collana che mi allacciano al collo ha una croce d’argento in stile gotico. Mi fanno indossare dei tacchi neri prima di lasciarmi andare. Mi accompagnano in una sala da ballo, dove si stanno ancora allestendo i preparativi. Alcune donne dagli occhi rosso rubino stanno versando del sangue in centinaia di calici posati su un tavolo dalla tovaglia candida. Alina mi sorride.
- Non è splendido?- è vero. Osservo l’enorme lampadario di cristallo appeso al soffitto e i vari candelabri sulle pareti.
Veniamo raggiunti dal corpo di guardia e noto subito le intenzioni ostili di una di loro, una ragazza dai capelli biondi raccolti in una crocchia. Gli occhi cremisi mi fulminano con lo sguardo, facendomi rabbrividire. Un altro, un ragazzo che sento chiamare come Alec, mi stringe la mano. In quel momento sento di nuovo quella sensazione di essere attraversata dal fuoco, ma molto meno intensa. Cerco di controllarmi e nessuno desta preoccupazione. Sono tutti eleganti in abiti antichi.
Quando vedo un vassoio con del pollo resto interdetta a fissarlo.
- È per te, preferiamo farti mangiare cibo umano piuttosto bere sangue.- mi spiega Alec. È di gran lunga il mio preferito tra quelli in sala. Ma non tocco cibo, continuo a sentirmi in debito.  Ora non solo con i Cullen, ma anche contro le persone che dovrei evitare e che mi hanno rapita.
Una piccola orchestra attacca con un pezzo, e io me ne resto in un angolo. E, mentre sto per sedermi, vedo gli occhi di Demetri e di Jane fissarmi con disprezzo dall’altra parte della sala.
Qualsiasi cosa accadrà, so che non giocherà a mio favore.
Decisamente.







ANGOLETTO AUTRICE.
Allora, premetto che la scena della nave è logica, perchè io immagino il molo fuori dal territorio dei licantropi, che non possono quindi vederla, ed è anche un mezzo rapido e sicuro, visto che con un aereo sarebbero stati notati. Uhm, detta così sembra quasi una scena di spionaggio.
Beh, è un rapimento MUAHAHAHAH. U La scena migliore è sicuramente l'incontro con i Volturi, con questa nota ironica è decisamente fantastica.
Notare la battuta "Alina. Di pollo?" ceh ragazzi mi merito un applauso.
Cominciati i 76° Hunger Games comunemente chiamata Scuola?
Com'è andata? Voglio le risposte, i consigli, gli insulti e ,hehe, anche i complimenti nei commenti. :)
BUONI SETTANTASEIESIMI HUNGER GAMES, E CHE LA FORTUNA POSSA ESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE! (anche se non c'entra nulla con il capito, ma visto che Hunger Games è la mia ragione di vita ve lo dico lo stesso) U.U.
 

   
 
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