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Autore: akiko    09/02/2009    4 recensioni
perdonate il titolo indecente...
Claire e Charlie si erano conosciuti sulla pista di pattinaggio dove passavano più della metà delle loro giornate. Entrambi pattinatori, una di artistico e l'altro di hockey, all'inizio avevano fondato la loro conoscenza sui botta e risposta e i dispetti tipici dell'antica rivalità tra i due ambiti del loro fantastico sport.
Ma nessuna situazione nella vita rimane invariata per sempre...e chissà quante cose posso succedere tra di loro!
Leggere per scoprire!!
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Salve a tutti e a tutte, questa è la mia seconda long-fic, ma diciamo che ho cambiato radicalmente argomento dalla mia precedente...

In questa storia che vi apprestate a leggere, c'è un po' di me, visto che sono una pattinatrice (e che mi chiamo Chiara...XP)...quindi casomai non capiste qualcosa di qualche elemento, chiedete pure senza riserve!

All'inizio ero un po' indecisa se pubblicare o meno questa ff, visto che di solito non è un argomento che "rulla" (XP), ma ho deciso di provare comunque, fatemi sapere voi che ne pensate! I primi capitoli saranno poco specifici di questo sport, ma col tempo saranno più particolareggiati...anche se messa così pare una minaccia!! :D

Critiche sono ben accette, ovviamente sempre considerando il limite dell'educazione, e qualche recensioncina mi farebbe taaaanto piacere leggerla...XD XD

Ma ora vi lascio alla lettura...un bacione dalla vostra

Akki

ps. e casomai qualche giocatore di hockey passasse di qui...beh sappia che in realtà io personalmente li adoro, ma alcuni della loro 'casta' sono proprio degli idioti e rovinano il buon nome...

 

 

 

1)

 

 

"Oddio Claire è bellissimo!!"

"Si, tanto quanto è stronzo, presuntuoso ed arrogante."

Erano almeno venti minuti che la sua amica Celeste continuava ad elogiare ad oltranza quell’idiota di Charlie.

"Celeste...non so come dirtelo, ma HAI presente? ...pattinatrici contro giocatori di hockey, classe e grazia contro deficienza ereditaria e insolenza??", disse Claire spazientita.

"Oddio, che noia questa storia...invece io direi quasi che siete fatti l’una per l’altro...", rispose la ragazza mentre scappava via nello spogliatoio, di certo per evitare uno scappellotto dalla compagna, che le aveva urlato dietro qualche insulto intellegibile.

Claire Hunter e Celeste Williams erano due giovani diciassettenni che pattinavano dalla primissima infanzia, amiche da sempre.

La prima, lunghi capelli neri boccolosi, si diceva avesse gli occhi più belli della pista, di un blu acceso, che spiccavano maggiormente per la carnagione pallida.

La seconda era la tipica Barbie, bionda con gli occhi verdi, fortunatamente molto più intelligente delle bamboline di plastica.

Si allenavano insieme da tanto di quel tempo che ormai tutti pensavano fossero imparentate in un qualche modo...

La loro vita era sempre stata fantastica e luccicante, passata tra allenamenti, sudore, fatica e gare.

Tutto fino a quando non erano arrivati loro: i giocatori di hockey.

A quanto pareva, la società aveva deciso di allargarsi ed aveva proposto il corso, che si era subito riempito di ragazzi già esperti che volevano spostarsi un po’ più vicino casa, così si era formata in fretta la ‘prima squadra’.

Anche se gli orari erano logicamente diversi, alle ragazze faceva sempre un po’ impressione passare accanto a questi cristoni armati di mazza e bardati fino alle punte delle lame!

Vada per i bambini, sono così carini quando cominciano ad imparare uno sport tanto impegnativo!, ma trovarsi davanti dei diciottenni idioti e strafottenti era davvero troppo.

Claire si chiedeva ancora perchè non vietassero l’accesso durante i loro allenamenti, giusto per evitare gli ‘allegri’ e coloriti commenti dei consoci...

Ogni volta sempre la stessa storia...

"Hunter!", gridava una voce sfortunatamente conosciuta dagli spalti, "guarda che sbagli direzione!", seguita da grasse risate.

Pazienza, si diceva sempre, una pattinatrice è superiore a queste cose, e così proseguiva col suo programma, non poteva permettersi errori o sviste solo perchè certa gente non capiva che una ragazza mancina DEVE necessariamente fare tutto nell’altro senso.

Ed ogni volta doveva andare a raccattare l’amica dopo la lezione, che si metteva a discutere con quei beceri.

‘O con me o contro di me’, le aveva detto questa tempo prima. Era sempre così teatrale.

"Sally", la chiamava tentando di trascinarla col braccio, "dai andiamo. Lasciali stare, è inutile, con quei due neuroni che si ritrovano non ci potranno mai arrivare..."

Ed ecco la risposta del più idiota tra gli idioti, quello che si era erto a capo dei decelebrati:

Charlie Sutter.

"Attenzione ragazzi, Miss Eleganza ci sta dando degli stolti..."

"Oh mio Dio, ma allora il mondo sta davvero per finire...Sutter ha aperto un dizionario...", e se ne andava evitando di sentire la risposta. Non sapeva quanto avrebbe potuto reggere prima di spaccargli la faccia. E al diavolo la compostezza!

Ma le cose erano peggiorate di gran lunga quando una certa voce, messa in giro da chissà chi, era arrivata alle orecchie della nostra mora protagonista...che ovviamente appena sentito era andata di corsa a rendere conto al diretto interessato.

"Sutter"

"Hunter"

"Devo parlarti", disse lei seria.

"Uh, e come mai sua altezza mi onora di tale presenza e cortesia?"

"Ma stai zitto che mi fai un piacere. Devi solo rispondermi, puoi anche fare sì o no scuotendo la testa, per quanto mi interessa. Allora: è vero quello che mi hanno detto?"

Charlie la guardò un po’ sorpreso.

"A che ti riferisci di preciso?", notò che il suo tono era leggermente cambiato

"Oh, non fare l’ingenuo, lo sai bene...a QUELLO....", fece una pausa per guardarlo negli occhi, "...quello che dovrebbe esserci tra di noi...."

Tra i ragazzi calò un silenzio imbarazzante, che fu rotto poco dopo da Charlie.

"C’è forse qualcosa che mi devi dire?", proferì con un sorrisetto sulle labbra.

"No, idiota, più che altro TU devi dire qualcosa a tutti gli altri...vedi di ricordartelo bene, te lo sillabo così capisci meglio: punto primo io e te non stiamo insieme; punto secondo io e te non siamo mai stati insieme; punto terzo io e te non staremo mai insieme. D’accordo?", Claire sospirò appieno dopo averlo detto. Ecco, si era tolta un bel peso ora!

Fu la reazione di lui che la rese un po’ meno contenta e decisamente incerta...

"Io aggiungerei che è davvero un peccato", disse, prima di guardarla intensamente ed andarsene.

Oddio.

Oh no.

Oh no no no, non poteva davvero essere così! Non poteva piacergli sul serio!

....

Ma era pazzo o cosa?? Loro si odiavano! Erano due anni che le loro fazioni, di cui erano i ‘capi’, si scontravano senza esclusione di colpi, dall’allentare una lama al tingere un costume!

Fu così che gli allenatori videro l’inspiegabile peggiore allenamento di tutta la vita sportiva della ragazza.

E, per ricollegarci all’episodio iniziale, era a causa del racconto di quel discorso alla cara Sally che ora Claire doveva subire in continuazione elogi e battutine simili.

 

 

 

 

 

  
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